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L'ora del jazz


Lacatus

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eh si: un po' elettronica, un po' jazz un po' ambient un po' etnica. Però penso che questo disco, Fourth World 1 e Vernal Equinox siano dischi rivelatori se ascoltati con i famosi 40 gradi estivi (poi oh si possono benissimo ascoltare anche adesso :laugh: ) con quelle atmosfere cosi equatoriali.

Tra l'altro Dream Theory è ispirato ad una popolazione nativa indonesiana, i Malay appunto (di cui Hassell ha registrato le voci che si sentono sulla traccia "Malay"): è veramente un etnomusicologo.

Successivamente registrerà "Aka Dabari Java" con solo percussioni e lui, Power Spot, più classico (e anche il più reperibile in commercio), un poì una summa del suo sound. E poi nei 90 il grande cambiamento: con suond sempre etnici ma accompagnati da molta elettronica à la Tutu di Miles.

Non si è fatto neanche mancare un disco bellissimo prodotto da Ry Cooder in cui rilegge standard jazz al suo modo. Un grandissimo, veramente, purtroppo poco conosciuto...

Tra l'altro ha studiato con Stockahausen con Holger Czukay e ha registrato in In C di Terry Riley e studiato canto indiano e raga per anni (da qui deriva il suo suono veramente unico)..

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eh si: un po' elettronica, un po' jazz un po' ambient un po' etnica. Però penso che questo disco, Fourth World 1 e Vernal Equinox siano dischi rivelatori se ascoltati con i famosi 40 gradi estivi (poi oh si possono benissimo ascoltare anche adesso :laugh: ) con quelle atmosfere cosi equatoriali.

Sì, dovrò aspettare quasi un anno, ma non vedo l'ora di sentirlo in quell'atmosfera...già adesso con 13° dentro casa fa la sua porca figura!

con suond sempre etnici ma accompagnati da molta elettronica à la Tutu di Miles.

Non l'ho mai sentito Tutu... devo inginocchiarmi sui ceci?

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mhhh no..è un lavoro assolutamente da contestualizzare DENTRO gli anni 80..tu immagina i classici suoni anni 80: ecco Tutu è quel sound li. Visto così è pregievole, ma oramai suona datato. Ma per chi lo ha ascoltato nel 86 era un nuovo bitches brew..ma poi la realtà è emersa.

E' comunque un ascolto interessante: tra l'altro lo scrisse tutto interamente Marcus Miller a casa di Miles, con Miles che semplicemente ogni tanto andava giu in cantina a firmare i brani (ci faceva i soli). Dicono sia molto interessante Agharta, ma io non l'ho mai sentito.

Di Jazz con quel sound li trovo più fighi Jiy Ryder di Shorter e certe cose dei Weather Report finali...

Il suond di Hassel in quel lavoro del 1990 è molto simile, ma lui l'ha usato apposta per fare da contrasto tra il suo mondo tra "fourth world" appunto e il suono elettronico...una sorta di scontro di civiltà. Hassell ha sempre cercato di "creare un suono che appartenesse a nessuno e ad ogni posto (da qui il concetto di Fourth World)", un bilanciamento tra Nord e Sud. Lui ci sta in mezzo.

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