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Un anno dopo (almost) The King Of Limbs: vi piace ancora?


ThEpAnIcThEvOMiT

  

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a me il giro di basso di magpie mi fa realmente eiaculare...non scherzo.

Bravo ragazzo.

Uno dei giri di basso più riusciti di Colin nella sua carriera. Anche se con Staircase è riuscito a fare ancora un pizzico meglio.

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Bravo ragazzo.

Uno dei giri di basso più riusciti di Colin nella sua carriera. Anche se con Staircase è riuscito a fare ancora un pizzico meglio.

molto più originale magpie...

ah anche separator a livello di basso fa paura eh...purtroppo però è una canzone di merda. :laugh:

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definire Lotus Flower, Codex e GUTG "non emotive" mi pare quanto meno coraggioso...

E' un album piuttosto disomogeneo, e questo e' il suo punto debole.

Premesso che mi riferivo principalmente ai pezzi ritmici, che per me costituiscono il vero punto forte del disco, anche in Codex leggo la ricerca di un'emotività profonda e complessa, molto meno diretta e esplicita di quella perseguita in IR.

In questo senso trovo che TKOL voglia essere comunicativo ma non esplicitamente emotivo: ha climax sempre soffocati, nascosti, preziosi nel loro essere smorzati.

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Kid A è imprescindibile da Amnesiac, non ha senso parlare di Kid A e di Amnesiac separati, si completano a vicenda, come direbbe Yorke, uno è l'incendio visto da fuori, l'altro è l'incendio dentro di te, al punto da essere Whitianamente te stesso l'incendio, e se vuoi parlare di incendio è meglio avere una panoramica completa. Una volta acquisito questo, state parlando, e qui l'affettività va allegramente a puttane, concettualmente della più alta vetta di autoconsapevolezza umana del ventunesimo secolo, dell'Opera d'Arte massima talmente attuale da essere quasi profetica e perfettamente adattabile ad oggi, 11 anni dopo; e musicalmente della sintesi perfetta tra quello fu e quello che doveva essere. Un'opera di rottura e rilancio, di distruzione e costruzione al tempo stesso, irripetibile.

Come non quotarti.

Per me quei due dischi sono vette irrangiungibili e non solo dai Radiohead.

Hai detto tutto benissimo, aggiungerei che uscire fuori con quei lavori in quel momento storico, dopo un successo planetario di quelle dimensioni fu semplicemente una delle cose più coraggiose della storia del rock.

Entrambi i dischi li ho dovuti ricomprare perchè si erano rovinati a forza di ascoltarli, non scherzo.

Kid A e Amnesiac sono semplicemente i miei dischi della vita, la colonna sonora di tutti i momenti più importanti, il modo che ho utilizzato per dire qualcosa quando mi mancavano le parole. La consapevolezza che c'era qualcuno che aveva una percezione delle cose e del tempo talmente simile alla mia da non farmi mai sentire solo.

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hanno inzeccato appieno la svolta nel sound, mi sarei aspettato una messa in atto diversa, in questo modo non sai se son nate per caso le prime 5 o sono davvero padroni di questa nuova cifra stilistica, credo che lo scopriremo tra un po'.

Per me comunque è primo tra i secondi, KidAmnesiac inattaccabile, seguito da OkComputer, bel divericatore dimensionale, King of Limbs, IR, Hail, divaricatore dimensionale numero 2, the bends, particella di divaricatore dimensionale 2.5, pablo honey.

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A livello di idee e concetti TKOL si colloca subito dietro la triade KidA-Amnesiac-Ok Computer. Per quanto riguarda invece il funzionamento come disco, come organismo, allora scivola al quinto posto dietro ad IR e più o meno alla pari con HTTT.

Ad essere sincero dopo il lavoro certosino con cui è stato confezionato IR non mi aspettavo ripetessero l'errore commesso con Hail To The Thief, invece anche il Re soffre molto l'effetto collage...

