kid b Posted September 7, 2004 Report Share Posted September 7, 2004 Mancava un palloncino nella mia vitada appendere sui murida tenere come un gioco di cartamancava un palloncinoche mi scoppiasse tra i dentimancava l'onda di un vecchio mare perdutomancava l'ombra, la sconclusioneil vile ricatto della vita.Poi sei venuto tu che eri un amoree mi hai lasciata sola.Alda Merini. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
° EK Posted September 7, 2004 Report Share Posted September 7, 2004 grazie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fake Plastic Man Posted September 7, 2004 Report Share Posted September 7, 2004 monotona stava sospesa la volta celesteproteggo i miei occhi (dalla luce ) e posso vedertibianca è la luce che risplendeattraverso la veste che indossilei giaceva nell'ombra di un'ondaindistinte erano le visioni sovrappostela luce del sole nei suoi occhima il chiaro di luna la faceva piangeretutte le volteverde è il colore di quelli come leiil guizzo dell'occhio inganna la mentel'invidia è il legame tra chi sperae chi è dannatoRoger Waters Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sallu Posted September 7, 2004 Report Share Posted September 7, 2004 Carmen VVivamus mea Lesbia, atque amemus,rumoresque senum severiorumomnes unius aestimemus assis!soles occidere et redire possunt:nobis cum semel occidit brevis lux,nox est perpetua una dormienda.da mi basia mille, deinde centum,dein mille altera, dein secunda centum,deinde usque altera mille, deinde centum.dein, cum milia multa fecerimus,conturbabimus illa, ne sciamus,aut ne quis malus invidere possit,cum tantum sciat esse basiorumCatullo traduzione:Viviamo, mia Lesbia, e amiamoci,e valutiamo le chiacchiere dei vecchi troppo bacchettoni un soldo appena. I giorni possono tramontare e sorgere: ma noi, una volta tramontata la giornata della vita, noi dobbiamo dormire una sola continua notte. Dammi mille baci, poi cento, quindi altri mille, poi ancora cento, quindi un'altra volta mille, poi cento. E dopo, quando ne avremo contati molte migliaia, li rimescoleremo, per non riconoscerli, o perché nessun maligno possa gettare il malocchio, ché sa che tanti posson essere i baci Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
trashit Posted September 7, 2004 Report Share Posted September 7, 2004 Catullo traduzione:Viviamo, mia Lesbia, e amiamoci,e valutiamo le chiacchiere dei vecchi troppo bacchettoni un soldo appena. I giorni possono tramontare e sorgere: ma noi, una volta tramontata la giornata della vita, noi dobbiamo dormire una sola continua notte. Dammi mille baci, poi cento, quindi altri mille, poi ancora cento, quindi un'altra volta mille, poi cento. E dopo, quando ne avremo contati molte migliaia, li rimescoleremo, per non riconoscerli, o perché nessun maligno possa gettare il malocchio, ché sa che tanti posson essere i baci fanculo sallu io dovevo tradurle ste "merde". comunque il passero di lesbia fa + ghignare Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sallu Posted September 7, 2004 Report Share Posted September 7, 2004 Catullo traduzione:Viviamo, mia Lesbia, e amiamoci,e valutiamo le chiacchiere dei vecchi troppo bacchettoni un soldo appena. I giorni possono tramontare e sorgere: ma noi, una volta tramontata la giornata della vita, noi dobbiamo dormire una sola continua notte. Dammi mille baci, poi cento, quindi altri mille, poi ancora cento, quindi un'altra volta mille, poi cento. E dopo, quando ne avremo contati molte migliaia, li rimescoleremo, per non riconoscerli, o perché nessun maligno possa gettare il malocchio, ché sa che tanti posson essere i baci fanculo sallu io dovevo tradurle ste "merde". comunque il passero di lesbia fa + ghignare caroio le ho tradotte tutte per mesenza neanche doverle portare a scuola, è l'unico libro che credo di amare veramentecome riusciva a esprimersi lui è sempre stato il mio modellote ne metto un'altrapiù adatta a questi momenti:carmen XIFuri et Aureli comites Catulli,sive in extremos penetrabit Indos,litus ut longe resonante Eoatunditur unda,sive in Hyrcanos Arabesve