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Thread universitario


FrankBlack

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A Palermo hanno interrotto la didattica nelle Facoltà di Lettere e Scienze MM.FF.NN.

Nelle altre c'è assemblea permanente, solo a Ingegneria si continua a fare lezione.

Non c'è uno straccio di idea, di protesta, di controbattito, mi sembra di avere di fronte dei bambini di 6 anni celebrolesi, e poi tutti che applaudono, tutti, tutti, tutti che battono le mani a una vecchia insegnante in prossimita di pensione sfigata che ripete quattro banalità.

Si vede, manca la Testa Pensante tra i movimenti reazionari dell'Ateneo di Palermo, manca la personalità Capo, quello che dice A e A diventa Vangelo.

Troppa politica li ha fatti rincoglionire in stronzate democratiche.

Dicono che dovrei recuperare le ore di blocco didattico nel pomeriggio.

Se le possono infilare sanno dove.

E' il momento.

E' il momento propizio per far leva sull'ignoranza delle persone, di emergere, di andare in maggioranza, di vincere, è il momento di diventare buttane per vincere e salvarci.

E' il momento.

L'ennesimo momento perso.

L'ennesima sconfitta.

Sto pensando seriamente di andarmene già ora.

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Perché non aprite un thread apposito per discutere dell'argomento Università?

Vi chiedo un aiuto a farlo perché non ho moltissimo tempo disponibile...

Sarebbe molto interessante aprire una discussione in merito a quanto sta succedendo in questi giorni.

Qui a Bari gli studenti "pensanti" sono abbastanza organizzati, ma purtroppo non c'è compattezza, neanche tra noi ricercatori che subiremmo ugualmente gli effetti di questa sciagurata riforma.

Discutiamone, se volete...

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A Palermo hanno interrotto la didattica nelle Facoltà di Lettere e Scienze MM.FF.NN.

Nelle altre c'è assemblea permanente, solo a Ingegneria si continua a fare lezione.

Non c'è uno straccio di idea, di protesta, di controbattito, mi sembra di avere di fronte dei bambini di 6 anni celebrolesi, e poi tutti che applaudono, tutti, tutti, tutti che battono le mani a una vecchia insegnante in prossimita di pensione sfigata che ripete quattro banalità.

Si vede, manca la Testa Pensante tra i movimenti reazionari dell'Ateneo di Palermo, manca la personalità Capo, quello che dice A e A diventa Vangelo.

Troppa politica li ha fatti rincoglionire in stronzate democratiche.

Dicono che dovrei recuperare le ore di blocco didattico nel pomeriggio.

Se le possono infilare sanno dove.

E' il momento.

E' il momento propizio per far leva sull'ignoranza delle persone, di emergere, di andare in maggioranza, di vincere, è il momento di diventare buttane per vincere e salvarci.

E' il momento.

L'ennesimo momento perso.

L'ennesima sconfitta.

Sto pensando seriamente di andarmene già ora.

ma allora perchè anzichè criticare sempre non provi a fare qualcosa per cambiare?

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A Palermo hanno interrotto la didattica nelle Facoltà di Lettere e Scienze MM.FF.NN.

Nelle altre c'è assemblea permanente, solo a Ingegneria si continua a fare lezione.

Non c'è uno straccio di idea, di protesta, di controbattito, mi sembra di avere di fronte dei bambini di 6 anni celebrolesi, e poi tutti che applaudono, tutti, tutti, tutti che battono le mani a una vecchia insegnante in prossimita di pensione sfigata che ripete quattro banalità.

Si vede, manca la Testa Pensante tra i movimenti reazionari dell'Ateneo di Palermo, manca la personalità Capo, quello che dice A e A diventa Vangelo.

Troppa politica li ha fatti rincoglionire in stronzate democratiche.

Dicono che dovrei recuperare le ore di blocco didattico nel pomeriggio.

Se le possono infilare sanno dove.

E' il momento.

E' il momento propizio per far leva sull'ignoranza delle persone, di emergere, di andare in maggioranza, di vincere, è il momento di diventare buttane per vincere e salvarci.

E' il momento.

L'ennesimo momento perso.

L'ennesima sconfitta.

Sto pensando seriamente di andarmene già ora.

ma allora perchè anzichè criticare sempre non provi a fare qualcosa per cambiare?

Tipo? che suggerimento è? cosa dovrebbe fare pan, uscire in piazza e protestare per il 50% contro chi protesta e per il 50% contro i commi che non gli vanno bene della legge 6 agosto 2008 n°133?

Cosa dovrei fare io, che ho come unico sbocco lavorativo l'insegnamento e mi vedo tagliate le gambe da normative inesistenti e da normative omicide?

La protesta si dissolverà come tutte quelle di ogni autunno.

