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Può un'opera d'arte essere politica?


  

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  1. 1. Arte può essere politica?

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Quarto_stato_ok.jpg

può essere politica... anche se dipende dall'accezione che dai al termine "politico"...

l'arte è espressione del singolo, e se il singolo sente la necessità di esprimere le sue opinioni politiche attraverso l'arte, ben venga!

prendi caravaggio: dipinge personaggi biblici commissionatigli in una maniera totalmente distante da quella consueta (es: Matteo a San Luigi dei Francesi, o la morte della vergine), cercando di evidenziare come, secondo lui, l'incarnazione della divinità non è in quell'uomo vestito d'oro che siede su un trono, ma nelle persone di tutti i giorni, nell'esattore delle tasse, che barbuto e sporco scrive il vangelo...anche questa è politica, no?

anche se io però preferisco l'arte diversa, quella che ti fa allontanare dal mondo quotidiano, che ti fa vedere tutto da una prospettiva differente, che ti fa PENSARE!

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Vado a comprarmi una borsetta.

Consuelo, non ci siamo ancora conosciuti, ma dopo questa conclusione nel mio simpatimetro sei salita moltissimo, ah ah! :clapclap:

Bello l'intervento di Tommasino. :ok:

Perin è scappato con l'urinatoio di Duchamp tra le gambe...o forse era la coda?...

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bah, bah, bah, potete postare tutti gli esempi del mondo, resto convinto che la vera Arte, sia quella che spinge l'uomo in avanti, che inventa, che destabilizza, che va oltre.

non quella che ti fa pensare all'attuale governo etc.

poi per carità, si, se fatta bene sempre arte è, ma secondo me inferiore.

e per rispondere a non mi ricordo chi: no, la tecnica non è fondamentale, è assolutamente secondaria. in pittura come in musica per dire. con la tecnica si arriva solo fin là, è l'idea che fa la differenza netta.

certo un po' di tecnica non fa mai male. ma solo quella è ridicola, son finiti i tempi dei fottuti tecnicismi in fotografia, pittura, musica, mamma che noia. e non sto esaltando la sperimentazione fine a sè. parlo di idee.

e per tornare al discorso di prima, uno che posta tutti i giorni di berlusconi che idee illuminanti volete che proponga al mondo? :lol:

silenzio, e meditazione. pensare.

non chiasso blabla e bandiere.

dai.

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bah, bah, bah, potete postare tutti gli esempi del mondo, resto convinto che la vera Arte, sia quella che spinge l'uomo in avanti, che inventa, che destabilizza, che va oltre.

non quella che ti fa pensare all'attuale governo etc.

poi per carità, si, se fatta bene sempre arte è, ma secondo me inferiore.

e per rispondere a non mi ricordo chi: no, la tecnica non è fondamentale, è assolutamente secondaria. in pittura come in musica per dire. con la tecnica si arriva solo fin là, è l'idea che fa la differenza netta.

certo un po' di tecnica non fa mai male. ma solo quella è ridicola, son finiti i tempi dei fottuti tecnicismi in fotografia, pittura, musica, mamma che noia. e non sto esaltando la sperimentazione fine a sè.

e per tornare al discorso di prima, uno che posta tutti i giorni di berlusconi che idee illuminanti volete che proponga al mondo? :lol:

silenzio, e meditazione. pensare.

non chiasso blabla e bandiere.

dai.

Bella risposta. Condivisibile in buona parte, soprattutto quella su Berlusca (compraci due terzini perdino!). Solo, non penso che l'arte porti l'uomo veramente avanti...la cosa davvero affascinante è avere scoperto un nuovo limite, una prospettiva diversa da cui ammirare il vuoto e l'immenso finito che ci circondano, che ci definiscono, che ci annullano (?). Insomma il buon vecchio "Au fond de l'inconnu pour trouver du nouveau!" baudelaireiano. Tornando al tuo discorso, penso che tu voglia riferirti all'arte esplicitamente politica, e in tal caso sì, allora difficilmente è davvero grande. La stessa Eneide, per voler toccare gli astri dell'arte di ogni epoca, è inferiore all'Iliade e all'Odissea, così come il miglior Delacroix non è quello apologetico nei confronti della rivoluzione o di Napoleone, ma quello di Viva la Vida...ehm, La libertà che guida i fan dei Coldplay...beh, ci siam capiti! ;)

