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Natura, ambiente, ecologia, energia


Lacatus

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In Trentino Alto Adige hanno disposto l'abbattimento dell'orso che ha ucciso un uomo che faceva corsa nei boschi. 

Se tutte le volta che un uomo uccide un animale per cibarsene gli animali decretassero l'abbattimento di un uomo a quest'ora sarebbe già estinto il genere umano.

Non siamo più in grado di vivere col resto delle forme viventi che fanno parte di questo pianeta. 

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23 hours ago, Lacatus said:

In Trentino Alto Adige hanno disposto l'abbattimento dell'orso che ha ucciso un uomo che faceva corsa nei boschi. 

Se tutte le volta che un uomo uccide un animale per cibarsene gli animali decretassero l'abbattimento di un uomo a quest'ora sarebbe già estinto il genere umano.

Non siamo più in grado di vivere col resto delle forme viventi che fanno parte di questo pianeta. 

La caccia fa tra i 10 e i 20 morti ogni anno e in media 50 feriti però lí tutto a posto. 

Che poi strani questi leghisti: ma l'orso ora non può più nemmeno essere padrone a casa sua?

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Oddio, i boschi del Trentino sono spesso zone dietro le case e sono boschi decisamente "antropomizzati". Questo tipo è letteralmente uscito da casa sua ed è andato a farsi una corsetta nel bosco dietro casa, esattamente come un siculo si fa la nuotata la mattina; tra l'altro in una zona turistica, quindi non è neanche stato particolarmente avventato. 

Il progetto di ripopolazione dell'orso bruno in quella zona del Trentino prevedeva 50 specie, adesso sono 120, qualcosa evidentemente non ha funzionato/non è stato controllato. La convivenza va bene, ma se mette a rischio l'essere umano è normale chiedere che si faccia qualcosa: e sinceramente io non credo che i Trentini (o gli altoatesini) siano mediamente gente che la natura non sa cosa sia o che non sa rispettarla. 

Altrimenti, ad esempio, non deratizziamo i paesi, lasciamo che scorrano liberamente e poi vediamo cosa accade. Un controllo dell'uomo sull'animale esiste da tanto tempo e non è solo incapacità di vivere con le altre specie, ma tutela della propria salute. 

Preferirei lo spostamento in zone dove l'orso avrebbe bisogno di essere ripopolato, comunque.

 

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2 hours ago, Wanderer said:

Oddio, i boschi del Trentino sono spesso zone dietro le case e sono boschi decisamente "antropomizzati". Questo tipo è letteralmente uscito da casa sua ed è andato a farsi una corsetta nel bosco dietro casa, esattamente come un siculo si fa la nuotata la mattina; tra l'altro in una zona turistica, quindi non è neanche stato particolarmente avventato. 

Il progetto di ripopolazione dell'orso bruno in quella zona del Trentino prevedeva 50 specie, adesso sono 120, qualcosa evidentemente non ha funzionato/non è stato controllato. La convivenza va bene, ma se mette a rischio l'essere umano è normale chiedere che si faccia qualcosa: e sinceramente io non credo che i Trentini (o gli altoatesini) siano mediamente gente che la natura non sa cosa sia o che non sa rispettarla. 

Altrimenti, ad esempio, non deratizziamo i paesi, lasciamo che scorrano liberamente e poi vediamo cosa accade. Un controllo dell'uomo sull'animale esiste da tanto tempo e non è solo incapacità di vivere con le altre specie, ma tutela della propria salute. 

Preferirei lo spostamento in zone dove l'orso avrebbe bisogno di essere ripopolato, comunque.

 

Scusa se te lo dico ma c'è un po' di confusione.

1.

Di avventato non ci sarebbe stato nulla in ogni caso nemmeno se, come mi capita di fare ogni weekend, fosse stato in zone remote a 4-5 ore dall'auto (e dovunque io vada so che in giro ci sono lupi e cinghiali, spesso anche orsi anche se di una specie diversa) . Il rischio di morire in montagna, salvo fare alpinismo puro, è comunque di gran lunga inferiore a rischi che corri quotidianamente in zone antropizzate senza nemmeno rendertene conto con la differenza che, se dovesse accadere, almeno ne sarà valsa la pena.

