Jump to content

un libro....ogni tanto


lift

Recommended Posts

Ultimamente mi è arrivata una chicca coi fiocchi :wub:

9788860364234.jpg

''Il lupo e l’agnello? In blu e giallo. La volpe e l’uva? In bianco, verde e arancio. Il cavallo e l’asino? In lilla e rosso. Il topo e l’elefante? In tutte le sfumature dell’arcobaleno. Ovvero, gli animali di La Fontaine e i colori di Chagall. L’arguzia della penna e il tocco onirico del pennello. Raramente, nella storia della letteratura e dell’arte, si sono verificati connubi di tale portata creativa, e ancora più raro è che l’esito finale abbia preso la forma di un libro. Avviene ora, per la prima volta in edizione italiana, che alcune delle favole più popolari e amate di La Fontaine scorrano tra le pagine affianco ai dipinti che hanno ispirato. Tutto avvenne tra il 1926 e il 1927, quando il grande artista russo decise di dar vita a un ciclo di quadri dedicato alle storie del celebre maestro francese. L’intento era allestire una serie di mostre a cavallo dell’Europa: Berlino, Bruxelles e Parigi. Le tre mostre, che esposero complessivamente un centinaio di tavole, ebbero un immediato successo, tant’è che tutte le opere trovarono subito un acquirente diverso, e s’inabissarono nei meandri delle collezioni private, lungo le strade del mondo. Di quello straordinario incontro tra l’arte e le lettere si perse dunque memoria. Quando, sul finire degli anni quaranta, esplose la fama internazionale di Chagall, alcuni musei, in testa il MoMa di New York, allestirono le prime retrospettive a lui dedicate: quei «favolosi» animali, un po’ alla volta, cominciarono a uscire dalla tana. Il lavoro certosino di alcuni curatori e istituzioni museali portò nel giro di un cinquantennio al recupero di poco più di quaranta delle gouaches originali da cui erano state tirate le incisioni. Ed è da qui che nasce questa edizione. Ma una tale première non poteva presentare al pubblico i testi di La Fontaine nella vecchia, e sia pur nobilissima, traduzione italiana ottocentesca: è al 1885 che risale infatti la versione corrente delle favole di La Fontaine, quella di Emilio De Marchi. Le quarantatre Favole a colori qui raccolte offrono invece la nuova, originalissima e brillante traduzione in versi di Maria Vidale che, affiancata ai dipinti di Chagall, fa di questo volume un vero evento editoriale, consentendo un approccio del tutto nuovo a un caposaldo della fiaba europea.''

(Ovviamente sinossi presa in prestito dall'editore.) :D

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 4.3k
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

AVVISO ALL'UTENZA: Se anche gli altri commentassero brevemente il titolo che postano sono sicuro che questo thread acquisirebbe un po' più di...interesse? A volte mi ricorda uno scambio di figurine...merci. ;)

io invece trovo che sia più snello con i commenti stringati: salto a piè pari ogni commento che superi le tre righe :lol:

Link to comment
Share on other sites

io invece trovo che sia più snello con i commenti stringati: salto a piè pari ogni commento che superi le tre righe :lol:

Quotissimo, sono completamente d'accordo! :clapclap:

Provo subito a cimentarmi con le mie ultime letture:

9788854503939_big.jpg

Il romanzo e' basato sulla vera storia di Mary Anning, una ragazza inglese vissuta nell''800 cui si deve il ritrovamento dei resti del primo ittiosauro, che dette un contributo determinante alla paleontologia. Ma e' anche la storia di un'amicizia femminile, una bella ricostruzione di un ambiente e di un'epoca in cui era difficile piu' di adesso sfidare le convenzioni e i luoghi comuni. Un libro riuscito e una lettura piacevole.

Link to comment
Share on other sites

Quotissimo, sono completamente d'accordo! :clapclap:

Provo subito a cimentarmi con le mie ultime letture:

9788854503939_big.jpg

Il romanzo e' basato sulla vera storia di Mary Anning, una ragazza inglese vissuta nell''800 cui si deve il ritrovamento dei resti del primo ittiosauro, che dette un contributo determinante alla paleontologia. Ma e' anche la storia di un'amicizia femminile, una bella ricostruzione di un ambiente e di un'epoca in cui era difficile piu' di adesso sfidare le convenzioni e i luoghi comuni. Un libro riuscito e una lettura piacevole.

per te ho fatto uno sforzo visivo notevole e ho letto il commento anche se era di ben 5 righe!!! :D

ps: ma sbaglio o anche tu sei leggermente filobritannico?

As you wish, io non leggo i commenti su qualcosa che ritengo "serio" se sono più corti di cinque righe. :lol:

P.S. Se Nietzsche è iscritto al forum mi perdonerà.

è iscritto al forum? :ph34r:^_^

Bukowski o Dumas? Dumas o Bukovski? :uhm:

i tre moschettieri? e ci pensi anche? :D

Link to comment
Share on other sites

per te ho fatto uno sforzo visivo notevole e ho letto il commento anche se era di ben 5 righe!!! :D

ps: ma sbaglio o anche tu sei leggermente filobritannico?

grazie cara, lo apprezzo molto! :D

ma ti diro', non ho preferenze di questo tipo, credo di essere molto aperto, e anche se ultimamente mi e' capitato di leggere diversi autori anglosassoni, è stato un po' per caso... in verita' mi piace un sacco gironzolare in libreria e scegliere in base all'ispirazione del momento. Sono un forte lettore e mi piace leggere un po' di tutto, alternando libri "seri" - e sottolineo le virgolette - a qualcosa di meno impegnativo, magari un bel noir.

