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Referendum 17 Aprile: Trivellao Meravigliao


max [idioteque.it]

Referendum 17 Aprile: ci pensa Quaresma  

8 members have voted

  1. 1. Il 17 aprile, cosa voterai?

    • 3
    • No
      1
    • Non voterò
      2
    • Cioè/io non capisco
      1
    • Quaresma 4 president!
      1


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confesso di non essermi informato a dovere, anche perché non voterò. da quel poco che ho capito, è un referendum abbastanza inutile, che l'opposizione sta usando per rompere le scatole al governo. si tratta di un numero limitato di piattaforme entro le 12 miglia, attive da anni, e che coprono una parte assai poco significativa del fabbisogno energetico italiano. se anche chiudessero queste piattaforme, l'italia dovrebbe comunque importare altro gas e petrolio per compensare, non è nè automatico nè immediato che questo deficit sia compensato da fonti rinnovabili.

il problema per me è proprio di sistema, invece di buttare i soldi su referendum e annessa campagna, io mi incazzerei col governo per l'assenza di una chiara politica energetica per il paese. una politica che deve ovviamente puntare sulla sostenibilità, investendo su infrastrutture, efficienza energetica e trasporto pubblico ad esempio. 

 

mi stupisce comunque vedere Amici della Terra nel comitato del no. A livello mondiale Friends of the Earth è senza dubbio una delle NGO più radicali e anti-sistema, molto più a sinistra di Greenpeace. 

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27 minutes ago, jimy84 said:

confesso di non essermi informato a dovere, anche perché non voterò. da quel poco che ho capito, è un referendum abbastanza inutile, che l'opposizione sta usando per rompere le scatole al governo. si tratta di un numero limitato di piattaforme entro le 12 miglia, attive da anni, e che coprono una parte assai poco significativa del fabbisogno energetico italiano. se anche chiudessero queste piattaforme, l'italia dovrebbe comunque importare altro gas e petrolio per compensare, non è nè automatico nè immediato che questo deficit sia compensato da fonti rinnovabili.

il problema per me è proprio di sistema, invece di buttare i soldi su referendum e annessa campagna, io mi incazzerei col governo per l'assenza di una chiara politica energetica per il paese. una politica che deve ovviamente puntare sulla sostenibilità, investendo su infrastrutture, efficienza energetica e trasporto pubblico ad esempio. 

 

mi stupisce comunque vedere Amici della Terra nel comitato del no. A livello mondiale Friends of the Earth è senza dubbio una delle NGO più radicali e anti-sistema, molto più a sinistra di Greenpeace. 

Un referendum voluto dalle regioni, che si sono viste escluse dal tavolo (e dai soldi, di riflesso) del rinnovo concessioni, in seguito al decreto Sblocca Italia, e hanno deciso di rifarsi cercando di attirare l'elettorato su temi ambientali; questi ultimi creano sempre un certo interesse e da qui il referendum.

Entrando nel merito, fa ridere che viene sottolineata una lotta alla trivellazione, quando quei giacimenti sono stati trivellati da un bel po' di tempo. Le trivellazioni, anche a 12,1 miglia, se converranno alle multinazionali, continueranno ad esserci. 

Concordo con il sardolandese sulla necessità di una chiara programmazione energetica nel nostro paese, non si può pensare che chiudere delle piattaforme che estraggono gas sia il momento focale dell'inizio di una conversione energetica verso le rinnovabili. Le rinnovabili stesse in Italia sono spesso appaltate a società di stampo mafioso, una storia di lerciume decisamente più grossa di quella dell'estrazione di idrocarburi in italia. A chi pensa e giubila che il sì potrebbe essere un brutto colpo per quei cattivoni dell'Eni, hanno appena scoperto un enorme giacimento in Mozambico e avuto la prima concessione della storia in territorio ARTICO, territori che hanno molto più bisogno di essere salvaguardati rispetto all'Adriatico, dove tutte le nostre industrie hanno sversato per decenni la peggiore merda. Senza contare che da quei giacimenti, parte del petrolio e gas arriverà qui con petroliere e gasiere, che mica vanno a piscio e storicamente sono più soggette ad un impatto negativo sull'ambiente.
 

