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London, Victoria Park I


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10 - Buon pubblico. Fanciulle con occhi blu in abitini e collant, minigonne e stivali a non finire. Nessuno cantava ad alta voce, io la prima sera a Milano Thom quasi non l'ho sentito.

GP, senza offesa ma hai detto un sacco di cose senza senso. Gente che arriva tardi o se ne va presto NON incide sul tuo godimento del concerto. Gente che canta a squarciagola ogni canzone, che salta la coda (Milano 18) o che spinge e fa casino (Milano 17), sì.

Ergo, pubblico inglese > pubblico italiano.

;)

ma piu' del godimento del concerto, io parlavo delle persone in genere. cioe', non capisco come si possa pagare 50 sterline per vedersi poco piu' di mezzo concerto.

e poi quando ci sono stato in mezzo, mi han davvero triturato le scatole con quel va e vieni per andare a prendere le birre. tipo che io devo stare attento che non me rovescino addosso, mentre a loro non gliene puo' fregare di meno...

per me molti di loro vanno solo ad un ennesimo concerto, bevendo coi radiohead in sottofondo.

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Mentre Cut probabilmente si fa un'altra coda, io aggiungo qualche dettaglio riguardo ieri sera.

1 - Non so quanto spesso succeda ma The National Anthem e Climbing Up the Walls allo stesso concerto mi sembrano abbastanza rare, dato che entrambe usano la radio (ho sempre pensato che Jonny volesse usare tutte le sue cose almeno una volta ad ogni concerto).

2 - The Gloaming a ha veramente rotto il cazzo, IMO non esiste che la facciano TUTTE le sere mentre pezzi come Paranoid Android, No Surprises e Morning Bell siano ormai delle rarità.

3 - Thom che introduce Banger 'n' Mash come "this is our bitchy numbah" (con accento da ghetto) è stato abbastanza indimenticabile. In generale era di ottimo umore.

4 - La corrente è saltata durante Bat for Lashes, si è temuto il peggio del tipo tutto il concerto rinviato.

5 - Thom ha suonato Planet Telex con la Jazzmaster bianca e nera, idolo.

6 - AIRBAG.

7 - Per una volta ero al mixer e devo dire che certi pezzi Thom li ha cantati DAVVERO benissimo, specie quelli lenti: Pyramid Song, All I Need, Reckoner, Nude. Dico DAVVERO bene.

8 - Pyramid Song è stata splendida dato che han lasciato che Jonny facesse un bel po' di roba ambient con la chitarra e l'arco prima che cominciassero.

9 - Cymbal Rush era Thom da solo, al piano.

10 - Buon pubblico. Fanciulle con occhi blu in abitini e collant, minigonne e stivali a non finire. Nessuno cantava ad alta voce, io la prima sera a Milano Thom quasi non l'ho sentito.

GP, senza offesa ma hai detto un sacco di cose senza senso. Gente che arriva tardi o se ne va presto NON incide sul tuo godimento del concerto. Gente che canta a squarciagola ogni canzone, che salta la coda (Milano 18) o che spinge e fa casino (Milano 17), sì.

Ergo, pubblico inglese > pubblico italiano.

questo tuo racconto è sintomo di un'ottima capacità critica, che mi attrae non poco.

ho veramente bisogno di vedere un concerto in trasferta, fuori dall'italia.

non stento per niente a credere alla folla con comportamenti nettamente più civili di quelli italiani.

spero di partecipare presto ad un concerto assieme a te e Cut ;)

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D'accordo non fare casino. Ma la gente che arriva e si guarda mezzo concerto, che ti disturba perchè deve andare a prendere delle fottutissime birre, proprio non si può vedere. C'è gente che fa sacrifici per farsi una data all'estero, e questi qui invece vanno ad un concerto dei Radiohead preferendo una birrozza agli encore...per carità, fanno ciò che volgio, così come io dico ciò che penso: e penso che mi sembra per lo meno assurdo. E poi non credete che gli inglesi siano molto più "signori" di noi italiani. Magari lo saranno perchè sono in patria, ma fuori fanno abbastanza schifo. E se non cantano è perchè la musica la sentono meno di noi... ;)

