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Blur


loziopino

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1 minute ago, Wanderer said:

Dai su ragazzi, per me - ma anche per il 98% della critica -  A Kaind Of Blu è un disco fondamentale, seminale, seminario e seminerio, ma quanti l'hanno ascoltato qui dentro?

Ripeto: io non starei a fare troppe teorie generali (men che meno prendendo me ad esempio:laugh:).

Semplicemente, ognuno ha i suoi percorsi.

Io manco avevo mai sentito un disco dei Beatles, eh:laugh:

io si. Minchia se in 40 anni di musica nn hai mai avuto la curiosita' di ascoltare almeno una volta A Kind of Blue che vedi nominato ovunque nn sei un appassionato di musica suvvia!

* o Slanted and Unchanted, o i Velvet Underground. 
Volete mettere veramente i Blur su questo piano? Ma nooooo.

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Che discussione! 😱

Però una cosa ho ottenuto leggendovi, mi è venuta voglia di ri-ascoltare 13 cosa che faccio subito e che non facevo da 20 anni 😭!

Comunque io adoravo i Blur negli anni 90 quando ero gggiovane, erano il mio "gruppo preferito dopo i Radiohead" come dicevo allora. Blur l'ho consumato da quanto l'ho ascoltato. Amavo proprio quello scazzo e quella "sperimentazione" che mettevano in qua e in la nei dischi, mal sopportavo gli Oasis e tutta la loro posa. Era proprio una cosa "generazionale" alla fine! Ecco in questo Ballad ci sento davvero poco, è un disco molto "facile" per loro intendo. Poca fantasia, mi aspettavo proprio altro. Per me si sente che sono invecchiati e che sono stati fuori dal giro come "gruppo" per un po'. Mi lascia davvero poco.
Vado ad ascoltare 13 !

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2 minutes ago, @li said:

ma no ale te lo dico perche parlo di musica tutti i giorni con 2000 persone diverse e, tolto questo revival dell'ultimo periodo, i Blur sono venuti fuori poche volte nei discorsi. E ti parlo di ANNI di discorsi di musica. Lo dico perche' al concerto di giovani ce n'erano pochini e per un sacco di altre ragioni. Non pensare sempre che ci sia un "gomblotto" (se no il no vax finisci per essere tu :P), ti riporto la mia esperienza che, essendo io di una generazione diversa, è diversa da quella della maggioranza del forum (e a volte, perdonami la presunzione, forse un po' piu' "lungimirante"...(???))

Premettendo che 2000 persone diverse sarebbe comunque un campione statisticamente poco significativo (perché poi  bisognerebbe vedere queste persone chi sono, che formazione hanno ecc.) per sancire l'importanza dei Blur, premettendo che non è necessario il consenso perché non siamo alle elezioni politiche, basterebbe analizzarne l'opera di fine '90 in relazione al contesto artistico del periodo. Non ci vorrebbe molto a capire l'importanza e la portata della loro proposta .

Dopodiché credo che anche un giro su webzine quotate di storia del rock o testi sullo stesso argomento confermerebbero ma non ho verificato di persona.

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10 minutes ago, qwerty said:

Che discussione! 😱

Però una cosa ho ottenuto leggendovi, mi è venuta voglia di ri-ascoltare 13 cosa che faccio subito e che non facevo da 20 anni 😭!

Comunque io adoravo i Blur negli anni 90 quando ero gggiovane, erano il mio "gruppo preferito dopo i Radiohead" come dicevo allora. Blur l'ho consumato da quanto l'ho ascoltato. Amavo proprio quello scazzo e quella "sperimentazione" che mettevano in qua e in la nei dischi, mal sopportavo gli Oasis e tutta la loro posa. Era proprio una cosa "generazionale" alla fine! Ecco in questo Ballad ci sento davvero poco, è un disco molto "facile" per loro intendo. Poca fantasia, mi aspettavo proprio altro. Per me si sente che sono invecchiati e che sono stati fuori dal giro come "gruppo" per un po'. Mi lascia davvero poco.
Vado ad ascoltare 13 !

Sì, questo Ballad come ho scritto poco fa, abbandona totalmente il loro lato sperimentale-irriverente. E' un disco della vecchiaia (o della saggezza) ma secondo me potrebbe diventare quello il suo punto di forza.

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58 minutes ago, @li said:

io si. Minchia se in 40 anni di musica nn hai mai avuto la curiosita' di ascoltare almeno una volta A Kind of Blue che vedi nominato ovunque nn sei un appassionato di musica suvvia!
 

