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Radiohead su web & social


Lacatus

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On 3/8/2016 at 5:49 PM, Wanderer said:

Phil GretschB)

"Madonna, sapevo che dovevo mettere la camica a maniche corte, è più comoda"

Sparo dicendo che credo che sia stata scattata durante Identikit!

 

Riguardando il live al nos alive credo proprio tu abbia ragione, e che sia stata scattata durante questa esibizione di Identikit. O almeno intorno al min 56:20 si vede Phil con la solita faccia triste e la solita camicia:laugh:

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On 29/7/2016 at 11:34 PM, max [idioteque.it] said:

Sono comunque meglio delle infradito di Ed :laugh:

Diciamo NO alle infradito, sono il male :lol: 

quelle di Jonny sono le mie ciabatte!!!

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Se penso che un tempo erano i Radiohead stessi a gestire il loro sito (e lo facevano in maniera geniale)...mi viene una tristezza... :bye:
Adesso, come un gruppo qualsiasi, si affidano ai social media manager per gestire non solo i vari "merdagram", "merdbook", ecc, ma anche radiohead.com

Per chi non ha avuto la fortuna di seguirli nei tempi d'oro, ecco qui potete vedere cosa erano capaci di fare 
http://www.wasteheadquarters.com/memoryhole 
Niente a che vedere con questo anonimo sito che non fa altro che riprendere le foto che postano sui "merdagram" (che fantasia!)
:cess:

Quando erano comparse le cartoline con scritto "we know where you live", mi aspettavo che l'Lp9 sarebbe stato diffuso inizialmente solo in vinile spedito direttamente a chi aveva recentemente acquistato vinili da WASTE... Invece... plof... il disco su "smerdify"...che delusione :triste: 

Per consolarmi navigo sul sito di 20 anni fa (20 anni fa, già? :o ) sviluppato mentre i nostri lavoravano a Ok Computer
http://archive.radiohead.com/Site1/
La pagina, se provate a salvarla nei preferiti, si chiama SHOPOCALYPSE CHANNEL (quello che sono diventati adesso con A Moon Shaped Pool: l'apocalisse commerciale e artistica dei Radiohead).

 

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A me viene in mente che negli ultimi anni il DAS è rimasto quasi completamente inutilizzato ... ma ora è peggio, oltre che essere trascurato dalla band (su questo sono d'accordo con Lacatus) fa schifo sotto tutti i punti di vista ("originalità" ad esempio). 

La verità è che non gliene frega più niente del sito da molto prima di A Moon Shaped Pool. Instagram e Facebook sono solo un'estensione di radiohead.com, se ne fregano ugualmente. Dobbiamo farcene una ragione ... ma è un boccone amaro anche per me. :( 

Detto questo...ci sono state cose molto positive negli ultimi tempi. 

Io personalmente mi sono divertito come un matto quando hanno fatto lentamente scomparire il DAS, ma probabilmente è una cosa mia. Avevo l'hype ai massimi storici. :D Non posso non pensare che fosse solo una trovata pubblicitaria senza filosofia dietro...ma allo stesso tempo difficile non pensare a "dawn chorus"

Stessa cosa quando facevano apparire a orari con una pattern assurda le immagini e i video sul sito (prima di Burn The Witch)...ci ho perso ore di scuola :laugh: fortuna che ero in fondo alla classe. 

Le cartoline, a prescindere da quello che è successo dopo, sono state una bomba. Erano la pubblicità per il primo singolo...e cavoli non potevano farla con più stile.

Non dimentichiamoci poi del ritorno dei blips, un'idea sì riciclata, ma che ho molto apprezzato.

 

Morale della favola: per i prossimi anni mi aspetto ancora sorprese :), ma non il ritorno di radiohead.com e di tutto quello che rappresentava...purtroppo. :(

Come spero si sarà capito, io non li difendo al 100% ... ho scritto solo ciò che penso del loro lato social nel 2016 (e non credo sia solo una "fase").

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20 minutes ago, frasky said:

A me viene in mente che negli ultimi anni il DAS è rimasto quasi completamente inutilizzato ... ora per di più fa proprio schifo in tutti i sensi.