2.

Il ripopolamento con Life Ursus si è reso necessario perché l'orso in Italia sulle Alpi si era estinto e non per ragioni naturali ma perché sterminato. Sì, teoricamente doveva ripopolare quelle valli con una cinquantina di esemplari ma non si erano fatti i conti con dei fattori imponderabili come la stanzialità delle femmine, dovuta probabilmente alle tantissime barriere fisiche presenti in Trentino che a dispetto degli spot in tv è una regione altamente antropizzata che di "naturale" in senso letterale ha pochino. Detto questo una natura sana è una natura che include grandi predatori (l'esempio dei ratti non ci azzecca nulla) che ci piaccia o meno (a me piace anche) altrimenti parliamo di giardini che sono però un'altra cosa. Quindi andare a discutere la bontà del progetto per un singolo evento è un po' ridicolo. Tanto per capirci sarebbe come discutere tout court la vaccinazione perché ci sono alcuni effetti collaterali mortali.

3.

La caccia ha fatto 351 morti dal 2007 ad oggi (tanto per restare nei boschi eh perché se mi metto a parlare di altri modi in cui si può morire per mano umana stiamo freschi), gli orsi ne hanno fatto 1 in 150 (4 in Europa). Il problema è che abbiamo una tale arroganza da non accettare in alcun modo di non essere degli highlander padri padroni eterni e in caso possiamo accettare serenamente di morire impallinati dal cacciatore (anche mentre stiamo in giardino, accade ogni anno) perché è un umano come noi quindi sticazzi ma guai a finire ammazzati da un animale che, in quanto tale, applica semplicemente tecniche difensive mentre è nel proprio habitat (che sì può stare anche vicino casa nostra se questa confina con un ecosistema come un bosco).

4.

Il problema è, di nuovo e come sempre, prima di tutto culturale, concettuale ed antropologico. Comprendere che siamo parte di un sistema complesso ed interattivo tra forme di vita, ed accettarne quindi anche le rarissime negative conseguenze per noi, è il primo passo verso la fantomatica "svolta green" che, ti do una notizia, nulla ha a che vedere con batterie ed elettrificazione ma piuttosto con la messa in discussione dell'antropocentrismo che ancora governa, anti-scientificamente e anti-storicamente, la gran parte delle menti umane.

D'altronde ogni anno qualcuno muore per uno squalo, per un serpente velenoso, per un imenottero (e ahimé dopo aver subito io stesso un attacco sono diventato allergico ed ora mi tocca girare con l'adrenalina portatile), per un orso (in U.S.A. ad esempio vivono la cosa in maniera assolutamente più sana di noi e lo dico per esperienza diretta) ma se questo dovesse ogni volta comportare l'abbattimento e l'eradicazione della specie in questione finiremmo ad abitare su un pianeta morto (cosa che comunque sta avvenendo).

Questo senza contare che per mano umana si muore serenamente a milioni ogni giorno nella totale indifferenza perché, si sa, se ti ammazza un tuo simile magari mentre vai a lavorare venendoti addosso con un camion sticazzi, sei un effetto collaterale del sistema. Ecco è questo ad essere insopportabile: due pesi, due misure ed una ignoranza ecologica diffusa che fa semplicemente spavento cavalcata da media e politica. 

Finché non si aumenterà la cultura in materia di ecologia sarà impossibile non solo convivere con il lupo o con l'orso ma anche smettere di essere la specie distruttiva che siamo.

 Abbiamo sterminato il 69% di selvatici nel mondo dal 1970 ad oggi e noi stiamo qua a discutere di un attacco di orso.