In conclusione, W i Verdena, abbasso Satriani! :P

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beh sul fatto che l'arte non possa inventare nulla non sono troppo d'accordo. vedi per esempio i futuristi. han tirato fuori delle idee che la gente dell'epoca manco si sognava minimamente non solo di partorire, ma addirittura di accettare, cerebralmente intendo.

e 50 anni dopo il mondo ha iniziato a girare come loro l'avevano immaginato.

questo secondo me è uno degli esempi più lampanti del ruolo che dovrebbe avere l'arte. darci un calcio nel sedere.

e su satriani concordo tutta la vita! :lol:

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beh sul fatto che l'arte non possa inventare nulla non sono troppo d'accordo. vedi per esempio i futuristi. han tirato fuori delle idee che la gente dell'epoca manco si sognava minimamente non solo di partorire, ma addirittura di accettare, cerebralmente intendo.

e 50 anni dopo il mondo ha iniziato a girare come loro l'avevano immaginato.

questo secondo me è uno degli esempi più lampanti del ruolo che dovrebbe avere l'arte. darci un calcio nel sedere.

e su satriani concordo tutta la vita! :lol:

Mmm...sarà che io tendo sempre a notare il lato più distruttivo e decadente delle novità, e che il futurismo mi ha sempre lasciato un po' freddino (anche se c'è un tipo italiano, di cui ora mi sfugge il nome, che ha scritto un paio di racconti divertentissimi...), però non posso darti torto. E la tua conclusione non posso che condividerla appieno!

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Mmm...sarà che io tendo sempre a notare il lato più distruttivo e decadente delle novità, e che il futurismo mi ha sempre lasciato un po' freddino (anche se c'è un tipo italiano, di cui ora mi sfugge il nome, che ha scritto un paio di racconti divertentissimi...), però non posso darti torto. E la tua conclusione non posso che condividerla appieno!

no io invece al contrario adoro la furia artisticamente folle di quel periodo! basti ricordare la conquista di Fiume, ad opera di D'annunzio e altri scellerati, che han preso, son andati lì, e han cacciato a pedate chiunque si opponesse, trasformando la città in un autentico laboratorio artistico, creativo, politicamente scorretto, in cui fare il fattibile. tutto quello che una mente malata motivata poteva concepire, loro l'han fatto lì dentro, esperimenti aereonautici e orgiette varie incluse! :prego:

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no io invece al contrario adoro la furia artisticamente folle di quel periodo! basti ricordare la conquista di Fiume, ad opera di D'annunzio e altri scellerati, che han preso, son andati lì, e han cacciato a pedate chiunque si opponesse, trasformando la città in un autentico laboratorio artistico, creativo, politicamente scorretto, in cui fare il fattibile. tutto quello che una mente malata motivata poteva concepire, loro l'han fatto lì dentro, esperimenti aereonautici e orgiette varie incluse! :prego:

Toglimi una curiosità, quando parli di futurismo, ti limiti ad approvare le "idee di fondo" del movimento senza soffermarti sugli artisti, o arrivi ad esaltare gentaglia come Marinetti o il Boccioni scultore? :uhm:

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Toglimi una curiosità, quando parli di futurismo, ti limiti ad approvare le "idee di fondo" del movimento senza soffermarti sugli artisti, o davvero arrivi ad esaltare gentaglia come Marinetti o il Boccioni scultore? :uhm:

idee di fondo, ma prima ancora lo spirito di rivoluzione culturale, la dinamite che avevano nelle loro teste, in tutti i sensi.

lo spirito che li muoveva quindi.