Link to comment
Share on other sites

Sai che, filosofia e non filosofia, mi piace cambiare idea spesso.

Socrate, che in quanto primo pensatore della Decadenza non deve starti simpaticissimo, prima di bersi lo spritz alla cicuta ha detto: "Solo gli stolti non cambiano mai opinione."...

Link to comment
Share on other sites

meglio kafka sulla spiaggia che la strada. decisamente.

Ho letto sul giornale dei congiurati comunisti e del non fare (Repubblica) che il primo titolo meriterebbe una lettura...io solo per il nome lo avrei evitato accuratamente. Keruac non mi piace per nulla. Ok, la beat generation, il sogno americano in asfalto e alcool...ma scrive MALISSIMO!

Ho divorato in due giorni "Forza di legge" di Derrida. Non so se e quanto rendere merito al fraco-algerino (en passant, una delle cose migliori della Francia probabilmente è la possibilità di divenire francesi per adesione culturale, non per nascita) o a Benjamin per il saggio sul "Nome" che è contenuto nella seconda parte e che Monsieur Le Decostrutionist prende in esame.

Link to comment
Share on other sites

Ultimamente mi è arrivata una chicca coi fiocchi :wub:

9788860364234.jpg

Veramente bella l'accoppiata, Chagalle dipinge favole e La Fontaine scrive per immagini. Le metto nella lista dei libri da leggere e da regalare :)

Quando si avverte l'esigenza di una sana "leggerezza dell'essere", quando c'è quella sensazione di "irritabilità e nausea post-prandiale" a stomaco vuoto...un capitoletto al bisogno ;)

9788817025430g.jpg

"Per tutta quella settimana s'era vissuti come in una raffineria.

Trasudava. Non ho mai visto niente di simile al petrolio, per trasudare. Lo tenevamo a prua della barca e, di lì, trasudava fino al timone, impregnando la barca intera e, al passaggio, ogni cosa ch'essa conteneva, trasudava sul fiume, saturava il paesaggio, inquinava l'atmosfera. A volte soffiava un ponente al petrolio, altre volte un levante al petrolio, e talora una tramontana al petrolio o magari uno scirocco al petrolio; ma, che il vento venisse dalle nevi dell'Artide, o si fosse levato dalla desolazione sabbiosa del deserto, giungeva a noi carico della fragranza di petrolio E quel petrolio trasudava rovinando il tramonto; quanto ai raggi di luna puzzavano proprio di petrolio.

A Marlow, cercammo di allontanarcene. Lasciata la barca vicino al ponte, traversammo la città a piedi per sfuggirgli, ma ci seguiva.

Era piena di petrolio la città intera. Passammo attraverso il cimitero della chiesa, e pareva che avessero sepolto la gente nella nafta. La via principale era fetida di petrolio; ci meravigliammo che la gente potesse viverci. E percorremmo miglia e miglia sulla strada di Birmingham; ma fu inutile, la campagna era a mollo nel petrolio.

Al termine di quel viaggio ci riunimmo a mezzanotte in un campo solitario, sotto una quercia schiantata dalla folgore, e pronunciammo un voto tremendo (da tutta una settimana sacramentavamo a quel proposito nel solito modo borghese, ma quella fu una faccenda grossa) un voto tremendo, dicevo, giurando di non portare più petrolio in barca con noi eccetto, s'intende, in caso di malattia.

Perciò, nell'attuale circostanza, ci attenemmo all'alcool denaturato. Abbastanza esiziale anch'esso. Si mangia focaccia all'alcool denaturato, e pandolce all'alcool denaturato. Ma l'alcool denaturato è più sano del petrolio, se l'organismo deve assorbirlo in dosi massicce."

Link to comment
Share on other sites

Ho letto sul giornale dei congiurati comunisti e del non fare (Repubblica) che il primo titolo meriterebbe una lettura...io solo per il nome lo avrei evitato accuratamente. Keruac non mi piace per nulla. Ok, la beat generation, il sogno americano in asfalto e alcool...ma scrive MALISSIMO!

ma non è la strada di kerouac! è di mc carthy!

Link to comment
Share on other sites

Oggi ho acquistato "Senilità" di Svevo...brama di piaceri e di amore e il rimpianto di non averli mai goduti.

letto tanto tempo fa, non mi piacque

libro deprimente, protagonista che vorresti prendere a pugni tanto è fesso...

non voglio spoilerarti nulla ma lì dentro c'è la "scena" più angosciante che abbia mai letto

Link to comment
Share on other sites

"casino totale" jean claude izzo.

è un libro noir, parzialmente può essere considerato un giallo, ma in realtà è più la storia di una città (Marsiglia) e di una compagnia. da leggere assolutamente e con questo gli altri libri di Izzo, "Chourmo", "Solea", "Il sole dei morenti" e "marinai perduti". sono un punto di vista che non si può ignorare, di una città sul punto di esplodere, per l'immigrazione la criminalità e gli interessi politici.

"Avevo voglia di stare li. Tra cielo e mare. Davanti a me, tutte le luci di Marsiglia. Lasciai la barca dondolare qua e la. Mio padre aveva messo via i remi. Tenendomi per le mani mi disse:"non avere paura". Mi immerse nell'acqua sino alle spalle. La barca pendeva verso di me e avevo il suo viso proprio sopra il mio."

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.


×
×
  • Create New...