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Scusami aggiungo una cosa fondamentale perché anche io sono stato impreciso: Life Ursus non prevedeva massimo 50 orsi ma si dava un obiettivo minimo di 50 orsi per garantire la sopravvivenza della specie sull'arco alpino italiano (ci rendiamo conto? 50, come la fila ad una cassa del supermercato) il che è ben diverso e certifica anzi il grande successo del progetto di conservazione attuato. Questo non significa che la capienza massima di quell'area sia di 50 esemplari. Dopodiché indubbiamente c'è un problema di mancata espansione dell'areale cosa che peraltro si verifica anche nel Parco Nazionale D'Abruzzo Lazio e Molise dove il marsicano non riesce ormai da anni a schiodarsi dai 50-70 esemplari (su un'area molto più vasta) perché frequenta sempre le stesse zone. Ancora non si capisce bene perché, probabilmente anche in questo caso sono fattori di disturbo antropico (compreso il bracconaggio ahimé).

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4 hours ago, Lacatus said:

Il TAR che si occupa di decidere se sopprimere o meno un'orsa :bud_ohno:

Nel frattempo homo sapiens che fanno del male ad altri homo sapiens restando impuniti.

Peraltro l'orsa aveva dietro i cuccioli quindi comportamento perfettamente normale e che non denota alcuna deviazione di iper-aggressività nei confronti dell'uomo.

Tutto 'sto casino poi per un caso di attacco in 150 anni mentre quotidianamente, come ben dici, scimmioni con smartphone ne ammazzano altri o magari armano altri scimmioni con smartphone per ammazzarne migliaia di altri. 

Sai cosa insegna questo? Che abbiamo completamente perso qualsiasi legame con la natura e le sue dinamiche arrivando a trasformare l'attacco di un selvatico nel suo ambiente come qualcosa di inconcepibile quando invece è un qualcosa di perfettamente normale e che avviene quotidianamente in qualsiasi ecosistema, anche nel praticello sotto casa nostra.

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2 minutes ago, echoes said:

Peraltro l'orsa aveva dietro i cuccioli quindi comportamento perfettamente normale e che non denota alcuna deviazione di iper-aggressività nei confronti dell'uomo.

Tutto 'sto casino poi per un caso di attacco in 150 anni mentre quotidianamente, come ben dici, scimmioni con smartphone ne ammazzano altri o magari armano altri scimmioni con smartphone per ammazzarne migliaia di altri. 

Sai cosa insegna questo? Che abbiamo completamente perso qualsiasi legame con la natura e le sue dinamiche arrivando a trasformare l'attacco di un selvatico nel suo ambiente come qualcosa di inconcepibile quando invece è un qualcosa di perfettamente normale e che avviene quotidianamente in qualsiasi ecosistema, anche nel praticello sotto casa nostra.

Guarda, per il gusto del paradosso, io sarei pure d'accordo che l'orsa venga condannata alla pena di morte, ma allora ripristiniamo la pena di morte anche per l'Homo Sapiens: se un uomo uccide un altro uomo in nemmeno un mese si proceda a incarcerarlo e giustiziarlo, via, senza processo e niente (ovviamente previa decisone del TAR). 

Oppure, sempre paradossalmente: se mentre sto passeggiando in un parchetto vengo punto da una vespa e muoio per shock anafilattico, cosa dovrebbe accadere? Arrivano a sterminare tutte le vespe e tutti gli insetti del parco, per garantire la sicurezza? E se andassi all'altro mondo per un morso di un cane? Che si fa? Si sopprime il cane, o siccome il cane ha un padrone umano allora il cane è un animale meno animale dell'orso e quindi va risparmiato? Oppure giustiziamo il padrone invece del cane? :D 

Siamo ridicoli. Punto.

 

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2 minutes ago, Lacatus said:

Guarda, per il gusto del paradosso, io sarei pure d'accordo che l'orsa venga condannata alla pena di morte, ma allora ripristiniamo la pena di morte anche per l'Homo Sapiens: se un uomo uccide un altro uomo in nemmeno un mese si proceda a incarcerarlo e giustiziarlo, via, senza processo e niente (ovviamente previa decisone del TAR). 

