Jump to content

Free In The Knowledge


Lacatus

Recommended Posts

  • Replies 250
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

Secondo me dovreste prima accordarvi su cosa intendete per concept album, che effettivamente è un termine vago. Per me un concept racconta una storia ben precisa, magari anche con dei personaggi e un’evoluzione. Una specie di eredità dei vecchi libretti operistici. Roba tipo The Wall, Ziggy Stardust, Berlin di Lou Reed. Non basta che i brani abbiano una vaga coerenza musicale, al limite può esserci una forte coerenza tematica, ma deve essere ben definita, come nel caso di Animals, dove non c’è una vera storia ma un legame evidentissimo tra i brani. Se questo legame è debole è inutile e fuorviante parlare di concept, perché altrimenti quasi tutto il rock rientrerebbe nella categoria, rendendo di fatto completamente inutile il termine concept album.
Insomma dire che In rainbows è un concept solo perché parla d’amore per me non ha molto senso, l’unico che si avvicina vagamente è Kid A, ma è già una forzatura.

Link to comment
Share on other sites

39 minutes ago, Gasba said:

Secondo me dovreste prima accordarvi su cosa intendete per concept album, che effettivamente è un termine vago. Per me un concept racconta una storia ben precisa, magari anche con dei personaggi e un’evoluzione. Una specie di eredità dei vecchi libretti operistici. Roba tipo The Wall, Ziggy Stardust, Berlin di Lou Reed. Non basta che i brani abbiano una vaga coerenza musicale, al limite può esserci una forte coerenza tematica, ma deve essere ben definita, come nel caso di Animals, dove non c’è una vera storia ma un legame evidentissimo tra i brani. Se questo legame è debole è inutile e fuorviante parlare di concept, perché altrimenti quasi tutto il rock rientrerebbe nella categoria, rendendo di fatto completamente inutile il termine concept album.
Insomma dire che In rainbows è un concept solo perché parla d’amore per me non ha molto senso, l’unico che si avvicina vagamente è Kid A, ma è già una forzatura.

Concordo sulla definizione che dai di concept. Pensare ad un disco non come mera raccolta di canzoni, ma come qualcosa con uno suo respiro, uno suo passo, che sia musicale, testuale, ecc, non fa necessariamente un concept, perchè questa cosa è abbastanza insita in tutti i dischi e non fa di loro dei concept album, ma "solo" un lavoro con un tema, coerente con ciò che voleva esprimere l'artista. 

A volte, noi come pubblico, fatichiamo a capire perche un certo brano venga escluso da un disco; è comprensibile, perchè magari, preso di per sè è molto bello. Ma, appunto, non sempre questo basta perchè un pezzo faccia parte del "cut" definitivo di un album. 

Le mere raccolte di brani slegate sono, appunto, i le raccolte - che sono una (anche utile) operazione delle case discografiche, ma che poco hanno a che vedere con il concetto di disco e quello che normalmente si cela dietro l'idea di disco (per l'autore); almeno, secondo me. 

Link to comment
Share on other sites

44 minutes ago, Gasba said:

Secondo me dovreste prima accordarvi su cosa intendete per concept album, che effettivamente è un termine vago. Per me un concept racconta una storia ben precisa, magari anche con dei personaggi e un’evoluzione. Una specie di eredità dei vecchi libretti operistici. Roba tipo The Wall, Ziggy Stardust, Berlin di Lou Reed. Non basta che i brani abbiano una vaga coerenza musicale, al limite può esserci una forte coerenza tematica, ma deve essere ben definita, come nel caso di Animals, dove non c’è una vera storia ma un legame evidentissimo tra i brani. Se questo legame è debole è inutile e fuorviante parlare di concept, perché altrimenti quasi tutto il rock rientrerebbe nella categoria, rendendo di fatto completamente inutile il termine concept album.
Insomma dire che In rainbows è un concept solo perché parla d’amore per me non ha molto senso, l’unico che si avvicina vagamente è Kid A, ma è già una forzatura.

Concordo al 100% è proprio quei che intendo per concept.