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D'accordo non fare casino. Ma la gente che arriva e si guarda mezzo concerto, che ti disturba perchè deve andare a prendere delle fottutissime birre, proprio non si può vedere. C'è gente che fa sacrifici per farsi una data all'estero, e questi qui invece vanno ad un concerto dei Radiohead preferendo una birrozza agli encore...per carità, fanno ciò che volgio, così come io dico ciò che penso: e penso che mi sembra per lo meno assurdo. E poi non credete che gli inglesi siano molto più "signori" di noi italiani. Magari lo saranno perchè sono in patria, ma fuori fanno abbastanza schifo. E se non cantano è perchè la musica la sentono meno di noi... :wink:

La gente che va a prendersi le birre non è né più né meno fastidiosa della gente che deve sempre e comunque parlare al cellulare, in Italia.

Con la clausola che se sei in prima fila o comunque in una zona di pubblico "denso" sicuramente il via vai non è fisicamente possibile, i cellulari e la gente che canta a squarciagola sicuramente sì. Estero 1, Italia 0, palla al centro.

Ripeto, ognuno al concerto ci va quando gli pare. Le cose di cui parlava GP possono essere raccontate, sono interessanti, curiose, sorprendenti, ma non possono in alcun modo essere messe nella lista di "aspettivi negativi del concerto".

Vivo in Inghilterra da 3 anni, non voglio essere esterofilo a tutti i costi, ma non ci vuole un genio a rendersi conto che, per un motivo o per l'altro, il pubblico italiano lascia abbastanza a desiderare. Ieri ho fatto una mezza coda ed ho visto più di una persona che arrivava a salutare amici e simili e faceva subito presente ai "vicini" che sarebbero tornati indietro nella coda subito. Qui la gente non solo non skippa la coda, ma vuole proprio evitare di passare per furbacchione.

Una volta dentro, al mixer, era un continuo chiedere "ci vede? mi devo spostare?" a chi stava dietro. Non esattamente il "ah stronzi, levate sto cazzo d'ombrello porcozzzzio" del 17 giugno a Milano.

Per concludere, non voglio sancire una superiorità dei britannici rispetto agli italiani (a parte la fregna e a parte il fatto che parlare di gente britannica a Londra è abbastanza incorretto) ma semplicemente dire che, quando c'è da essere il pubblico di un concerto dei Radiohead, IN MEDIA, non mi son mai trovato male come in Italia.

E, scusate l'umilté, lo dice uno che si è fatto 17 concerti in 5 paesi diversi...

iSleepy: contaci! Io speravo in qualche data in paesi ultracivili (Svezia, Norvegia e simili) e invece nada. Roskilde sarà una bolgia assurda...

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E se non cantano è perchè la musica la sentono meno di noi... ;)

Anche qui non vedo come la cosa che dici si possa o debba annoverare tra i "difetti" del pubblico inglese. Quanto gli altri sentano o meno la musica, non cambia la qualità del tuo concerto. Basta avere i tuoi amici fidati e sarai sicuro di non sentirti un estraneo, no?

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Ma scusate chi di noi non andrebbe a prendere una birra durante un concerto dei Marlene o degli Afterhours?

Chissà quante volte li avranno visti lì in Inghilterra.

Domenica ho visto i My Bloody Valentine a Londra. Magari fossero così i concerti italiani. Cinque coglioni cinque che saltavano, il resto in estasi che non diceva mezza parola se non per commentare tra un pezzo e l'altro.

Non facciamo i nazionalisti del cazzo, la cultura italiana della musica dal vivo e dalla musica in generale rispetto a quella delle platee estere fa semplicemente ridere.

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Basta avere i tuoi amici fidati e sarai sicuro di non sentirti un estraneo, no?

tipo quando allenavo i polmoni chilando con gli amici buoni????

:prego::prego::prego:

SxM rules

Domenica ho visto i My Bloody Valentine a Londra

:o

come sono stati?

hanno presentato pezzi nuovi?

fine OT scusate

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Basta avere i tuoi amici fidati e sarai sicuro di non sentirti un estraneo, no?

tipo quando allenavo i polmoni chilando con gli amici buoni????