Magari il filo narrativo è tenuto insieme dai testi però, dato che parliamo dei Radiohead e non di De Gregori, il giudizio lo affido principalmente alla componente musicale ed è innegabile che da questo punto di vista TKOL sia più una raccolta inorganica che un disco concepito come opera compatta.

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sinceramente le prime 5 mi son sempre sembrate un blocco unico, bello massiccio

Le prime quattro. Comunque il problema è proprio che da una parte c'è un blocco unico e dall'altra tante pietre diverse, alcune di poco valore oltretutto.

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Le prime quattro. Comunque il problema è proprio che da una parte c'è un blocco unico e dall'altra tante pietre diverse, alcune di poco valore oltretutto.

capisco quello che vuoi dire, son d'accordo

però per me non è un problema così grosso, del resto tkol e httt (che son quelli più "frammentari", se mi passi il termine) li preferisco ad un album molto più compatto come in rainbows

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secondo me è tutto un blocco unico, a livello di concetto e musica e liriche stanno sotto il concetto di base del disco.

Come poter fare meglio di un ritorno alla purezza della natura che non con due accordi di chitarra?

Per me è tutto legato, sotto un concetto di fondo, reso anche in musica, e sta qui una delle grosse novità...

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Le prime quattro.

Be', questo è opinabile.

Per me il blocco - a livello musicale - è costituito dalle prime 5, con Lotus che fa da spartiacque tra le due parti del disco, ma è saldamente ancorata al nuovo sound. Certo, c'è la melodia, ma la bellezza del pezzo non sta lì.

Io il percorso lo vedo chiaro - tanto quanto in IR, anche se meno armonioso - semplicemente non reputo, in un disco da 8, give up the ghost all'altezza della situazione.

La considero "giusta" in ottica narrativa, perché TKOL è davvero molto, molto concettuale, ma si poteva fare meglio pur restando fedeli all'idea.

In ogni caso, per me TKOL resta nettamente sopra a IR, per la qualità delle composizioni migliori (superiore), per originalità (solo i radiohead possono fare musica di questo tipo, oggi, secondo me - la stessa cosa non si può dire per IR), e anche perché IR, e qui andiamo molto sul soggettivo, aveva dei cali ancora peggiori di TKOL (All i Need per me è aberrante, bodysnatchers pareggia con give up ma è anche scemotta concettualmente quindi peggiore).

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Le prime quattro. Comunque il problema è proprio che da una parte c'è un blocco unico e dall'altra tante pietre diverse, alcune di poco valore oltretutto.

Ma qual è il problema con Lotus Flower?

Cazzo, a livello ritmico non ha nulla da invidiare alle prime quattro, va bene, il cantato è melodico e forse addirittura vagamente orecchiabile, ma è perfettamente in linea con le tracce precedenti, con aperture adeguate alla tematica, ma ci siamo.

Cocettualmente TKOL non fa una grinza, c'è poco da fare.

Musicalmente invece, secondo me ha due grossi difetti: la lunghezza di GUTG che sarebbe stata perfetta fosse stata al massimo di due minuti e mezzo e poi Separator, che interpreta il suo ruolo (che è perfetto sia tematicamente che a livello di atmosfera) in maniera davvero poco credibile, un pezzo troppo debole secondo me, troppo troppo.

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Kid A è imprescindibile da Amnesiac, non ha senso parlare di Kid A e di Amnesiac separati, si completano a vicenda, come direbbe Yorke, uno è l'incendio visto da fuori, l'altro è l'incendio dentro di te, al punto da essere Whitianamente te stesso l'incendio, e se vuoi parlare di incendio è meglio avere una panoramica completa. Una volta acquisito questo, state parlando, e qui l'affettività va allegramente a puttane, concettualmente della più alta vetta di autoconsapevolezza umana del ventunesimo secolo, dell'Opera d'Arte massima talmente attuale da essere quasi profetica e perfettamente adattabile ad oggi, 11 anni dopo; e musicalmente della sintesi perfetta tra quello fu e quello che doveva essere. Un'opera di rottura e rilancio, di distruzione e costruzione al tempo stesso, irripetibile.

stampo e metto in cornice. :stik: / :clapclap:

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boh a me give up the ghost (e tra l'altro senza la coda finale perderebbe non di poco) e separator piacciono parecchio...