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  • 2 weeks later...

Ho letto qualche articolo, sia da una parte sia dall'altra. Alla fine della fiera, a convincermi è stato il comportamento del governo, di napolitano:faniente:e delle istituzioni in genere. Lo so che può sembrare veramente un ragionamento terra terra. Loro dicono no o astieniti, e io voto si. Sembra una ripicca. Non lo è, non in questi termini comunque.

Comunque, domenica voto SI

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1 hour ago, On a Friday said:

Ho letto qualche articolo, sia da una parte sia dall'altra. Alla fine della fiera, a convincermi è stato il comportamento del governo, di napolitano:faniente:e delle istituzioni in genere. Lo so che può sembrare veramente un ragionamento terra terra. Loro dicono no o astieniti, e io voto si. Sembra una ripicca. Non lo è, non in questi termini comunque.

Comunque, domenica voto SI

Veramente in questi termini, ossia in italiano, è una ripicca.

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io sono presidente di seggio... e sebbene un po' a malincuore e, pur avendo per qualche tempo pensato di annullare la scheda, alla fine votero' si.

non perche' ne sia convinta ma perche' manifesta una certa volonta' nella direzione delle rinnovabili.

detto questo io non credo si raggiungera' mai il quorum.

 

p.s. comunque la si pensi trovo scandaloso che un Napolitano e addirittura un Renzi invitino all'astensionismo: la terra dei cachi.

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18 minutes ago, @li said:

non perche' ne sia convinta ma perche' manifesta una certa volonta' nella direzione delle rinnovabili.

L'Italia ha aumentato a dismisura la produzione di energia dalle rinnovabili negli ultimi 10 anni, passando dal 6.3% al 17% in 10 anni di sgravi e incentivi, raggiungendo addirittura nel 2015 le richieste dell'EU per il 2020. Questo è l'unico referendum superstite di otto diverse proposte successivamente mediate e quindi approvate dal governo, con scarsa incidenza pratica, ma uno scopo puramente politico, e a me sta enormemente sulle balle che si utilizzino questi strumenti per scopi plebiscitari a favore o contro il governo.

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5 hours ago, @li said:

io sono presidente di seggio... e sebbene un po' a malincuore e, pur avendo per qualche tempo pensato di annullare la scheda, alla fine votero' si.

non perche' ne sia convinta ma perche' manifesta una certa volonta' nella direzione delle rinnovabili.

detto questo io non credo si raggiungera' mai il quorum.

 

p.s. comunque la si pensi trovo scandaloso che un Napolitano e addirittura un Renzi invitino all'astensionismo: la terra dei cachi.

Non è detto che non si raggiunga il quorum, è stata fatta una buona (buona, non ottima) pubblicità al referendum e anche i telegiornali ne hanno parlato.

Secondo me ce la si può fare, sul fatto poi che il referendum diventi un "pro o contro il governo" sono d'accordo con Pandroid, ma è gravissimo che un ex Presidente della Repubblica inviti a non votare. Gravissimo. 

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21 hours ago, pandroid said:

Ecco, su quello cambio idea ogni giorno. Oggi sono per il si, domani sentirò parlare Renzi e sarò per il no.

Letto il testo con modifiche ti dico la prima impressione mi sembra discreta/buona, però devo darci una letta più approfondita. 

Se riuscite leggete direttamente il testo con modifiche - anche se capisco che per chi è novello è un po' più complesso - , lasciate perdere gli spiegoni dei giornali, perchè fanno solo casino, sopratutto in cosa che non sono proprio cosi poco tecniche...(il problema poi ovviamente delle riforme costituzionali è che è complesso chiedere al cittadino comune di votare una riforma se non sa bene che impianto c'è dietro e che molte norme, sopratutto costituzoonali, sono legate tra loro..)