La verità è che non gliene frega più niente del sito da molto prima di A Moon Shaped Pool. Instagram e Facebook sono solo un'estensione di radiohead.com, se ne fregano ugualmente. Dobbiamo farcene una ragione ... ma è un boccone amaro anche per me. :( 

E' vero, del sito non gliene frega più da molto prima di A Moon Shaped Pool, ma appena 2 anni fa (non 20) il disco di Thom Tomorrow's Modern Boxes era stato presentato in maniera molto originale: prima il tam-tam su tumblr coi bellissimi artwork di Stanley, poi Polyfauna 2.0 ed infine la comparsa del video di Brain In A Bottle e la pubblicazione "a sorpresa" dell'album solo su Torrent. 
Questi, più o meno, erano i passi che mi sarei aspettato seguissero con l'Lp9; invece sono riusciti a fare il peggio del peggio, tornando addirittura al vecchio sistema EMI che avevano rinnegato e sovvertito a partire da In Rainbows

 :azz:

20 minutes ago, frasky said:

Le cartoline, a prescindere da quello che è successo dopo, sono state una bomba. Erano la pubblicità per il primo singolo...e cavoli non potevano farla con più stile.

Primo singolo che si è rivelato una delusione catastrofica.

20 minutes ago, frasky said:

Non dimentichiamoci poi del ritorno dei blips, un'idea sì riciclata, ma che ho molto apprezzato.

Se tu ci fossi stato ai tempi dei VERI blips di Kid A, non definiresti blips le clip promozionali di A Moon Shaped Pool.

 

20 minutes ago, frasky said:

Morale della favola: per i prossimi anni mi aspetto ancora sorprese :)

Io no. 
Mi aspetto Thomas Edward Yorke solista, Jonathan Richard Guy Greenwood solista, Philip James Selway solista e Colin Charles Greenwood solista che fa un disco pieno di ritmiche della Madonna, così:

 

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1 hour ago, Lacatus said:

Se tu ci fossi stato ai tempi dei VERI blips di Kid A, non definiresti blips le clip promozionali di A Moon Shaped Pool

Purtroppo non c'ero.

Forse hai ragione, ho fatto male a chiamarli blips, in quanto esistono due categorie ben diverse: 

Quelli di Kid A, realizzati da Stanley e Dr. Tchock. Che più di tutti conoscono la vera anima di tutti i pezzi e di tutto l'universo visivo che ci sta dietro.

Quelli di AMSP, realizzati da artisti esterni, che hanno trasportato in un'immaginario a parte le emozioni nate dai loro primi ascolti. 

Chiamiamole dunque clip promozionali e lasciamo il titolo di blips a quelli realizzati da Yorke e Donwood (che sono effettivamente più intriganti non lo nego assolutamente).

Se prima di quest'anno non hanno ripreso in mano il modello blips è perché evidentemente non ne avevano voglia. A questo punto piuttosto che niente preferisco quello che hanno fatto quest'anno. Non sarei stato meglio senza. 

Non pensare che non abbia capito quello che intendi eh ... è solo un punto di vista :)

1 hour ago, Lacatus said:

Io no. 
Mi aspetto Thomas Edward Yorke solista, Jonathan Richard Guy Greenwood solista, Philip James Selway solista e Colin Charles Greenwood solista che fa un disco pieno di ritmiche della Madonna

 

E il povero Ed? :D 

A parte gli scherzi, faranno quello che faranno. Io spero di poterli seguire con entusiasmo ancora per un po'. Un minimo di ottimismo lo riserbo per questi 5 geniacci. 

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6 minutes ago, frasky said:

Non pensare che non abbia capito quello che intendi eh ... è solo un punto di vista :)

Sì, era giusto per precisare, visto che i blips erano vere e proprie opere di videoarte, animazioni del bellissimo artwork di Kid A. Roba di una densità concettuale clamorosa in confronto all'inconsistenza delle clip di A Moon Shaped Pool (che riflettono l'inconsistenza di tutto il progetto A Moon Shaped Pool, purtroppo).