I ragazzini delle superiori saranno felici di aver perso settimane di scuola, le matricole si metteranno sotto per completare un piano di studio che, scopriranno dopo, non serve a un cazzo. La deriva terroristica che paventa Cossiga (nel link più sopra) è inesistente, a lui piacerebbe per sentirsi di nuovo giovane e Kossiga, ma non ha nè capo nè coda.

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L'ennesimo momento perso.

L'ennesima sconfitta.

Sto pensando seriamente di andarmene già ora.

ma allora perchè anzichè criticare sempre non provi a fare qualcosa per cambiare?

Tipo? che suggerimento è? cosa dovrebbe fare pan, uscire in piazza e protestare per il 50% contro chi protesta e per il 50% contro i commi che non gli vanno bene della legge 6 agosto 2008 n°133?

Cosa dovrei fare io, che ho come unico sbocco lavorativo l'insegnamento e mi vedo tagliate le gambe da normative inesistenti e da normative omicide?

La protesta si dissolverà come tutte quelle di ogni autunno.

I ragazzini delle superiori saranno felici di aver perso settimane di scuola, le matricole si metteranno sotto per completare un piano di studio che, scopriranno dopo, non serve a un cazzo. La deriva terroristica che paventa Cossiga (nel link più sopra) è inesistente, a lui piacerebbe per sentirsi di nuovo giovane e Kossiga, ma non ha nè capo nè coda.

Perché non provare a credere che unendo le forze il corso degli eventi si può modificare senza che tutto passi inevitabilmente sopra le nostre teste?

Perché non si deve lottare per affermare ciò in cui si crede? Perché non si deve presentare il proprio punto di vista?

Con la rinuncia nessuno ha cambiato mai niente,

con la fede in ciò in cui si crede, col dialogo e col confronto, sì (e certamente non con le manganellate e la violenza, provocata o no).

E questo vale soprattutto per gli studenti che sono indirizzati inesorabilmente all'insegnamento e a tutti i problemi che ne deriveranno dal punto di vista lavorativo (io sono ricercatore a Lettere, ne so qualcosa...)

Stand up!

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Non c'è uno straccio di idea, di protesta, di controbattito, mi sembra di avere di fronte dei bambini di 6 anni celebrolesi, e poi tutti che applaudono, tutti, tutti, tutti che battono le mani a una vecchia insegnante in prossimita di pensione sfigata che ripete quattro banalità.

Si vede, manca la Testa Pensante tra i movimenti reazionari dell'Ateneo di Palermo, manca la personalità Capo, quello che dice A e A diventa Vangelo.

Troppa politica li ha fatti rincoglionire in stronzate democratiche.

Dicono che dovrei recuperare le ore di blocco didattico nel pomeriggio.

Se le possono infilare sanno dove.

E' il momento.

E' il momento propizio per far leva sull'ignoranza delle persone, di emergere, di andare in maggioranza, di vincere, è il momento di diventare buttane per vincere e salvarci.

E' il momento.

L'ennesimo momento perso.

L'ennesima sconfitta.

Sto pensando seriamente di andarmene già ora.

ma allora perchè anzichè criticare sempre non provi a fare qualcosa per cambiare?

Tipo? che suggerimento è? cosa dovrebbe fare pan, uscire in piazza e protestare per il 50% contro chi protesta e per il 50% contro i commi che non gli vanno bene della legge 6 agosto 2008 n°133?

Cosa dovrei fare io, che ho come unico sbocco lavorativo l'insegnamento e mi vedo tagliate le gambe da normative inesistenti e da normative omicide?

La protesta si dissolverà come tutte quelle di ogni autunno.

I ragazzini delle superiori saranno felici di aver perso settimane di scuola, le matricole si metteranno sotto per completare un piano di studio che, scopriranno dopo, non serve a un cazzo. La deriva terroristica che paventa Cossiga (nel link più sopra) è inesistente, a lui piacerebbe per sentirsi di nuovo giovane e Kossiga, ma non ha nè capo nè coda.

Perché non provare a credere che unendo le forze il corso degli eventi si può modificare senza che tutto passi inevitabilmente sopra le nostre teste?

Perché non si deve lottare per affermare ciò in cui si crede? Perché non si deve presentare il proprio punto di vista?

Con la rinuncia nessuno ha cambiato mai niente,

con la fede in ciò in cui si crede, col dialogo e col confronto, sì (e certamente non con le manganellate e la violenza, provocata o no).

E questo vale soprattutto per gli studenti che sono indirizzati inesorabilmente all'insegnamento e a tutti i problemi che ne deriveranno dal punto di vista lavorativo (io sono ricercatore a Lettere, ne so qualcosa...)

Stand up!

Ecco, ora Berlusconi dice: "BERLUSCONI: POLIZIA NELLE SCUOLE? NON L'HO MAI DETTO".