Quanto ad oggi io della questione ho capito pochino...ho solo capito che: non è un stop alle trivellazioni ovviamente, ma solo di impianti esistenti entro un certo limite "marino". Ho presto capito che la questione era tutta politica. Inoltre è questo mi pare importante, nuove trivellazioni sono GIA vietate per legge, qui si parla di sfruttamento di giacimenti già in essere fino alla loro naturale esaurimento...

Sinceramente? avrei motivi nel merito per votare si e anche no, quindi...boh...

Quanto a Napolitano che dice cosa votare: di che vi scandalizzate, tutti i partiti hanno detto cosa votare s'è sempre fatto cosi e se anche uno non lo dtrillava in pubblico bastava essere un attimo attenti per capire cosa ne pensava il partito di turno..

 

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1 hour ago, Wanderer said:

 

Quanto a Napolitano che dice cosa votare: di che vi scandalizzate, tutti i partiti hanno detto cosa votare s'è sempre fatto cosi e se anche uno non lo dtrillava in pubblico bastava essere un attimo attenti per capire cosa ne pensava il partito di turno..

 

cosa votare al limite puo' anche "passare": è il NON votare che mi pare inaccettabile come esortazione da un politico che ha ricoperto la carica di Presidente (vale lo stesso per Renzi). Sta benissimo scegliere l'astensionismo ma deve essere una scelta personale.

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Ma è anche vero che, aldilà della facciata, mancato raggiungimento del quorum o vittoria del no non hanno gli stessi effetti. Se si raggiunge il quorum e si vota a maggioranza no, lo stesso quesito non può essere riproposto nei successivi 5 anni. In caso invece di mancato raggiungimento del quorum lo stesso referendum - lo stesso quesito - può essere ripresentato in ogni momento (ovviamente sempre che si raccolgano nuovamente le firme e che il quesito passi il vaglio). 

Può essere anche questa, nei casi, una strategia politica...

 

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12 hours ago, On a Friday said:

Poteva socialmente e moralmente rappresentare un bel segnale, privo di ritorno pratico probabilmente, ma comunque un bel segnale..invece è l'ennesima conferma

 

segnale di cosa, se posso domandare - senza polemica davvero, sono curioso di capire cosa intendi. 

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Ma per me se metà italia avesse votato si questo avrebbe rappresentato ( e non cambiato) molte cose:

- Una certa linea di pensiero nei confronti del futuro energetico, e delle lobby del petrolio;

- Una superiorità nei confronti di persone del governo italiano che dicono di astenersi, perchè tanto chi cazzo se ne fotte, sono solo l'ex presidente della repubblica (che fantoccio), con conseguente e ovvia superiorità nei confronti di tutto il sistema mediatico, specie quelle televisivo.

Insomma era il segnale, per me, di un'italia che ancora pensa, critica. Non avrebbe cambiato nulla, perchè se anche fosse stato avrebbero trovato il modo di tirarcelo ancora in quel posto. Io ho 28 anni e speravo in un piccolo segnale morale e sociale, e non economico-tecnico, che non c'è stato appunto. Spero di essermi spiegato...

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1 hour ago, On a Friday said:

Ma per me se metà italia avesse votato si questo avrebbe rappresentato ( e non cambiato) molte cose:

- Una certa linea di pensiero nei confronti del futuro energetico, e delle lobby del petrolio;

- Una superiorità nei confronti di persone del governo italiano che dicono di astenersi, perchè tanto chi cazzo se ne fotte, sono solo l'ex presidente della repubblica (che fantoccio), con conseguente e ovvia superiorità nei confronti di tutto il sistema mediatico, specie quelle televisivo.

Insomma era il segnale, per me, di un'italia che ancora pensa, critica. Non avrebbe cambiato nulla, perchè se anche fosse stato avrebbero trovato il modo di tirarcelo ancora in quel posto. Io ho 28 anni e speravo in un piccolo segnale morale e sociale, e non economico-tecnico, che non c'è stato appunto. Spero di essermi spiegato...