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12 hours ago, Lacatus said:

Se penso che un tempo erano i Radiohead stessi a gestire il loro sito (e lo facevano in maniera geniale)...mi viene una tristezza... :bye:
Adesso, come un gruppo qualsiasi, si affidano ai social media manager per gestire non solo i vari "merdagram", "merdbook", ecc, ma anche radiohead.com

Per chi non ha avuto la fortuna di seguirli nei tempi d'oro, ecco qui potete vedere cosa erano capaci di fare 
http://www.wasteheadquarters.com/memoryhole 
Niente a che vedere con questo anonimo sito che non fa altro che riprendere le foto che postano sui "merdagram" (che fantasia!)
:cess:

Quando erano comparse le cartoline con scritto "we know where you live", mi aspettavo che l'Lp9 sarebbe stato diffuso inizialmente solo in vinile spedito direttamente a chi aveva recentemente acquistato vinili da WASTE... Invece... plof... il disco su "smerdify"...che delusione :triste: 

Per consolarmi navigo sul sito di 20 anni fa (20 anni fa, già? :o ) sviluppato mentre i nostri lavoravano a Ok Computer
http://archive.radiohead.com/Site1/
La pagina, se provate a salvarla nei preferiti, si chiama SHOPOCALYPSE CHANNEL (quello che sono diventati adesso con A Moon Shaped Pool: l'apocalisse commerciale e artistica dei Radiohead).

 

grazie Lacà...nostalgia...:wub::wub: 

per quanto riguarda l'apocalisse artistica non sono d'accordo. Penso che AMSP abbia bisogno di tempo, quiete e tempo ancora: poi ti entrerà ne lcuore, magari un piccolo cantuccio ma se lo merita.Ciao

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38 minutes ago, Ania said:

grazie Lacà...nostalgia...:wub::wub: 

per quanto riguarda l'apocalisse artistica non sono d'accordo. Penso che AMSP abbia bisogno di tempo, quiete e tempo ancora: poi ti entrerà ne lcuore, magari un piccolo cantuccio ma se lo merita.Ciao

Present Tense, Desert Island Disk, Glass Eyes, Decks Dark mi sono entrate tutte nel cuore, molto più, per esempio, delle mie preferite di In Rainbows. Tuttavia In Rainbows è concettualmente superiore ad A Moon Shaped Pool e come tutt'uno finisce per coinvolgermi di più. Cioè io A Moon Shaped Pool continuo a concepirlo come una raccolta, un "best of", non come un album... Non si capisce se sia un disco politico contaminato da canzoni d'amore, o un disco romantico contaminato da canzoni di protesta... Non ha una narrazione interna... comincia con l'attacco a Farange e finisce con una canzone molto molto intima, probabilmente dedicata ai figli; ha continui sbalzi a livello di contenuti ai quali corrispondono sbalzi dal punto di vista musicale... E' pieno di mezze canzoni rattoppate alla benemelgio da Jonny con inserti di archi non all'altezza della sua fama di genietto (su tutte Daydreaming, The Numbers e Tinker Tailor Soldier Sailor) Sinceramente trovo che abbiano fatto un vero buco nell'acqua, e, ripeto, proprio nel momento in cui avrebbero potuto tirare fuori qualcosa di veramente grande, vista la maturazione degli ultimi 10 anni si sono gettati in pasto alle masse di fan radioheadiani facendo leva sui stereotipi e cliché, invece che tirare dritto sulla strada del rinnovamento aperta con In Rainbows e maturata con The King Of Limbs, fottendosene dei fans.

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24 minutes ago, Lacatus said:

Present Tense, Desert Island Disk, Glass Eyes, Decks Dark mi sono entrate tutte nel cuore, molto più, per esempio, delle mie preferite di In Rainbows. Tuttavia In Rainbows è concettualmente superiore ad A Moon Shaped Pool e come tutt'uno finisce per coinvolgermi di più. Cioè io A Moon Shaped Pool continuo a concepirlo come una raccolta, un "best of", non come un album... Non si capisce se sia un disco politico contaminato da canzoni d'amore, o un disco romantico contaminato da canzoni di protesta... Non ha una narrazione interna... comincia con l'attacco a Farange e finisce con una canzone molto molto intima, probabilmente dedicata ai figli; ha continui sbalzi a livello di contenuti ai quali corrispondono sbalzi dal punto di vista musicale... E' pieno di mezze canzoni rattoppate alla benemelgio da Jonny con inserti di archi non all'altezza della sua fama di genietto (su tutte Daydreaming, The Numbers e Tinker Tailor Soldier Sailor) Sinceramente trovo che abbiano fatto un vero buco nell'acqua, e, ripeto, proprio nel momento in cui avrebbero potuto tirare fuori qualcosa di veramente grande, vista la maturazione degli ultimi 10 anni si sono gettati in pasto alle masse di fan radioheadiani facendo leva sui stereotipi e cliché, invece che tirare dritto sulla strada del rinnovamento aperta con In Rainbows e maturata con The King Of Limbs, fottendosene dei fans.

detta così suona come un epilogo, allora voglio sperare ne possa nascere qualcosa di veramente nuovo: come una pausa per ricaricarsi.

