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Captain Yesterday

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  1. Tra l'altro oggi sono 32 anni che è morto il suo omonimo, grandissimo pianista jazz.
  2. Sono tre album bellissimi! Tempo fa lessi in un'intervista fatta al leader del gruppo in cui dichiarava che Nonsuch (1992) fosse il suo album preferito ed il migliore. Quando posso lo ascolto!
  3. Album: XTC - Skylarking (1986) Stato: in contemplazione Motivo dell'ascolto: avevo voglia di riascoltare questo meraviglioso gruppo che ultimamente ho perso negli ascolti. Per ora Skylarking, poi se ne ho voglia e soprattutto tempo, English Settlement
  4. The The - Mind Bomb (1989) 1.Good Morning Beautiful 2.The Beat(en) Generation 3.Gravitate to Me Lucio Battisti - Images (1977) 1.To Feel in Love 2.Keep on Cruising 3.Only
  5. Neil Young dopo Americana decide di doppiare nel 2012. A fine Ottobre è in uscita un nuovo doppio album dal titolo Psychedelic Pills. Dalle tracklist in giro per la rete, il brano d'apertura del cd 1 dovrebbe durare 27 minuti!
  6. L'ha sempre saputo e l'ha sempre ignorato ed il doppio del gioco l'ha molto moltiplicato Ed io mai che lo sospettai quante volte con lei scambiai Me ne parlò. spesso me l'indicò "Li vedi. stanno scambiando C'è un centro sopra il ponte E loro si vanno incontro E' li che si sfioreranno"
  7. Album: Paul Mccartney - Tug of War (1983 credo) Stato d'animo: preso in giro Motivo dell'ascolto: un album che non conosco e che semplicemente mi ha attirato. Per ora (metà scaletta) mi sta piacendo.
  8. Io ero più piccolo. Avevo nove anni e ricordo ancora il momento in cui la radio (si ascoltava soltanto Radioitalia a casa mia) annunciò la sua morte. Mancava ancora qualche giorno all'inizio delle scuole, perciò quella mattina me ne stavo a casa beato a giocare con i pupazzi quando sentii la notizia in diretta. Lucio Battisti lo conoscevo soltanto di nome a quel tempo, ma quando i miei misero nello stereo un vecchio best doppio chiamato soltanto Lucio Battisti, fu veramente uno shock. Non avevo mai ascoltato nulla del genere. Poi ci vollero anni e anni prima di avvicinarmici di nuovo.
  9. C'è stato uno stringimento di chiappe generale XD
  10. 14° anniversario della morte. http://youtube.com/watch?v=W3qyb0AD3ag
  11. The Style Council - Cafè Bleu U2 - Pop (finalmente ad un prezzo decente) Jeff Buckley - Sketches for my sweatheart the drunk Lucio Dalla - Henna (edizione di sorrisi e canzoni)
  12. Neil Young & The Blue Notes - This note's for you (1988) 1.One Thing 2.Coupe de Ville 3.Twilight
  13. Album: American Music Club - California (1988) Stato d'animo: inspiegabilmente vacuo Motivo dell'ascolto: perla di un gruppo troppo spesso dimenticato. Songwriting a livelli stellari. Più che un ascolto, è una lettura.
  14. Tra un pò mi dirai che ti piace anche la musica XD. Scherzi a parte, a me invece piace, perché avendo ascoltato altri suoi album, si vede che in Ullalla un pò si discosta dal suo solito (non è una rivoluzione totale a livello musicale, però è un album diverso per Venditti). Poi la cosa è soggettiva come sempre
  15. Io invece tramite un servizio delle Iene di qualche anno fa, ma se non ascoltavo l'album, non me lo sarei mai ricordato.
  16. Horn of Plenty fu realizzato da Ed Droste e Cristopher Bear. Rossen e Taylor arrivarno dopo nel progetto.
  17. Se hai la copertina vellutata e tenuta bene, vale 60-70 euro, non è molto, ma ha un suo valore.
  18. Credo che quel vinile debba valere qualcosa oggi, visto che non si trova più facilmente, a differenza dei lavori disco.
  19. 30. The Bee Gees - Odessa (1969) Fino a qualche settimana fa escludevo che i Bee Gees avessero avuto una carriera non intorno al falsetto. Mi sbagliavo. Per tutti gli anni 60 e metà dei 70, prima della febbre della discomusic, i Bee Gees dei fratelli Gibb furono un'ottima band in grado di scrivere e suonare album di pop elegantissimo e mai banale. Odessa è il loro lavoro più ambizioso: doppio Lp per un totale di 64 minuti di musica, quasi a voler emulare il bianco dei Bealtes. Dare alle stampe un doppio Lp comporta sempre diversi problemi: i brani potrebbero essere non tutti a fuoco, e la lunghezza del lavoro potrebbe stancare l'ascoltatore, ma i giovani Gibb sono sicuri delle loro capacità e Odessa viene alla fine pubblicato. E' un album di pop progressivo sopraffino, di trovate geniali, di orchestrazioni opache e di momenti di pura e limpida melodia. Oltre al pop progressive, ci sono anche spruzzi di country-folk e country-rock. Il brano che da il nome all'Lp è strabiliante in tutti i suoi quasi otto minuti (!) di durata. La strumentale Seven Seas Symphony meraviglia in positivo (stupendo mellotron in primo piano di Robin Gibb). Suddenly, bella e ossessiva, mostra un gruppo in stato di grazia. Facendola breve, le perle contenute in quest'opera sono tante. Odessa meriterebbe di essere nominato, ascoltato, riconosciuto come il grande album che è. E' musica da sentire senza pregiudizi: dimenticatevi i falsetti e ascoltate semplicemente.
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