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Bon Iver


TomThom

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Stasera ho rimesso su il suo secondo disco. Era da un bel po' di tempo che non lo facevo! E devo dire che..ho fatto male!B)

E' veramente un grande disco, molto curato nei dettagli di arrangiamento e con una produzione molto interessante. Ma aldilà di questi aspetti è un disco scritto molto, molto bene. Il tizio c'ha del talento, questo è innegabile. Gli perdono qualche leggerissima virata nel melenso che la sua voce ogni tanto porta, inconsapevolmente.

Uno dei dischi migliori di questi anni.;)

Le nuove mi procurano sia indifferenza che curiosità. Buon segno!

 

ps. Calgary non vi ricorda gli U2 della seconda metà degli 80?

pps. Beth Rest è la più assurda: credo sia la canzone con l'armonia più intrigante, al netto di qualche eccesso nell'epicismo. Peccato per quella cazzo di tastiera e il suono di snare ORRENDO.

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Ascoltate tre volte tutte e due.

22 A Million pezzone, anche se, sinceramente, i primi due mi avevano un attimino sconvolto di più la vita.

L'altra...cioè, boh. (cit.)

Comunque me lo vado a sentire a Berlino alla Funkhaus il primo ottobre. Venite, oh infedeli!

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Sentite una volta entrambe, anche se volevo aspettare il disco ormai.

22 (Over Soon) insomma, 10 Deathbreast bellissima; si prospetta un disco di netto stacco comunque, ed è giusto che sia così. Da artista vero segue le coordinate della propria crescita e delle proprie esperienze, onde evitare di ripetersi. Paura.

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Un po' mi fa senso che la parte di batteria della seconda si interrompe "male" in alcuni punti. 

Comunque aldilà di quel suono ritmici li la canzone è 100% Bon Iver...è tutto un fatto di sound. Il che va benissimo ovviamente, ma prima di parlare del Kid A Boniveriano aspetterei..

Kid A è stata una rivoluzione ben aldilà dei suoni, è proprio un metodo di comporre molto diverso, vedremo se questo album si classifica in questa categoria o in quella degli album di cambiamento più per il sound che non per la composizione (penso più ad un Achtung Baby in questo senso..). Oppure magari non cambierà un cazzo, chissà...

Però i brani mi incuriosiscono, anche se mi auguro che non ci sia troppa influenza di James Blake (che nel primo pezzo è notevole)

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La parabola di Vernon è veramente interessante e per certi versi i paragoni radioheadiani / yorkeiani non sono totalmente campati in aria: l'importanza di non ripetersi mai e di non fare ogni volta lo stesso disco è vitale.

Questo è partito con due chitarre effettate (per quanto molto curate) in una baracca in mezzo ai boschi e in un gioco di aggiunte a incastri con il secondo album è arrivato a una maturità sonora, diciamo una primavera, davvero invidiabile. Ora il rischio è: autocopiarsi o no? Da 'sti due pezzi, soprattutto il secondo, pare voglia imboccare una strada diversa. Magari non lo seguiranno tutti, ma è il bello del passo oltre il proprio sentiero e per questo merita stima.

PS: se penso che For Emma, Forever Ago è uscito nove anni fa, mi vien male. :bye:

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  • 2 weeks later...

Come ha scritto Pet qualche post fa, anche per me il "si è bevuto il cervello" è stato il sentimento più concreto.

Poi mi sono imbattuto nella descrizione-presentazione del disco fatta da un suo caro amico (o meglio, della gestazione che ha portato a tutto questo marasma di cabala, simbolismi e religioni assortite) e la cosa si è fatta molto intrigante perché racconta una storia.

Se avete dieci minuti da dedicarci è una bella lettura: http://boniver.org/bio

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11 minutes ago, TomThom said:

Come ha scritto Pet qualche post fa, anche per me il "si è bevuto il cervello" è stato il sentimento più concreto.

Poi mi sono imbattuto nella descrizione-presentazione del disco fatta da un suo caro amico (o meglio, della gestazione che ha portato a tutto questo marasma di cabala, simbolismi e religioni assortite) e la cosa si è fatta molto intrigante perché racconta una storia.

Se avete dieci minuti da dedicarci è una bella lettura: http://boniver.org/bio

Grazie, Tomma'
Questi sì che sono contenuti, altro che instagram! Guardate anche il sito che SPETTACOLO! http://boniver.org/

Speriamo che la musica sia all'altezza (sarà difficile...)

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