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Nuovo libro: Radiohead. A kid. Testi commentati.


jack the fly

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Ho finito di leggere il libro, che dire, sono molto contento di questa lettura. Sono contento perchè ascolto i Radiohead da anni, so i loro testi ma non mi ero mai impegnato a capirne il vero significato. E questo libro è davvero utile. Mi è piaciuto leggerlo perchè è una lettura che scorre via semplice, ma riesce comunque a darti tante nozioni, tanti significati. Le mie teorie su Pynchon sono state confermate ora devo leggermi solo i suoi libri che ho ma non ho mai avuto tempo di leggere. E poi voglio leggermi anche la Guida Galattica che mi ha davvero colpito. Insomma un libro "pieno". D'ora in avanti presterò maggiore attenzione ai testi degli artisti, promesso. :D

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pag.42 : "....il brano preferito dalle madri di Jonny e Colin..." ? ma quante mamme hanno i 2 fratellini? Sono fratelli solo di papà? :blink:

mater semper certa, redattore numquam :)

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Ho finito di leggere il libro, che dire, sono molto contento di questa lettura. Sono contento perchè ascolto i Radiohead da anni, so i loro testi ma non mi ero mai impegnato a capirne il vero significato. E questo libro è davvero utile. Mi è piaciuto leggerlo perchè è una lettura che scorre via semplice, ma riesce comunque a darti tante nozioni, tanti significati. Le mie teorie su Pynchon sono state confermate ora devo leggermi solo i suoi libri che ho ma non ho mai avuto tempo di leggere. E poi voglio leggermi anche la Guida Galattica che mi ha davvero colpito. Insomma un libro "pieno". D'ora in avanti presterò maggiore attenzione ai testi degli artisti, promesso. :D

(grazie, Mr Wolf!)

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ciao!!libro letto bellissimo!da tenere sempre sul comodino!è stato dopo la lettura di questo libro poi che ho deciso di iscrivermi al forum! beh..dicevo che è da tener sempre accanto ma... AIUTO!!A ME SI STA GIà ROMPENDO IN MANO!!io non sono uno che distrugge i libri anzi!ma..cavolo..o ho beccato la copia sfigata o la rilegatura del bel volume azzurro lascia un po' a desiderare!!sto già perdendo le preziose pagine finali degli scaffali dei radiohead!!!sono l'unico cui è successo??

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(grazie, Mr Wolf!)

Grazie, Whiteboy. Mi spiace solo che la copia si stia scollando... in qualche caso è successo, ho saputo; sospetto si sia trattato di un problema della tipografia. Segnalarlo ad Arcana (info@arcanaedizioni.it) male non fa;)

grazie ancora,

gf

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Forse erano diverse le mie aspettative...forse ho un concetto di "commento" al testo diverso dall'autore, ma alla fine, non posso dire di esserne pienamente soddisfatto. Non vorrei mancare di rispetto a Gianfranco, il cui impegno ho apprezzato, ma in troppi casi ho visto prevalere il commentatore rispetto al testo (alcune tirate "politiche", come quella sulla legge 180, le ho trovate insopportabili). Come già detto in avvio di lettura, la cosa più divertente è il fatto che la lettura ti stimoli a "dire la tua", a integrare le informazioni, i riferimenti, e così via. Quasi quasi sogno una nuova edizione realizzata da Gianfranco Franchi e Scatterbrain...

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  • 4 weeks later...

Ho letto tutto il thread per leggere finalmente all'ultima pagina qualcuno che facesse notare la vergognosa (e secondo me del tutto forzata e in ogni caso assolutamente fuori luogo) interpretazione di Climbing Up The Walls come canzone di denuncia della legge Basaglia (!!)...

Non ho parole. Mi dispiace interrompere l'idillio dei fan con l'autore, ma sono arrivato fin lì e credo proprio che smetterò.