:prego::prego::prego:

SxM rules

Domenica ho visto i My Bloody Valentine a Londra

:o

come sono stati?

hanno presentato pezzi nuovi?

fine OT scusate

No, solo brani vecchi.

Adesso che finisco di uploadare blitero il bootleg così vedi la scaletta.

E a breve recensione kalporziana ;)

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Domenica ho visto i My Bloody Valentine a Londra. [...] Cinque coglioni cinque che saltavano, il resto in estasi che non diceva mezza parola se non per commentare tra un pezzo e l'altro.

il resto, cioè gli altri 15 astanti? :D

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Domenica ho visto i My Bloody Valentine a Londra. [...] Cinque coglioni cinque che saltavano, il resto in estasi che non diceva mezza parola se non per commentare tra un pezzo e l'altro.

il resto, cioè gli altri 15 astanti? :D

No dai, 3000/3500 persone. Considera che han fatto cinque date dal 20 al 24 a Londra nello stesso posto.

Che poi molti sono andati via prima perché il finale era fisicamente difficile da sopportare senza abnegazione e senza tapparsi le orecchie.

Distribuivano tappi gratuiti all'entrata, non a caso.

Sono andati avanti per mezzora e dico proprio 30 minuti contati con un frastuono monotono da apocalissi. Pensa all'effetto di un aereo messo in moto in un garage.

Roba da denuncia, ma in fondo ho goduto e le orecchie ancora ronzano.

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D'accordo non fare casino. Ma la gente che arriva e si guarda mezzo concerto, che ti disturba perchè deve andare a prendere delle fottutissime birre, proprio non si può vedere. C'è gente che fa sacrifici per farsi una data all'estero, e questi qui invece vanno ad un concerto dei Radiohead preferendo una birrozza agli encore...per carità, fanno ciò che volgio, così come io dico ciò che penso: e penso che mi sembra per lo meno assurdo. E poi non credete che gli inglesi siano molto più "signori" di noi italiani. Magari lo saranno perchè sono in patria, ma fuori fanno abbastanza schifo. E se non cantano è perchè la musica la sentono meno di noi... :wink:

La gente che va a prendersi le birre non è né più né meno fastidiosa della gente che deve sempre e comunque parlare al cellulare, in Italia.

Con la clausola che se sei in prima fila o comunque in una zona di pubblico "denso" sicuramente il via vai non è fisicamente possibile, i cellulari e la gente che canta a squarciagola sicuramente sì. Estero 1, Italia 0, palla al centro.

Ripeto, ognuno al concerto ci va quando gli pare. Le cose di cui parlava GP possono essere raccontate, sono interessanti, curiose, sorprendenti, ma non possono in alcun modo essere messe nella lista di "aspettivi negativi del concerto".

Vivo in Inghilterra da 3 anni, non voglio essere esterofilo a tutti i costi, ma non ci vuole un genio a rendersi conto che, per un motivo o per l'altro, il pubblico italiano lascia abbastanza a desiderare. Ieri ho fatto una mezza coda ed ho visto più di una persona che arrivava a salutare amici e simili e faceva subito presente ai "vicini" che sarebbero tornati indietro nella coda subito. Qui la gente non solo non skippa la coda, ma vuole proprio evitare di passare per furbacchione.

Una volta dentro, al mixer, era un continuo chiedere "ci vede? mi devo spostare?" a chi stava dietro. Non esattamente il "ah stronzi, levate sto cazzo d'ombrello porcozzzzio" del 17 giugno a Milano.

Per concludere, non voglio sancire una superiorità dei britannici rispetto agli italiani (a parte la fregna e a parte il fatto che parlare di gente britannica a Londra è abbastanza incorretto) ma semplicemente dire che, quando c'è da essere il pubblico di un concerto dei Radiohead, IN MEDIA, non mi son mai trovato male come in Italia.

E, scusate l'umilté, lo dice uno che si è fatto 17 concerti in 5 paesi diversi...

iSleepy: contaci! Io speravo in qualche data in paesi ultracivili (Svezia, Norvegia e simili) e invece nada. Roskilde sarà una bolgia assurda...

