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Noel Gallagher


TomThom

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Non so come si faccia a giudicare un disco al primo ascolto, non riesco a sbilanciarmi dico solo che la prima e the big stuff odorano di capolavoro. Il mood del disco mi sembra malinconico, oscuro, forse potrebbe essere il disco oscuro che mi aspettavo dagli oasis qualche anno fa e da noel adesso.

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Sono a metà del mio secondo ascolto, diciamo che snocciolarne le virtù dei singoli pezzi sarebbe ormai un po' inutile perché lo avete già fatto voi. Volevo porre l'accento su quello che rende questo lavoro DECISAMENTE più interessante e degno di rispetto del primo album (che era un discone!):

- La produzione dinamica, sexy, calda; un intero cosmo di differenza col brickwalling di Dave Sardy. Che aspettava Noel a prodursi gli album da solo? E' un ottimo sarto, per ogni canzone ha trovato l'abito perfetto.

- Le batterie: certo, nel primo album il songwriting un po' alla Ray Davies non permetteva di variare troppo, ma restava sempre un qualcosa che non mi ha esaltato. Anche per questo aspetto, non c'è assolutamente paragone.

- Il coraggio. Mentre High Flying Birds era la quintessenza dei classici riferimenti del nostro, Chasing Yesterday va fuori dalla comfort zone e la prende pure un po' per il culo.

Bravo, Noel.

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Damon, Thom, Noel.

Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo.

:prego:

Riverman: 10 e lode. Uno dei suoi pezzi migliori di sempre. Master-fucking-piece.

The Heat of the moment: 6,5. Radiofonica, scorre via, nonostante nanana e campane.

The Girl with Xray eyes: 10+. Progressione armonica meravigliosa, atmosfera a la the masterplan. Noel ti amo.

Lock all the doors: 6. Canzone di 20 anni fa e si sente. Piacevole, sicuramente sarà fighissima dal vivo, ma manca la voce di Liam.

The Dying of the light: 8. Ballatona tipica da Noel, per melodia e testo. Bella.

The Right Stuff: 10++. Per me la vera sorpresa del disco, il pezzo che da Natalino non mi aspettavo. L'evoluzione di Alone on the rope - che a mio parere era uno dei pezzi più interessanti del primo periodo.

While the song remains the same: 7. Ancora non l'ho decifrata bene. Direi che è la più legata al disco d'esordio degli HFB, mi ricorda Stranded on the wrong beach.

The Mexican: 8. Attacco con cow bell, riffone da Queens of the stone age. Ma melodia gallagheriana al 100%.

You know you can't go back: 7. Messaggio a chi gli richiede di formare gli Oasis? La più indie rock del lotto, super radiofonica, candidata a prossimo singolo.

The ballad of the mighty I: 8,5. Mi cospargo il capo di cenere, messa alla fine del disco mi ha spiazzato. E continua a salire. Yes I'll find you.

Natalino TVTTTB.

e se non ricordo male, nella deluxe edition ci sta pure Revolution Song :wub:

“I know I’m going to be accused of sax crimes. I'm guilty of saxual harassment. But fuck it. This is not Oasis. There’s nobody to tell me not to do it. And please don’t think about the guy from Spandau Ballet. Think about a dude from New Orleans in 1963, smacked out of his head and incredibly cool."
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Quattro ascolti, inizio a capirci qualcosa.



Riverman 11/10 Eleganza pura. Melodia Noel al 100%, arrangiamento crepuscolare da club con perla di ottone in coda.


The Heat of the moment: 6/10 Rimane mediocre ma si fa ascoltare, valorizzata dal contesto "disco".


The Girl with Xray eyes: 11/10. Autunnale e malinconica, meditativa. Melodia che ti scava dentro con tanto di sezione "sghemba", chapeau.


Lock all the doors: Skip. .


The Dying of the light: 8/10. La ballad che ti aspetti e che, come sempre, ti stende.


The Right Stuff: 11/10. Una specie di monolite lounge-psichedelico. La "Any colour you like" a firma Noel Gallagher. Meraviglia allo stato puro.