molles,seu Sagas sagittiferosve Parthos,sive quae septemgeminus colorataequora Nilus,sive trans altas gradietur Alpes,Caesaris visens monimenta magni,Gallicum Rhenum horribile aequorultimosque Britannos,omnia haec, quaecumque feret voluntascaelitum, temptare simul parati,pauca nuntiate meae puellaenon bona dicta.cum suis vivat valeatque moechis,quos simul complexa tenet trecentos,nullum amans vere, sed identidem omniumilia rumpens;nec meum respectet, ut ante, amorem,qui illius culpa cecidit velut pratiultimi flos, praetereunte postquamtactus aratro est.traduzione:Furio e Aurelio, compagni di Catullo,sia che voglia andare dagli Indi ai confini del mondo,dove la costa è battuta dall'ondaorientale lungisonante,sia dagli Ircani o dagli Arabi effeminati,sia dai Saci o dai Prti armati di fracce,sia presso le acque che il Nilodalle sette foci colora,Sia che Catullo oltrepassi le alte Alpi,per visitare i luoghi che ricordano le imprese di Cesare,il Gallico Reno, e i selvaggiBritanni, i più selvaggli fra gli uominipronti ad affrontare con me tutte queste cosetutte quelle che porterà da volontà degli deiriferite alla mia ragazza queste poche,amare parole.Viva e stia bene con i suoi amanti,che ella abbraccia e possiede trecento alla voltalei che nessuno ama davvero, fiaccandone, senza tregua, l'inguinee non conti più, come prima, sul mio amore,che per colpa sua è caduto, come un fioreal margine d'un prato dopo che è stato falciatodall'aratro che passava Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
trashit Posted September 7, 2004 Report Share Posted September 7, 2004 l'ho letta ascoltando kinetic....ho i brividi ancora adesso..... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sallu Posted September 7, 2004 Report Share Posted September 7, 2004 l'ho letta ascoltando kinetic....ho i brividi ancora adesso..... è strano eh,millenni ci sono in mezzo, e siamo sempre lì... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
trashit Posted September 7, 2004 Report Share Posted September 7, 2004 l'ho letta ascoltando kinetic....ho i brividi ancora adesso..... è strano eh,millenni ci sono in mezzo, e siamo sempre lì... mamma cos'era avanti catullo, cos'era freak! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sallu Posted September 7, 2004 Report Share Posted September 7, 2004 l'ho letta ascoltando kinetic....ho i brividi ancora adesso..... è strano eh,millenni ci sono in mezzo, e siamo sempre lì... mamma cos'era avanti catullo, cos'era freak! eh già Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
bananaco Posted September 7, 2004 Report Share Posted September 7, 2004 Amore ha un più intempestivo piovasco:la notte è il rumore sordo del plenilunioe della memoria.Siamo nel frantumo delle stelle, e, mentre stride in vento, tornapiù vivido l'amore, frana forse in tee in noi, che ancora lasciamo scendernele gocce.Con tutte le frasi un sorrisonella mano raccogli, al cielo volgipiovoso lo sguardo.Chissà quanto sei lontanaquando la mano mi porgi.fabio chiusi. qualche anno fa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
bananaco Posted September 7, 2004 Report Share Posted September 7, 2004 uh, non sono venuto gli spazi giusti all'inizio di alcune frasipeccato, era bella per quelloah, sticazzi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
kid b Posted September 7, 2004 Author Report Share Posted September 7, 2004 grazie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
kid b Posted September 7, 2004 Author Report Share Posted September 7, 2004 Natale ai NavigliLa sera tornando dal freddomi infilavo nel bianco Titano.Difficile immaginare un ghiacciolo ardente,un'anima che desse pena all'anima,però steso sul mio caldo segretoTitano diceva: "il canto d'amoreè solo fra le tue braccia"...Il Naviglio prorompeva felicee diventava un canto gigante,le pecore belavano intorno al lettoe noi eravamo pastori,le sue labbra nella nottemi facevano sentire un'ebrea ardente.Io gli domandavo su quanti giacigli fosse rimastoe quanti ne avesse lasciato,Titano diceva: "fa il contodi mille scudi per tre".Così diceva e se aprivo il palatodelle sue mani vedevoil segreto giovane del suo amore profondoe le sue labbra erano colmate dai sensie fuori nevicava.mi ripeto, Alda Merini. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
