Jump to content

Storia di una fissazione lunga una vita :)


loulou_aubergine

Recommended Posts

de rien :)

sarebbe carino mettere insieme tutte le nostre più o meno lunghe storie d'amore con i radiohead! il primo pezzo, il primo disco, il primo concerto, aneddoti vari... :)

la prima Paranoid Android suonata per intero, la prima scaletta acchiappata alla fine del concerto, la prima bacchetta di There There, il primo Drill EP acquistato, la prima stretta di mano con Thom, il primo autografo con dedica di Colin, la prima volta che la tua attuale ragazza li ha citati prima ancora che li citassi tu... :) pero' sinceramente - ragazza a parte - sono tutte cose che appartengono al passato (e che conservo gelosamente nei ricordi), credo che il meglio i Radiohead l'abbiano già abbondantemente dato. voglio dire, sempre tutto molto bello, ma mai meglio di quello che fu.

Link to comment
Share on other sites

la prima Paranoid Android suonata per intero, la prima scaletta acchiappata alla fine del concerto, la prima bacchetta di There There, il primo Drill EP acquistato, la prima stretta di mano con Thom, il primo autografo con dedica di Colin, la prima volta che la tua attuale ragazza li ha citati prima ancora che li citassi tu... :) pero' sinceramente - ragazza a parte - sono tutte cose che appartengono al passato (e che conservo gelosamente nei ricordi), credo che il meglio i Radiohead l'abbiano già abbondantemente dato. voglio dire, sempre tutto molto bello, ma mai meglio di quello che fu.

Non mi aspettavo un discorso del genere da uno come te. Parli come quei puristi del jazz che criticavano il Miles Davis di Bitches Brew. :bye:

Link to comment
Share on other sites

molto semplicemente io ho conosciuto i radiohead con Ok computer, a inizio 2004, uno dei primi dischi che ho scaricato dal ueeb.

Per alcuni mesi l'ho ascoltato, e per me i radiohead sono stati quello: Ok Computer, per intero, tirato giù tutto col 56k, blocco unico, senza distinzione tra una canzone e l'altra. Tutte le volte lo sentivo tutto, e nonostante lo sapessi a memoria per tanto tempo non ho saputo scindere i pezzi, né mi interessava farlo.

Conservo ancora con cura quel cd con l'mp3 da 50 minuti :)

Link to comment
Share on other sites

Non mi aspettavo un discorso del genere da uno come te. Parli come quei puristi del jazz che criticavano il Miles Davis di Bitches Brew. :bye:

No, per carità, è la mia percezione. Considera che oltre ad essere "invecchiati" i Radiohead, siamo invecchiati anche noi con loro, ognuno con il suo bagaglio di esperienze. Vista l'hype a mille di tutti i miei contatti Facebook radioheadiani, mi sono capitati sott'occhio molti filmati degli anni che furono... e insomma, le 10 ore di fila che farei oggi per sentire Identikit o Supercollider non sono senz'altro le stesse che ho fatto dieci anni fa per sentire una Idioteque o una Pyramid Song. C'è un ciclo vitale in qualsiasi progetto, attività, storia. Poi ribadisco, si sono mantenuti su livelli altissimi e hanno tutta la mia immensa stima, e sono ancora qui a scrivere... per me sarà sempre bellissimo ed emozionantissimo in valore assoluto, un po' meno in valore relativo.

Link to comment
Share on other sites

io ho scoperto i Radiohead perché il riff di No surprises era il jingle di uno spot in rotazione su un canale musicale. MI feci regalare il cd dai miei, e lo ascoltai tutto di fila all'alba della mattina della befana, credo fosse il 1998.

Poi è arrivato The Bends, su una cassetta di mia cugina che è stata la colonna sonora di un'estate (per me high&dry sarà sempre luglio e la strada per il mare), poi la sorpresa di KidA, le discussioni con gli amici delusi mentre io lo trovavo geniale, Amnesiac portatomi a casa dal mio ragazzo il giorno d'uscita perché avevo la febbre e non potevo andarlo a comprare, Hail to the thief accaparrato in versione cartina, In Rainbows preordinato prima di partire per un'avventura di un mese a Parigi, scaricato in digitale da un caffè di fronte alla Gare de Lyon e ascoltato in viaggio, così che adesso continua ad avere per me il rumore del treno.

