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Strano però che i Radiohead non si siano mai cimentati con musica di questo tipo, da loro una canzone come bending hectig degli smile me la sarei aspettata spesso già prima del resto talentuosi come sono credo riuscirebbero a far bene

Blow Out sicuro non è post rock però magari avessero continuato su quella strada da quella coda strumentale

Live vorrei sentire Blow Out più che la maggior parte di IR messo assieme

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1 minute ago, MyIronAlien said:

Strano però che i Radiohead non si siano mai cimentati con musica di questo tipo, da loro una canzone come bending hectig degli smile me la sarei aspettata spesso già prima del resto talentuosi come sono credo riuscirebbero a far bene

Blow Out sicuro non è post rock però magari avessero continuato su quella strada da quella coda strumentale

Live vorrei sentire Blow Out più che la maggior parte di IR messo assieme

Sì, come avevo scritto quando uscì Bending ha di sicuro un sound che si rifà al post. Però giusto così, i Radiohead sono bravi nella contaminazione con altro.

1 minute ago, The_Tourist said:

Comunque il post-rock è stato qualcosa di davvero germinante, perché ha alimentato quello che oggi è l'elettronica e l'ambient, ma pure la dub... È partito dalle chitarre ed è volato altrove. 

Esatto, bravissimo. Un genere seminale, così come il trip hop e l'intelligent techno. Gli anni '90 sono ancora vivi.

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4 minutes ago, The_Tourist said:

Solo se suoni come gli exlposion in the sky, che non si sono mai mossi fuori da quel territorio. 

tanto per cambiare mi trovi d'accordo.

1 minute ago, The_Tourist said:

Questo è un ottimo esempio, BH è il classico pezzo post-rock adattato alla forma canzone (o viceversa).

e All I Need nn è tanto diversa...

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3 minutes ago, Wanderer said:

Quando sono cominciati ad arrivarmi comunicati stampa di dischi da recensire, ho capito perchè c'è il fiorire di etichette.:laugh: Le stesse agenzie ti mandano di quei comunicati che descrive un disco come mexican folk metal è definibile come "sobrio":laugh:

edo ma hai mai guardato le definizioni sulle piattaforme di streaming? ogni tanto mio figlio mi fa delle domande tipo: ma sta roba è "new alternative o psychedelic pop"? 

ma su dai :D

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Just now, @li said:

edo ma hai mai guardato le definizioni sulle piattaforme di streaming? ogni tanto mio figlio mi fa delle domande tipo: ma sta roba è "new alternative o psychedelic pop"? 

ma su dai :D

No ma guarda sono una roba assurda:laugh: posto che mediamente mi arrivano comunicati di dischi di cui me ne frega na mazza, sono artisti molto piccoli (magari anche bravi) ma nel comunicato pare che ti abbiano mandato il nuovo disco dancefloor oriented kraut di Tommaso D'Aquino, Summa Teologica.

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2 hours ago, modifiedbear said:

Sono stato un *enorme* fan dei Mogwai e dei Tortoise da ragazzo. Oggi sarò curioso di riascoltare qualche disco consumato nel passato e lasciato impolverare per 15 anni. Chissà che effetto... 😮

Dio buono questi salti nel passato super pericolosi.
Il mio stato attuale dopo una navigata da Young Team a Hardcore Will Never Die But You Will --> :ph34r:
Nostalgie canaglie e capelli bianchi.

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1 hour ago, echoes said:

Ha enormemente senso, molto di più oggi che all'epoca.

Peraltro è chiaramente identificabile aprendo Scaruffi o ancora Ondarock  o di nuovo Pitchfork. Proprio perché c'è stata una generica codificazione che prevede, a grandi linee, l'utilizzo della strumentazione rock in maniera totalmente atipica (quindi wall of sound - arpeggio dilatato - assenza di forma canzone - eventuale complessità delle strutture - ricerca della rarefazione ecc.).

Sicuramente può aver senso in termini storici e per catalogare gruppi magari non più in attività, ma etichettare oggi un gruppo come post-rock me lo fa suonare immediatamente come vecchio. vedi sempre i poveri explosions in the sky, che sono bravi e mi piacciono, ma immediatamente mi sanno di vecchio.

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2 hours ago, The_Tourist said:

Sicuramente può aver senso in termini storici e per catalogare gruppi magari non più in attività, ma etichettare oggi un gruppo come post-rock me lo fa suonare immediatamente come vecchio. vedi sempre i poveri explosions in the sky, che sono bravi e mi piacciono, ma immediatamente mi sanno di vecchio.

Questo vale per qualsiasi album "di genere", compreso il rock normale. In ogni caso l'ultimo album contemporaneo post rock che ho ascoltato e che ha catturato la mia attenzione fu quello dei This Will Destroy You, Tunnel Blanket del 2011. Per il resto il genere ha dato il suo meglio tra i '90 e i primi '00 senza dubbio.

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23 hours ago, echoes said:

 

Proprio così, venne confuso uno spirito "sperimentatore" con un filone completamente diverso. Che poi, diciamola tutta, ma allora i Pink Floyd cos'erano? 

Con una tale accezione onnicomprensiva, non solo i Pink FLoyd, ma già gli stessi Red krayola, Hendrix, VU, Zappa erano post rock, per non parlare di roba tipo Popol Vuh.

Comunque per me, in terminini di sonorità, i germi del post sono in Red dei KC

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12 minutes ago, kid a said:

Con una tale accezione onnicomprensiva, non solo i Pink FLoyd, ma già gli stessi Red krayola, Hendrix, VU, Zappa erano post rock, per non parlare di roba tipo Popol Vuh.

