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LP10


Signor Taldeitali

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Che poi, se AMSP fosse stata tutta questa operazione nostalgia a sancire la chiusura del discorso Radiohead, in seguito hanno dimostrato che in realtà (pur se con progetti non legati alla creazione di nuova musica) hanno ancora a cuore il discorso band.

Voglio dire tutti sono super impegnati in mille progetti solisti, concerti, colonne sonore, stavamo qui a chiederci come fosse possibile per Thom fare tutto quello che fa e lui non solo lo fa, ma ci mette dentro anche il massiccio lavoro che avranno dedicato al progetto library (che lo devo dire, mi scalda il cuore e mi ha ricordato quella sensazione di amore viscerale per questo gruppo).

Partendo da questo la mia prima impressione è stata: "già a scaldare il terreno per il ventennale di Kid A? Bene, magari esce prima di quanto previsto e, dopo le date estive, hanno già programmato di ritrovarsi in studio".

Magari sono troppo ottimista

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Io vorrei fare un ragionamento: da quando è uscito A Moon Shaped Pool (maggio 2016), Thom ha scritto i seguenti pezzi pubblicati: 

I Am A Very Rude Person
The Axe
Suspirium
Has Ended
Open Again
Unmade
Last I Heard (He Was Circling The Drain)
(+ Gawpers, non ancora pubblicata ufficialmente, pur essendo stata eseguita live in un'unica occasione, speciale)

La maggior parte di questo materiale è stato composto tra il 2017 e il 2018.
Nel frattempo siamo arrivati nel 2020, quindi suppongo che già nel corso del 2019 saranno nate nuove canzoni. Ecco spero che il meglio di questo nuovo materiale andrà a costituire l'ossatura del nuovo disco dei Radiohead, che per una buona volta, anche l'ultima volta, sia il progetto principale quello dove vengono incanalate le idee più creative. 

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Provo a dire la mia. 

Premessa una cosa: ad ogni nuova uscita o "movimento" a marchio radiohead, si parla di possibile fine della band e, più passa il tempo più i rumor crescono, per il solo fatto di essere più logici a livello temporale - ma non sono suffragati da nulla di concreto, tanto che ormai la cosa ha assunto la forma de cliché verbale. 

E tutta via, lo sguardo rivolto al passato - che per me è un po' il fil rouge di tutto il periodo radioheadiano 2016/ora - è stato il centro delle varie attività artistiche della band. Ovviamente, questa è una considerazione che mescola valutazioni personali ma anche oggettive: personali sono quelle legale ad A Moon Shaped pool come disco che io vedo abbastanza incentrato sul tema della memoria, dell'esperienza e del vissuto - l'impressione me la dà e il carattere abbastanza riflessivo del disco, sia il fatto che sia stata fatta un po' di "pulizia d'archivio", sia l'aria da "compendio radioheadiano" fino ad arrivare all'artwork, giocato su quei toni perlacei che, guarda caso, sono i colori solitamente legati al ricordo... -; valutazioni oggettivi che riguardano il nuovo interesse per le ristampe e per il guardare al passato con occhio nuovo. Cosa che peraltro pare essere confermata anche dai live della band che, mai come nella leg del 2017/2018 sono stati "celebrativi", con materiale pescato sopratutto dai dischi vecchi - cosa che in effetti non era mai accaduta -, la presenza a grandi festival - anche se questo potrebbe essere legato ad un discorso di live business oramai uguale per tutti -, le folle quasi oceaniche, ecc. 

Personalmente ho vissuto questo periodo come un periodo di cura della memoria, ma anche di culto della stessa, cosa che sinceramente ho apprezzato fino ad un certo punto, ma questo è un problema mio. 

La riorganizzazione del materiale video di ieri mi sembra risponda sicuramente a logiche "commerciali" - nel senso di sistemazione del catalogo, no di soldi, perchè di soldi non ne fanno - ma anche al riaffermarsi  della volontà di dare uno sguardo indietro. 

La cosa buona è che stavolta l'operazione è stata fatta recuperando il savoir faire tipico dei nostri e che un po' era mancato nelle operazioni simili dell'epoca di AMSP. ovvero quela vena autoironica nel presentarsi al pubblico, unita al tipico humour da sfigati - la tesserina della biblioteca - che però è uanto li ha resi amabili anche quando, giustamente, si presentavano su piattaforme/platee non indifferenti. Insomma, prendersi sul serio si, ma non sempre. 

Con le mosse dell'era AMSP questa cosa mi era sembrata mancante e pur non ritenedoli diventati degli snobboni ovviamente, mancava un po', quella sensazione di "troviamo un modo originale per fare le cose" - che può essere anche isitituire una biblioteca fittiza e gratis - che qui è presente. 

