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un libro....ogni tanto


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Come dice il saggio: "d'oh!"

se devo pignolizzare,

Kerouac scrisse "sulla strada" (On the road)

McCarthy invece "la strada" (the road)

:)

letti entrambi in lingua, difficilmente paragonabili per quanto il secondo penso risenta in qualche parte del primo (e come non); però Sulla strada evoca, La strada al massimo segna la tua digestione.

(in fondo, un romanzo come La Strada, scritto a quel modo così breve, dovrebbe avere un po' di sostanza sotto: a parte l'angoscia indotta da visioni apocalittiche, cosa rimane?)

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però Sulla strada evoca, La strada al massimo segna la tua digestione.

(in fondo, un romanzo come La Strada, scritto a quel modo così breve, dovrebbe avere un po' di sostanza sotto: a parte l'angoscia indotta da visioni apocalittiche, cosa rimane?)

concordo appieno. inoltre, mi chiedo come possa esser stato giudicato il miglior romanzo dell'ultimo decennio - per quanto le classifiche siano piuttosto fini a sé. a confronto, quello che ho scritto io, è "sulla strada"...

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grazie cara, lo apprezzo molto! :D

ma ti diro', non ho preferenze di questo tipo, credo di essere molto aperto, e anche se ultimamente mi e' capitato di leggere diversi autori anglosassoni, è stato un po' per caso... in verita' mi piace un sacco gironzolare in libreria e scegliere in base all'ispirazione del momento. Sono un forte lettore e mi piace leggere un po' di tutto, alternando libri "seri" - e sottolineo le virgolette - a qualcosa di meno impegnativo, magari un bel noir.

io sono più o meno uguale, però ho sempre un occhio di riguardo per il mondo al di là della manica :rolleyes:

e anche devo dire che leggo meno libri "seri" adesso di quando avevo 20 anni e se è il caso li mollo senza pietà, cosa che non avrei mai fatto in età giovanile: mi sento spesso moltalban che alimenta il caminetto con i libri che non gli vanno a genio...fortuna che non ho il caminetto!!! :lol:

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io sono più o meno uguale, però ho sempre un occhio di riguardo per il mondo al di là della manica :rolleyes:

e anche devo dire che leggo meno libri "seri" adesso di quando avevo 20 anni e se è il caso li mollo senza pietà, cosa che non avrei mai fatto in età giovanile: mi sento spesso moltalban che alimenta il caminetto con i libri che non gli vanno a genio...fortuna che non ho il caminetto!!! :lol:

:lol::lol:

hai proprio ragione... anche io, se un libro non mi va a genio, lo mollo... senza bruciarlo, pero': lo metto via, in attesa di tempi migliori, non si sa mai. :rolleyes:

ora sto leggendo questo:

9788850202362g.jpg

sono a poco piu' di meta', ma il libro e' bello e appassionante, ed ha una sua qualita' letteraria, non e' solo un omaggio alla vicenda dei desaparecidos, come si potrebbe pensare.

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ora sto leggendo questo:

9788850202362g.jpg

sono a poco piu' di meta', ma il libro e' bello e appassionante, ed ha una sua qualita' letteraria, non e' solo un omaggio alla vicenda dei desaparecidos, come si potrebbe pensare.

Stupendo quel libro, mi emozionò tantissimo.

Ringrazio ancora la prof di letteratura ispano-americana per avermi "obbligata" a comprarlo e leggerlo.. :)

Sullo stesso tema consiglio anche il film La notte delle matite spezzate (La noche de los lápices) di Olivera, un pugno allo stomaco.

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appena finito:

9788850210831g.jpg

tipico resoconto umoristico di un paese visto con gli occhi dello straniero, ma non così divertente quanto speravo nè mordace quanto sperava l'autore (americano)

molto meglio sulla stessa linea:

g%5C8871082192g.jpg

naturalmente sul giappone e scritto da un canadese che ho letto prima del mio ormai lontano viaggio nel sol levante :sumo::rolleyes:

adesso sono indecisa tra l'ultimo di faletti

g%5C8860734051g.jpg

agile e tranquillo che però è difficile da portarsi dietro in borsa e un più leggero ma più pesante shakespeare in venice

shakespeare.jpg

...mi sa che opto per il primo: è un periodo lieve e non ho nessuna intenzione di appesantirmi il cervello! :)

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io sono alle prese con "la nostra guerra" di Enrico Brizzi. O meglio, sono circa a metà. Per ora non è male...

Ah,ah, la mia "seconda" (poi è naufragata) tesi l'ho fatta col padre!

Sto facendo un po' di letture per provare a far finta di essere uno storico in divenire (molto interessante per un ignorantone in filosofia politica come me "I dialoghi con Habermas e Derrida"); nel mentre ho finito "Salambò" de monsieur Flaubert!

Traduzione bruttina direi (della Newton, NON comprate questa edizione) sembra di leggere un romanzo di Edmondo De Amicis quanto alle scelte lessicali...quindi su questo posso dir poco. Peccato perché essendo un po' la pietra d'angolo del "tempio" decadentista questo era forse uno dei lati più interessanti.