Mi sono persa quasi tutti i tour per colpa di esami di maturità, dell'università, di dottorato, e il primo concerto è stato tardi, all'Arena Civica, bestemmiando per la pioggia, ma condiviso (oltre che con la mia storica dolce metà) con il mio migliore amico che casualmente aveva comprato il biglietto per la stessa data e lo stesso settore senza sapere che ci andavo anch'io.

Non ho cimeli, ma ho un sacco di ricordi... e, nonostante ormai i Radiohead siano gli U2 del nostro decennio e ai miei amici puristi snob non piacciano più, io non credo che abbiano dato tutto. Cioè, per me King of Limbs è un album meraviglioso, ve lo dico. Tra dieci anni si dirà che è un capolavoro, come si dice adesso di KidA (che quando è uscito tutti lo schifavano ;) )

Link to comment
Share on other sites

No, per carità, è la mia percezione. Considera che oltre ad essere "invecchiati" i Radiohead, siamo invecchiati anche noi con loro, ognuno con il suo bagaglio di esperienze. Vista l'hype a mille di tutti i miei contatti Facebook radioheadiani, mi sono capitati sott'occhio molti filmati degli anni che furono... e insomma, le 10 ore di fila che farei oggi per sentire Identikit o Supercollider non sono senz'altro le stesse che ho fatto dieci anni fa per sentire una Idioteque o una Pyramid Song. C'è un ciclo vitale in qualsiasi progetto, attività, storia. Poi ribadisco, si sono mantenuti su livelli altissimi e hanno tutta la mia immensa stima, e sono ancora qui a scrivere... per me sarà sempre bellissimo ed emozionantissimo in valore assoluto, un po' meno in valore relativo.

Ho capito cosa intendi dire, Fede ;)

Conta che pure io con TKOL sono di parte. L'ho sentito proprio come una liberazione da tutte le paranoie degli anni zero. Forse sono tra i pochi qui che è più entusiasta per gli anni 10 che per gli anni zero...

Cioè, per me King of Limbs è un album meraviglioso, ve lo dico. Tra dieci anni si dirà che è un capolavoro, come si dice adesso di KidA (che quando è uscito tutti lo schifavano ;) )

La melanzana ha sempre ragione! ;)

Link to comment
Share on other sites

io ho scoperto i Radiohead perché il riff di No surprises era il jingle di uno spot in rotazione su un canale musicale. MI feci regalare il cd dai miei, e lo ascoltai tutto di fila all'alba della mattina della befana, credo fosse il 1998.

Poi è arrivato The Bends, su una cassetta di mia cugina che è stata la colonna sonora di un'estate (per me high&dry sarà sempre luglio e la strada per il mare), poi la sorpresa di KidA, le discussioni con gli amici delusi mentre io lo trovavo geniale, Amnesiac portatomi a casa dal mio ragazzo il giorno d'uscita perché avevo la febbre e non potevo andarlo a comprare, Hail to the thief accaparrato in versione cartina, In Rainbows preordinato prima di partire per un'avventura di un mese a Parigi, scaricato in digitale da un caffè di fronte alla Gare de Lyon e ascoltato in viaggio, così che adesso continua ad avere per me il rumore del treno.

Mi sono persa quasi tutti i tour per colpa di esami di maturità, dell'università, di dottorato, e il primo concerto è stato tardi, all'Arena Civica, bestemmiando per la pioggia, ma condiviso (oltre che con la mia storica dolce metà) con il mio migliore amico che casualmente aveva comprato il biglietto per la stessa data e lo stesso settore senza sapere che ci andavo anch'io.