Beh, è chiaro che GUTG per me sarebbe da accorciare senza togliere la parte finale, è quella iniziale che è tirata veramente troppo alla lunga secondo me.

Separator proprio non la digerisco, mi irrita proprio.

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Separator, perfetto sia tematicamente che a livello di atmosfera) in maniera davvero poco credibile, un pezzo troppo debole secondo me, troppo troppo.

Personalmente è vivo il sospetto che proprio la fortissima componente narrativa - attenzione, non concettuale, i radiohead sono abituati a gestire atmosfera ed elementi concept fin da Okcomputer, mentre è la prima volta che si gettano nella lavorazione di un autentico filo narrativo - abbia leso alla qualità della musica.

Non c'è dubbio che giveup e separator facciano ben quel-che-devono-fare, ma proprio i confini narrativi forse ne hanno limitato la creatività.

Vedi Staircase, ad esempio: pezzo bellobello, che col disco - non musicalmente, ma narrativamente - c'entraunaminchia.

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Ma qual è il problema con Lotus Flower?

Cazzo, a livello ritmico non ha nulla da invidiare alle prime quattro, va bene, il cantato è melodico e forse addirittura vagamente orecchiabile, ma è perfettamente in linea con le tracce precedenti, con aperture adeguate alla tematica, ma ci siamo.

Cocettualmente TKOL non fa una grinza, c'è poco da fare.

Musicalmente invece, secondo me ha due grossi difetti: la lunghezza di GUTG che sarebbe stata perfetta fosse stata al massimo di due minuti e mezzo e poi Separator, che interpreta il suo ruolo (che è perfetto sia tematicamente che a livello di atmosfera) in maniera davvero poco credibile, un pezzo troppo debole secondo me, troppo troppo.

Non basta giocare sulla ritmica per far aderire Lotus Flower alla prima parte del disco. Questo perchè Lotus Flower è in tutto e per tutto una canzone, le prime quattro sono piccoli paesaggi cerebrali e credo che questa differenza sia molto più sostanziale dell'affinità riscontrabile nel solo umore ritmico. Inoltre la traccia in questione non è affatto una novità nel sound dei Radiohead, nè nel panorama musicale attuale, essendo di fatto parte del revival '80 che tanto ci ha attanagliati in questi anni...Andate a riascoltarvi Hearing Damage o immaginate un Eraser in salsa vagamente "dark", ed eccovi servita Lotus Flower.

Sul discorso narrativo che dirvi? A livello musicale non mi convince, lo trovo piuttosto debole e poi non c'è gradualità: da Feral a Lotus Flower, da questa a Codex. Sono solo universi musicali diversi accostati, il filo narrativo è esclusivamente nei testi, semmai.

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E' un album che richiede tempo, e col tempo cresce. E continuerà a farlo, spero.

Al primo ascolto mi piacque subito, specialmente nei suoi episodi più "ostici", se così possiamo dire, quali "Bloom" o "Feral"; nonostante il disco sia praticamente tagliato a metà da "Lotus Flower" (che avevo già ascoltato su YT in versione acustica e non mi era piaciuta per niente, nulla di paragonabile alla versione del disco), si respira un'unità d'intenti e d'atmosfere che dà all'intero lavoro una coesione che episodi precedenti (prendi HTTT o anche IR) probabilmente non avevano. Lessi da qualche parte, un po' di tempo fa, un'intervista o una dichiarazione forse di Ed, che sosteneva come stessero muovendosi in direzione di un ritorno alla pura musica vissuta come esperienza puramente artistica: credo che sia proprio questo il tentativo di TKOL, fare Arte e non semplicemente Musica. Oppure Ed s'era fatto una canna.

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