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Lacatus

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Just now, @li said:

Io nn l’ho ancora capito bene. E per ora nn sono affatto convinta che parli della guerra.

O guerra o più precisamente pulizia etnica. Se non è un rastrellamento visto dagli occhi di lo patisce quello che viene descritto non so cosa altro immaginare.

È comunque un distillato di tragedia, tu che sensazione hai? 

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2 hours ago, HypFra said:

O guerra o più precisamente pulizia etnica. Se non è un rastrellamento visto dagli occhi di lo patisce quello che viene descritto non so cosa altro immaginare.

È comunque un distillato di tragedia, tu che sensazione hai? 

Per ora proprio nn saprei ma generalmente Thom nn è quasi mai disdascalico; piuttosto utilizza le descrizioni come metafore. 
Se scrive drones, vale a dire, nn parla di droni. O almeno di solito è così. Però stavolta ci sarebbe già Bending a fare eccezione.

Dammi tempo che sto elaborando una cosuccia (spero) interessante.

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Azzo me la sono risentita ed è risalita, è bella per dinci Bacco. Più che altro inizio a sentirla fuori contesto rispetto al disco, comunque per me il flauto si sente a sufficienza e quella coda è una goduria di pura world music anni '70. Solo che dura troppo poco.

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Just now, echoes said:

Azzo me la sono risentita ed è risalita, è bella per dinci Bacco. Più che altro inizio a sentirla fuori contesto rispetto al disco, comunque per me il flauto si sente a sufficienza e quella cosa è proprio goduriosa.

Per me questa e You Know Me! viaggiano assieme, pur essendo una velocissima e l'altra lentissima: entrambe hanno un'aura di misticismo.

Ora che le ho trovato una compagna, finalmente comincio a sentirla parte di WOE :)

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12 minutes ago, echoes said:

Azzo me la sono risentita ed è risalita, è bella per dinci Bacco. Più che altro inizio a sentirla fuori contesto rispetto al disco, comunque per me il flauto si sente a sufficienza e quella coda è una goduria di pura world music anni '70. Solo che dura troppo poco.

quando finisce doveva ricominciare da capo

voglio morire con nelle orecchie thom che dice and allll that iceeeee and all that fiiiiiireee ^_^

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3 minutes ago, Lacatus said:

Sono l'unica che quando dice all that fire, all that ice visualizza le copertine di Amnesiac e Kid A?

Si eh? 
Ok cerco uno bravo :)

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Questo brano rappresenta esattamente ciò che, nella mia testa, doveva essere il post-TKOL

PS: Skinner qua davvero clamoroso. Non si tratta tanto di una questione tecnica (perché in quell'ambito è il più preparato dei tre) ma di come arrangiare un pezzo con gusto e fantasia.

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Grandissimo pezzo e legato al resto dell'album dalle parti suonate. Ecco questa è una composizione che se fosse finita in Thom solista sarebbe stata bella ma meno di impatto in quanto l'avrebbe lavorata solo in chiave sintetica. Invece batteria, basso e flauti creano un'atmosfera magica tra sintetico e "world".

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Just now, echoes said:

Grandissimo pezzo e legato al resto dell'album dalle parti suonate. Ecco questa è una composizione che se fosse finita in Thom solista sarebbe stata bella ma meno di impatto in quanto l'avrebbe lavorata solo in chiave sintetica. Invece batteria, basso e flauti creano un'atmosfera magica tra sintetico e "world".

Bravo è quello che intendevo quando mi dicevo che mi ricordava una Nose Grows Some "cresciuta".

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2 hours ago, molonovo said:

Questo brano rappresenta esattamente ciò che, nella mia testa, doveva essere il post-TKOL

2 hours ago, echoes said:

Grandissimo pezzo e legato al resto dell'album dalle parti suonate. Ecco questa è una composizione che se fosse finita in Thom solista sarebbe stata bella ma meno di impatto in quanto l'avrebbe lavorata solo in chiave sintetica. Invece batteria, basso e flauti creano un'atmosfera magica tra sintetico e "world".

2 hours ago, @li said:

Bravo è quello che intendevo quando mi dicevo che mi ricordava una Nose Grows Some "cresciuta".

Rispondo a tutti e tre in un colpo: è proprio così, Teleharmonic ci da la visione di quello che sarebbe stato l'orizzonte musicale dei Radiohead se Thom invece di pubblicare Tomorrow's Modern Boxes da solo, avesse portato quelle "demo" agli altri Radiohead, dando vita a un A Moon Shaped Pool alternativo, con dentro pezzi come Truth Ray, Nose Grows Some, Interference, ecc...

Il famoso "very old + very new technology" :)

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2 hours ago, molonovo said:

PS: Skinner qua davvero clamoroso. Non si tratta tanto di una questione tecnica (perché in quell'ambito è il più preparato dei tre) ma di come arrangiare un pezzo con gusto e fantasia.

2 hours ago, Wanderer said:

Telearmonia per me è uno dei brani in cui Skinner fa le cose migliori

Vero.

Soprattutto quando colpisce quel rullante, con quel ritmo brasileiro  :afro: 

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Sì la sensazione è proprio questa ovvero che Wall of Eyes indichi le direzioni che i Radiohead avrebbero potuto prendere (e voluto prendere probabilmente) ma che per vari motivi non hanno preso.

Read The Room poteva essere il filone post Twisted Words, Teleharmonic e I Quit il post TKOL, Wall of Eyes il dopo Pool e così via.

Diciamo che questo disco mi ha confermato quella sensazione di "vorrei ma non posso" sia di TKOL che di AMSP. Più del primo che del secondo ma anche lo Stagno l'ho sentito come un disco fatto di compromessi.

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2 hours ago, echoes said:

Grandissimo pezzo e legato al resto dell'album dalle parti suonate. Ecco questa è una composizione che se fosse finita in Thom solista sarebbe stata bella ma meno di impatto in quanto l'avrebbe lavorata solo in chiave sintetica. Invece batteria, basso e flauti creano un'atmosfera magica tra sintetico e "world".

Concordo su tutto, ma quei flauti però mi sanno  di prog, più che di world music…mi ricordano qualcosa dei jethro tull…

Comunque, ho notato qualche critica a questo pezzo, ma è solo perché siamo assuefatti alla bellezza…

Io che con l’avevo mai sentito riconosco che ha qualcosa di speciale, un pezzo magico, siamo su livelli altissimi di qualità…

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1 hour ago, SmashingHead said:

Per me in particolare da 1:58 in poi, con Somewhere You'll be there, ci potresti tranquillamente sostituire la voce di Ocean.

Non dimentichiamo che Jonny compare tra i credits di Endless e che Sam Petts-Davies è Recording Enginer & Programmer di Blond

Jonny compare tra i credits anche su quella meraviglia di Siegfried su Blond, credo che abbia composto gli archi che si sentono da 2:50:

 

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