4 minutes ago, Wanderer said:

Concordo sulla definizione che dai di concept. Pensare ad un disco non come mera raccolta di canzoni, ma come qualcosa con uno suo respiro, uno suo passo, che sia musicale, testuale, ecc, non fa necessariamente un concept, perchè questa cosa è abbastanza insita in tutti i dischi e non fa di loro dei concept album, ma "solo" un lavoro con un tema, coerente con ciò che voleva esprimere l'artista. 

A volte, noi come pubblico, fatichiamo a capire perche un certo brano venga escluso da un disco; è comprensibile, perchè magari, preso di per sè è molto bello. Ma, appunto, non sempre questo basta perchè un pezzo faccia parte del "cut" definitivo di un album. 

Le mere raccolte di brani slegate sono, appunto, i le raccolte - che sono una (anche utile) operazione delle case discografiche, ma che poco hanno a che vedere con il concetto di disco e quello che normalmente si cela dietro l'idea di disco (per l'autore); almeno, secondo me. 

D'accordo anche qua.

Link to comment
Share on other sites

57 minutes ago, Gasba said:

Secondo me dovreste prima accordarvi su cosa intendete per concept album, che effettivamente è un termine vago. Per me un concept racconta una storia ben precisa, magari anche con dei personaggi e un’evoluzione. Una specie di eredità dei vecchi libretti operistici. Roba tipo The Wall, Ziggy Stardust, Berlin di Lou Reed. Non basta che i brani abbiano una vaga coerenza musicale, al limite può esserci una forte coerenza tematica, ma deve essere ben definita, come nel caso di Animals, dove non c’è una vera storia ma un legame evidentissimo tra i brani. Se questo legame è debole è inutile e fuorviante parlare di concept, perché altrimenti quasi tutto il rock rientrerebbe nella categoria, rendendo di fatto completamente inutile il termine concept album.
Insomma dire che In rainbows è un concept solo perché parla d’amore per me non ha molto senso, l’unico che si avvicina vagamente è Kid A, ma è già una forzatura.

Gasba però ponendo che su Kid A non ci sono dubbi come fai a non dirlo di Ok Computer che ha come tema lo straniamento dalla società moderna (con la sua velocità e i suoi  mezzi tecnologici - Airbag - Let Down - The Tourist - Lucky, il controllo - Karma Police - Subterranean - Paranoid) etc etc etc, le sue paranoie (Fittier Happier, ancora Paranoid etc etc etc). Se pensi a un disco che comincia con una Airbag e termina con l’esortazione Idiot Slow Down passando per tutto quello che c’è in mezzo secondo me è difficile non considerarlo un concept.

Poi sono d’accordo con te: In Rainbows non è un concept altrimenti lo sarebbe qualsiasi disco ma Ok computer e Kid A sono diversi.

Link to comment
Share on other sites

33 minutes ago, @li said:

Gasba però ponendo che su Kid A non ci sono dubbi come fai a non dirlo di Ok Computer che ha come tema lo straniamento dalla società moderna (con la sua velocità e i suoi  mezzi tecnologici - Airbag - Let Down - The Tourist - Lucky, il controllo - Karma Police - Subterranean - Paranoid) etc etc etc, le sue paranoie (Fittier Happier, ancora Paranoid etc etc etc). Se pensi a un disco che comincia con una Airbag e termina con l’esortazione Idiot Slow Down passando per tutto quello che c’è in mezzo secondo me è difficile non considerarlo un concept.

Poi sono d’accordo con te: In Rainbows non è un concept altrimenti lo sarebbe qualsiasi disco ma Ok computer e Kid A sono diversi.

