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una poesia al giorno


kid b

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Я помню чудное мгновенье:

Передо мной явилась ты,

Как мимолетное виденье,

Как гений чистой красоты.

В томленьях грусти безнадежной

В тревогах шумной суеты,

Звучал мне долго голос нежный

И снились милые черты.

Шли годы. Бурь порыв мятежный

Рассеял прежние мечты,

И я забыл твой голос нежный,

Твой небесные черты.

В глуши, во мраке заточенья

Тянулись тихо дни мои

Без божества, без вдохновенья,

Без слез, без жизни, без любви.

Душе настало пробужденье:

И вот опять явилась ты,

Как мимолетное виденье,

Как гений чистой красоты.

И сердце бьется в упоенье,

И для него воскресли вновь

И божество, и вдохновенье,

И жизнь, и слезы, и любовь.

Ricordo il meraviglioso istante:

davanti a me apparisti tu,

come una visione fugace,

come il gesto della pura bellezza.

Nei tormenti di una tristezza disperata,

nelle agitazioni di una rumorosa vanità,

suonò per me a lungo la tenera voce,

e mi apparvero in sogno i cari tratti.

Passarono gli anni.

Il ribelle impeto delle tempeste

disperse i sogni di una volta,

e io dimenticai la tua tenera voce,

i tuoi tratti celestiali.

Nella mia remota e oscura reclusione

trascorrevano quietamente i miei giorni

senza deità, senza ispirazione,

senza lacrime, senza vita, senza amore.

Ma venne dell’animo il risveglio:

ed ecco di nuovo sei apparsa tu,

come una visione fugace,

come il genio della pura bellezza.

E il cuore batte nell’inebriamento,

e sono per esso risuscitati di nuovo

e la divinità e l’ispirazione,

e la vita, e le lacrime e l’amore.

Aleksandr Sergeevič Puškin

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Я помню чудное мгновенье:

Передо мной явилась ты,

Как мимолетное виденье,

Как гений чистой красоты.

В томленьях грусти безнадежной

В тревогах шумной суеты,

Звучал мне долго голос нежный

И снились милые черты.

Шли годы. Бурь порыв мятежный

Рассеял прежние мечты,

И я забыл твой голос нежный,

Твой небесные черты.

В глуши, во мраке заточенья

Тянулись тихо дни мои

Без божества, без вдохновенья,

Без слез, без жизни, без любви.

Душе настало пробужденье:

И вот опять явилась ты,

Как мимолетное виденье,

Как гений чистой красоты.

И сердце бьется в упоенье,

И для него воскресли вновь

И божество, и вдохновенье,

И жизнь, и слезы, и любовь.

Ricordo il meraviglioso istante:

davanti a me apparisti tu,

come una visione fugace,

come il gesto della pura bellezza.

Nei tormenti di una tristezza disperata,

nelle agitazioni di una rumorosa vanità,

suonò per me a lungo la tenera voce,

e mi apparvero in sogno i cari tratti.

Passarono gli anni.

Il ribelle impeto delle tempeste

disperse i sogni di una volta,

e io dimenticai la tua tenera voce,

i tuoi tratti celestiali.

Nella mia remota e oscura reclusione

trascorrevano quietamente i miei giorni

senza deità, senza ispirazione,

senza lacrime, senza vita, senza amore.

Ma venne dell'animo il risveglio:

ed ecco di nuovo sei apparsa tu,

come una visione fugace,

come il genio della pura bellezza.

E il cuore batte nell'inebriamento,

e sono per esso risuscitati di nuovo

e la divinità e l'ispirazione,

e la vita, e le lacrime e l'amore.

Aleksandr Sergeevič Puškin

molto bella :)

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Per kid_max ( che ama molto la poesia...)

Ancora cadrà la pioggia

sui tuoi dolci selciati,

una pioggia leggera

come un alito o un passo.

Ancora la brezza e l'alba

fioriranno leggere

come sotto il tuo passo,

quando tu rientrerai.

Tra fiori e davanzali

i gatti lo sapranno.

Ci saranno altri giorni,

ci saranno altre voci.

Sorriderai da sola.

I gatti lo sapranno.

Udrai parole antiche,

parole stanche e vane

come i costumi smessi

delle feste di ieri.

Farai gesti anche tu.

Risponderai parole-

viso di primavera,

farai gesti anche tu.

i gatti lo sapranno,

viso di primavera;

e la pioggia leggera

l'alba color giacinto,

che dilaniano il cuore

di chi più non spera

sono il triste sorriso

che sorridi da sola.

