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Monicelli


Mr. Wolf

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io, se un giorno mi trovassi nelle condizioni di monicelli prima del suicidio, spero tanto di avere il coraggio di fare il passo che ha fatto lui...della dignità a quel punto me ne frego altamente; io la trovo una scelta coraggiosa.

io, aldilà del coraggioso o meno, più che altro lo trovo legittimo. il che non significa né approvare né biasimare, ma concedere.

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io, se un giorno mi trovassi nelle condizioni di monicelli prima del suicidio, spero tanto di avere il coraggio di fare il passo che ha fatto lui...della dignità a quel punto me ne frego altamente; io la trovo una scelta coraggiosa.

Quoto in toto.

edit: non c'entra molto, ma a me ad esempio vengono i brividi solo al pensiero di vivere fino a 95 anni :wacko:

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io, se un giorno mi trovassi nelle condizioni di monicelli prima del suicidio, spero tanto di avere il coraggio di fare il passo che ha fatto lui...della dignità a quel punto me ne frego altamente; io la trovo una scelta coraggiosa.

Come dice Karma, legittima (ci mancherebbe altro), ma cosa ha di coraggioso?

Sei immortale (di fama) , hai dato tutto quello che avevi alla vita e sicuramente ricevuto molto, morirai sicuramente non per il tumore perchè a 95 anni la proliferazione cellulare non è tale da consentire eventuali metastasi, e non mi pare che non potesse permettersi delle cure adeguate.

E' un coraggio becero, che guarderei bene dal vantarlo.

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Come dice Karma, legittima (ci mancherebbe altro), ma cosa ha di coraggioso?

Sei immortale (di fama) , hai dato tutto quello che avevi alla vita e sicuramente ricevuto molto, morirai sicuramente non per il tumore perchè a 95 anni la proliferazione cellulare non è tale da consentire eventuali metastasi, e non mi pare che non potesse permettersi delle cure adeguate.

E' un coraggio becero, che guarderei bene dal vantarlo.

lo interpretavo coraggioso perchè è un gesto che non riuscirei mai a fare, ma il termine è inappropriato e karma ha corretto subito in maniera esemplare.

certo è che nessuno di noi può giudicare lo stato d' animo di una persona che compie un gesto così, la scelta è stata tutta sua, e probabilmente per lui il fine giustificava il mezzo

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lo interpretavo coraggioso perchè è un gesto che non riuscirei mai a fare, ma il termine è inappropriato e karma ha corretto subito in maniera esemplare.

certo è che nessuno di noi può giudicare lo stato d' animo di una persona che compie un gesto così, la scelta è stata tutta sua, e probabilmente per lui il fine giustificava il mezzo

No assolutamente, a me della scelta personale frega meno di zero. Era il concetto secondo il quale lui che ha vissuto alla grande e si è ritrovato una sofferenza prossimo alla morte sia addirittura coraggioso, mentre chi lotta anche invano (contro sofferenze maggiori proporzionali ad un età minore) sia un povero coglione che ancora non si è ammazzato. Ma fortunatamente non intendevi questo. ;)

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Come dice Karma, legittima (ci mancherebbe altro), ma cosa ha di coraggioso?

Sei immortale (di fama) , hai dato tutto quello che avevi alla vita e sicuramente ricevuto molto, morirai sicuramente non per il tumore perchè a 95 anni la proliferazione cellulare non è tale da consentire eventuali metastasi, e non mi pare che non potesse permettersi delle cure adeguate.

E' un coraggio becero, che guarderei bene dal vantarlo.

EDIT: Sex ha ragione, ho controllato, avevo scritto una cazzata bella&buona. Scusa Calabritannico, peace. :)

Edited by demos
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In questi giorni ho molto letto e poco commentato, sulla morte di Monicelli. Mi interessava soprattutto sapere cosa aveva lasciato, in ognuno di noi.

Tra le tante testimonianze, questa (scovata sul blog di una giornalista a me cara) mi è piaciuta particolarmente, quindi la trascrivo, per parlare un pò non soltanto del significato della sua morte, ma anche, e soprattutto, del significato di quello che ha fatto in vita.

