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Wikileaks


max [idioteque.it]

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' timestamp='1291124737' post='453510']

questa volta hanno scelto un metodo diverso. per i documenti sull'Iraq e su Guantanamo avevano scelto di rivolgersi alle 5 testate fornendo loro tutto il materiale.

questa volta invece hanno dato alle testate soltanto una piccolissima parte del materiale, concendendo loro l'anteprima per 12 ore.

è per questo che hanno cominciato con le soffiate più "banali", perché sono le uniche che hanno in mano.

è stato un "antipasto" praticamente.

per quanto riguarda la figura del governo americano, sempre parlando in chiave interna, è vero che da un lato esce rinforzata, ma dall'altro esce con le ossa rotte. molti elettori ora vedono gli Stati Uniti come "la più grande potenza mondiale messa in crisi da qualche hacker e da qualche soldato traditore".

Ohibò, davo per scontato che le policies di rilascio ai media fossero state le stesse!

Effettivamente, diventa centrale stare ad aspettare e vedere cosa salterà fuori: nell'immediatissimo, pare che debba essere rivelato qualcosa sulle banche e, a naso, mi sembra che confermi il messaggio (semplificato) delle difficoltà che ha dovto affrontare Obama: in questo caso, grossi problemi di bilancio per colpa della crisi innescata dalle speculazioni delle banche.

Mi ripeto: l'ottica sotto cui, credo, vada guardata la cosa, che coincide con la sola novità del tipo di propaganda che sto ipotizzando, sia quella nella quale l'opinione funzionale non è propagandata più da politici, ma (trafugata a danno dei) da tecnocrati e funzionari.

In chiave interna e aumentando il livello di dettaglio, mi viene da credere che, mancando l'elettore moderato all'appello elettorale di Obama, costui non percepisca come una crisi quella in cui è capitata la segretezza americana.

Naturalmente, questa costruzione diventa sempre più speculativa, visto che le eventuali contraddizioni di altre ipotesi analogamente generabili si assottigliano, perciò diventa essenziale stare a vedere!

A Susi, invece, vorrei suggerire un atteggiamento utilissimo in qualunque (tipo di) discussione: quando si assiste ad un dialogo e si è consapevoli di essere poco informati della questione, si ascolta (o si legge), poi si cercano le informazioni mancanti attraverso i mezzi preposti a questo (se i temi sono un minimo complessi, questa fase dura più di un "Instant" persino se ci si "sente fortunati"), poi si interviene e, proponendo un minimo contributo magari originale, si fa una richiesta che, almeno in apparenza, sembri una richiesta di conferma.

Neanche a fare le domande siete buoni...

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La butto lì,non assistiamo ad una sorta di guerra fredda cina-usa,tenendo conto di ciò che accade in corea e dell'attacco che wikileaks ha rilevato ci fosse da parte della cina contro google?

:bong:

no, devi sempre ricordare che la cina possiede una buona fetta del debito pubblico americano...

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per ora, Wikileaks ci ha detto poco che già non sapessimo. è palese che ci sarà il tentativo di buttarla in vacca e di screditare Assange & co. da parte dei "beccati", ma la cosa di cui dobbiamo tenere sempre conto è che più saranno forti le offensive di screditamento nei confronti di Wikileaks, più vorrà dire che nei file che via via escono ci sarà della sostanza. lo stesso B. è passato dalle grasse risate ai commenti un po' seccati in un paio di giorni, segno che ha intuito che qualcosa bolle in pentola...

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per ora, Wikileaks ci ha detto poco che già non sapessimo. è palese che ci sarà il tentativo di buttarla in vacca e di screditare Assange & co. da parte dei "beccati", ma la cosa di cui dobbiamo tenere sempre conto è che più saranno forti le offensive di screditamento nei confronti di Wikileaks, più vorrà dire che nei file che via via escono ci sarà della sostanza. lo stesso B. è passato dalle grasse risate ai commenti un po' seccati in un paio di giorni, segno che ha intuito che qualcosa bolle in pentola...

Si parla anche di segreti pesanti delle banche tenuti nascosti.

Secondo me, piano piano, questi faranno il botto.

Attendiamo.

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per ora, Wikileaks ci ha detto poco che già non sapessimo. è palese che ci sarà il tentativo di buttarla in vacca e di screditare Assange & co. da parte dei "beccati", ma la cosa di cui dobbiamo tenere sempre conto è che più saranno forti le offensive di screditamento nei confronti di Wikileaks, più vorrà dire che nei file che via via escono ci sarà della sostanza. lo stesso B. è passato dalle grasse risate ai commenti un po' seccati in un paio di giorni, segno che ha intuito che qualcosa bolle in pentola...

ci ho fatto caso pure io al cambiamento di umore del nano... non ci resta che attendere fiduciosi.

Sperando che Assange non venga acciuffato prima, e che non rimanga col rimpianto di averci stuzzicato il palato soffermandosi all'antipasto...

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ma il fatto che abbiano trovato un capo di imputazione così poco attinente mi dà da pensare.

forse ho letto troppo Chomsky in questi ultimi anni.

:unsure:

:ok:

tra l'altro oggi è il compleanno di Noam (82).

Secondo me Assange è solo uno specchio per le allodole:consegnano lui per poter continuare il loro progetto in pace.

:lol:

casomai tratteranno un rilascio o un regime di semi-libertà per il platinato in cambio della non pubblicazione di alcuni documenti.

ma che quelli di wikileaks l'abbiano consegnato per poter continuare il loro progetto in pace direi che è un'ipotesi piuttosto bizzarra.

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Io ancora non ho visto niente di particolarmente segreto... Sinceramente comincio ad avere dei seri dubbi sulla figura dell'hacker australiano contro il sistema, che però allo stesso tempo afferma di non credere nei complotti che riguardano l'11 settembre.

Mi sembra di rivedere la figura di Goldstein in 1984.

Continuano solo ad uscire un certo tipo di documenti(tra l'altro tutti interni al governo americano), però di minchiate che hanno combinato gli americani non ne vengono mai fuori. Che siano loro stessi a manovrare tutto? Che non si trasformi nell'11 settembre per internet?

Non ho mai visto così tanta attenzione da parte dei media tradizionali verso un sito Internet, eppure un sito molto simile a Wikileaks esiste dal 1996 e si chiama Cryptome.

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  • 2 months later...

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