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il fatto è che dall'intervista traspare che lui:

1) non è un mac randall che, per quanto possa esserci invischiato dentro, si limita a raccontare fatti ed eventi;

2) non è un james doheny o un dai griffiths che mi analizza il lato tecnico criticamente;

3) non è una monica melissano che sproloquia su testi solo perché pagata per ciò.

leggendolo è evidente che tutto ciò è parte della sua vita, che magari lui ha perso pomeriggi interi sdraiato sul letto a farsi struprare da amnesiac, che questo libro non è per lui un semplice lavoro su commissione ma un obiettivo, un mezzo sogno, un qualcosa che sente fortemente.

e ovviamente, se non fosse così non avrebbe potuto scrivere un libro del genere, mi pare evidente.

ora però la smetto di elogiare questo libro che non ho mai letto, rimando il resto a lettura avvenuta :lol:

premetto che ho appena iniziato a leggerlo.

dopo una prima letta qua e là posso dire di essere d'accordo con te

certo, dire che mac randall si è "limitato" è un pò da bastardi :-)).. il suo è secondo me un ottimo libro, Franchi lo cita e si vede che ha attinto parecchio da quella fonte... per esempio quando riporta spezzoni di interviste a thom e soci, a me sembrano gli stessi che troviamo nel libro di randall e sono contestualizzati allo stesso modo... ( per quel che ho letto fin'ora, qua e là.. )

il libro della melissano mi aveva destato qualche dubbio, nel tempo mi sono resa conto che è veramente scandaloso!!!!! faccio solo notare che, in merito al testo di Idioteque

lei riporta "WE are ALIVE everything et etc.. anzichè Here I'm allowed.. cioè questa ha scritto un libro così, con questa serietà.... :ph34r: possiamo immaginare che studio approfondito abbia fatto quella stronza...

per ora posso dire che si tratta di un libro appassionato, frutto di seghe mentali sui rh di fronte alle quale tutte le nostre messe insieme impallidiscono :D, comprese anche le più strane visioni, che in libro possono suonare come evidenti forzature ( per ora non ne ho incontrate di palesi ma ce ne saranno a bizzeffe, d'altronde è un voler andare a scavare fino in fondo al barile e anche più giù, anche dove non c'è più niente)... insomma, mi sembra fatto con cognizione di causa, da un vero e sincero amante dei rh,con pregi e difetti .

A volte però è un pò lezioso, come dire...... scrive bene, a volte però usa un linguaggio davvero ricercato, forbito, che non è detto che giovi poi così tanto al testo, che, a mio parere, dovrebbe mantenere sempre un taglio "divulgativo"...nel senso che è molto più interessante il contenuto della forma.

comunque è un gran lavoro, basato sullo studio delle fonti letterario in primis, molto approfondito e coinvolgente. L'introduzione troverà tutti noi d'accordo.

Diciamo poi che per chi non abbia mai approfondito i testi e la biografia dei rh, questo libro può essere illuminante e entusiasmante.... per alcuni di noi invece penso piuttosto che funga da ulteriore approfondimento, ma tante cose non ci sconvolgeranno.

nell'introduzione descrive Thom al concerto di firenze nel 2003... in pratica dice che Thom non è affatto uno sfigato, ma piuttosto un figo ( :lol: bella scoperta, dico io! Ci tiene molto a distruggere lo stereotipo classico del thom weirdo-sfigo, e ciò è ammirevole e mi fa molta tenerezza )... ebbene, alla fine di questa descrizione dice : "Thom era un fico che le ragazze chiamavano per nome ( .. ) a casa gli amici non mi avrebbero creduto... (mal) celando il riferimento a SHA, solleticandoci simpaticamente.

ps: e comunque è giovanissimo! deve aver avuto davvero un casino di tempo libero...

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Dipendesse da me, ragazzi...

regalerei tutte le copie:).