"Mario Monicelli ha dato qualcosa a tutti. Per me resterà per sempre il regista di Amici Miei, un capolavoro di cui tutti abbiamo citato almeno una frase nei nostri discorsi quotidiani e che è la più autentica e pura rappresentazione di come vivono, pensano e amano gli uomini. Un modo di affrontare la vita che è gioia,... capacità di vivere il presente, a volte egoismo infantile e resistenza al concetto di “dovere”, ma che mi ha reso più facile capire perché siano così riluttanti a smettere di essere come se stessi e diventare un po’ più come noi". (Giulia Blasi)

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"Mario Monicelli ha dato qualcosa a tutti. Per me resterà per sempre il regista di Amici Miei, un capolavoro di cui tutti abbiamo citato almeno una frase nei nostri discorsi quotidiani e che è la più autentica e pura rappresentazione di come vivono, pensano e amano gli uomini. Un modo di affrontare la vita che è gioia,... capacità di vivere il presente, a volte egoismo infantile e resistenza al concetto di “dovere”, ma che mi ha reso più facile capire perché siano così riluttanti a smettere di essere come se stessi e diventare un po’ più come noi". (Giulia Blasi)

non avrei saputo dirlo meglio.

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Io ho visto solo "Amici miei".

Alcune cose mi hanno fatto sganasciare e altre oggettivamente sono la storia del cinema (basti pensare alla scena degli schiaffi sul treno, che più avanti fu omaggiata da fantozzi).

Il film è molto bello, e mai scontato.

Credo che il messaggio fosse quello di prendere tutto con leggerezza, etc etc.

Il punto è che mi ricordo mi lasciò grande tristezza, proprio perchè è impossibile non diventare malinconici guardando un film così.

Secondo me lui era un testardo come pochi e uno che "si credeva assai". A ragione o torto. Sicuramente era uno scassa palle e insopportabile.

Però era un grande regista. O almeno, lo era stato.

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:ok:

(peraltro mi fa una certa tristezza vedere che tipo di programmi andavano in onda un tempo, rispetto agli odierni :( )

La cosa più sconvolgente,almeno per me,di questo video,è vedere che ci fosse tutto un altro tipo di dialettica,televisiva e quindi sociale ,prendendo la tv come specchio di questa.

Una dialettica di confronto,anche forte come in questo caso,ma non di scontro.

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La cosa più sconvolgente,almeno per me,di questo video,è vedere che ci fosse tutto un altro tipo di dialettica,televisiva e quindi sociale ,prendendo la tv come specchio di questa.

Una dialettica di confronto,anche forte come in questo caso,ma non di scontro.

perché, il PUBBLICO che interviene sulle possibilità che i registi danno agli assistenti di mettersi alla prova?

http://www.youtube.com/watch?v=rxS2VFGD4aQ

trova le differenze.

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sono mancata qualche giorno dal forum per ritinteggio della cameretta con conseguente smantellamento del pc ma appena ho sentito della morte del grandissimo volevo quasi rimettere in sesto il computer solo per vedere la notizia on line e non passata in modo orrendo dai vari tg...mi dispiace tantissimo

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sono mancata qualche giorno dal forum per ritinteggio della cameretta con conseguente smantellamento del pc ma appena ho sentito della morte del grandissimo volevo quasi rimettere in sesto il computer solo per vedere la notizia on line e non passata in modo orrendo dai vari tg...mi dispiace tantissimo

e dovresti sentire cosa ha detto la Binetti...

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gran film, ma (IMO) il seguito "L'audace colpo dei soliti ignoti" di Nanni Loy è superiore.

e penso sia uno dei pochi casi, nella storia, di tale avvenimento.

I Soliti Ignoti ha più un valore storico: è stata una delle prime commedie Italiane nel Dopoguerra, ha segnato la fine del neorealismo, è stato uno dei primi film "corali" con un cast da paura.

Segna il passaggio dalla commedia di Totò a quella dei vari Mastroianni, Murgia, Gassman.

Infine per la prima volta lo stesso Gassman recita in una commedia rivelandosi un brillante attore di commedie.

Una caratteristica di Monicelli: sapeva trasformare gli attori.

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Quoto Karma e Grasso (scusa l'accoppiata ehheh)

e aggiungo che non scegliamo di nascere ma abbiamo la facoltà di decidere quando e come morire, questo è un diritto di tutti.

Per quanto riguarda Monicelli regista, adoro questo film:

http://www.youtube.com/watch?v=HON2XYn8Q2w

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