Stai divagando però. Non ho detto che in Italia siamo tutti santi e in Inghilterra tutti tossico dipendenti. Ho detto semplicemente (o meglio l'ho fatto intendere, ma visto che forse non s'è capito ora lo preciso) che se un gruppo di ragazzi davanti a me o comunque nei pressi, ogni 10 minuti mi dice: spostati, e poi, quando tornano oltre a disturbarti nuovamente ti pregano di fare attenzione perchè se cade la birra succede un casino, mi incazzo abbastanza. Se uno vicino a me invece balla e canta (canta, no urla, perchè forse, perdonatemi se ve lo dico, qui non è chiara la differenza) non mi passa manco per il cervello, perchè finchè il suo ballare non diventa dare gomitate, e il suo cantare non diventa urlare, non dà fastidio a nessuno. Se poi ad un concerto uno vuole stare fermo e immobile è liberissimo di farlo, ma a quel punto non diventa il padrone del mondo, e quindi non può rimproverare il suo vicino che canticchia e balla (a meno, che lo ripeto, esagera). In due parole rispetto reciproco.

La birra te la puoi prendere dopo (come faccio io quando vado a vedere gli Afterhours), la canzone la canticchi in quel momento (se vuoi), perchè non t controlli. Ognuno vede l'esibizione a modo suo. NEL RISPETTO DEGLI ALTRI.

Infine ti dico: io sono tutto tranne che nazionalista (tant'è che mi sono incazzato come una bestia quando è successo quello che è successo durante Faust Arp). Ma non venire a dirmi che mediamente gli inglesi sono più educati degli italiani che ci credo davvero poco ;)

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Ai concerti, e solo ai concerti, probabilmente, sì.

Vedi anche Psychodandy.

Io non stavo divagando, e nel caso mi hai seguito. Ovviamente tu presenti l'esempio del birraiolo fastidioso e del canterino accettabile per compensare la mia analisi.

Sicuramente, all'interno degli stereotipi che abbiamo individuato, c'è gente che dà comunque più o meno fastidio.

Quello che volevo dire è che alla fine i problemi tipici di un pubblico inglese (gente che effettivamente va ai concerti come noi andiamo al bar o al cinema, gente che deve essere sempre e comunque ubriaca dopo le 9 di sera etc) si possono evitare stando in posti precisi (i.e. prima fila), quelli del pubblico italiano no.

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Ai concerti, e solo ai concerti, probabilmente, sì.

Vedi anche Psychodandy.

Io non stavo divagando, e nel caso mi hai seguito. Ovviamente tu presenti l'esempio del birraiolo fastidioso e del canterino accettabile per compensare la mia analisi.

Sicuramente, all'interno degli stereotipi che abbiamo individuato, c'è gente che dà comunque più o meno fastidio.

Quello che volevo dire è che alla fine i problemi tipici di un pubblico inglese (gente che effettivamente va ai concerti come noi andiamo al bar o al cinema, gente che deve essere sempre e comunque ubriaca dopo le 9 di sera etc) si possono evitare stando in posti precisi (i.e. prima fila), quelli del pubblico italiano no.

Non voglio fare il presuntuoso, ma mi sa che un post fa sembravi essere più convincente. Se la gente inglese (l'hai scritto tu) deve essere per forza ubriaca alle nove e mezza di sera, io mi tengo quella italiana che magari mi fa "togliti, che stai sul cazzo". Cioè quello che voglio dire è che non si può generalizzare. Anche in Inghilterra ci sarà il bastardo di turno che t prende e ti sposta anzichè chiedertelo gentilmente, così come in Italia c'è il tipo coglione che è già ubriaco alle 7 del pomeriggio e passa l'intero concerto a vomitare e a rovinare il concerto a se stesso e a quelli che gli stanno attorno.

E se tu mi dici che per evitare questi "problemi" c'è sempre la prima fila, io ti rispondo dicendoti che la prima fila è sempre quella che si occupa subito (e quindi non ci possono stare tutti). E comunque anche in Italia si possono evitare certi problemi. Il 18 ero in terza fila, nessuno m'ha vomitato addosso, nessuno m'ha dato del coglione se magari durante qualche canzone canticchiavo. Ok, m'è arrivato qualche spintone, ma alla fine su un pubblico di oltre 10 mila persone i cazzoni di turno ci devono sempre essere. Così in Italia, così in Inghilterra, e così ovunque.