trashit Posted September 8, 2004 Report Share Posted September 8, 2004 uh, non sono venuto gli spazi giusti all'inizio di alcune frasi cazzo anch'io non sono mai riuscito a lasciare lo spazio.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
trickster Posted September 8, 2004 Report Share Posted September 8, 2004 1726. Er mejjo e er peggioStateme a ssentí bbene: è mmejjo ar monnoperde 1 ner faticà cquadrini e ppeggno,tirà lo schioppo e mmai nun cojje 2 a sseggno,méttese 3 a ggalla e ccalà ssempre a ffonno.È mmejjo lavorà ssenza un ordeggno,tené un turaccio quadro e un búscio 4 tonno,ggiucà pp’er prim’estratto e usscí er ziconno,avé ccortel de scera 5 e ppan de leggno.È mmejjo d’annà a lletto quann’hai fame,maggnà er presciutto pe smorzà la sete,cuscinà in batterie cor verderame.È mmejjo sbatte 6 er muso a le colonne,dormí cco un frate e lliticà cco un preteche innamorasse 7 de vojantre 8 donne.3 novembre 18351 Perdere. 2 Cogliere, colpire. 3 Mettersi. 4 Buco. 5 Cera. 6 Battere. 7 Innamorarsi. 8 Voi altre.belli, obviously.scusate per le note fatte a cazzo, ma mi sa che necessitavano.questa è un gioiello. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
° EK Posted September 8, 2004 Report Share Posted September 8, 2004 io le ho tradotte tutte per mesenza neanche doverle portare a scuola, è l'unico libro che credo di amare veramente ma va salluche te le fanno studiare a scuolapure io le so tradurre a memoria ciò non toglie che catullo sia stato forse il mio argomento preferitodell'anno passatoe si deve alla lettura dei suoi carmila nascita della "donna aratro" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
consuelo Posted September 10, 2004 Report Share Posted September 10, 2004 la donna aratro..saffo...virgilio...yeahEra estateEro nuda tra le tue manisotto la gonna alzatanuda come non maiIl mio giovane corpo era tutto una festadalla punta dei piedi ai capelli della testaEro come una sorgenteche guidava la bacchettadel rabdomanteNoi facevamo il maleil male era fatto bene.Un uomo e una donnanon si sono mai vistiVivono ben lontani l'uno dall'altroin diverse cittàUn giorno leggono la stessa pagina in uno stesso libronel medesimo tempoe medesimo secondodel primo minutodella loro ultim'oraesattamente.la tua mano è il tuo visobraccialettoè la collanadue anellie sono gli occhiil velluto del vestito sono i tuoi capelli biondiNon sono io quello che cantacanta il fiore che ho guardatonon sono io quello che rideride il vino che ho bevutonon sono io quello che piangepiange il mio perduto amore.j,prévert Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
relayer Posted September 10, 2004 Report Share Posted September 10, 2004 Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,chi non cambia la marca e il colore dei vestiti,chi non parla a chi non conosce.Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru. Muore lentamente chi evita una passione,chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica,chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare. Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.Evitiamo la morte a piccole dosi,ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzodi gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienzaporterà al raggiungimento di una splendida felicità. pablo neruda Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Greenplastic Posted September 11, 2004 Report Share Posted September 11, 2004 LA SCUOLANel ciel del mattinosi specchia il presagiodi quel problemino che mette a disagiola vita già pienadi un medio ragazzoche soffre la penae il triste imbarazzodi un giorno donatoal nulla infinito,che vien propinatodi niente arricchito.Ma in fondo pensandoa quel che facciamo,noi stiamo imparando,ma non lo sappiamo,a viver la vitasecondo la scuola,che quando è finitanel tempo è la solache lascia alla menteun tenue ma sordo,nel nostro studente grandioso ricordo.Questa l'ho scritta io qualche anno fa, quando ancora andavo a scuola. scritta in meno di mezzora per fare una gara con mio fratello. era una gara di poesia, naturalmente.da leggere a mò di filastrocca. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
