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L'ora del jazz


Lacatus

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Mi pareva l'avessero detto Colin e Thom all'epoca di Kid A, circa, non ricordo dove l'ho letto, forse in quegli stessi posti dove si leggeva che gli piaceva Bitches Brew

Colin che tra l'altro ha sempre dimostrato musicalmente di farsi dei viaggi mica da ridere :laugh:

Spero che Caronte non mi segua in Olanda, così posso inaspettatamente curare per un'altra settimana il mio ambient side :P

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Mi pareva l'avessero detto Colin e Thom all'epoca di Kid A, circa, non ricordo dove l'ho letto, forse in quegli stessi posti dove si leggeva che gli piaceva Bitches Brew

Colin che tra l'altro ha sempre dimostrato musicalmente di farsi dei viaggi mica da ridere :laugh:

a proposito... robba pulp, molto pulp, pure troppo...

https://www.youtube.com/watch?v=Ik49L1wvPlw

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  • 3 weeks later...
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Ma è un capolavoro! Grazie!!!! :) :) :) :) :)

Per me (e immagino anche per te) nei brani di The King Of Limbs spira lo stesso vento, Bloom in primis (infatti fin da subito scrissi qui su scatter):

l'unico pezzo davvero MAIUSCOLO è Bloom. Se al posto della voce di Thom ci fosse un sax tenore sarebbe Coltrane allo stato puro.

TKOL non è stato capito da tanti perché non è stato capito lo spirito.

E' un disco di ascensione, ascesi dello spirito tramite il corpo, la danza, come nelle culture primitive.

Tornando a India: stupendo anche l'assolo di quel geniaccio Dolphy al clarinetto basso (strumento che AMO)... e poi torna Coltrane come una zanzara impazzita... Incendiario! :diav:

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Aggiungo una cosa: mercoledì ho visto un bellissimo spettacolo jazz, tenuto dentro una CICLOFFICINA :o

Protagonisti un percussionista giapponese che suonava solo il rullante, ma con effetti stranissimi

http://www.snaredrumsolo.com/

e un sassofonista italiano, molto nevrotico, che mi ha ricordato un po' Albert Ayler, un po' Archie Shepp https://soundcloud.com/dariofariello

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Ma è un capolavoro! Grazie!!!! :) :) :) :) :)

Per me (e immagino anche per te) nei brani di The King Of Limbs spira lo stesso vento, Bloom in primis (infatti fin da subito scrissi qui su scatter):

TKOL non è stato capito da tanti perché non è stato capito lo spirito.

E' un disco di ascensione, ascesi dello spirito tramite il corpo, la danza, come nelle culture primitive.

Tornando a India: stupendo anche l'assolo di quel geniaccio Dolphy al clarinetto basso (strumento che AMO)... e poi torna Coltrane come una zanzara impazzita... Incendiario! :diav:

Questa versione la trovi nel cofanetto "Complete recordings village vanguard 1961" e secondo me una bellissima summa del periodo di transizione coltraaniano tra il modale e il free. Ci sono molti doppioni di brani ma ogni versione è storia a sè...sopratutto quelle dell'ultimo giorno di ingaggio (tra cui questa India). Secondo me India è proprio una vetta di JC, capace di evocare dai suoi soli torrenziali e allucinanti lo spirito della musica indiana (con un approccio jazzistico americano). E' puro suono..

A questo aggiungi Dolphy che per me non ha niente da invidiare a Coltrane (e sono sorpreso che tra i freejazzisti del forum nessuno abbia nominato Out To Lunch...) un po' di strumenti orientali trovati chissà dove e Elvin Jones che è un marziano (e mi fermo ma dovrei nominarli tutti)..

Dolphy comunque veramente è una categoria a sè (quella dei Coltrane per intenderci)

Bloom ha l'anima di questo tipo, a metà tra John e Alice...aggiornati al nostro tempo e un approccio di un gruppo "rock"

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Aggiungo una cosa: mercoledì ho visto un bellissimo spettacolo jazz, tenuto dentro una CICLOFFICINA :o

Protagonisti un percussionista giapponese che suonava solo il rullante, ma con effetti stranissimi

http://www.snaredrumsolo.com/

e un sassofonista italiano, molto nevrotico, che mi ha ricordato un po' Albert Ayler, un po' Archie Shepp https://soundcloud.com/dariofariello

c'è taaanto jazz buono in giro, ma bisogna saperlo cercare (e ovviamente poi dipende dai gusti, il jazz di coltrane non si fa più oggi..e direi per fortuna, per questo mi fa sorridere che il jazz è morto: no è evoluto, in forme molto diverse...poi può non piacere ma sarebbe morto fosse rimasto a fare le stesse cose dei miles dei trane dei parker, dei diz dei gil evans degli ornette). E' semplicemente diventato un genere di nicchia.

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