Ecco l'emblema della situazione. Un presidente del consiglio che dà un carattere schizofrenico alla politica, dice tutto e il contrario di tutto, svilisce le parole e il senso della realtà.

E' capace di essere Pinochet un giorno e Pinocchio il giorno dopo.

Stavo parlando con la mia ragazza sulla seria evenienza di trasferirci in spagna. Io non ce la faccio più.

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Nelle altre c'è assemblea permanente, solo a Ingegneria si continua a fare lezione.

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Si vede, manca la Testa Pensante tra i movimenti reazionari dell'Ateneo di Palermo, manca la personalità Capo, quello che dice A e A diventa Vangelo.

Troppa politica li ha fatti rincoglionire in stronzate democratiche.

Dicono che dovrei recuperare le ore di blocco didattico nel pomeriggio.

Se le possono infilare sanno dove.

E' il momento.

E' il momento propizio per far leva sull'ignoranza delle persone, di emergere, di andare in maggioranza, di vincere, è il momento di diventare buttane per vincere e salvarci.

E' il momento.

L'ennesimo momento perso.

L'ennesima sconfitta.

Sto pensando seriamente di andarmene già ora.

ma allora perchè anzichè criticare sempre non provi a fare qualcosa per cambiare?

COSA?

Mi faccio una sega davanti alla Regione?

Mi do fuoco a Piazza Strasburgo?

Mi incateno a Via Archirafi?

Occupo il Don Bosco?

Sparo alla Prefettura?

Boicotto Rocky e tutti i panellari della Vucciria?

Entro nudo in campo durante Palermo - Fiorentina?

Passi che sono abbastanza intelligente, una mia (grave) mancanza è il carisma, quindi, anche volendolo, non potrei MAI scalare gli organi della protesta per fare ragionare questi 5000 idioti e unirli in uno sforzo unico.

Si cresce in relazione al proprio contesto urbano.

Crescendo si capiscono quali battaglie sono perse in partenza.

Questa è una di quelle.

Se mai da qualche parte la protesta avrà successo, non sarà a Palermo, non sarà nella casa dell'inerzia e della sopravvivenza stentata.

Edit: no Sallu, io non mando catene.

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Nelle altre c'è assemblea permanente, solo a Ingegneria si continua a fare lezione.

Non c'è uno straccio di idea, di protesta, di controbattito, mi sembra di avere di fronte dei bambini di 6 anni celebrolesi, e poi tutti che applaudono, tutti, tutti, tutti che battono le mani a una vecchia insegnante in prossimita di pensione sfigata che ripete quattro banalità.

Si vede, manca la Testa Pensante tra i movimenti reazionari dell'Ateneo di Palermo, manca la personalità Capo, quello che dice A e A diventa Vangelo.

Troppa politica li ha fatti rincoglionire in stronzate democratiche.

Dicono che dovrei recuperare le ore di blocco didattico nel pomeriggio.

Se le possono infilare sanno dove.

E' il momento.

E' il momento propizio per far leva sull'ignoranza delle persone, di emergere, di andare in maggioranza, di vincere, è il momento di diventare buttane per vincere e salvarci.

E' il momento.

L'ennesimo momento perso.

L'ennesima sconfitta.

Sto pensando seriamente di andarmene già ora.

ma allora perchè anzichè criticare sempre non provi a fare qualcosa per cambiare?

Tipo? che suggerimento è? cosa dovrebbe fare pan, uscire in piazza e protestare per il 50% contro chi protesta e per il 50% contro i commi che non gli vanno bene della legge 6 agosto 2008 n°133?

Cosa dovrei fare io, che ho come unico sbocco lavorativo l'insegnamento e mi vedo tagliate le gambe da normative inesistenti e da normative omicide?

La protesta si dissolverà come tutte quelle di ogni autunno.

I ragazzini delle superiori saranno felici di aver perso settimane di scuola, le matricole si metteranno sotto per completare un piano di studio che, scopriranno dopo, non serve a un cazzo. La deriva terroristica che paventa Cossiga (nel link più sopra) è inesistente, a lui piacerebbe per sentirsi di nuovo giovane e Kossiga, ma non ha nè capo nè coda.

Perché non provare a credere che unendo le forze il corso degli eventi si può modificare senza che tutto passi inevitabilmente sopra le nostre teste?

Perché non si deve lottare per affermare ciò in cui si crede? Perché non si deve presentare il proprio punto di vista?

Con la rinuncia nessuno ha cambiato mai niente,

con la fede in ciò in cui si crede, col dialogo e col confronto, sì (e certamente non con le manganellate e la violenza, provocata o no).

E questo vale soprattutto per gli studenti che sono indirizzati inesorabilmente all'insegnamento e a tutti i problemi che ne deriveranno dal punto di vista lavorativo (io sono ricercatore a Lettere, ne so qualcosa...)