 

Se questa mossa sia un indizio di fine dei giochi non credo lo sapremo mai con certezza, di certo è che da un po' di anni a questa parte i Radiohead sembrano molto interessati al loro passato e contemporaneamente molto propiettati in versione individuale. 

Un nuovo "capolavoro"? Mah direi che sarebbe chiedere troppo: io dire che, se è l'ultimo gioro di giostra, mi piacerebbe un tour finale, ma fatto "à la Radiohead", erchè sinceramente l'ultimo mi è sembrato eccessivamente in controtendenza con la loro immagine fin qui costruita, eccezion fatta per la primissima leg nei club, ovvio - e sarebbe quindi un peccato fosse l'ultimo. 

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3 minutes ago, OKPC_82 said:

Ma ipotizzando l’eventuale LP10 secondo voi che tipologia di rilascio dovrebbero fare? Questo nuovo approccio più comunicativo, secondo voi riguarderà anche le pubblicazioni future?

Faranno il solito rilascio.

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io, nonostante alcune delle cose che dite siano innegabili, continuo a non vederli "cambiati". 
Sono piu' vecchi, piu' rilassati, ma soprattutto davvero pacificati. E questo si riflette in tutto, come è giusto che sia.

A parte la prima delle tre cose (purtroppo inevitabile) le altre due le vedo positive e in linea con la loro eta' anagrafica, il loro percorso artistico e lo scenario del music business del 2020.

Tutti presi dalle vostre considerazioni, fatemi dire, che forse non vi siete accorti che l'ultimo tour è stato quello (e ne ho visti parecchi come è noto) in cui sembravano piu felici di suonare insieme e di "donarsi" al pubblico. Cosa da non poco conto per trovare l'entusiasmo di continuare IMHO...


Questa della Library poi è assolutamente una mossa "da Radiohead" e la mia impressione è che nn sara' l'ultima che fanno, anche se non è per niente facile prevedere possibili passi futuri con loro (e anche questo è sempre stato il loro bello).

Sono troppo iperattivi, sono troppo innamorati del loro lavoro e della musica.
Quindi, augurando simpaticamente a quelli di Rockol di morire male per aver gufato :P :D , attendo fiduciosa.

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19 minutes ago, @li said:

 

Tutti presi dalle vostre considerazioni, fatemi dire, che forse non vi siete accorti che l'ultimo tour è stato quello (e ne ho visti parecchi come è noto) in cui sembravano piu felici di suonare insieme e di "donarsi" al pubblico.

 

contento per loro, per carità, ma non è detto che questo sia il meglio dal punto di vista artistico.

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23 minutes ago, Wanderer said:

contento per loro, per carità, ma non è detto che questo sia il meglio dal punto di vista artistico.

curiosa di sapere perche no, sinceramente. Perche' a 50 anni devono ancora "dimostrare" che loro Creep nn la fanno? 

meglio se odiassero starci su quel palco come durante il tour di Ok Computer? Io sinceramente li vedevo piu' in "pericolo" allora...

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36 minutes ago, @li said:

curiosa di sapere perche no, sinceramente. Perche' a 50 anni devono ancora "dimostrare" che loro Creep nn la fanno? 

meglio se odiassero starci su quel palco?

Non c'entra Creep o il live in specifico, certa l'impressione a tutto tondo...c'entra il fatto che quando ti rilassi e diventi permissivo con te stesso, molte volte - ma non sempre - non è sempre cosa buona, perchè più sei selettivo e autocritico verso te stesso, meglio è. 

Non è una colpa, ognuno, vive la sua arte come meglio crede: ma personalmente ho riscontrato molto più spesso che le cose migliori un'artista le crea in stato di tensione, che non vuol dire che sta male, ma che ha qualcosa che lo smuove in materia di urgenza espressiva.

Io non è che ho visto grande urgenza negli ultimi radiohead, sinceramente, anzi, tutto il contrario, e questo è un discorso che esula dalla facile dictomia "ah, ma amsp è più classico allora la pensi cosi/altri dischi erano più sperimentali, la pensi colà". 

E' un discorso complessivo di come si muovono su verie cose. 

Bene per loro che siano sereni, gliene auguro altri 200 di anni così, ma che quando stai bene rallenti - non in senso produttivo, ma mentale artistico - e ti accomodi è una cosa che solo in pochi riescono ad evitare, 

In più a 50 anni dopo tutto quello che han fatto, penso sarei pure io cosi. 

Ma se mi chiedi se questo è il meglio per un'artista - specialmente uno teso all'avanti come i radiohead, perchè poi va fatto pure questo distinguo. Io che Bill Evans, cito il primo che mi viene non perchè paragonabile ai radiohead musicalmente, ma perchè può rientrare in questo esempio, mi faccia, come ha fatto, per tutta la vita dischi in cui formalmente fa sempre la tessa cosa, ovvero dischi in piano trio, non mi tange, perchè la sua poetica non è d'avanguardia tout cout: è semmai di innovazione solo sostanziale nell'ambito del modo di suonare del piano trio - allora non posso risponderti, per me, si. 