While the song remains the same: 9 /10 Altra bomba atomica: il seme è quello di Falling Down, cavalcata epica in cui si comincia contemplando un paesaggio in quiete e si finisce schiantati contro un muro di suoni.


The Mexican: Skip.


You know you can't go back: Skip.


The ballad of the mighty I: 7.5/10 Continua a non convincermi in pieno, ma è molto valorizzata dalla posizione. Bella.



Nel complesso promosso, direi promossissimo se non ci fossero i riempitivi ma va bene così. I pezzi forti sono straordinari, tanta roba davvero. Molto diverso dal precedente, più maturo a livello di scrittura, arrangiamenti e produzione: classe pura in alcuni momenti.


Nota: Sezioni ritmiche allucinanti.


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The Right Stuff: 11/10. Una specie di monolite lounge-psichedelico. La "Any colour you like" a firma Noel Gallagher. Meraviglia allo stato puro.

While the song remains the same: 9/10 Altra bomba atomica: il seme è quello di Falling Down, cavalcata epica in cui si comincia contemplando un paesaggio in quiete e si finisce schiantati contro un muro di suoni.

The Mexican: Skip.

Questo è il cuore del disco. La serratura con la chiave dentro.

Peccato per The Mexican, che è venuta male. Le altre due sono oceaniche.

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Questo è il cuore del disco. La serratura con la chiave dentro.

Peccato per The Mexican, che è venuta male. Le altre due sono oceaniche.

Per me invece il cuore è spostato una traccia verso l'alto: comincia con The Death of The Light e finisce con While the Song...

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Riverman: Perfetta per impostare il mood del disco. Natalino scrive questa tipologia di brano da 20 anni, ma ogni volta la fa sempre meglio. 10+


The Heat of The Moment: Senza pretese, il suo lo fa. 7


The Girl with X-Ray Eyes: Ma l'inizio del giro è Stairway to Heaven! Ha anche un che di Girl dei Beatles, e non insultatemi, ma ci sento dentro una versione pulita dei Muse di Showbiz, sopratutto al momento del miniassolo a metà disco e del ritornello. Un ottimo melting pot di terronate, vestite con gran classe, ovvero con il sound di Noel dal 2011 a oggi. 8


Lock all The Doors: Cos'è, ha tirato fuori gli scarti di Definitely Maybe? Sembra il pezzo di uno sfigato che cerca di copiare gli Oasis, non del creatore di quel sound. ln(0.001)


The Dying of The Light: Qui invece ha ripescato direttamente da Standing on the Shoulder of Giants, che per me, tra i loro dischi "normali", è il migliore degli Oasis. Ballatona alla Noel. Approvata. 8+


The Right Stuff/While the Song Remains the Same: Cosa non darei per arrivare a 50 anni, nel mio ambito lavorativo, come c'è arrivato Noel nel suo. La prima la sorella maggiore di Alone on the Rope, solo molto meglio. La seconda è la minaccia di un crescendo atteso e che mai si concretizza, lasciando l'ascoltatore sempre in tensione. e^15


The Mexican: Beh, almeno ti riporta alla realtà, ovvero che è pur sempre Noel Gallagher, ottimo mestierante ma non Wagner ai tempi del Tristano. Inutile.


You Know You Can't Go Back: Anche qui, questo pezzo l'ho sentito fare a milioni di wannabe. Certo, lui è l'originale, quindi è il pezzo è comunque più valido delle copie, ma non riesce a togliersi l'etichetta di riempitivo. 5


The Ballad of the Mighty I: Un voto non basta a sintetizzare quanto voglio bene a Noel quando mi scrive questi pezzi. YES I'LL FIND YOOUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU


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The Right Stuff/While the Song Remains the Same: Cosa non darei per arrivare a 50 anni, nel mio ambito lavorativo, come c'è arrivato Noel nel suo. La prima la sorella maggiore di Alone on the Rope, solo molto meglio. La seconda è la minaccia di un crescendo atteso e che mai si concretizza, lasciando l'ascoltatore sempre in tensione. e^15

C'è poco da fare: questo uno-due ha fatto innamorare tutti. Noel a Ferragosto spacca!

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