Non so se avete idea di quanto guadagnino gli autori dei libri, a livelli di piccola-media editoria. Diciamo "molto poco" (eufemismo per "cifra abbastanza ridicola"). Non è che mi entusiasmi troppo parlarne (è pure abbastanza frustrante, a dirla tutta), però... insomma, demistifichiamo il mito dell'autore che guadagna. Pochi guadagnano, ed escono per ben altri marchi (Mondadori, Rizzoli, Feltrinelli...).

Io sono uno di quegli stupidi che scrive per amore dell'arte, e dell'espressione. Come se fosse una missione. Non a caso faccio un altro lavoro, per campare :) . senza lavoro sarei decisamente ridotto alla bohéme.

va be'. Grazie a tutti per questi acquisti, io spero sinceramente che il libro vi piaccia quanto è piaciuto a me scriverlo e sacrificarmi seriamente per farlo:). E credetemi che se dico "seriamente" è proprio così.

Viva TY, il Bardo di Oxford, e viva noi.

Questo conta.

Gloria ai Radiohead,

gf

Ah, ma ci sei?!!!!!.... e bravo, mi sembra più che giusto! ^_^

devo smetterla di postare senza leggere ciò che è stato scritto prima, porc!.. :lol:

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il libro della melissano mi aveva destato qualche dubbio, nel tempo mi sono resa conto che è veramente scandaloso!!!!! faccio solo notare che, in merito al testo di Idioteque

lei riporta "WE are ALIVE everything et etc.. anzichè Here I'm allowed.. cioè questa ha scritto un libro così, con questa serietà.... :ph34r: possiamo immaginare che studio approfondito abbia fatto quella stronza...

cara lastnight, d'accordissimo sulla melissano ma qui devo in parte contraddirti perché il testo corretto di Idioteque nel ritornello recita "here I'm alive / everything all of the time" http://www.citizeninsane.eu/idioteque.html. In qualsiasi caso il libro era sbagliato eheh! Ora non ricordo esattamente dove era stato accertato, credo in qualche promo giapponese o qualcosa di simile, comunque non è un'opinione di Michael del sito ;)

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cara lastnight, d'accordissimo sulla melissano ma qui devo in parte contraddirti perché il testo corretto di Idioteque nel ritornello recita "here I'm alive / everything all of the time" http://www.citizeninsane.eu/idioteque.html. In qualsiasi caso il libro era sbagliato eheh! Ora non ricordo esattamente dove era stato accertato, credo in qualche promo giapponese o qualcosa di simile, comunque non è un'opinione di Michael del sito ;)

:wacko:

ma allora.... nei testi di Idioteque.it c'è invece Here I'm allowed.. e anche nel testo di Franchi, o sbaglio?... Non ricordo se avevo già posto la questione su scatter o per pm a max, e già allora non mi si era chiarita....

vorrei una verità definitiva e assoluta, chi ne è depositario??? :lol:

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:wacko:

ma allora.... nei testi di Idioteque.it c'è invece Here I'm allowed.. e anche nel testo di Franchi, o sbaglio?... Non ricordo se avevo già posto la questione su scatter o per pm a max, e già allora non mi si era chiarita....

vorrei una verità definitiva e assoluta, chi ne è depositario??? :lol:

Sì, beh, Franchi ha anche interpretato molti testi di In Rainbows senza consultare i testi originali del discbox...

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  • 3 weeks later...

Allora....finito di leggere il libro di GF(hihiih big brother)oggi tarda sera, pure le mie ferie finiscono oggi...sic!

Ci tengo a mettere commento a caldo: mi è piaciuto molto, per la scorrevolezza di scrittura e perchè mi ha regalato tante notizie sulla band e Thom in particolare.

Si percepisce a pelle la cura e la dedizione nel lavoro di GF, perciò gli perdono alcune interpretazioni alquanto libere e personali che fa dei testi, cosa peraltro ribadita dallo stesso, più d'una volta dice che è la "sua opinione".