Non ho cimeli, ma ho un sacco di ricordi... e, nonostante ormai i Radiohead siano gli U2 del nostro decennio e ai miei amici puristi snob non piacciano più, io non credo che abbiano dato tutto. Cioè, per me King of Limbs è un album meraviglioso, ve lo dico. Tra dieci anni si dirà che è un capolavoro, come si dice adesso di KidA (che quando è uscito tutti lo schifavano ;) )

Bellissimo post, e condivido, non da ora, la tua ultima frase :)

Link to comment
Share on other sites

Quando frequentavo le scuole medie ero un gran compratore di riviste musicali, non me ne perdevo una. Nel mese di luglio 2003, le copertine si monopolizzarono e su ognuna di esse c'era raffigurato il testone di un tizio che non sapevo ancora fosse Thom Yorke. Lessi in quei giorni per la prima volta di questi Radiohead, band mai nominata dai miei (vabbè, logico XD) e neanche dai miei coetanei. Ricordo che la cose che più mi affascinò di tutta quella scorpacciata di articoli era che in tutti si parlava di "svolta epocale" dopo il successo di Ok Computer, per un album chiamato semplicemente Kid A. Sempre più curioso vidi una monography su Rock Tv di loro e mi segnai tutti i titoli dei video. Andando sul pc di un amico (io ancora non avevo internet a casa) notai che tutte le canzoni che mi piacevano di più si trovavano in The Bends. All'epoca io e mio fratello compravamo i dischi insieme. Il giorno dopo lo convinsi ad andare a comprare questo famigerato The Bends. Ma proprio sul più bello, lui vide Grace di Jeff Buckley ed essendo diciamo il socio maggioritario dei soldi che avevamo nel portafolio, quel giorno prendemmo Grace e me ne tornai a casa con The Bends sul groppone. Oppure, quando riuscii a farmi masterizzare Ok Computer dal amico di mio padre che per arrotondare faceva di queste cose, non potete immaginare la soddisfazione. Oppure ancora, la corsa forsennata dal liceo verso casa per scaricare In Rainbows mangiando il pranzo davanti al pc. Queste sono le prime cose che mi vengono in mente pensando a loro.

Link to comment
Share on other sites

che bello essere tra fissati! ^_^

Invece Idioteque era il "jingle" di uno spot promozionale di mtv italia (dove si vedevano vari video congiunti l'un con l'altro) del post 2000 :uhm:

ah, mi sono ricordata, il canale si chiamava "The Box", ed era in verità musica on demand: passavano video musicali che gli utenti richiedevano con un sms. Naturalmente c'era perlopiù musica dimmerda :D

Link to comment
Share on other sites

Era una notte del 1994, poteva essere Marzo, Aprile, ma anche no, alla fine di una serata come tante altre a casa di un amico, in stato semicomatoso dopo la ventesima canna della serata; MTV acceso in sottofondo, la mia attenzione è improvvisamente attirata da un arpeggio di chitarra sofferente e dolcissimo. Mi tiro su dal divano e guardo la TV, c’è un tipo con l’aria stralunata ed un occhio mezzo chiuso che canta, anzi declama la sua sfiga amorosa; torno improvvisamente lucido alzo il volume e finisco dentro “Creep” con tutto me stesso ed aspetto con impazienza di sapere quale sia la band che suona questa roba.

Il brano finisce: Radiohead. Creep.

Estate del ’96. Avevo sentito Creep qualche volta, qua e la, ma “Pablo Honey” non l’avevo mai comprato, pochi soldi, che usavo per i Pearl Jam, i Nirvana, i Soundgarden e gli Alice in Chains. Avevo sentito parlare di loro, ma si diceva che l’album al di là del singolo non fosse granchè.

Quell’estate mi capitò in mano una compilation su cassetta con “Fake plastic trees”, promisi a me stesso di approfondire i Radiohead, perché quella era un’altra canzone bellissima, ma non lo feci. Mancanza di soldi, al solito e poi non conoscevo proprio nessuno che avesse il disco. Nel corso di quei mesi ascoltai anche “High and dry” qualche volta, ma non mi fece grande impressione, mi sembrava una canzonetta, carina, ma niente di più.