Il rispetto per l'altra persona, è una cosa differente dall'esperienza che si ha nel vedere un concerto.

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Non voglio fare il presuntuoso, ma mi sa che un post fa sembravi essere più convincente. Se la gente inglese (l'hai scritto tu) deve essere per forza ubriaca alle nove e mezza di sera, io mi tengo quella italiana che magari mi fa "togliti, che stai sul cazzo". Cioè quello che voglio dire è che non si può generalizzare. Anche in Inghilterra ci sarà il bastardo di turno che t prende e ti sposta anzichè chiedertelo gentilmente, così come in Italia c'è il tipo coglione che è già ubriaco alle 7 del pomeriggio e passa l'intero concerto a vomitare e a rovinare il concerto a se stesso e a quelli che gli stanno attorno.

E se tu mi dici che per evitare questi "problemi" c'è sempre la prima fila, io ti rispondo dicendoti che la prima fila è sempre quella che si occupa subito (e quindi non ci possono stare tutti). E comunque anche in Italia si possono evitare certi problemi. Il 18 ero in terza fila, nessuno m'ha vomitato addosso, nessuno m'ha dato del coglione se magari durante qualche canzone canticchiavo. Ok, m'è arrivato qualche spintone, ma alla fine su un pubblico di oltre 10 mila persone i cazzoni di turno ci devono sempre essere. Così in Italia, così in Inghilterra, e così ovunque.

Il rispetto per l'altra persona, è una cosa differente dall'esperienza che si ha nel vedere un concerto.

Non so come essere più chiaro di come sono già stato. Fermo restando che quando hai 5000 persone stipate in neanche 1000 metri quadri di venue se ti sposti di 5 metri puoi essere in una situazione completamente diversa e che comunque di parla di "medie", "grandi numeri" etc, ripeto:

1 - Problemi del pubblico inglese: disinteresse (quindi gente che si mette a fare cose diverse dal seguire il concerto), ubriacatura (quindi birre che circolano, l'insopportabile fastidio di essere sobrio tra gli ubriachi etc).

Soluzione: stare in prima fila, facendo la coda dalla mattina, in modo da trovarsi tra gente seria, che si è sputtanata una giornata per godersi il concerto bene e che molto probabilmente si comporterà in maniera civile.

2 - Problemi del pubblico italiano: casino immotivato (cazzo stiamo vedendo i Radiohead, non i Rage Against the Machine), gente che canta a squarciagola (ho pagato per sentire cantare Thom Yorke, non Mario Rossi), gente che parla al cellulare per sempre (idem).

Soluzione: non ne ho idea. In Italia-RH mi sono fatto un po' di primissime file e i problemi che ho descritto (e che abbiamo tratteggiato comunemente) c'erano tutti. Magari la causa è che tra pogo e skippatori, in prima fila ci sta gente che all'estero non trovi mai.

Poi pensala come vuoi.

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Ai concerti, e solo ai concerti, probabilmente, sì.

Vedi anche Psychodandy.

Io non stavo divagando, e nel caso mi hai seguito. Ovviamente tu presenti l'esempio del birraiolo fastidioso e del canterino accettabile per compensare la mia analisi.

Sicuramente, all'interno degli stereotipi che abbiamo individuato, c'è gente che dà comunque più o meno fastidio.

Quello che volevo dire è che alla fine i problemi tipici di un pubblico inglese (gente che effettivamente va ai concerti come noi andiamo al bar o al cinema, gente che deve essere sempre e comunque ubriaca dopo le 9 di sera etc) si possono evitare stando in posti precisi (i.e. prima fila), quelli del pubblico italiano no.