Ci saranno altri giorni,

altri voci e risvegli.

Soffriremo nell'alba,

viso di primavera.

The cats will know Cesare Pavese

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Per kid_max ( che ama molto la poesia...)

Ancora cadrà la pioggia

sui tuoi dolci selciati,

una pioggia leggera

come un alito o un passo.

Ancora la brezza e l'alba

fioriranno leggere

come sotto il tuo passo,

quando tu rientrerai.

Tra fiori e davanzali

i gatti lo sapranno.

Ci saranno altri giorni,

ci saranno altre voci.

Sorriderai da sola.

I gatti lo sapranno.

Udrai parole antiche,

parole stanche e vane

come i costumi smessi

delle feste di ieri.

Farai gesti anche tu.

Risponderai parole-

viso di primavera,

farai gesti anche tu.

i gatti lo sapranno,

viso di primavera;

e la pioggia leggera

l'alba color giacinto,

che dilaniano il cuore

di chi più non spera

sono il triste sorriso

che sorridi da sola.

Ci saranno altri giorni,

altri voci e risvegli.

Soffriremo nell'alba,

viso di primavera.

The cats will know Cesare Pavese

Quando nell'altro thread dicevo che le poesie di Pavese sono un'altra cosa rispetto ai suoi racconti pensavo proprio a questa e a un altro paio di componimenti. Questa in particolare è, come quasi tutte le grandi cose, bella, tragica e terribile. Una semplicità indistinta che... :bye:

Brava Clarisse!

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Per kid_max ( che ama molto la poesia...)

Ancora cadrà la pioggia

sui tuoi dolci selciati,

una pioggia leggera

come un alito o un passo.

Ancora la brezza e l'alba

fioriranno leggere

come sotto il tuo passo,

quando tu rientrerai.

Tra fiori e davanzali

i gatti lo sapranno.

Ci saranno altri giorni,

ci saranno altre voci.

Sorriderai da sola.

I gatti lo sapranno.

Udrai parole antiche,

parole stanche e vane

come i costumi smessi

delle feste di ieri.

Farai gesti anche tu.

Risponderai parole-

viso di primavera,

farai gesti anche tu.

i gatti lo sapranno,

viso di primavera;

e la pioggia leggera

l'alba color giacinto,

che dilaniano il cuore

di chi più non spera

sono il triste sorriso

che sorridi da sola.

Ci saranno altri giorni,

altri voci e risvegli.

Soffriremo nell'alba,

viso di primavera.

The cats will know Cesare Pavese

Quando nell'altro thread dicevo che le poesie di Pavese sono un'altra cosa rispetto ai suoi racconti pensavo proprio a questa e a un altro paio di componimenti. Questa in particolare è, come quasi tutte le grandi cose, bella, tragica e terribile. Una semplicità indistinta che... :bye:

Brava Clarisse!

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Se ne sono dette tante, su cosa fosse

La Felicità.Che fosse un utopia,

una chimera, un qualcosa difficile da ottenere,

altre volte che non poteva neanche esistere.

E' vero, non la si ottiene facilmente,

vuol dire sapere stare in equilibrio,

su un solo piede.

Ma la felicità è dentro di noi, proprio

come l'equilibrio. Perchè per stare in piedi

non ci aggrappiamo a qualcun'altro,

stiamo ben dritti sulla schiena,

sui nostri piedi. Nessuno ci aiuta a camminare,

qualcuno, è vero, ci insegna, ma poi dove muoversi

lo decidiamo noi. Così, anche per la felicità

è inutile cercarla negli altri. Siamo noi

che dobbiamo cercarla in noi stessi,

perchè non sono gli altri che fanno essere felici.

siamo noi che cerchiamo il meglio da tutto,

così come siamo noi ad innamorarci, proprio

perchè da soli vediamo qualcosa dell'altra persona

che nessun'altro vede.

quindi se si vuole essere felici bisogna essere felici

dentro, anche soffrendo,

perchè vivere di felicità riflessa,

sarebbe come costringersi ad essere la luna

quando potresti essere la terra; ed è vero

che la luna è bella, che da lassù si vede

un bel panorama. Ma non lo puoi vivere

da lassù, tutto sarà piatto, sfumato

lontano. Quindi cerchiamo la felicità in noi stessi,

ben sapendo che questo potrà talvolta ferirci,

ma, quel taglio sarà come il taglio

di chi arrampica per arrivare in vetta:

di ben poco conto se paragonato

al risultato....

testo: Andrea Veneri

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Se ne sono dette tante, su cosa fosse

La Felicità.Che fosse un utopia,

una chimera, un qualcosa difficile da ottenere,

altre volte che non poteva neanche esistere.