Stand up!

Ecco, ora Berlusconi dice: "BERLUSCONI: POLIZIA NELLE SCUOLE? NON L'HO MAI DETTO".

Ecco l'emblema della situazione. Un presidente del consiglio che dà un carattere schizofrenico alla politica, dice tutto e il contrario di tutto, svilisce le parole e il senso della realtà.

E' capace di essere Pinochet un giorno e Pinocchio il giorno dopo.

Stavo parlando con la mia ragazza sulla seria evenienza di trasferirci in spagna. Io non ce la faccio più.

Quella di andarsene è una tentazione che prima o poi viene a tutti, per motivi ideologici, di sopravvivenza, economici ecc. ecc.

Ma dobbiamo proprio dargliela vinta ai nuovi barbari e a quelli che si permettono di fare e disfare e di dire e ritrattare tutto a proprio piacimento aumentando confusione ed incertezza?

Pandroid, mica tutti devono avere il carisma. A volte si inizia confrontandosi sulle idee e piano piano mettendo insieme le forze senza che ci sia necessariamente un leader che prenda l'iniziativa per gli altri...

Nessuna battaglia è persa in partenza.

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Pandroid, mica tutti devono avere il carisma. A volte si inizia confrontandosi sulle idee e piano piano mettendo insieme le forze senza che ci sia necessariamente un leader che prenda l'iniziativa per gli altri...

No.

In condizioni gravi, dove la velocità è fondamentale, quando hai davanti degli studenti, universitari o meno, non li fai ragionare mettendoli in gruppi di lavoro e vedendo cosa sviluppano, portandoli davanti assemblee a sfogare le loro (scarse) capacità dialettiche in tre o quattro stronzate trite e ritrite.

E' meramente utopistico credere che possano combinare qualcosa così, senza alcuna organizzazione dietro, bisogna iniziare a mettersi in testa che la furbizia dell'universitario medio è bassa, decisamente bassa, basta essere furbi nella media per fotterlo, ed è quello che capita più o meno da parecchi anni a questa parte.

Li fai ragionare dicendogli cosa devono fare, come devono farlo, quando devono farlo, entro quando devono farlo, quante volte devono andare a pisciare, quante volte devono andare a mangiare e i tempi che hanno per fumarsi massimo una sigaretta, e loro devono obbedire a ogni singola cosa, se no va tutto va a puttane.

Li coordini.

Tu che sei la testa pensante, tu sai dove andranno a parare i singoli sforzi, loro devono essere sciccarieddi, lavorare, lavorare, lavorare.

Ma se non puoi materialmente diventare testa pensante, e non hai abbastanza palle per assumerti le responsabilità e i rischi, non hai dove andare (sto parlando con un "tu" generico, non mi riferisco mica a te)

Qui, mpaliammu, o hai il carisma.

O sei un colluso.

Se no amen.

E sempre qui, mpaliaimmu, la sconfitta è all'ordine del giorno.

Me ne sono fatto una ragione.

Ho esaurito tutte le lacrime che potevo esaurire.

Ora piango bile.

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Non c'è uno straccio di idea, di protesta, di controbattito, mi sembra di avere di fronte dei bambini di 6 anni celebrolesi, e poi tutti che applaudono, tutti, tutti, tutti che battono le mani a una vecchia insegnante in prossimita di pensione sfigata che ripete quattro banalità.

Si vede, manca la Testa Pensante tra i movimenti reazionari dell'Ateneo di Palermo, manca la personalità Capo, quello che dice A e A diventa Vangelo.

Troppa politica li ha fatti rincoglionire in stronzate democratiche.

Dicono che dovrei recuperare le ore di blocco didattico nel pomeriggio.

Se le possono infilare sanno dove.

E' il momento.

E' il momento propizio per far leva sull'ignoranza delle persone, di emergere, di andare in maggioranza, di vincere, è il momento di diventare buttane per vincere e salvarci.

E' il momento.

L'ennesimo momento perso.

L'ennesima sconfitta.

Sto pensando seriamente di andarmene già ora.

ma allora perchè anzichè criticare sempre non provi a fare qualcosa per cambiare?

Tipo? che suggerimento è? cosa dovrebbe fare pan, uscire in piazza e protestare per il 50% contro chi protesta e per il 50% contro i commi che non gli vanno bene della legge 6 agosto 2008 n°133?

Cosa dovrei fare io, che ho come unico sbocco lavorativo l'insegnamento e mi vedo tagliate le gambe da normative inesistenti e da normative omicide?

La protesta si dissolverà come tutte quelle di ogni autunno.

I ragazzini delle superiori saranno felici di aver perso settimane di scuola, le matricole si metteranno sotto per completare un piano di studio che, scopriranno dopo, non serve a un cazzo. La deriva terroristica che paventa Cossiga (nel link più sopra) è inesistente, a lui piacerebbe per sentirsi di nuovo giovane e Kossiga, ma non ha nè capo nè coda.