Ma infatti anche su Kid A ho dei dubbi, ma nella loro discografia è quello che si avvicina di più a un concept secondo me, perché immagino questo fantomatico bambino A come una specie di protagonista, una specie di uomo 2.0 che nasce, cresce, si deprime, crepa. Anche se molto ermetica, possiamo ricavare quasi una parabola di un cristo cibernetico, che dall’utero caotico di EIIRP nasce, incontra il mondo, ne viene schiacciato e annullato e torna nell’utero della morte (motion picture). C’è l’ombra di una trama.
In ok computer si respirano gli stessi temi (depressione, alienazione, ecc.) ma sono più slegati, ogni brano ha una sua coerenza autosufficiente, e tutt’al più di instaurano a posteriori dei legami semantici tra i vari brani (ad es. la velocità) come accade praticamente in qualsiasi opera artistica. C’è un tema ma non c’è una trama. Dire che ok computer è un concept sull’era moderna è come dire che the velvet underground & nico è un concept sui bassifondi newyorkesi, ma se apriamo queste porte allora dentro ci finisce metà della storia della musica.

Link to comment
Share on other sites

No beh se per te è determinante la questione del personaggio o della storia ci sta.
Per me no e anzi è più interessante trovare dei temi ricorrenti: una macchina un aereo tramways airlines etc a posteriori piuttosto che scoprire che uno si è messo lì a tavolino a cercare di tracciare un fil rouge tra una canzone e l’altra (cosa che escluderei che Thom abbia fatto consciamente).

Link to comment
Share on other sites

IR è proprio il racconto di una storia d'amore ciclico, con inizio e fine (videotape) in modo abbastanza palese poi ("end up where i started"). 
TKOL un sogno bucolico/fiabesco nella natura che finisce col risveglio, in mezzo animali fantastici, pure lo scontro col "nemico" (feral).

Non sono storie in senso stretto ma hanno forti concetti di fondo che tengono unito il disco, sia come tematiche che come "percorso". 

Mi piacerebbe molto un bel cartone da 38 minuti su TKOL, sarebbe stato fantastico.
Bloom -> cadi nel "paese delle meraviglie" o quel che è
Magpie -> animale che ti dona la missione, il mandante
Little by Little -> avvicinamento al mostro/castello del mostro
Feral -> scontro col mostro che ha preso la principessa/principe
Lotus Flower -> idillio con principessa/principe salvata/o
Codex -> Pace dei sensi al lago coi draghi che volano sopra
Give up -> ahia, era un sogno, sento le voci della realtà, ci stiamo risvegliando
Separator -> uscita, suona la sveglia.
 

Link to comment
Share on other sites

19 minutes ago, Sig.Bakke said:

IR è proprio il racconto di una storia d'amore ciclico, con inizio e fine (videotape) in modo abbastanza palese poi ("end up where i started"). 
TKOL un sogno bucolico/fiabesco nella natura che finisce col risveglio, in mezzo animali fantastici, pure lo scontro col "nemico" (feral).

Non sono storie in senso stretto ma hanno forti concetti di fondo che tengono unito il disco, sia come tematiche che come "percorso". 

Mi piacerebbe molto un bel cartone da 38 minuti su TKOL, sarebbe stato fantastico.
Bloom -> cadi nel "paese delle meraviglie" o quel che è
Magpie -> animale che ti dona la missione, il mandante
Little by Little -> avvicinamento al mostro/castello del mostro
Feral -> scontro col mostro che ha preso la principessa/principe
Lotus Flower -> idillio con principessa/principe salvata/o
Codex -> Pace dei sensi al lago coi draghi che volano sopra
Give up -> ahia, era un sogno, sento le voci della realtà, ci stiamo risvegliando
Separator -> uscita, suona la sveglia.
 

Io TKOL l'ho sempre percepito come molto narrativo e per questo mi piace più come disco bevuto dall'inizio alla fine". Non lo considereri un concept per i motivi detti sopra, però anche io ci ho quasi da subito visto uno sviluppo narrativo; il tutto per me è un delirio onirico con Bloom porta d'entrata; Magpie l'azione nella foresta, Little By Little ancora immersione nella foresta; Feral dove l'uomo diventa bestia. Il lato B è una sorta di risveglio spirituale zen con l'accettazione di Lotus Flower; con la purifiazione con Codex e la sublimazione in Give up The Ghost (che infatti credo voglia dire rendere l'anima). Separator è la sveglia e la riflessione sul sogno fatto e quanto ti ha detto l'inconscio, che ti ha liberato di certi tuoi timori.