Il primo vero colpo di fulmine fu nell’inverno del ’98, una sera in macchina da solo, sotto la pioggerellina autunnale tipicamente torinese, alla radio passò “No surprises” e questa volta fu amore incondizionato; quella voce lamentosa e trascinata, quel carillon di chitarra, mi accompagnarono per giorni, fino a quando andai al mio negozio di dischi di fiducia e chiesi il disco dei Radiohead dove c’era una canzone che iniziava con un carillon fatto con la chitarra e che diceva un po’ di volte “No surprises”; il tipo alzò lo sguardo e disse: “Ma stai parlando di “Ok computer”, il disco più bello degli ultimi dieci anni”. Lo prese e da quel momento è iniziata l’epopea dei Radiohead nella mia vita, uno tsunami praticamente. Non avevo Internet nel periodo di attesa di Kid A, ma la ricordo spasmodica, ne parlavano i giornali e comunque chiedevo al negoziante che lo aspettava quanto me, fino a quando un Sabato mattina mi disse che la settimana successiva sarebbe stato disponibile.

Nel frattempo avevo acquistato e amato “The bends”, ma senza stracciarmi le vesti, e “Pablo Honey”, disco che in verità ho ascoltato in tutto 3-4 volte, non di più. “Ok computer” invece l’ho ricomprato due volte, perché l’ho letteralmente consumato, eroso sui bordi, così come tutti i successivi.

Ricordo perfettamente la prima volta che ascoltai il bambino, da solo, in cuffia, dallo stereo di casa dei miei, quattro volte di fila, tutto intero. Mi sembrava incredibile ascoltare una cosa del genere dopo i tre dischi precedenti, assurdo. Il periodo tra “Kid A” ed “Amnesiac” lo vissi in adorazione totale fino al culmine nella data di Verona del 30.05.2001. Nel frattempo avevo iniziato a navigare e sapevo dell’imminente uscita di “Amnesiac” (che sarebbe poi divenuto il mio disco preferito), ma ascoltare quei pezzi dal vivo fu un’esperienza al limite del trascendentale. Ricordo la doppietta “I might be wrong”-“Pyramid song” ancora oggi.

Da lì in poi è la storia di una passione che nel tempo ha resistito a qualunque cosa, con momenti di intensità inferiore, quasi di dimenticanza, ma sempre lì immanente, una K irremovibile nella mia vita, tanto da convincermi a tatuarmi il minotauro sulla schiena. Qualunque cosa succeda non credo di potermene mai pentire.

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...