Non voglio fare il presuntuoso, ma mi sa che un post fa sembravi essere più convincente. Se la gente inglese (l'hai scritto tu) deve essere per forza ubriaca alle nove e mezza di sera, io mi tengo quella italiana che magari mi fa "togliti, che stai sul cazzo". Cioè quello che voglio dire è che non si può generalizzare. Anche in Inghilterra ci sarà il bastardo di turno che t prende e ti sposta anzichè chiedertelo gentilmente, così come in Italia c'è il tipo coglione che è già ubriaco alle 7 del pomeriggio e passa l'intero concerto a vomitare e a rovinare il concerto a se stesso e a quelli che gli stanno attorno.

E se tu mi dici che per evitare questi "problemi" c'è sempre la prima fila, io ti rispondo dicendoti che la prima fila è sempre quella che si occupa subito (e quindi non ci possono stare tutti). E comunque anche in Italia si possono evitare certi problemi. Il 18 ero in terza fila, nessuno m'ha vomitato addosso, nessuno m'ha dato del coglione se magari durante qualche canzone canticchiavo. Ok, m'è arrivato qualche spintone, ma alla fine su un pubblico di oltre 10 mila persone i cazzoni di turno ci devono sempre essere. Così in Italia, così in Inghilterra, e così ovunque.

Il rispetto per l'altra persona, è una cosa differente dall'esperienza che si ha nel vedere un concerto.

io ti appoggio, non ho mai detto che gli italiani siano meglio. stavo solo parlando degli inglesi. ce l'avevo con loro gia' per il fatto delle birre, ieri non potevo credere ai miei occhi vedendo gente che se ne andava quando ancora mancavano 8-9 canzoni...

per quanto riguarda la birra, se il punto di salvezza e' solo la prima fila, la prossima volta cerchero' di commettere qualche omicidio per prendermela!

sono stato in poltrona per i radiohead 2 anni fa a londra, e ogni tre minuti dovevo stare attento a farmi pestare i piedi da qualche buzzurro che doveva andare al bar.

anche con gli arcade fire, stavo in piedi intorno alla quarta quinta fila, e questi spingevano come i matti per andare al bar!! anche se stavamo tutti compressi!!

parlo per esperienza, non generalizzo. sono stato a 5-6 concerti qui a londra.

al primo concerto degli arcade fire, stavamo sulle poltrone, io ero a meta' sala. alla prima canzone son tutti saltati avanti rimanendo all'impiedi e spostando tutte le sedie. costringendo anche me a stare all'impiedi.

boh, a me ste cose danno fastidio.

poi gli italiani sono quello che sono, non sono stato a molti concerti in italia.

comunque adesso vi saluto e vado al victoria park, stavolta col biglietto. entro in orario e me ne vado quando e' sicuro che non ci sia un terzo encore. e se qualcuno vuole andare a prendere la birra, lo spedisco al chiosco del kebabbaro di max!

ciaoooooo! :clapclap::ok:

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comunque adesso vi saluto e vado al victoria park, stavolta col biglietto. entro in orario e me ne vado quando e' sicuro che non ci sia un terzo encore. e se qualcuno vuole andare a prendere la birra, lo spedisco al chiosco del kebabbaro di max!

ciaoooooo! :clapclap::ok:

vai Nino!!! :guitar::band::mozart:

:dance:

buona serata!

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GP, i concerti in prima fila sono esperienze migliori, renditene conto.

:)

Per il resto, continuo a ripetere che la gente che se ne va quando mancano 9 canzoni non dovrebbero essere affari tuoi, per così dire.

Io due anni fa a Londra (Hammersmith Apollo, giusto?) ero in prima fila ed era stato un ottimo concerto (debutto di videotape, come opener, tra l'altro, I want none of this, morning bell), ripeto, la soluzione ai problemi di pubblico all'estero c'è e si chiama stare davanti.

In Italia è sempre un terno al lotto.

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Un mio amico li vide a Stoccolma nel 2001. Suonarono Permanent Daylight. L'ultimo bis fu Talk Show Host seguita da Exit Music (i due pezzi di romeo + Julietta, Exit Music closer da paüra).

http://www.ateaseweb.com/live/2001/20010908.php

Il giorno dopo ad Oslo fecero Pearly*, Hunting Bears e True Love Waits.

http://www.ateaseweb.com/live/2001/20010909.php

Men vad fan, come direbbero in Svezia...

:ph34r:

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