Dall'alto della mia ignoranza aggiungo solo che alcune dotte citazioni (specie quelle in latino) mi hanno messa in crisi...comunque benvengano, uno sprone a riempir lacune culturali!

Altra cosa gradita la biblioteca al termine del libro, molti spunti interessanti e davvero mi sono già segnata alcuni titoli.

Qra una curiosità: caro Lankelot, mi sono innamorata di una frase che trovi a pag. 395 ( nell'analisi di House of Cards ):"....e del tuo sguardo che mi versa voglia di vivere..." Dove l'hai presa? E' farina del tuo sacco? è bellissima, una perla.

ok, termino la sviolinata con un appunto, così sdrammatizzo il tono. Si sono scollate le ultime pagine azz a te!!! ciao e grazie. Annalisa

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  • 4 weeks later...

Questo il commento al libro che ho lasciato nel blog di un amico

Non sono stato molto tenero. vi avviso... :D

Ho finito il libro di Franchi. Sono un pò dubbioso: non sulla buona volontà dell’autore, ne su alcune analisi (davvero lucide alcune altre un pò troppo superficiali), bensì sul tono dell’autore, troppo diretto, troppo confidenziale. Inoltre alcune sparate personali (leggiti Climbimg Up The Walls) sono assolutamente imperdonabili, trattandosi di un saggio. Non lo so: da un lato sono grato perchè è il primo studio completo delle liriche dei Radiohead, dall’altro so che si poteva fare di meglio. Detto questo è un acquisto consigliato, magari non d’obbligo, ecco tutto. Mi aspettavo di più sinceramente, molte cose le ho trovate tirate per i capelli e raffazzonate (come la diesamina di In Rainbows, davvero troppo superficiale eccetto alcuni punti, ovvero Faust Arp e Videotape). Però si sapeva del rischio. In fondo è tutto un lavoro basato, nella maggioranza dei casi, su congetture, poche sono le conferme “dirette”. Di certo però mi ha aiutato ad addentrarmi e superare quella barriera di “facciata” che descrive i Radiohead come un gruppo malinconico e depresso. Inoltre, mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa anche sulla parte musicale (so che Franchi non ne è un esperto, ma a mio avviso separare cosi distintamente liriche e musica, sopratutto in un gruppo cosi comunicativo, mi è parsa una scelta azzardata. Almeno poteva parlare un attimo anche della parte musicale, senza entrare nel dettaglio ovviamente). Inoltre trovo il tutto troppo “idolatrizzante” verso Yorke; più che un artista sembra un Santo sceso in Terra a darci la Soluzione ai Problemi della Vita. In definitva, un buon acquisto, ma, i dubbi sono tanti, tra cui un paio di errori e sparate decisamente grossolane, per me imperdonabili. Resta comunque ottimo il lavoro in alcuni frangenti. Sono rimasto sopreso quando ho letto che vorrebbe accostare, per stile almeno, questo suo Saggio ai due più famosi romanzi di Hornby, “Febbre a 90” e “Alta Fedeltà”: io più di un tono un po’ colloquiale (che, per inciso trovo in Hornby fresco e genuino, in Franchi stucchevole) non vedo altre familiarità, e mi pare anche logico, sono opere completamente differenti

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Questo il commento al libro che ho lasciato nel blog di un amico