Non sarei cosi categorico, secondo me ci sono tanti percorsi diversi per diventare "appassionato" di musica, e non necessariamente devi ascoltarle tutte le pietre miliari per essere definito tale. 

Senza diventare quelli ultrasettoriali che ascoltano solo un genere e diventano espertissimi maniacali di quello - posto che non c'è nulla di male - le vie alla musica sono infinite. 

Personalmente non mi stupisco di nulla, anzi, il bello è anche vedere il percorso di ognuno - proprio come diceva Hornby in alta fedeltà!

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5 minutes ago, Wanderer said:

Non sarei cosi categorico, secondo me ci sono tanti percorsi diversi per diventare "appassionato" di musica, e non necessariamente devi ascoltarle tutte le pietre miliari per essere definito tale. 

Senza diventare quelli ultrasettoriali che ascoltano solo un genere e diventano espertissimi maniacali di quello - posto che non c'è nulla di male - le vie alla musica sono infinite. 

Personalmente non mi stupisco di nulla, anzi, il bello è anche vedere il percorso di ognuno - proprio come diceva Hornby in alta fedeltà!

va bene ma nn era il mio punto.
Il mio era quante volte viene citato 13 (o i Blur) come "pietre miliari" per cui un ragazzo 20enne potrebbe/dovrebbe avere interesse a riprenderseli nel 2023 (motivo per cui ai miei tempi, ho ascoltato a Kind of Blue o Remain in Light).

Per me poche, per echoes tante.

That's it.

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1 hour ago, Wanderer said:

Dipende da che musica ti interessa - e già di quella non si può ascoltare tutto.

Io dopo 18 anni non ho praticamente più sentito musica "rock"; non ho mai avuto, dopo i 18 anni, band preferite che fossero rock, diciamo, salvo rari casi (radiohead sopratutto). 

Il mio percorso è un po' atipico; ho iniziato a sentire jazz a 18 anni e da li ho avuto un percorso che si è intersecato poche volte con la musica di un certo genere. ;)

Beh, si poi nel tuo caso, la scoperta di un linguaggio come il jazz ha indirizzato gli ascolti verso tutt'altra parte. 

Fortuna che Radiohead, Eno, eccetera si sono salvati! :D Come mai loro hanno resistito?

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6 minutes ago, @li said:

va bene ma nn era il mio punto.
Il mio era quante volte viene citato 13 (o i Blur) come "pietre miliari" per cui un ragazzo 20enne potrebbe/dovrebbe avere interesse a riprenderseli nel 2023.

Per me poche, per echoes tante. That's it.

Questo metro di giudizio sui 20 enni di oggi però, non so se regge…

Da quello che ho capito io, loro ascoltando tutto quello che a che fare con il rap/hip hop/ trap.

Vedi il trionfo incredibile di Travis Scott agli Idays…

Credo che quello sia l’unico genere che al momento trascina le masse di giovani.

Il rock è diventato nicchia per i giovani, al contrario dei 90 dove i Nirvana ed il Brit Pop hanno fatto il miracolo

Io non li giudico neanche, probabilmente se fossimo 20 enni in questo periodo avremmo questi ascolti…

 

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11 minutes ago, Lacatus said:

Beh, si poi nel tuo caso, la scoperta di un linguaggio come il jazz ha indirizzato gli ascolti verso tutt'altra parte. 

Fortuna che Radiohead, Eno, eccetera si sono salvati! :D Come mai loro hanno resistito?

Facile: Eno è il più avanguardista delle figure popolari della musica rock e ha messo le zampe in mille generi di musica sperimentale, ma fatico a vederlo come un musicista rock, anche solo per formazione. Facile che ad uno che ascolta altro rispetto al rock tradizionale possa piacere. 

I Radiohead secondo me hanno invece questa duplice cosa: piacciono sia all'ascoltatore rock, che spesso li vede come massimi sperimentatori, sia all'"avanguardista" che vede nei radiohead quelli che hanno sublimato le avanguardie in una forma accessibile. 

ps. Per me l'ambient e il kraut e tutta la roba crucca non sono rock^_^

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io penso di essere tra i pochi a preferire il periodo brit dei Blur. 

