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Thom Yorke - Tomorrow's Modern Boxes


frasky

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Se non ci metteva the mother lode e there's no ice veniva fuori un bel dischetto metidabondo e lunare. Migliori interference e nose grow some

Eja, ha detto: "ci butto dentro una svisata techno-trance e una melodia smeraldina, altrimenti va a finire che cago fuori un disco più bello di Kid A e Jonny s'incazza che non ci ho fatto stendere sopra una partitura per flicorni..."

:D

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Io non vorrei cominciare a darti ragione su questo disco... :laugh: voglio dire, ascoltandolo mi sono accorto di averlo ascoltato troppo di fretta (però non parlo di capolavoro e questo mi sento di escluderlo già ora).

Comunque come dicevano i giuristi latini, CAVATE The mother lode e Non c'è ghiaccio nel mio aperitivo e l'album ha più senso.

The Mother lode che poi non è brutta, ma mi pare lo yorke che mi fa lo uk garage e dico anche basta cosi

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non mi ricordo se avevo gia' postato questa recensione che mi è ricapitata sott'occhio ora per caso... e che comunque piacera' a Lac

http://drownedinsound.com/releases/18448/reviews/4148293

Grazie @li

Oh bello bello bello, non solo cita Kid A e Amnesiac, ma anche Faith, il disco più tetro dei Cure, fra l'altro richiamato anche dalla copertina :)

The_Cure_-_Faith.jpg

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Comunque ha ridefinito il concetto di non-evento (per il disco di una star, evidentemente).

la penso esattamente come quel redattore: questo disco va cercato, fa di tutto per stare nell'ombra.

preciso: non è una cosa che gradisco molto, pure tkol mi aveva dato fastidio, questo incredibilmente è riuscito a intenebrarsi ancor di più.

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Comunque ha ridefinito il concetto di non-evento (per il disco di una star, evidentemente).

la penso esattamente come quel redattore: questo disco va cercato, fa di tutto per stare nell'ombra.

preciso: non è una cosa che gradisco molto, pure tkol mi aveva dato fastidio, questo incredibilmente è riuscito a intenebrarsi ancor di più.

Invece per quanto mi rigurda era proprio quello che mi aspettavo fin dalla fine del contratto con la EMI (2003), e per quello rimasi delusissimo da In Rainbows. Ora posso dire: FINALMENTE!

Bimbi, ci sono voluti 10 anni per tracciare la strada, ma in questi 3/4 anni, tra TKOL e Thomorrow's, babbo Yorkale ha esaudito tutti i miei desideri sotto tutti i punti di vista (musicali, lirici, concettuali, commerciali). :natale:

E ora che la strada è tracciata...ne vedremo delle belle...con gli "English Wierdies" :)

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Stavo suonando The Mother Lode al piano elettrico e canticchiando: grazie all'uso del sistema modale, la melodia, è suscettibile di bellissime fioriture, un po' come accadeva in Bloom, o in un altro pezzo da 90 del disco di Thom, Truth Ray.

I modi rendono i brani sicuramente meno appetibili dal punto di vista armonico, ma melodicamente permettono a Thom di tirare fuori con naturalezza, quasi con nonchalance, cose sopraffine, anzi smeraldine ;)

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Non ho capito bene il punto, sinceramente

Da una parte qui l'articolo scrive che, di base i radiohead non hanno inventato niente...il che è vero, se ammettiamo allora che nessuno inventa niente. Che il suono viene prima di chi lo fa penso sia una cosa che sanno anche i muri ormai. Dire che Kid A ha meno rilevanza perchè esisteva prima il krautrock è un controsenso, perchè ci sarà sempre qualcosa prima di un'artista, qualcosa a cui ci si ispira, che può essere anche non uno "stile" ma un semplice suono e basta. La cosa positiva - ma non necessaria - è quando un'artista ingloba tutte le sue influenze e ne fa uscire un suono nuovo, o meglio una sintesi sonora nuova. Se si pensa che un musicista per sconvolgere debba per forza radere al suolo tutto quanto è avvenuto prima di lui allora si deve ammettere che nessuna rivoluzione nella musica è mai avvenuta: oltre al fatto che secondo me porsi ad una composizione pensando solo di fare "qualcosa di totalmente nuovo" è anche leggermente altezzoso. Per me un'artista dovrebbe tentare di fare cose nuove per se stesso, inerenti al suo percorso, non al mondo in generale, anche perchè vai tu a sapere se quello che stai facendo è effettivamente una novità.

Dall'altra parte poi scrive che "misurare la qualità di una musica prendendo come metro il “chi è arrivato prima” è operazione che trovo, più che scorretta, semplicemente sciocca", smentendo quello che ha scritto prima e concordando in parte con il mio ragionamento.

Ed infine, non risponde alla domanda del titolo. Interessante comunque.

Ma non può essere pure che i Radiohead piacciano anche perchè scrivono belle canzoni e sono buoni musicisti con molte idee? Poi tutto si riduce a questo.

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Mi piace che io linko gli articoli e nessuno se li fila finché non li linka qualcun altro.

Un articolo abbastanza campato in aria sul rapporto tra TMB e la stampa (italiana/oltremanica).

P.S. Da ex lettore di blow up si vede lontano un miglio che questo Mattioli ne è stato una firma. Sono proprio legati all'elucubrazione fine a sé stessa. Ha ragione solo quando descrive certa stampa dedita più che altro a Dylan e Rolling Stones, che davanti a TMB l'unica cosa che scrive è la modalità di distribuzione. Per il resto, se amate gli sproloqui, acconodatevi!

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questo l'avevate letto?

http://www.ultimouomo.com/thom-yorke-quello-dei-radiohead/

lo trovo un po' delirante solo io?

Non so voi, ma io questo articoli-pippa li odio.

300 righe per dire che semplicemente non ti piacciono o che vorresti che rifacessero Kid A, o non li hai capiti.

Ma non c'è niente di male. La cosa brutta è dover passare mezz'ora a leggere tutti questi intellettualismi, che palle.

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