Comunque per me, in terminini di sonorità, i germi del post sono in Red dei KC

Se ci riferiamo al filone decostruito degli Slint avoglia, proprio nel pezzo Red tra l'altro. Del resto a me anche le copertine dei due dischi dei Talk Talk hanno sempre rimandato al progressive rock.:)

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40 minutes ago, kid a said:

Con una tale accezione onnicomprensiva, non solo i Pink FLoyd, ma già gli stessi Red krayola, Hendrix, VU, Zappa erano post rock, per non parlare di roba tipo Popol Vuh.

Comunque per me, in terminini di sonorità, i germi del post sono in Red dei KC

Popol Vuh e Tangerine Dream sono i padri del suono dei Labradford, ci sta eccome.

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11 minutes ago, MyIronAlien said:

Ma prog e post sono lo stesso genere o no

Assolutamente no, anche se condivisono alcuni princìpi.

Il progressive si sviluppa principalmente nei '70 e prevede una evoluzione del "rock" mediante destrutturazione della forma canzone (si abbraccia la suite in più parti come nella classica oppure strutture atipiche e indefinibili devote al jazz) e si va a contaminare con la musica colta (avanguardia Novecentesca, classica, jazz, free jazz). Inoltre in parte di quella scena si iniziano anche a trattare tematiche alte (letteratura ad esempio) e a concepire i dischi come concept album quindi opere narrative o comunque in cui le tracce sono legate tra loro. Escludo da queste definizioni il kraut rock che per me tocca il prog ma in un modo talmente peculiare da essere un genere a parte.

Il post rock (nato e sviluppato nei '90) invece evolve il rock più che altro usandone la strumentazione in chiave innovativa e ricercando l'atmosfera d'ambiente: la chitarra per fare il muro di suono e l'arpeggio, batteria e basso che danzano in pause lunghe e nuove esplosioni. La struttura canzone non è quasi mai usata (in gran parte dei casi si utilizzano pezzi strumentali) oppure è dilatata in chiave atmosferica (Talk Talk, Hood, Bark Psychosis) in modo da renderla totalmente indecifrabile. Nel post rock mediamente non c'è alcun intento narrativo e la contaminazione con altri generi (soprattutto jazz per ritmiche e a volte uso di ottoni oppure influenze orchestrali come nei Godspeed) non è operata in chiave intellettuale ma emotiva.

Se dovessi farne un sunto concettuale: il progressive evolve il rock facendolo progredire verso "altro" con un'operazione più che altro intellettuale (da musica popular a musica colta), il post rock lo fa diventare altro da sé con intenti puramente emotivi o istintivi. Quindi mantenendo uno spirito proprio del rock ma tramutandolo in qualcosa di differente.

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On 8/3/2023 at 8:44 AM, echoes said:

E niente, stamattina dopo i post scambiati con @molonovo ho messo su Whatever You Love, You Are. Solo l'ascolto della opener mi ha provocato brividi ripetuti e un carico emotivo troppo alto per sostenere il resto, stavo quasi per spegnere. Ecco cosa intendo quando parlo di bellezza insostenibile.

:bye:

Dirty Three's Whatever You Love, You Are 20th anniversary: “A labyrinth of  unsullied splendour” – Sun 13

 

Immensi e inarrivabili, solo i Godspeed possono sedersi allo stesso tavolo.

A mio parere il loro disco più bello, sicuramente quello a cui sono più affezionato e che ho ascoltato di più.

Ne approfitto di questo thread - che scopro solo ora - per dire che il periodo del "post-rock" (che brutto nome...) è stato per me l'ultima fase interessante del rock (o, meglio, di ciò che rimaneva del rock). Dal 2002 al 2005 il mio interesse per le cose nuove in ambito "rock" si è progressivamente spento per svariate ragioni, su tutte il subentro prepotente della musica house e techno tra i miei ascolti e interessi (momento chiave della mia cultura musicale che mi ha aperto poi le orecchie alla musica africana, a quella sudamericana, a quella araba etc etc oltre ad amplificarmi la percezione del jazz e del blues).

Sinceramente non tutta la musica "post-rock" accumulata all'epoca desta in me le stesse emozioni di una volta quando mi capita di riascoltarla. Molte cose le trovo veramente noiose e derivative. Ci sono però alcune perle che per me brillano ancora come i primi 4 album dei Do Make Say Think, alcune cose dei Dirty Three e dei Labradford, i Gastr Del Sol, gli Storm & Stress e i primi Don Caballero (quelli con ancora Ian T. Williams alla chitarra), alcune cose dei June of 44, Papa M, primi Tortoise...

Da un punto di vista storico sostengo che lo spartiacque sia stato il 2001, anno in cui i Fugazi (ultima band rock realmente indipendente) pubblicano il loro ultimo LP e anno in cui gli Strokes (band di giovani ammiccanti, bellocci e fashion che mischiano Stones e Velvet riproducendoli in una versione adatta agli scaffali di un centro commerciale) pubblicano il loro primo LP diventando immediatamente i nuovi paladini dell'indie rock e la nuova immagine da immortalare su tutte le riviste di moda. Da lì in poi, a mio avviso, il rock è diventato definitivamente auto-referenziale e il sostrato di massa critica e alterità che portava orgogliosamente con sé si è svuotato lasciando posto ad una patina di ricordi, di revival.

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