 

Comunque non vivete tutto come una critica, anche perchè non li sto criticando, anzi li capisco...

 

ps. Posto che Magari Thom potrebbe benissimo leggere questo post e dirmi che non capisco un cazzo, perchè lui, che è autore, di urgenza espressiva in amsp ne vede a badilate, magari legata a fattori interiori a sè stesso più che a discorsi musicali...ma è il bello del gioco. 

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20 minutes ago, neula said:

Hanno 50 i nostri, sono in giro da più di 30, fisiologico si facciano i fatti loro.

Di sicuro Suspirium e Unmade, più di Dawn Chorus, sono tra le cose più belle scritte da Thom negli anni '10 e sarebbero state a meraviglia in un album dei Radiohead.

Quoto molto.

 

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Io in linea di massima concordo con @li.
Ma su una cosa sono con Lacatus, e cioè

6 hours ago, Lacatus said:

Io non credo che i Radiohead abbiano detto tutto, anzi credo che in questi anni abbiano detto meno di quanto avrebbero potuto dire

E non so se sia colpa dei progetti solisti. O se anche lo fosse, non riuscirei a fargliene una "colpa".
Ma se qualcosa è cambiato, per me, è cambiato da In Rainbows in poi, cioè dal distacco con la EMI in poi.
Non saprei spiegare le ragioni, ma ho sempre avuto l'impressione che pur avendo confezionato degli ottimi album (che adoro), da quel momento in poi è venuto a mancare quel "qualcosa" - un'energia, un mood, un'ispirazione - che rendeva i loro album unici. Persino Hail, che può considerarsi riuscito solo in parte (e io stesso lo reputo inferiore ad alcuni dei recenti), lo vedo ancora pervaso da quell'aura magica dei primi tempi. Da allora in poi ho sempre percepito una certa inibizione, come se avessero lavorato col freno a mano tirato. Sempre a un passo dall'album leggendario, senza mai toccarlo.
Che fosse la presenza del padrone-EMI a dargli la vera spinta creativa? Magari la libertà li ha fottuti, come spesso accade.

Detto ciò, non ce li vedo a sciogliersi dal nulla a 4 anni dall'ultimo album. Lo faranno quantomeno in concomitanza con la nuova uscita, della serie "ehy, questo è il nostro ultimo album, godetevelo. That's all folks."
Spegnersi lentamente come un fuoco senza legna, non è da loro.

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30 minutes ago, Wanderer said:

 

Comunque non vivete tutto come una critica, anche perchè non li sto criticando, anzi li capisco...

 

ho solo chiesto spiegazioni, le critiche ci stanno pure quando servono... ma dire che sono in pericolo perche stanno bene (vista la storia della band poi) mi sembrava un controsenso. Comunque ho capito cosa vuoi dire. Again, secondo me la "tensione" va pari passo con l'eta' (un po' in tutto, anche a livello personale e nn solo artistico). Ma ancora una volta parlo da loro coetanea.

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  • 2 weeks later...
19 minutes ago, jimy84 said:

vabbè dai, ci eravamo arrivati anche noi con i calcoli di otelmacatus.

Oltelmacatus aveva ipotizzato un ritorno in studio dopo l'estate, periodo in cui, almeno per ora, non ci sarebbero impegni di nessun tipo per nessun membro del gruppo. 

...e invece ecco Phil a smerdare tutto :bye:

Quindi, percorso da ricalcolare:

-prima data utile per un ritorno in studio: gennaio 2021
-prima data utile per pubblicazione LP10:  dopo l'estate 2022

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19 minutes ago, jimy84 said:

e soprattutto, chi glielo dice a Phil che i suoi dischi fanno cagare? :bongo:

Direi soprattutto questo.

Temo proprio che il pelato abbia in cantiere un disco nuovo, che uscirà, suppongo, a fine anno o inizio 2021...

EDIT:

infatti 

“For me, [2020 will be spent] writing and recording,” he told NME. “I’m just concentrating on that.”

Edited by Lacatus
terzo disco in cantiere per Phil
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A me mancano un sacco, sia chiaro, però sono anch'io positivo riguardo a questa novità di un anno extra di pausa, perché consentirebbe a Thom di comporre FINALMENTE nuovo materiale PER I RADIOHEAD.

Voglio ricordare che negli ultimi 10 anni (dal 2010 al 2019) Thom ha scritto una manciata di canzoni per i Radiohead, e nemmeno le migliori del suo repertorio: 

-Separator
-Staircase
-Spectre (strofe)
-Decks Dark (strofe)
-Desert Island Disk
-The Numbers (strofe)
-Tinker Tailor Soldier Sailor Rich Man Poor Man Beggar Man Thief (strofe)

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