Oppure, sempre paradossalmente: se mentre sto passeggiando in un parchetto vengo punto da una vespa e muoio per shock anafilattico, cosa dovrebbe accadere? Arrivano a sterminare tutte le vespe e tutti gli insetti del parco, per garantire la sicurezza? E se andassi all'altro mondo per un morso di un cane? Che si fa? Si sopprime il cane, o siccome il cane ha un padrone umano allora il cane è un animale meno animale dell'orso e quindi va risparmiato? Oppure giustiziamo il padrone invece del cane? :D 

Siamo ridicoli. Punto.

 

Perfetto.

E sì, siamo ovviamente ridicoli.

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  • 3 weeks later...
  • 2 weeks later...

 "AFA vive in Emilia Romagna, la regione più Burroughsiana d'Italia: anima comunista su sostanze capitaliste che strillano. Le previsioni metereologiche garantiscono che l'area sarà allagata al prossimo millennio a causa del Grande Cambio Climatico. Al posto del verde piano edificato una giungla subtropicale coprirà, come templi Maja, le rovine dell'efficientismo realizzato (banche, uffici, supermercati) e quelle dei grandi servizi sociali (asili nido, famosi in tutto il mondo, centri anziani, ospedali modello cooperative)." 

Il Maciste, 1996

https://xoomer.virgilio.it/gaspers/archivio/maciste/maci6_2.htm#afa

 

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1 hour ago, Lacatus said:

 "AFA vive in Emilia Romagna, la regione più Burroughsiana d'Italia: anima comunista su sostanze capitaliste che strillano. Le previsioni metereologiche garantiscono che l'area sarà allagata al prossimo millennio a causa del Grande Cambio Climatico. Al posto del verde piano edificato una giungla subtropicale coprirà, come templi Maja, le rovine dell'efficientismo realizzato (banche, uffici, supermercati) e quelle dei grandi servizi sociali (asili nido, famosi in tutto il mondo, centri anziani, ospedali modello cooperative)." 

Il Maciste, 1996

https://xoomer.virgilio.it/gaspers/archivio/maciste/maci6_2.htm#afa

 

Che poi è come era un tempo, fino all'Alto Medioevo, tutta la Pianura Padana.

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52 minutes ago, echoes said:

Che poi è come era un tempo, fino all'Alto Medioevo, tutta la Pianura Padana.

Eh sì. Anche in Sardegna, se guardi la mappa di distribuzione dei nuraghi, scopri che nella pianura del Campidano c'è un buco. Come mai? Significa che ai tempi dei nuraghi (3500 anni fa) la pianura era allagata (e, probabilmente, infestata dalla malaria*).

*altro problema che sta tornando in Italia, per colpa della Febbre del Nilo.

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9 hours ago, Lacatus said:

Eh sì. Anche in Sardegna, se guardi la mappa di distribuzione dei nuraghi, scopri che nella pianura del Campidano c'è un buco. Come mai? Significa che ai tempi dei nuraghi (3500 anni fa) la pianura era allagata (e, probabilmente, infestata dalla malaria*).

*altro problema che sta tornando in Italia, per colpa della Febbre del Nilo.

Comunque al netto del discorso malaria aver eliminato totalmente le paludi è una delle ragioni di questi disastri. Non a caso i bacini di laminazione che servono a prevenire il disastro idrogeologico altro non sono che un ripristino delle aree umide attorno all'alveo, che fungono da casse di espansione del fiume ed attenuano la forza dell'acqua. 

La natura non fa mai nulla a caso. Qua da me ad esempio anni fa siamo andati sott'acqua in mezza piana pontina. Indovina quali sono le uniche parti ad essersi salvate? Quelle del Parco Nazionale dove la foresta e le sue depressioni hanno assorbito e contenuto le acque.