Perché non provare a credere che unendo le forze il corso degli eventi si può modificare senza che tutto passi inevitabilmente sopra le nostre teste?

Perché non si deve lottare per affermare ciò in cui si crede? Perché non si deve presentare il proprio punto di vista?

Con la rinuncia nessuno ha cambiato mai niente,

con la fede in ciò in cui si crede, col dialogo e col confronto, sì (e certamente non con le manganellate e la violenza, provocata o no).

E questo vale soprattutto per gli studenti che sono indirizzati inesorabilmente all'insegnamento e a tutti i problemi che ne deriveranno dal punto di vista lavorativo (io sono ricercatore a Lettere, ne so qualcosa...)

Stand up!

Ecco, ora Berlusconi dice: "BERLUSCONI: POLIZIA NELLE SCUOLE? NON L'HO MAI DETTO".

Ecco l'emblema della situazione. Un presidente del consiglio che dà un carattere schizofrenico alla politica, dice tutto e il contrario di tutto, svilisce le parole e il senso della realtà.

E' capace di essere Pinochet un giorno e Pinocchio il giorno dopo.

Stavo parlando con la mia ragazza sulla seria evenienza di trasferirci in spagna. Io non ce la faccio più.

Quella di andarsene è una tentazione che prima o poi viene a tutti, per motivi ideologici, di sopravvivenza, economici ecc. ecc.

Ma dobbiamo proprio dargliela vinta ai nuovi barbari e a quelli che si permettono di fare e disfare e di dire e ritrattare tutto a proprio piacimento aumentando confusione ed incertezza?

Pandroid, mica tutti devono avere il carisma. A volte si inizia confrontandosi sulle idee e piano piano mettendo insieme le forze senza che ci sia necessariamente un leader che prenda l'iniziativa per gli altri...

Nessuna battaglia è persa in partenza.

Nessuna battaglia è persa in partenza però il Governo ha detto che la riforma "si deve fare"... è questo quello che mi e penso CI fa incazzare: il fatto che il Governo decide e basta, è inutile protestare, è inutile fare casino, il Governo ha deciso così e così sarà... Siamo un paese arretrato anche perchè non ci mobilitiamo: negli altri stati se succede qualcosa del genere scendono in piazza TUTTI studenti, politici, artisti... tutti! Siamo un paese diviso che deve ricominciare da capo, non c'è un cazzo da fare. Io non ci credo in queste lotte, non ci credo nell'occupare le aule o scendere in piazza... so che è l'unica cosa da fare ma non mi sembra sia quella giusta :(

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Nessuna battaglia è persa in partenza.

Mi piacerebbe ritornare a pensarlo di nuovo, davvero, ma non ci riesco.

Non ci riesco quando vedo Lima e Ciancimino, Provenzano e Riina, non ci riesco quando vedo Mangano, non ci riesco quando vedo Cammarata, non ci riesco quando vedo Borsellino, Falcone, Dalla Chiesa, Peppino, Padre Pino Puglisi, Grassi, non ci riesco quando vedo siringhe di eroina in mano a bambini di 8 anni che mi propongono una dose vicino ai Candelai, non ci riesco quando vedo gente urlare in mezzo alla strada contro qualcuno che non esiste sempre con una siringa piantata nel braccio, non ci riesco quando sento le urla di vedove maledire ogni tipo di divinità "p'u maaaale caaaaaaaaaa ciiii fiiiiiiiiiiiici aaa mmmiiiiiaaaaaaaaaa" dopo che hanno perso il marito e figlio in un regolamento di conti.

Tu ci riesci?

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A Palermo hanno interrotto la didattica nelle Facoltà di Lettere e Scienze MM.FF.NN.

Nelle altre c'è assemblea permanente, solo a Ingegneria si continua a fare lezione.

Non c'è uno straccio di idea, di protesta, di controbattito, mi sembra di avere di fronte dei bambini di 6 anni celebrolesi, e poi tutti che applaudono, tutti, tutti, tutti che battono le mani a una vecchia insegnante in prossimita di pensione sfigata che ripete quattro banalità.

Si vede, manca la Testa Pensante tra i movimenti reazionari dell'Ateneo di Palermo, manca la personalità Capo, quello che dice A e A diventa Vangelo.

Troppa politica li ha fatti rincoglionire in stronzate democratiche.

Dicono che dovrei recuperare le ore di blocco didattico nel pomeriggio.

Se le possono infilare sanno dove.

E' il momento.

E' il momento propizio per far leva sull'ignoranza delle persone, di emergere, di andare in maggioranza, di vincere, è il momento di diventare buttane per vincere e salvarci.

E' il momento.