Porto la mia di esperienza, non so quanto possa interessarvi ma considerate che sono nato lo stesso anno della pubblicazione di Pablo Honey quindi posso essere considerato uno di quelli della fottutissima "nuova generazione". Il mio percorso, rispetto al vostro, è anomalo, diverso, ma non per questo meno carico di emozioni: non ho ricordi smielosi o meno da affibbiare alle pubblicazioni dei dischi, ai concerti storici, ai negozietti, a come spendevo la paghetta o a quello che vi pare, i miei ricordi stanno prendendo forma ora. Ho conosciuto i radiohead lavorando in una radio locale di cui mio nonno è presidente (lavorando io gratis non si può parlare di raccomandazione :laugh: ): smistavo le connessioni dai campi sportivi la domenica pomeriggio e qualche sera alla settimana mi lasciavano le chiavi per andare a mettere dischi. I rh non li prendevo in considerazione più di tanto, ok creep e high and dry ma per quello c'erano un sacco di altri gruppi simili (parlo di 3 anni fa), comunque a corto di idee prendo un disco loro (okc) e metto paranoid android perchè ricordo che un mio amico me ne aveva parlato e diceva che era figa. Era figa, allora porto il disco a casa ma mi scordo di ascoltarlo e lo lascio lì, così finisce per essere dimenticato sotto un mucchio di nonsochecosa. Fattostà che ogni tanto mi riascolto paranoid android e comincio a cliccare canzoni a caso dai suggerimenti di you tube. Vedo che mi piacciono e scarico pablo honey: effettivamente mi fa cagare quindi tra una cosa e l'altra li mollo un po'. Però cazzo p.a. proprio non me la tolgo dalla testa allora scarico un album che mi ha consigliato un tipo: in rainbows, era l'ultimo e a suo dire anche il più figo. Comincio ad innamorarmi e quando riemerge ok computer originale dalla scrivania (una cosa tipo un anno dopo che lo rubai in radio) sono contentissimo. Devo dire che li avrò ascoltati dieci mila volte (siamo al 2010 tipo), non facevo ricerche su quali erano i loro altri dischi: ascoltavo quelli e mi bastavano. Poi arriva tkol. Leggo non so dove che è uscito il disco nuovo dei radiohead: lo becco intero su you tube a qualità buona e comincio ad ascoltarlo a ripetizione, ogni sera quando tornavo a casa. OKc e Inr non esistono più, a parte qualche sporadica comparsa. Qui capisco che i rh sono il mio gruppo e comincio ad informarmi: scarico the bends ma capisco che è vecchio, nonostante i capolavori che contiene. Non credo sia possibile esprimere in termini comprensibili la sensazione che ho provato al primo ascolto di kid a. Di sicuro differisce molto dalle vostre sensazioni: voi siete passati da okc a kid a/amnesiac, io prima ho mangiato tkol. Non riesco neanche a trovare una metafora adeguata, provate voi ad immaginare. Posso solo dirvi che è stata una folgorazione continua e la mole di materiale che avevo da ascoltare era talmente tanta che credo di non aver studiato una sega per tutto il quarto anno di liceo per stare ad ascoltare i radiohead. E' infatti in quel periodo che comincio ad informarmi più seriamente, ad ascoltare tutto quello che riuscivo a reperire, a leggere questo forum e alla fine a iscrivermi per elemosinare del materiale. Senza farla troppo lunga, nonostante ho avuto un approccio asistematico e confusionario (caratteristica vitale della mia generazione) ai rh, alla fine le mie opinioni non differiscono molto da quelle di voi "vecchi" e vi prego di non avere pregiudizi verso chi, quando voi eravate al vostro terzo concerto dei radiohead, stava imparando a non cagarsi addosso: la passione che ho per la loro musica e per loro è la stessa che avete voi,o che avete avuto.

Non trovo le parole corrette per concludere degnamente, mi sarebbe piaciuto scherzare su come voi avete consumato la vostra fetta di radiohead e ora state raccogliendo le briciole mentre io sono al primo morso (forse al secondo), però sarebbe sbagliato e qualcuno si sarebbe potuto offendere :laugh:. Scherzi a parte non ho detto tutto ma non frega niente a nessuno quindi grazie di aver letto fin qui, spero di aver comunicato qualcosa. Peace.

Link to comment
Share on other sites

la mole di materiale che avevo da ascoltare era talmente tanta che credo di non aver studiato una sega per tutto il quarto anno di liceo per stare ad ascoltare i radiohead.

ecco, qui mi hai commossa :) questo secondo me è un fatto che ci accomuna tutti :D

Anche a me è successa la stessa cosa ma ero al quinto anno di liceo. Potete immaginare che anno disastroso :laugh:

Appena riesco scrivo anch'io la mia "storia"...

Link to comment
Share on other sites

La mia storia è molto meno romantica della vostra. Li ho cominciati ad amare ed approfondire con In Raimbows (le loro hit songs le conoscevo da molto prima), facevo il secondo anno di università. Inutile dire che un periodo di tale fissazione per una band, e di tale selettività nell' ascolto non l'avevo mai vissuto, se non nella prima adolescenza con i Pink Floyd, e mai più l'ho rivissuto. Anche per me è stato un anno di scarsa produttività, in quell'anno i dischi dei Radiohead mi hanno aiutato molto a lenire le sofferenze per la perdita improvvisa di mio nonno materno, per me praticamente un secondo padre.

Link to comment
Share on other sites

Devo dire che i Radiohead giravano per casa ben prima che io iniziassi ad ascoltarli.