kid b Posted September 24, 2004 Author Report Share Posted September 24, 2004 Liberatemi il cuoreda questa assurda stagione d'amorepiena di segreti ricordi.La sua bellezza come un sandalo d'oromi ha colpito la frontein cima ai miei pensieri.La sua bellezza, unica al mondo possibile,e il suo giovane cuorebuttato tra le siepi delle mie povere cosemi hanno donato la speranza del fiore.Lui stesso è un fiore, madre,un fiore di giovinezza,il fiore del gaudio e del dominio,il fiore della mia lenta stagione.Lui stesso è zolla, madre,ma le zolle vogliono essere fecondatee io non ho semi.insisto, Alda Merini. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
kid a Posted October 7, 2004 Report Share Posted October 7, 2004 Amore ha un più intempestivo piovasco:la notte è il rumore sordo del plenilunioe della memoria.Siamo nel frantumo delle stelle, e, mentre stride in vento, tornapiù vivido l'amore, frana forse in tee in noi, che ancora lasciamo scendernele gocce.Con tutte le frasi un sorrisonella mano raccogli, al cielo volgipiovoso lo sguardo.Chissà quanto sei lontanaquando la mano mi porgi.fabio chiusi. qualche anno fa. Scusate l'ignoranza mi dite qualcosa in più sull'autore di questa poesia perchè confesso di non conoscerlo e la poesia mi piace un casino. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
kid b Posted November 29, 2004 Author Report Share Posted November 29, 2004 Canzone dell'ignoranzaIo canto di cose che non conoscoio stavo comodo seduto sul mio postoe sapevo più o meno che cosa è giustoe calcolavo le conseguenze e le distanze.Sono stato ragionevole fino a farmi schifoligio al principio, stupidamente onestoson stato coerente, son stato fedeleprudente, paziente, riconoscente.Chissà dov'era il mio mondochissà perchè lo stavo solo sorvolandoe mi si è incastrato il ridere ed il piantoma dov'è l'istinto, dov'è il divertimentoed ho invidiato le vite che mi han raccontatoe il mio passato non l'ho riempitoe tu mi parli di quello che hai fatto e che faied hai ragione a dirmiTu non c'eri, tu non eri quiTu non hai visto, tu non capisciSon così poche le cose che si possono insegnarea chi non le sacome si fa a capire stando fuori dalla situazionetralasciando il dettaglio fondamentalese puoi capire solo le cose che hai vissuto o costruitoe riconosci soltanto i posti in cui sei statoquindi mi dici che cosa hai capito ed io non capiròquindi mi dici che cosa è sbagliato e invece sbaglieròe tu che guardi nella mia vitama tu non eri qui tu non eri quie non conosci questo tipo di vuotoe l'inevitabilità con cui lo scruto.Bruno Fraschini Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Kla Posted December 2, 2004 Report Share Posted December 2, 2004 Tristezze della lunaQuesta sera la luna sogna con più languore;come una donna bella su cuscini svariatiche con la mano lieve e distratta accarezzaprima del sonno il dolce contorno dei suoi seni,sopra il lucido dorso di valanghe di seta,morente s'abbandona a lunghi smarrimenti,e gira intanto gli occhi su visioni biancheche nell'azzurro salgono, come sboccio di fiori.Quando nel suo accidioso languore, qualche voltalascia un'ascosa lacrima cadere sulla terra,nemico del riposo, un pio poeta accoglienel cavo della mano quella pallida lacrimairidescente al pari di un frammento d'opale,e la cela agli sguardi del sole, nel suo cuore.Charles Baudelaire Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
kid b Posted January 11, 2005 Author Report Share Posted January 11, 2005 …Non dire che hai abbandonato il sognoNon c’è altro per noi a cui aggrapparciSe non questo.Non dire che hai abbandonato il sognoNon c’è per noi altra stradaSe non questaTakeshi Kitano/ Asakusa Kid Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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