Per questo non l'ho mai visto come incompleto o spezzato e non ci avrei visto altre tracce - tra le b-sides ce ne sono di ottime, ma non le avrei inserite per una questione di concetto e anche di ritmo del disco. 

Per questo stesso motivo se prese singolarmente quasi tutte le canzoni di TKOL non sono pesi massimi, ma messi assieme formano questo unicuum musicale narrativo molto valido, secondo me. 

 

 

Inoltre tutto l'artwork incentrato sui boschi, i tantissimi richiami alla natura nei testi e un po' di orientalismo a la carté me l'hanno sempre fatto leggere cosi. Almeno, a me è arrivato cosi, poi penso che la realtà sia ben diversa. 

 

Link to comment
Share on other sites

1 minute ago, Wanderer said:

Io TKOL l'ho sempre percepito come molto narrativo e per questo mi piace più come disco bevuto dall'inizio alla fine". Non lo considereri un concept per i motivi detti sopra, però anche io ci ho quasi da subito visto uno sviluppo narrativo; il tutto per me è un delirio onirico con Bloom porta d'entrata; Magpie l'azione nella foresta, Little By Little ancora immersione nella foresta; Feral dove l'uomo diventa bestia. Il lato B è una drota di risveglio spirituale zen con la purifiazione con Codex e la sublimazione in Give up The Ghost (che infatti credo voglia dire rendere l'anima). Separator è la sveglia e la riflessione sul sogno fatto e quanto ti ha detto l'inconscio, che ti ha liberato di certi tuoi timori.

Per questo non l'ho mai visto come incompleto o spezzato e non ci avrei visto altre tracce. 

 

Inoltre tutto l'artwork incentrato sui boschi, i tantissimi richiami alla natura nei testi e un po' di orientalismo a la carté me l'hanno sempre fatto leggere cosi. Almeno, a me è arrivato cosi, poi penso che la realtà sia ben diversa. 

 

Be', chiaramente non ho scritto quelle cose pensando fosse l'unica interpretazione possibile (tra l'altro ci avevo scritto un mini saggio ai tempi), ma è curioso quanto coincidano le nostre visioni del disco senza, appunto, che ci sia una narrazione "manifesta" del racconto.

Io ho scritto "principessa" per semplificare, ma in realtà è la "ricompensa" dopo lo "scontro" (anche qui, mostro per semplificare, può essere tranquillamente uno scontro interiore).
 

Link to comment
Share on other sites

Si si, volevo solo dire che questo è il modo in cui mi sono connesso quasi subito all'album, l'ho letto fin da subito cosi e anche per questo mi è piaciuto molto. Ma mi rendo anche conto che Thom potrebbe aver pensato a tutt'altro

Di certo la natura è un tema centrale: se l'abbia pensato perchè, come ha detto, scriveva i testi in un parco vicino allo studio o perche, nel caso di Bloom, vedeva i documentari di Blue Planet con il figlio, o per altri motivi, ovviamente non lo posso sapere.

Per questo dico che è solo una mia lettura dell'album e direi che ci sta che altri abbiano tutt'altro per la testa quando lo ascoltano. 

A me però è proprio arrivato dritto cosi e le canzoni mi sono piaciute quasi di conseguenza. 

Link to comment
Share on other sites

37 minutes ago, Wanderer said:

(Invece con Pool ho fatto davvero molta piu fatica a connettermi emotivamente e a trovarne un senso. Ma proprio in questo periodo, complice il fatto che sono malato, lo sento decisamente più "mio" e meno distante, freddo). 

Ti capisco. Prendi tutto quello che arriva, "non fare resistenza" ed abbi fede , vedrai poi quando arriverà il momento ALFAA ! :bongo:🍻

Link to comment
Share on other sites

  • 3 weeks later...
  • 2 months later...
  • 4 weeks later...
  • 8 months later...
  • 4 months later...

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.


×
×
  • Create New...