 

Questa volta non si poteva prescindere dall'aspetto tecnico-economico. Io capisco la frustrazione verso le istituzioni e soprattutto verso Renzi, capisco anche quanto fa male l'immobilità del popolo, ma non era argomento che poteva essere trattato di pancia. Le implicazioni economiche, le questioni tecniche e le politiche energetiche già in atto in Italia erano argomento integrante della discussione, che da una parte è stata presa per sbeffeggiare gli elettori che sono andati al seggio, dall'altra hanno visto la demagogia del "salviamo il mare" con foto di uccelli immersi nel greggio e pesci morti, solo per giustificare una frustrazione contro l'esecutivo Renzi. Frustrazione che è stato anche il motore iniziale di questa tornata referendaria, che ha spinto le regioni a rivalersi sul cambiamento delle carte in tavola nella questione concessioni.

 

E' deprimente da ogni parte.

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Sono d'accordo con te, ovviamente. Solo che io ho evitato accuratamente la demagogia e l'ipocrisia dietro (proprio per evitare che il mio pensiero fosse cambiato dal disgusto enorme che provo nei confronti di tutte le ipocrisie, sia di destra, sia di sinistra, sia delle corporation, sia dei poveri mortali) e devo dire che stavolta ci sono riuscito anche bene. Quindi il mio ragionamento parte dal presupposto che la mia idea non sia stata sporcata dalle foto degli uccellini immersi nel petrolio, o dal fanculo Renzi, o dal ma dopo come faremo senza petrolio?! L'ho citato, è vero, ma non in termini di ripicca, ma proprio come metro di paragone per capire da che parte sta il giusto, se ce ne fosse stato bisogno (ovviamente sempre per la mia opinione eh).

Come dici te evitare tutta la manfrina politico-mediatica mi è appunto servito a non trattare l'argomento di pancia. Ho pensato: Cosa vorrei per il futuro? Che segnale vorrei dare? E l'ho dato, per me stesso principalmente. Perchè ho molta poca fiducia, purtroppo, nei confronti delle istituzioni e anche delle persone:(

 

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11 minutes ago, On a Friday said:

Sono d'accordo con te, ovviamente. Solo che io ho evitato accuratamente la demagogia e l'ipocrisia dietro (proprio per evitare che il mio pensiero fosse cambiato dal disgusto enorme che provo nei confronti di tutte le ipocrisie, sia di destra, sia di sinistra, sia delle corporation, sia dei poveri mortali) e devo dire che stavolta ci sono riuscito anche bene. Quindi il mio ragionamento parte dal presupposto che la mia idea non sia stata sporcata dalle foto degli uccellini immersi nel petrolio, o dal fanculo Renzi, o dal ma dopo come faremo senza petrolio?! L'ho citato, è vero, ma non in termini di ripicca, ma proprio come metro di paragone per capire da che parte sta il giusto, se ce ne fosse stato bisogno (ovviamente sempre per la mia opinione eh).

Come dici te evitare tutta la manfrina politico-mediatica mi è appunto servito a non trattare l'argomento di pancia. Ho pensato: Cosa vorrei per il futuro? Che segnale vorrei dare? E l'ho dato, per me stesso principalmente. Perchè ho molta poca fiducia, purtroppo, nei confronti delle istituzioni e anche delle persone:(

 

Faremo che ci si sta già pensando e agendo, con i limiti e i problemi di una transizione energetica. Intanto abbiamo già raggiunto alcuni obiettivi legati al fotovoltaico che erano stati posti per il 2020, con l'eolico non possiamo farci granché, non siamo mica la Scozia. Dovremmo investire molto di più sul geotermico, ma anche qui entra in gioco la mentalità "Not in my backyard", ( l'esempio sintomatico è questo ) e basta veramente qualsiasi insinuazione a far saltare il tavolo, giocando sulle paure della popolazione. In sostanza, per cambiare veramente passo, dobbiamo cambiare mentalità come popolo e non pensare che siamo liberi di consumare a sbafo perché importiamo il petrolio dal Mozambico, il gas da Putin e mandiamo la monnezza in Germania. Serve un atto di responsabilità a cambiare alcune cose del proprio stile di vita, non basta sentirsi a posto con la coscienza votando ad un referendum.

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