La svolta fu necessaria e coraggiosa, ma nel complesso trovo sia Blur che soprattutto 13, nonostante alcuni highlights CLAMOROSI,  incocludenti e non riusciti al 100%

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Just now, kid a said:

io penso di essere tra i pochi a preferire il periodo brit dei Blur. 

La svolta fu necessaria e coraggiosa, ma nel complesso trovo sia Blur che soprattutto 13, nonostante alcuni highlights CLAMOROSI,  incocludenti e non riusciti al 100%

ti è piaciuto questo ultimo album?

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7 minutes ago, OKPC_82 said:

Questo metro di giudizio sui 20 enni di oggi però, non so se regge…

Da quello che ho capito io, loro ascoltando tutto quello che a che fare con il rap/hip hop/ trap.

Vedi il trionfo incredibile di Travis Scott agli Idays…

Credo che quello sia l’unico genere che al momento trascina le masse di giovani.

Il rock è diventato nicchia per i giovani, al contrario dei 90 dove i Nirvana ed il Brit Pop hanno fatto il miracolo

Io non li giudico neanche, probabilmente se fossimo 20 enni in questo periodo avremmo questi ascolti…

 

Ma questo è normale. Quando avevo 18 anni io si ascoltavano i Duran Duran e gli Spandau Ballet (e li ascoltavo anche io).
Poi quelli che han voglia di appassionarsi e approfondire spaziano nel tempo e nei generi (e diventano appassionati e nn solo ascoltatori occasionali proprio allargando gli orizzonti e ascoltando quelli che sono i dischi fondamentali del passato e del presente).
Che il rock in questo momento nn sia particolarmente di moda poi è tutto da vedere (vogliamo parlare di nuovo delle folle di adolescenti che sono accorse per gli AM o anche per i (brrr) Maneskin?
Secondo me i ragazzi adesso (parlo di appassionati) sono, generalmente piu curiosi e molto meno "settoriali" di quanto lo fossimo noi (anche perche' con lo streaming gli viene immensamente piu facile "esplorare").

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1 minute ago, Wanderer said:

ti è piaciuto questo ultimo album?

sì, mi piace, lo trovo conciso ed ispirato. Né più né meno di ciò che mi aspettavo, a parte il cambio di produzione cui accennavano alcuni. Piaciuto anche quello di Coxon con la moglie.

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2 minutes ago, kid a said:

io penso di essere tra i pochi a preferire il periodo brit dei Blur. 

La svolta fu necessaria e coraggiosa, ma nel complesso trovo sia Blur che soprattutto 13, nonostante alcuni highlights CLAMOROSI,  incocludenti e non riusciti al 100%

io, tendenzialmente negli anni  '90 ascoltavo soprattutto rock americano e rock italiano (che si rifaceva a quello americano, tipo Marlene Kuntz, CSI, ecc...), per cui il brit-pop mi faceva un po' schifo, fino a quando non ho sentito Blur del 1997 che mi piacque proprio perché era un disco molto più americano (Pavament eccetera).

Addirittura nel '97 non amavo Ok Computer perché lo trovato troppo "brit", pensa un po' :D

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20 minutes ago, @li said:

va bene ma nn era il mio punto.
Il mio era quante volte viene citato 13 (o i Blur) come "pietre miliari" per cui un ragazzo 20enne potrebbe/dovrebbe avere interesse a riprenderseli nel 2023 (motivo per cui ai miei tempi, ho ascoltato a Kind of Blue o Remain in Light).

Per me poche, per echoes tante.

That's it.

Ma a me di questo importa men che zero. Di sicuro la ricerca operata dai Blur nei '90 è stata fondamentale nell'ammazzare il brit pop e portare il rock inglese su un livello di contaminazione che avrebbe aperto la strada alla rivoluzione di inizio millennio. Quindi sì, tra i dischi a cavallo dei millenni ne hanno scritti due fondamentali, se poi si debba avere interesse a riprenderli nel 2023 non sta a me né stabilirlo e né mi interessa francamente.

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3 minutes ago, Lacatus said:

io, tendenzialmente negli anni  '90 ascoltavo soprattutto rock americano e rock italiano (che si rifaceva a quello americano, tipo Marlene Kuntz, CSI, ecc...), per cui il brit-pop mi faceva un po' schifo, fino a quando non ho sentito Blur del 1997 che mi piacque proprio perché era un disco molto più americano (Pavament eccetera).