Inizialmente piacquero moltissimo ai miei due fratelli maggiori che li ascoltavano a ripetizione. Io li odiavo, sostanzialmente. Ricordo che una volta dissi, citando Scrubs, che Yorke aveva la voce di un "gatto sventrato con un coltello da pescatore" e che erano insopportabili.

Ciononostante ero attorniato dai Radiohead, perchè ripeto tra i miei due fratelli andavano fortissimo.

Poi una volta, proprio ad inizio 5a superiore, misi su chiavetta In Rainbows, consigliatomi da mio fratello di mezzo. Ricordo che si faceva tanto rumore per la strategia "pay what you want" e poi che cazzo, tutti ne parlavano benissimo. Ricordo perfettamente il primo ascolto. Io e il buio di camera mia con il lettore mp3 (un pò obsoleto) sulle ginocchia. Mi piacque molto, eccetto Videotape, che ritenevo fantastica, ma rovinata dagli inserti di batteria.

Tuttavia solo dai giorni successivi nacque, per quei mesi, un assoluta dipendenza. Non credo di aver mai ascoltato cosi tanto un disco e per un periodo cosi lungo. Ricordo che da Ottobre a Maggio rimase praticamente fisso nei miei ascolti quotidiani. Mi piaceva troppo. Lo ascoltavo quando andavo a scuola, quando tornavo, di sera, di notte. Una volta marinai per andarmelo a prendere in supporto fisico quando uscii nei negozi

Ad In Rainbows poi è legato un fatto molto personale e particolare della mia vita, in particolare ad All I Need. Canzone che mi è sempre piaciuta, ma non da farmi impazzire, però ormai è indissolubilmente legata a quel ricordo. Che è praticamente quando mi resi conto di essere innamorato di una ragazza che però non potevo avere. Ricordo che ero tornato da una festa in cui c'era anche questa ragazza, arrivai a casa, mi fermai di colpo e pensai "oh cazzo", mi distesi sul letto, feci partire la canzone e piansi

Si, veramente adolescenziale, veramente, ma che volete farci. Avevo 17 anni e cosi effettivamente andò.

Link to comment
Share on other sites

Ad In Rainbows poi è legato un fatto molto personale e particolare della mia vita, in particolare ad All I Need. Canzone che mi è sempre piaciuta, ma non da farmi impazzire, però ormai è indissolubilmente legata a quel ricordo. Che è praticamente quando mi resi conto di essere innamorato di una ragazza che però non potevo avere. Ricordo che ero tornato da una festa in cui c'era anche questa ragazza, arrivai a casa, mi fermai di colpo e pensai "oh cazzo", mi distesi sul letto, feci partire la canzone e piansi

Si, veramente adolescenziale, veramente, ma che volete farci. Avevo 17 anni e cosi effettivamente andò.

lo stesso per me... però con house of cards.

la mia ex ragazza aveva un verso di all i need tatuato sul fianco, in compenso.

Link to comment
Share on other sites

Ad In Rainbows poi è legato un fatto molto personale e particolare della mia vita, in particolare ad All I Need. Canzone che mi è sempre piaciuta, ma non da farmi impazzire, però ormai è indissolubilmente legata a quel ricordo. Che è praticamente quando mi resi conto di essere innamorato di una ragazza che però non potevo avere. Ricordo che ero tornato da una festa in cui c'era anche questa ragazza, arrivai a casa, mi fermai di colpo e pensai "oh cazzo", mi distesi sul letto, feci partire la canzone e piansi

Anche per me All I need ha un grande valore, legato ad un particolare periodo della mia vita, ma anche perchè fu una delle prime canzoni dei Rh che ascoltai, subito dopo Street Spirit ed High & Dry. Ricordo ancora le sensazioni forti che mi ha regalato ed appena finita pensai "oh cazzo, mi sono innamorata".

Da allora è stato Amore incondizionato.

Un 'Grazie' a chi mi ha fatto questo regalo stupendo...

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.

×
×
  • Create New...