L'ennesimo momento perso.

L'ennesima sconfitta.

Sto pensando seriamente di andarmene già ora.

ma allora perchè anzichè criticare sempre non provi a fare qualcosa per cambiare?

Tipo? che suggerimento è? cosa dovrebbe fare pan, uscire in piazza e protestare per il 50% contro chi protesta e per il 50% contro i commi che non gli vanno bene della legge 6 agosto 2008 n°133?

Cosa dovrei fare io, che ho come unico sbocco lavorativo l'insegnamento e mi vedo tagliate le gambe da normative inesistenti e da normative omicide?

La protesta si dissolverà come tutte quelle di ogni autunno.

I ragazzini delle superiori saranno felici di aver perso settimane di scuola, le matricole si metteranno sotto per completare un piano di studio che, scopriranno dopo, non serve a un cazzo. La deriva terroristica che paventa Cossiga (nel link più sopra) è inesistente, a lui piacerebbe per sentirsi di nuovo giovane e Kossiga, ma non ha nè capo nè coda.

Perché non provare a credere che unendo le forze il corso degli eventi si può modificare senza che tutto passi inevitabilmente sopra le nostre teste?

Perché non si deve lottare per affermare ciò in cui si crede? Perché non si deve presentare il proprio punto di vista?

Con la rinuncia nessuno ha cambiato mai niente,

con la fede in ciò in cui si crede, col dialogo e col confronto, sì (e certamente non con le manganellate e la violenza, provocata o no).

E questo vale soprattutto per gli studenti che sono indirizzati inesorabilmente all'insegnamento e a tutti i problemi che ne deriveranno dal punto di vista lavorativo (io sono ricercatore a Lettere, ne so qualcosa...)

Stand up!

Ecco, ora Berlusconi dice: "BERLUSCONI: POLIZIA NELLE SCUOLE? NON L'HO MAI DETTO".

Ecco l'emblema della situazione. Un presidente del consiglio che dà un carattere schizofrenico alla politica, dice tutto e il contrario di tutto, svilisce le parole e il senso della realtà.

E' capace di essere Pinochet un giorno e Pinocchio il giorno dopo.

Stavo parlando con la mia ragazza sulla seria evenienza di trasferirci in spagna. Io non ce la faccio più.

Quella di andarsene è una tentazione che prima o poi viene a tutti, per motivi ideologici, di sopravvivenza, economici ecc. ecc.

Ma dobbiamo proprio dargliela vinta ai nuovi barbari e a quelli che si permettono di fare e disfare e di dire e ritrattare tutto a proprio piacimento aumentando confusione ed incertezza?

Pandroid, mica tutti devono avere il carisma. A volte si inizia confrontandosi sulle idee e piano piano mettendo insieme le forze senza che ci sia necessariamente un leader che prenda l'iniziativa per gli altri...

Nessuna battaglia è persa in partenza.

Nessuna battaglia è persa in partenza però il Governo ha detto che la riforma "si deve fare"... è questo quello che mi e penso CI fa incazzare: il fatto che il Governo decide e basta, è inutile protestare, è inutile fare casino, il Governo ha deciso così e così sarà... Siamo un paese arretrato anche perchè non ci mobilitiamo: negli altri stati se succede qualcosa del genere scendono in piazza TUTTI studenti, politici, artisti... tutti! Siamo un paese diviso che deve ricominciare da capo, non c'è un cazzo da fare. Io non ci credo in queste lotte, non ci credo nell'occupare le aule o scendere in piazza... so che è l'unica cosa da fare ma non mi sembra sia quella giusta :(

E allora cosa sarebbe giusto? Parliamone...

Vi dico la mia esperienza qui.

Professori di prima e seconda fascia che si lamentano senza muovere un dito, lasciando che siano i ricercatori a farlo (come, senza solidarietà e senza potere "contrattuale"?) solo perché hanno interesse all'avanzamento di carriera e non perché abbiano idee diverse sul futuro di questo Paese.

Docenti che si lamentano e si lamentano e poi non mettono in atto alcuna forma di protesta, ad esempio iniziando regolarmente le lezioni del semestre pur sapendo che i tagli dei fondi sono tali che fra due anni non si avranno più soldi neanche per gli stipendi. Ricercatori che non pensano e continuano meccanicamente a piegare la testa perché così vuole il capo altrimenti restiamo al palo.

Ma fortunatamente, anche studenti che si espongono e discutono, coinvolgendo fortunatamente gli altri nella discussione e nel confronto, ed interpellando anche i docenti interessati.

Dimostrazioni che si deve aver qualcosa da contraddire a chi crede di aver già disposto del nostro futuro. Magari cercando di smobilitare anche questa opposizione addormentata e consenziente, capace solo di sussurrare timide obiezioni.

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Nessuna battaglia è persa in partenza.