Addirittura nel '97 non amavo Ok Computer perché lo trovato troppo "brit", pensa un po' :D

Tutta qui sta la grandezza dei Blur di fine '90 e come già detto hanno perfino anticipato i Radiohead. La band che ha ucciso il brit pop e ha aperto la strada alla metamorfosi del rock inglese sono loro ancor prima dei Radiohead. Quindi da un punto di vista storiografico la loro operazione è fondamentale, poi sono il primo a dire che 13 è un disco come opera in sé incompiuta in quanto troppo "grezza" ma questo è un altro paio di maniche.

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3 minutes ago, echoes said:

Ma a me di questo importa men che zero. Di sicuro la ricerca operata dai Blur nei '90 è stata fondamentale nell'ammazzare il brit pop e portare il rock inglese su un livello di contaminazione che avrebbe aperto la strada alla rivoluzione di inizio millennio. Quindi sì, tra i dischi a cavallo dei millenni ne hanno scritti due fondamentali, se poi si debba avere interesse a riprenderli nel 2023 non sta a me né stabilirlo e né mi interessa francamente.

ok ma allora non ci stiamo capendo sui termini perche per me un disco "fondamentale" vuol dire quanto scritto sopra.

comunque fa niente :)
 

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2 minutes ago, Lacatus said:

io, tendenzialmente negli anni  '90 ascoltavo soprattutto rock americano e rock italiano (che si rifaceva a quello americano, tipo Marlene Kuntz, CSI, ecc...), per cui il brit-pop mi faceva un po' schifo, fino a quando non ho sentito Blur del 1997 che mi piacque proprio perché era un disco molto più americano (Pavament eccetera).

Addirittura nel '97 non amavo Ok Computer perché lo trovato troppo "brit", pensa un po' :D

io nel 97 avevo 12 anni, praticamente ascoltavo quasi solo Pino Daniele primo periodo e Eat the phykis degli Elii. Gli Oasis gli scoprii quell'anno stesso con il video di D'you know what I mean, i Blur due anni dopo vedendo una loro esibizione a Top of the pops (altri tempi!) con Tender. I Radiohead sarebbero arrivati solo con Amnesiac, il grunge non mi è mai interessato fino addirittura al post liceo. 

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2 minutes ago, echoes said:

Tutta qui sta la grandezza dei Blur di fine '90 e come già detto hanno perfino anticipato i Radiohead. La band che ha ucciso il brit pop e ha aperto la strada alla metamorfosi del rock inglese sono loro ancor prima dei Radiohead. Quindi da un punto di vista storiografico la loro operazione è fondamentale, poi sono il primo a dire che 13 è un disco come opera in sé incompiuta in quanto troppo "grezza" ma questo è un altro paio di maniche.

Beh oddio, già Ok Computer ha ben poco di brit pop

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3 minutes ago, kid a said:

io nel 97 avevo 12 anni, praticamente ascoltavo quasi solo Pino Daniele primo periodo e Eat the phykis degli Elii. Gli Oasis gli scoprii quell'anno stesso con il video di D'you know what I mean, i Blur due anni dopo vedendo una loro esibizione a Top of the pops (altri tempi!) con Tender. I Radiohead sarebbero arrivati solo con Amnesiac, il grunge non mi è mai interessato fino addirittura al post liceo. 

io nel 97 avevo 27 anni, ascoltavo prevalentemente gli U2 (che allora adoravo) e intanto facevano capolino i Radiohead prima di The Bends e poi di OK Computer. Il grunge e il britpop mi hanno solo "sfiorato" perche' ero gia' troppo grande e da qui molte delle cose che ho scritto, appunto da questa prospettiva.

@kida anche The Bends ha poco di britpop: riprendetevi le dichiarazioni della band/recensioni dell'epoca ;)

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4 minutes ago, @li said:

io nel 97 avevo 27 anni, ascoltavo prevalentemente gli U2 (che allora adoravo) e intanto facevano capolino i Radiohead prima di The Bends e poi di OK Computer. Il grunge e il britpop mi hanno solo "sfiorato" perche' ero gia' troppo grande e da qui molte delle cose che ho scritto, appunto da questa prospettiva.

@kida anche The Bends ha poco di britpop: riprendetevi le dichiarazioni della band/recensioni dell'epoca ;)

ma infatti non ho mai accostato i Radiohead al britpop. Diciamo che The bends può concettualmente rientrarci (anche se loro erano più influenzati da ciò che proveniva dall'America). Faccio invece molta più fatica a qualificare Airbag o Paranoid Android come britpop

 

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