In ogni caso evitatelo se non amate le digressioni infinite, la maniacale resa delle immagini, dei colori, dei suoni e del "taglio scenico": l'autore vi dedica tutta la sua forza evocativa, mentre gli eventi scivolano lentamente e non sono che lo scheletro di un maestoso museo estetico. Bellissima pure la caratterizzazione dei personaggi, sia dal punto di vista "fisico" che psicologico: vorrete tutti essere Amilcare a fine romanzo. :)

Ora sono indeciso tra Pessoa (Il libro dell'inquietudine) e Benjamin (Angelus Novus). Penso che andrò sulla saggistica crucco-israelitica: ho sempre voluto leggere il suo saggio su Baudelaire! :bava:

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8806197495.jpg

Uno dei più grandi pianisti della storia, un accordatore semicieco per problemi di cataratte da piccolo, e il CD318 della Steinway, una (due) storie d'amore bruscamente interrotte da operai maldestri durante un trasporto dello strumento.

Nel mezzo, la storia della Steinway, le manie infantili di Gould, le sue lettere scassamaroni alla Steinway inviate per 5/6 anni :lol:, e la "tragedia" del post incidente al pianoforte, restauro e il problema del suono di natura "più legato", un trauma per un esteta dello staccato.

Un saggio molto, molto, molto interessante, ben scritto, ad alimentare la mia ammirazione sconsiderata per Glenn Gould.

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ma invece io domando,libri sul genere sporcaccionesco?

non dico come "porci con le ali" eh...ma alla bukowski...ce ne sono?

Once you try Henry Miller you never go back.

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Mi hanno regalato "Memorie di una Geisha", molto coinvolgente, si sente il fruscìo dei kimono di seta in ogni pagina...

Memoriegeisha2008g.jpg

@Jobbas: è anche abbastanza sconcio ;)

letto qualche tempo fa (sempre prima del viaggetto) e mi era piaciuto molto: ben scritto, storia coinvolgente e ambientazione credibile...un po' erotico ma non so se può bastare a jobbas :lol:

edit: finito il libro di faletti che risale nella mia classifica rispetto agli ultimi e si piazza al secondo posto dopo il primo "io uccido": forse gli vengono meglio quelli con nel titolo "io"! ^_^

g%5C8860734051g.jpg

adesso sono sempre più indecisa su cosa leggere...uff, quasi quasi mi rileggo un capolavoro:

9788845410963g.jpg

:lol:

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Terminato "memorie del sottosuolo" di Dostoevskij e "senilità" si Svevo. Il primo neanche a dirlo, nonstante fosse la prima opera dell'autore russo, è un capolavoro e annuncia in qualche modo i capolavori futuri (Delitto e castigo verrà scritto due o tre anni dopo).

Mentre il secondo, l'ho trovato bello e angosciante, ma al di sotto, delle altre due opere di Svevo.

Adesso ho acquistato "il postino di Neruda" di Skarmeta.

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Terminato "memorie del sottosuolo" di Dostoevskij e "senilità" si Svevo. Il primo neanche a dirlo, nonstante fosse la prima opera dell'autore russo, è un capolavoro e annuncia in qualche modo i capolavori futuri (Delitto e castigo verrà scritto due o tre anni dopo).

Veramente ne ha scritti 7 prima. :lol:

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letto qualche tempo fa (sempre prima del viaggetto) e mi era piaciuto molto: ben scritto, storia coinvolgente e ambientazione credibile...un po' erotico ma non so se può bastare a jobbas :lol:

se può interessare (per chi è a caccia di genere sporcaccionesco..) poco tempo fa ho finito questo

9788807702167.jpg

il cui protagonista ha solo una cosa in testa: la vagina... e in particolare, la vagina di Avril Lavigne, oltre ai "calzoncini dorati" di Kylie Minogue..

un povero disgraziato che non può che risultarti irritante, capace di farsi una sega durante il funerale della moglie suicida, nonchè poi, guardandosi allo specchio del bagno, trovarsi ancor più affascinante e irresistibile con quella nuova "luce drammatica" che vede nei suoi occhi...

alla fine riesce anche a farti un po' pena... :D

ho riso alla grande leggendo l'ultima frase dei ringraziamenti, in cui ringrazia "con affetto, rispetto e le mie più sincere scuse" Kylie Minogue e Avril Lavigne :lol:

dopo questo credo di aver letto l'autobiografia di Chet Baker, Come se avessi le ali

BAKER.JPG

grande musicista jazz distrutto dalla droga, morto suicida il 13 maggio 1988 precipitando dalla finestra della camera del suo albergo ad Amsterdam.

una vita molto intensa, trascorsa per un bel po' di anni anche in Italia.

il libro si conclude con due contenuti extra, uno di Paolo Fresu e uno di Enrico Rava, il quale conclude così:

"L'ultima volta che l'ho visto è stata nell'88. Abbiamo suonato insieme a Torino, in un teatro Carignano gremito all'inverosimile. C'era anche Joe Henderson. A cena dopo il concerto mi diceva di essere molto felice perchè aveva dato un acconto per l'affitto di una bella casa vicino a Parigi dove l'avrebbe raggiunto la sua ragazza. Le cose stavano andando bene e per la prima volta da decenni avrebbe avuto un indirizzo stabile. Non l'avrei mai più visto. Il 13 maggio 1988 stavo suonando in un club di Parigi. Durante l'intervallo un amico mi ha detto che Chet era volato giù da una finestra d'albergo ad Amsterdam ed era morto sul colpo. Come non avesse le ali."

ora sto per terminare questo

Guida-per-Autostoppisti.jpg

che non credo abbia bisogno di presentazioni :lol:

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quasi finito kafka sulla spiaggia, che, se fosse stato un po' meno ridondante in certi punti, lo si sarebbe potuto catalogare alla voce "para-capolavori".

in preallarme, y. ziedan, azazel, considerato il nome della rosa in salsa mediorientale.

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