Mi piacerebbe ritornare a pensarlo di nuovo, davvero, ma non ci riesco.

Non ci riesco quando vedo Lima e Ciancimino, Provenzano e Riina, non ci riesco quando vedo Mangano, non ci riesco quando vedo Cammarata, non ci riesco quando vedo Borsellino, Falcone, Dalla Chiesa, Peppino, Padre Pino Puglisi, Grassi, non ci riesco quando vedo siringhe di eroina in mano a bambini di 8 anni che mi propongono una dose vicino ai Candelai, non ci riesco quando vedo gente urlare in mezzo alla strada contro qualcuno che non esiste sempre con una siringa piantata nel braccio, non ci riesco quando sento le urla di vedove maledire ogni tipo di divinità "p'u maaaale caaaaaaaaaa ciiii fiiiiiiiiiiiici aaa mmmiiiiiaaaaaaaaaa" dopo che hanno perso il marito e figlio in un regolamento di conti.

Tu ci riesci?

Sono d'accordo con Pandroid, mi spiace ammetterlo ma viviamo ormai in una realtà tutta nostra... io non so se nel resto del mondo le cose vanno come da noi però è ingiusto cazzo tutto quello che siamo costretti a vedere e sopportare. Ogni giorno. Allora preferisco andarmene anche io, in Spagna, in Svezia non mi interessa. Però lontano da qui, questo è un paese per vecchi, le parole di Cossiga e Berlusconi lo dimostrano.

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Nessuna battaglia è persa in partenza.

Mi piacerebbe ritornare a pensarlo di nuovo, davvero, ma non ci riesco.

Non ci riesco quando vedo Lima e Ciancimino, Provenzano e Riina, non ci riesco quando vedo Mangano, non ci riesco quando vedo Cammarata, non ci riesco quando vedo Borsellino, Falcone, Dalla Chiesa, Peppino, Padre Pino Puglisi, Grassi, non ci riesco quando vedo siringhe di eroina in mano a bambini di 8 anni che mi propongono una dose vicino ai Candelai, non ci riesco quando vedo gente urlare in mezzo alla strada contro qualcuno che non esiste sempre con una siringa piantata nel braccio, non ci riesco quando sento le urla di vedove maledire ogni tipo di divinità "p'u maaaale caaaaaaaaaa ciiii fiiiiiiiiiiiici aaa mmmiiiiiaaaaaaaaaa" dopo che hanno perso il marito e figlio in un regolamento di conti.

Tu ci riesci?

Forse hai ragione. La mia deriva idealistica dipende dal fatto che non vivo, almeno apparentemente, in una realtà drammatica come quella in cui vivi tu.

Ma proprio ricordando Falcone, Borsellino, padre Puglisi, Dalla Chiesa, e tutti gli altri che hanno lottato, e ricordando la scossa che anche noi non palermitani, non siciliani, abbiamo sentito dentro allora, e ricordando la forza di credere nel futuro che ci hanno comunicato, e nonostante la disillusione e lo scoraggiamento, mi chiedo se quella forza civile di allora sia stata un'illusione, se quelle testimonianze siano valse e possano ancora valere come modelli anche per i problemi del presente in altri settori. E mi rispondo che, nonostante tutto, quelle esperienze non possono andar perse, non possono essere state illusioni, devono restare dei modelli di vita.

Mi rendo conto che non è facile. Non ci sono speranze, non ci sono esempi, non ci sono punti di riferimento validi. Tutto è uguale a se stesso e la nostra vita sembra essere già decisa dall'alto, dove tutti sono d'accordo a decidere per noi.

E' triste constatare dalle tue parole come i giovani non siano interessati a trovare alternative ad un futuro già scritto e come tutto vada loro bene com'è.

Andarsene? E' una soluzione.

Resistere o tentare di farlo penso sia un dovere.

Comunque rispetto davvero moltissimo la tua posizione, perché viene da una persona che, stando a quanto leggo sul forum, reputo intelligente e sensibile, altro che priva di carisma...

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Nessuna battaglia è persa in partenza.

Mi piacerebbe ritornare a pensarlo di nuovo, davvero, ma non ci riesco.

Non ci riesco quando vedo Lima e Ciancimino, Provenzano e Riina, non ci riesco quando vedo Mangano, non ci riesco quando vedo Cammarata, non ci riesco quando vedo Borsellino, Falcone, Dalla Chiesa, Peppino, Padre Pino Puglisi, Grassi, non ci riesco quando vedo siringhe di eroina in mano a bambini di 8 anni che mi propongono una dose vicino ai Candelai, non ci riesco quando vedo gente urlare in mezzo alla strada contro qualcuno che non esiste sempre con una siringa piantata nel braccio, non ci riesco quando sento le urla di vedove maledire ogni tipo di divinità "p'u maaaale caaaaaaaaaa ciiii fiiiiiiiiiiiici aaa mmmiiiiiaaaaaaaaaa" dopo che hanno perso il marito e figlio in un regolamento di conti.