E' vero, non la si ottiene facilmente,

vuol dire sapere stare in equilibrio,

su un solo piede.

Ma la felicità è dentro di noi, proprio

come l'equilibrio. Perchè per stare in piedi

non ci aggrappiamo a qualcun'altro,

stiamo ben dritti sulla schiena,

sui nostri piedi. Nessuno ci aiuta a camminare,

qualcuno, è vero, ci insegna, ma poi dove muoversi

lo decidiamo noi. Così, anche per la felicità

è inutile cercarla negli altri. Siamo noi

che dobbiamo cercarla in noi stessi,

perchè non sono gli altri che fanno essere felici.

siamo noi che cerchiamo il meglio da tutto,

così come siamo noi ad innamorarci, proprio

perchè da soli vediamo qualcosa dell'altra persona

che nessun'altro vede.

quindi se si vuole essere felici bisogna essere felici

dentro, anche soffrendo,

perchè vivere di felicità riflessa,

sarebbe come costringersi ad essere la luna

quando potresti essere la terra; ed è vero

che la luna è bella, che da lassù si vede

un bel panorama. Ma non lo puoi vivere

da lassù, tutto sarà piatto, sfumato

lontano. Quindi cerchiamo la felicità in noi stessi,

ben sapendo che questo potrà talvolta ferirci,

ma, quel taglio sarà come il taglio

di chi arrampica per arrivare in vetta:

di ben poco conto se paragonato

al risultato....

testo: Andrea Veneri

:huh:

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Oggi se ne è andato uno dei più grandi poeti del panorama italiano del '900, Edoardo Sanguineti.

Grazie alla mia prof di lettere, ho avuto la fortuna di "conoscerlo" (è venuto l'anno scorso a recitare alcune delle sue poesie nella mia scuola), ed oltre ad essere un grande uomo di cultura mi è parso anche una bella persona, di sicuro un bel personaggio.

Mi dispiace davvero tanto.

Voglio omaggiarlo con questi suoi versi, i miei preferiti:

Vivendo per capire perché vivo,

scrivo anche per capire perché scrivo:

e vivo per capire perché scrivo,

e scrivo per capire perché vivo.

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  • 2 weeks later...

Les Indolents

-Bah! malgré les destins jaloux,

Mourons ensemble, voulez-vous?

-La proposition est rare.

-Le rare est le bon. Donc mourons

Comme dans les Décamérons.

-Hi! hi! hi! quel amant bizarre!

-Bizarre, je ne sais. Amant

Irrérpochable, assurément.

Si vous voulez, mourons ensemble?

-Monsieur, vous raillez mieux encor

Que vous n'aimez, et parlez d'or;

Mais taison-nous, si bon vous semble!-

Si bien que ce soir-là Tircis

Et Dorimène, à deux assis

Non loin de deux silvain hilares,

Eurent l'inexpiable tort

D'ajourner une exquise mort.

Hi! hi! hi! les amants bizarres."

Paul Verlain, da Les fêtes galantes

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Les Indolents

-Bah! malgré les destins jaloux,

Mourons ensemble, voulez-vous?

-La proposition est rare.

-Le rare est le bon. Donc mourons

Comme dans les Décamérons.

-Hi! hi! hi! quel amant bizarre!

-Bizarre, je ne sais. Amant

Irrérpochable, assurément.

Si vous voulez, mourons ensemble?

-Monsieur, vous raillez mieux encor

Que vous n'aimez, et parlez d'or;

Mais taison-nous, si bon vous semble!-

Si bien que ce soir-là Tircis

Et Dorimène, à deux assis

Non loin de deux silvain hilares,

Eurent l'inexpiable tort

D'ajourner une exquise mort.

Hi! hi! hi! les amants bizarres."

Paul Verlain, da Les fêtes galantes

Le rare est le bon. Donc mourons

:prego::prego: :prego:

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SENSATION

"Par les soirs bleus d'été,

j'irai dans les sentiers,

Picoté par les blés,

fouler l'herbe menue:

Rêveur,

j'en sentirai la fraîcheur à mes pieds.

Je laisserai le vent baigner ma tête nue.

Je ne parlerai pas,

je ne pensera rien,

Mais l'amour infini me montera dans l'âme;

Et j'irai loin,

bien loin,

comme un bohémien,

Par la Nature,

heureux-

comme avec une femme."

Arthur Rimbaud

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