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Mmm...non so nulla di quel che facevano a Rijeka (l'ho scritta solo per irritare), sembra interessante, e pur non essendo molto in sintonia con i miei gusti estetici, riconosco che il futurismo abbia avuto una grandissima importanza per introdurre al '900 il mondo dell'arte svecchiandolo da quel gusto che ormai dal decadente (che adoro) era passato al marcio e al putrescente ormai...

Volevo dire a Pan che grazie a gentaglia come Marinetti, che da rappresentante istituzionale dell'arte fascista (penso sia diventato ministro della cultura, presidente dell'Accademia della Crusca o qualcosa del genere) può stare sulle balle, e pseudonazisti vari, si siano innalzate e di molto le vette dell'Umanità. L'arte spesso "va contro", distrugge, si oppone a prescindere alla conformazione del reale, lo trasfigura per superarlo. Non han mai voluto davvero bruciare i musei...

Senza fare un elenco poco significativo, D'Annunzio non era certo un genio (semmai è stato più un grande "dizionario" della letteratura italiana), ma ha scritto cose magnifiche e sperimentato di tutto; ancora più importante, ha vissuto una vita piena d'arte, parafrasando Wilde...

In conclusione, meglio un Marinetti che l'ennesimo intellettuale che segue l'onda contemporanea: meglio vedere e leggere assurdità o mostruosità che ci fanno sbavare dalla rabbia che sentirsi ripetere cose che sappiamo già, che possiamo vedere con i nostri occhi...ci servono altri occhi per vedere un altro mondo.

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Mmm...non so nulla di quel che facevano a Rijeka (l'ho scritta solo per irritare), sembra interessante, e pur non essendo molto in sintonia con i miei gusti estetici, riconosco che il futurismo abbia avuto una grandissima importanza per introdurre al '900 il mondo dell'arte svecchiandolo da quel gusto che ormai dal decadente (che adoro) era passato al marcio e al putrescente ormai...

Volevo dire a Pan che grazie a gentaglia come Marinetti, che da rappresentante istituzionale dell'arte fascista (penso sia diventato ministro della cultura, presidente dell'Accademia della Crusca o qualcosa del genere) può stare sulle balle, e pseudonazisti vari, si siano innalzate e di molto le vette dell'Umanità. L'arte spesso "va contro", distrugge, si oppone a prescindere alla conformazione del reale, lo trasfigura per superarlo. Non han mai voluto davvero bruciare i musei...

Senza fare un elenco poco significativo, D'Annunzio non era certo un genio (semmai è stato più un grande "dizionario" della letteratura italiana), ma ha scritto cose magnifiche e sperimentato di tutto; ancora più importante, ha vissuto una vita piena d'arte, parafrasando Wilde...

In conclusione, meglio un Marinetti che l'ennesimo intellettuale che segue l'onda contemporanea: meglio vedere e leggere assurdità o mostruosità che ci fanno sbavare dalla rabbia che sentirsi ripetere cose che sappiamo già, che possiamo vedere con i nostri occhi...ci servono altri occhi per vedere un altro mondo.

No Dan.

Marinetti era un mediocre. Come poeta, come uomo, come artista.

Era un mediocre nel momento in cui dà una opera a Parigi e, visto che viene ricoperto di scorreggie, inizia anche lui a fischiare gli attori sul palco, la SUA opera. Nasce così la “voluttà d'esser fischiati”: i futuristi saranno quelli che vanno in scena a prendersi gli ortaggi, a dire il vero lui voleva prendersi baci e abbracci.

Era un mediocre quando andava a Parigi a "studiare al collegio" (dal quale fu espulso, dice lui, in verità non superò neanche un esame) per spasciarsi di festini, donne, alcool e risse.

Era un mediocre nel momento in cui con la sua gang andava a manganellare Soffici, un cubista che aveva criticato i quadri futuristi, e di fronte alla denuncia del Soffici si offrì di "ricompensarlo" offrendogli un aiuto economico per la sua rivista, che poi diverrà la più importante d'avanguardia italiana.

