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https://youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_mrRBnob7rrQZKQNW6wPYcUZuqlf6loKAk
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The Colour of Spring (1986) L'Apparenza (1988) Hollis e Battisti, da sempre e per sempre, separati alla nascita.
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Pure Song for Someone si fa ascoltare, stranamente.
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Per intero non lo ascolterò mai, ho fatto qualche skip e mi sono imbattuto in una Stay bellissima.
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Paolo Conte in Piazza San Marco a Venezia: CLAMOROSO. 💞
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L'associazione "film" e "pauroso" mi fa tornare in mente ricordi d'infanzia e discussioni coi compagnia di classe delle elementari su quanto potesse essere spaventoso Slimer rispetto alla bestia che usciva dalla gabbia toracica di Ripley. Sostanzialmente sono malato di nostalgia e anche due parole riescono a farmi male
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Che tenerezza i titoli di 'sti thread, sono talmente nostalgici e fuori tempo massimo che non ho manco la forza di rispondere
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Altro colpo gobbo dopo il precedente, a primo ascolto mi ha stra-convinto
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"Ma 'a modernità de Bartok?"(semicit.)
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Che bellezza riascoltarlo... ben pochi rivali lo scorso anno.
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Diciamo che per ascoltare gli Smile ci si potrebbe mettere anche sulla tazza del cesso: ne fruirai con goduria o con fastidio, a seconda del tuo sentire, ma è musica che si può assorbire anche passivamente... it's only rock'n'roll. E non sto dicendo che non sia un pregio, intendiamoci. Il disco di Sakamoto (o altri lavori che presuppongono una certa immersione e attenzione, oltre che disposizione d'animo) è invece, per sua stessa natura, un album che va assorbito in determinati contesti: lo metteresti nelle casse o lo ascolteresti in cuffia mentre stai spazzando il pavimento o mentre stai giocando con i videogame? Approcci Sakamoto nello stesso stesso modo con cui ti sollazzi con Rosalia? Io no; dici bene "a ciascuno il suo", ma è altrettanto vero anche che "a ciascun (disco) il suo (corretto utilizzo)". Il K2, in questo senso, è inteso come cima da affrontare con ramponi e abbigliamento adatto, allenati e temprati, non con le Converse; magari con le scarpe da ginnastica e un bel passaggio in quota in elicottero con altri dieci stronzi ci arrivi lo stesso. Ma la soddisfazione di spappolarsi le falangi e le ossa nell'ascesa dov'è? La stessa che ti porta a sentirti più vivo dopo aver ascoltato un'ora di musica capace di prosciugarti.
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Stupendo a dir poco, ma è come affrontare il K2... bisogna essere nelle giuste condizioni
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Diciamo che è roba buona per accompagnare periodi intensi e stati pre-depressivi, se uno è felice un disco così lo cestina dopo sei minuti.
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Aggiungerei: - per il non musicista tout court, ma che qualcosa suonicchia, e non esattamente super fan ma che comunque li stima per la portata storica: è interessante fino alla fine della prima puntata. Poi vince lo sbuffo e lo abbandoni.
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Sono più dalle parti di @Lacatusper ora, pare fin troppo easy listening e potrebbe stufare dopo tre ascolti. Il riffettone killer di Martino è "infectious" e resterà aggrappato ai teschi per un bel po', il resto del pezzo... Boh, vedremo. Sicuramente meglio di Where's the Revolution, ma ci voleva poco.
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Dipende da come la leggi. Con un buona dose di humour anglosassone, quel teschio che idealmente rappresenta Andy indica che sono seduti tutti e tre a quella tavola che prima o poi inghiottirà tutti; è ironica, Andy è al centro del palco per la prima volta. Dopodiché, se non sbaglio, alla registrazione dell'album ha partecipato anche lui, quindi è un rendergli omaggio in modo alternativo, un po' macabro ma nello stile british. Speculazione sulla sua scomparsa non credo, hanno detto che il disco aveva già quel titolo; faranno un tour come hanno sempre fatto e non si rinchiuderanno in casa, può essere un bel modo per reagire al lutto. Faranno i loro bei soldini come sempre, ma non voglio vederci sempre il marcio, diciamo.
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I discorsi sulla purezza artistica di una band che riempie gli stadi da sempre fanno ridere, e sono estendibili a molti altri artisti. Gahan e Gore non vivono in Alaska nutrendosi di fieno e suonando campane tibetane: sono esseri umani, professionisti prossimi alla pensione che si fanno giustamente ben monetizzare per quello che sanno fare meglio. Non credo vadano a Sanremo gratis, saranno pagati profumatamente, in Italia li adoriamo: quale sarebbe il problema nel presenziare a quella che è, piaccia o meno, la manifestazione canora italiana più seguita al mondo? Questo tipo di snobismo faceva parte anche del mio modo di fare, ma si è molto ammorbidito invecchiando... sto diventando come De Gregori. PS: devo ancora capire se quella foto col teschio mi faccia schifo o se la adoro.
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A sentire la preview del nuovo singolo che dovrebbe uscire oggi, le aspettative sono a -1000
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"Cornucopia" dice già tutto: mi immagino 200 euro di biglietto e 1h05 di spettacolo
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Gran bel dischetto, il loro
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Concordo, al netto delle prese per il mulo è uno dei rari brani di quel disco che non mi dà "fastidio" a pelle e che regala rilassatezza.
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Dopo aver tergiversato per anni, nella speranza di vederlo in sala, l'ho finalmente recuperato a casa. Di gran lunga il suo film più bello post The Tree of Life, e il fatto che non sia stato cacato praticamente da nessuno parzialmente mi rincuora (simbolico dello stato spirituale della società attuale che si divide in umani 10% e subumani 90%). Se avete un cuore e dei sentimenti, recuperatelo.