Tu ci riesci?

Forse hai ragione. La mia deriva idealistica dipende dal fatto che non vivo, almeno apparentemente, in una realtà drammatica come quella in cui vivi tu.

Ma proprio ricordando Falcone, Borsellino, padre Puglisi, Dalla Chiesa, e tutti gli altri che hanno lottato, e ricordando la scossa che anche noi non palermitani, non siciliani, abbiamo sentito dentro allora, e ricordando la forza di credere nel futuro che ci hanno comunicato, e nonostante la disillusione e lo scoraggiamento, mi chiedo se quella forza civile di allora sia stata un'illusione, se quelle testimonianze siano valse e possano ancora valere come modelli anche per i problemi del presente in altri settori. E mi rispondo che, nonostante tutto, quelle esperienze non possono andar perse, non possono essere state illusioni, devono restare dei modelli di vita.

Mi rendo conto che non è facile. Non ci sono speranze, non ci sono esempi, non ci sono punti di riferimento validi. Tutto è uguale a se stesso e la nostra vita sembra essere già decisa dall'alto, dove tutti sono d'accordo a decidere per noi.

E' triste constatare dalle tue parole come i giovani non siano interessati a trovare alternative ad un futuro già scritto e come tutto vada loro bene com'è.

Andarsene? E' una soluzione.

Resistere o tentare di farlo penso sia un dovere.

Comunque rispetto davvero moltissimo la tua posizione, perché viene da una persona che, stando a quanto leggo sul forum, reputo intelligente e sensibile, altro che priva di carisma...

(OT, però conto di finirlo subito)

E qua sta il problema.

Hanno lottato e sono morti per nulla.

Checchè se ne possa dire, quali possano essere i proclami, la mafia, oggi, è molto più potente di come fosse negli anni '80, e infinitamente più di come fosse nei momenti duri degli anni '90.

Perchè prima comandava con il revolver e le giunte comunali, ora comanda con le giunte comunali e, se c'è bisogno, il revolver (da poco ha ricominciato a sparare la mafia, ma questo le televisioni nazionali non lo dicono).

E' passata attraverso un processo di trasformazione attuato da una delle teste più brillanti della Sicilia, Binnu u tratturi, che ora, in carcere, si può godere il frutto del suo lavoro.

Macina una quantità di soldi incredibile, molto maggiore a quanta ne macinasse negli anni di piombo o delle stragi, ma stavolta non ha bisogno di ammazzare il latifondista, può arrivarci per altre vie, silenziose.

Ha iniziato a fare affari internazionali, siamo invasi di cinesi che vendono a basso prezzo merce scadente, e la gente ci va, ma tutto silenziosamente, senza fare scruscio.

Segue una storia circolare la mafia; nascita, trionfo, collasso, trasformazione, trionfo, collasso.

E' tempo di pochi anni, torneranno i bollettini di guerra, i 120 morti al mese, le stragi.

Io posso resistere.

Posso dire di no se mi chiedono di fare qualcosa, e spero con tutto il cuore di non avere una famiglia quando me lo chiederanno, sarà più facile dire di no.

Poi, che il mio cervello spappolato in mezzo alla strada resterà una goccia nel mare di sangue non è pessimismo, è la vita.

Ecco perchè riconosco le battaglie perse in partenza.

Ci vivo dentro.

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Io però i bambini con le siringhe ai candelai non li ho mai visti...  :blink:  :rolleyes:

:faniente:.

Questo a Casteldaccia

E questo è quello che succede se collabori

Però, si sa, siamo cool

(fine OT)

Si, ma io bambini con le siringhe ai candelai non ne ho mai visti... con le rose, con i portachiavi di hello kitty si, ma con le siringhe mai...

Ho visto spacciare tredicenni, ho visto un bambino di otto anni usato come corriere (dallo Zio...) per spacciare fumo, lo teneva dentro le scarpe mentre guidava una Bmx...

Ma le siringhe no... anche se non è questa la questione. E non siamo cool, nessuno lo ha mai creduto, penso.

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Io però i bambini con le siringhe ai candelai non li ho mai visti...  :blink:  :rolleyes:

:faniente:.

Questo a Casteldaccia

E questo è quello che succede se collabori

Però, si sa, siamo cool

(fine OT)

E non siamo cool, nessuno lo ha mai creduto, penso.

Chiedilo al Sindaco e ai manifesti stanziati dal Comune.

55.jpg

;)

ricordo bene, ricordo...

Peccato che non citasse il resto dell'articolo: "il trash è diventato di moda, essere tamarri un imperativo assoluto: Palermo è la città più cool d'italia"

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