Non sono stato molto tenero. vi avviso... :D

Ho finito il libro di Franchi. Sono un pò dubbioso: non sulla buona volontà dell’autore, ne su alcune analisi (davvero lucide alcune altre un pò troppo superficiali), bensì sul tono dell’autore, troppo diretto, troppo confidenziale. Inoltre alcune sparate personali (leggiti Climbimg Up The Walls) sono assolutamente imperdonabili, trattandosi di un saggio. Non lo so: da un lato sono grato perchè è il primo studio completo delle liriche dei Radiohead, dall’altro so che si poteva fare di meglio. Detto questo è un acquisto consigliato, magari non d’obbligo, ecco tutto. Mi aspettavo di più sinceramente, molte cose le ho trovate tirate per i capelli e raffazzonate (come la diesamina di In Rainbows, davvero troppo superficiale eccetto alcuni punti, ovvero Faust Arp e Videotape). Però si sapeva del rischio. In fondo è tutto un lavoro basato, nella maggioranza dei casi, su congetture, poche sono le conferme “dirette”. Di certo però mi ha aiutato ad addentrarmi e superare quella barriera di “facciata” che descrive i Radiohead come un gruppo malinconico e depresso. Inoltre, mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa anche sulla parte musicale (so che Franchi non ne è un esperto, ma a mio avviso separare cosi distintamente liriche e musica, sopratutto in un gruppo cosi comunicativo, mi è parsa una scelta azzardata. Almeno poteva parlare un attimo anche della parte musicale, senza entrare nel dettaglio ovviamente). Inoltre trovo il tutto troppo “idolatrizzante” verso Yorke; più che un artista sembra un Santo sceso in Terra a darci la Soluzione ai Problemi della Vita. In definitva, un buon acquisto, ma, i dubbi sono tanti, tra cui un paio di errori e sparate decisamente grossolane, per me imperdonabili. Resta comunque ottimo il lavoro in alcuni frangenti. Sono rimasto sopreso quando ho letto che vorrebbe accostare, per stile almeno, questo suo Saggio ai due più famosi romanzi di Hornby, “Febbre a 90” e “Alta Fedeltà”: io più di un tono un po’ colloquiale (che, per inciso trovo in Hornby fresco e genuino, in Franchi stucchevole) non vedo altre familiarità, e mi pare anche logico, sono opere completamente differenti

quote every single word :ok:

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  • 2 weeks later...
  • 9 months later...

Ho appena finito di leggerlo.

Vale la pena, ma fino a un certo punto. Come ha postato Wanderer, troppa roba "tirata per i capelli e raffazzonata", a mio avviso troppe convinzioni personali, anche oltre CUTW e la sparata sulla legge Basaglia.

E poi, non ho mandato giù il modo in cui ha liquidato There There e A Punch Up At A Wedding (definita addirittura un "aborto"!).

Fino ad Amnesiac, comunque, è un libro abbastanza meritevole. Poi precipita.

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QUESTO LIBRO E' UNA BOIATA PAZZESCA.

:lol: :lol: :lol:

ti è piaciuto un sacco, eh?!

io ammetto che ne ho letto una piccola parte, non mi ha preso molto, anche per ragioni meramente pratiche: si scolla tutto! :D

comunque non sarei così drastica, da quel poco che ho letto mi pareva onesto, non un capolavoro ma neanche così malvagio...magari adesso ritento e vediamo come va :)

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QUESTO LIBRO E' UNA BOIATA PAZZESCA.

:ok:

letto tanto tempo fa... è sempre lì a portata di mano. ogni volta che, cavalcando un'ispirazione, lo prendo tra le mani e tento di cavarne qualcosa di buono... mi fa praticamente tornare sulla terra :angry:

sembra di leggere il compito in classe di un ragazzino di terza media.

con tutto il rispetto possibile per l'autore, che sicuramente ha investito tempo, eneregie ed entusiasmo in questa scrittura.

p.s.: voi dite che si scolla, al mio questo non accade, ma in realtà ho avuto per le mani due copie.

l'ho comprato alla feltrinelli di Napoli, ma dopo aver fatto qualche passo - leggevo e sfogliavo - mi accorsi che alcune pagine erano bianche, non stampate.. così tornai indietro e me lo feci cambiare.

Dopo pensai anche che avevo sbagliato a non segnarmi quali erano le pagine mancanti perchè poteva essere un altro messaggio che i Radiohead mi mandavano. Ma forse in quell'occasione è stato meglio così...

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