Era un mediocre nel momento in cui diventa presidente dell'accademia della crusca senza saper parlare l'italiano (si, parlava in dialetto, l'italiano non lo padroneggiava).

Era un mediocre nel momento in cui, vista la sua scarsa sintassi italiana, "no, è meglio parole in libertà, tutto slegato, tutto mallarmèesco", ignoranza bieca spacciata da innovazione, che tra l'altro fece calare di molto le tirature della rivista di cui sopra.

Era un mediocre nel momento in cui va via da Fiume (cappottando per la seconda volta in macchina, la prima volta la usò per pretesto di esaltazione della "Velocità", solo dopo molti anni affermò che in sostanza si era abbastanza cagato sotto quella volta), per non mettere in ombra il Comandante, quando in verità il Comandante stesso non sapeva cosa fargli fare).

Era un mediocre nel momento in cui candidandosi con il Partito Fascista (ma poi avrà simpatie socialiste, credendo che vinceranno anche in Italia, ovviamente simpatie dimenticate all'istante una volta salito il PNF del suo amicone Benito), assieme a Mussolini e Toscanini nella prima lista fascista milanese, prendendosi una solenne trombata. La notte delle elezioni, lui e il futuro duce vengono arrestati, Mussolini si fa 24 ore di carcere, lui tre settimane, e capita l'antifona, costringe i redattori del quotidiano romano pagato da lui a sospendere "il monotono e abbruttente rubinetto di articoli politici".

Altro che rivalutare Marinetti, negli anni '20 era molto meno stimato di quanto lo sia ora, ed era una stima eccessiva, insensata, alimentata dal clima di ignoranza generale presente in Italia in quegli anni, più interessati agli scopalizi di D'Annunzio che al fatto che, "Pioggia nel pineto" a parte, fosse un scrittore preso per il culo dal 90% della critica mondiale.

Poi, il futurismo è un'altra questione. I quadri di Boccioni li amo, le architetture di Sant'Elia son geniali. Ma Marinetti, no, Marinetti è uno di quei parassiti che renderanno la cultura una metastasi finchè verranno ricordati.

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ah ora boccioni scultore fa cagare? :blink:

vabbè meglio che smetta di postare....

per il resto che dire...beh chi denigra il futurismo parte un po' prevenuto, è l'avanguardia più interessante in assoluto...poi sant'elia :wub:

ah, pan ha ragione su d'annunzio e marinetti

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Ok, io di Marinetti conoscevo praticamente solo il Manifesto Futurista... :P

La mia era più un'esternazione sul futurismo in generale. E D'Annunzio mi sta abbastanza su, ma ha scritto cose molto belle...solo era originale come la pubblicità del Dash per lo più.

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Guarda massimo guarda.

Questi due YBAs brothers mi hanno destabilizzata. sì sì. Perchè ho riso sadicamente vedendo teste di nazisti impalate, corpi geneticamente improbabili che si facevano beffe di cadaveri squartati, scheletri che guidavano carcasse di furgoncini con marchio Mc Donald.

Wow, perfetto per il prossimo film di Rodriguez.

E poi oggi in autobus mentre leggevo I fratelli karamazov ho pensato che tutto quel Fucking Hell volesse dire qualcosa di più.

Perchè in tutto quel sangue, provi pietà per quello che la storia ha identificato come il male.

Perchè non puoi non fare alcuni basilari collegamenti mentali di fronte ad un inutile statuina in plastegon appesa ad una croce, sebbene con una piccola, quasi invisibile, svastica.

Dovremmo forse, perdonare?

L'arte mira all'atemporalità, ma difficilmente potrà essere astorica.

Ovvero: partiamo dalla nostra storia, dalla mia contemporaneità e la sublimo, la rendo atemporale, perchè mi sposto sul piano immediatamente successivo della vita, morte, universali.

Una puttana dipinta da Kirchner può essere una critica contingente rivolta al perbenismo borghese tedesco, ma a distanza di un secolo rimane l'immagine sofferente di una ragazzina spenta, espressivamente marcia.

Atemporale, appunto.

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