Personalmente penso che AMSP abbia comunque aperto una nuova dimensione, romantica e se vuoi anche più intima, dei nostri. 

Poi a me piace davvero molto e non lo considero un buco nell'acqua.:)

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16 hours ago, Lacatus said:

Se penso che un tempo erano i Radiohead stessi a gestire il loro sito (e lo facevano in maniera geniale)...mi viene una tristezza... :bye:
Adesso, come un gruppo qualsiasi, si affidano ai social media manager per gestire non solo i vari "merdagram", "merdbook", ecc, ma anche radiohead.com

Per chi non ha avuto la fortuna di seguirli nei tempi d'oro, ecco qui potete vedere cosa erano capaci di fare 
http://www.wasteheadquarters.com/memoryhole 
Niente a che vedere con questo anonimo sito che non fa altro che riprendere le foto che postano sui "merdagram" (che fantasia!)
:cess:

Hai toccato un tasto doloroso: il sito.
Proprio come te io ho sempre adorato i siti dei Radiohead, perché erano diversi, strani, originali e soprattutto affascinanti.
Negli ultimi anni c'è stato un crollo pazzesco. Pochissime news, nessuna trovata originale, ecc...

Il "problema" però non riguarda i Radiohead, ma riguarda i siti web. Lavorando in quel campo mi sono accorto di quanto sia cambiato il mondo digitale negli ultimi anni.
È radicalmente cambiato. Il semplice sito web è ormai "dead and buried".
Per carità, ancora per un po' "sopravviverà", ma è cambiata completamente la fruizione. La maggior parte delle persone ormai guardano un sito dallo smartphone o dal proprio tablet (nel 2018 l'80% delle persone visualizzerà i siti in versione mobile), non più dal computer. Questo porta chi sviluppa siti web a cambiare completamente la struttura (io in questi giorni sto ristrutturando idioteque.it e, studiando le statistiche, mi sto accorgendo di quali enormi cambiamenti di fruizione ci sono stati negli ultimi 5 anni).

Se fino a qualche anno fa una persona stava diversi minuti su un sito web ora non è più così, pensa che ora la visita media di un sito web ritenuto "interessante" dura circa 90 secondi.
Questo significa che bisogna accorciare i contenuti e modificarli.
Il mondo ora è delle App e dei Social, sono loro a scandire i tempi. Non esiste più il testo, ora comandano video e immagini.

Impazzivo anche per i fansite come Ne Pas Avaler, The Panic Button, Wezl.org, Raindown Industries, ecc... Mi piacevano tantissimo, li visitavo per ore ed ore.
Prendevo spunto e mi divertivo anch'io a creare cose strane su idioteque.it, link nascosti, percorsi di pagine e pagine diverse con mille bottoni, ecc...

Poi a me piace anche il mondo attuale, che ha un sacco di risorse e tantissimi mezzi per condividere i contenuti molto più in fretta e con risultati decisamente diversi.
Però quando mi fermo a pensarci un attimo, anch'io lo trovo troppo asettico rispetto al mondo web in cui sono cresciuto, quello fatto di connessione 56kbps, un minuto di rumori assurdi per connettersi, scaricare brani da 4mb con il mitico Get Right, Napster, ICQ per parlare, ecc... :faniente: 

 

Per quanto riguarda gli attuali Radiohead non sono le immagini che vengono postate su Instagram e Facebook a finire sul loro sito, ma il contrario. Loro postano sul loro sito e poi quelle foto finiscono su Instagram e Facebook. Utilizzano i social, che ormai sono fondamentali, per "promuovere" quello che postano sul loro sito :ok: 

Comunque sono ancora loro (intesi come loro + la crew di waste) a gestire il sito web, non hanno nessun social media manager (anche perché se lo avessero pubblicherebbero molta più roba e la pubblicherebbero con strategie diverse), semplicemente lo gestiscono in maniera diversa.

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