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  • 1 month later...
Giro l’Italia da Nord a Sud di continuo e la osservo. Una malattia oscura l’attanaglia: la bruttezza architettonica. Sembra il discorso che faceva l’autista di Johnny Stecchino, «la piaga di Palermo è il traffico», però è vero.
Abbiamo un tesoretto di centri storici e opere antiche di cui campiamo: è l’eredità di una civiltà secolare che ha fatto scuola nel mondo e di cui ci troviamo amministratori, ma non prosecutori, visto che sono decenni che non costruiamo altro che rotonde, centri commerciali e zone industriali (non nominatemi piazza Gae Aulenti a Milano, quella è un centro commerciale).
«Tutta l’Italia, in assenza di qualsiasi effettiva programmazione economica e urbanistica, rischia di essere a poco a poco ricoperta, dalle Alpi al Capo Passero, da un’informe, ininterrotta, repellente crosta edilizia di asfalto che tra qualche decennio ne cancellerà praticamente ogni carattere e fisionomia». Lo scriveva nel 1975 Antonio Cederna in “La distruzione della natura in Italia”. Oggi vediamo che è realmente accaduto.
In questo Paese non sei libero di pitturare la facciata di casa a pois per rispettare le norme sul paesaggio, ma è lecito sviluppare questi agglomerati di cemento armato, catrame e plastica che si estendono per chilometri, queste interzone da metavita senza alberi, trafficate solo da camion e furgoni. Attorno alle zone industriali brutte sorgono bar brutti, case brutte, scuole brutte e quindi vite brutte, contagiate dal brutto architettonico. Ripeto, il nostro core business dovrebbe essere il Bello, ma non possiamo limitarci a quello di secoli fa e costruirgli attorno oscenità. Credete che vivere attorno a questi non luoghi non abbia conseguenze? Conosco scuole in zone come quelle che ho descritto in cui, per nove mesi l’anno, i ragazzi vedono tutti i giorni la bruttezza.
Ci sono assessori in ogni città, ci sono politici che dovrebbero occuparsene, ma in base a quali linee guida? A quali direttive? Non c’è un vero pensiero di tutela del paesaggio. Sarebbero graditi ministri della Cultura che fanno le barricate per cause del genere. L’emergenza del Bello per noi è urgente come quella per il clima.
 
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "E «L'Italia è soffocata dalla bruttezza. Dove è finito il Paese del Bello?» Bengala di Ray Banhoff"
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Sì è così, pare che per il 2050 qui a Roma si starà come ad Istanbul più o meno. La Sicilia mi sa che finirà ad essere come il Marocco (che è una gran figata, intendiamoci). 

Io devo dire che ormai del climate change me ne frego abbastanza, la cosa fondamentale invece è questo provvedimento adottato ieri dal Parlamento Europeo che speriamo venga poi attuato nonostante l'opposizione feroce di tutte le destre (eh niente anche se uno vuole cercare di dire che sono tutti uguali alla fine la destra è sempre sinonimo di merda, sono proprio antropologicamente deviati).

https://www.lifegate.it/nature-restoration-law

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2 hours ago, echoes said:
Giro l’Italia da Nord a Sud di continuo e la osservo. Una malattia oscura l’attanaglia: la bruttezza architettonica. Sembra il discorso che faceva l’autista di Johnny Stecchino, «la piaga di Palermo è il traffico», però è vero.
Abbiamo un tesoretto di centri storici e opere antiche di cui campiamo: è l’eredità di una civiltà secolare che ha fatto scuola nel mondo e di cui ci troviamo amministratori, ma non prosecutori, visto che sono decenni che non costruiamo altro che rotonde, centri commerciali e zone industriali (non nominatemi piazza Gae Aulenti a Milano, quella è un centro commerciale).
«Tutta l’Italia, in assenza di qualsiasi effettiva programmazione economica e urbanistica, rischia di essere a poco a poco ricoperta, dalle Alpi al Capo Passero, da un’informe, ininterrotta, repellente crosta edilizia di asfalto che tra qualche decennio ne cancellerà praticamente ogni carattere e fisionomia». Lo scriveva nel 1975 Antonio Cederna in “La distruzione della natura in Italia”. Oggi vediamo che è realmente accaduto.
In questo Paese non sei libero di pitturare la facciata di casa a pois per rispettare le norme sul paesaggio, ma è lecito sviluppare questi agglomerati di cemento armato, catrame e plastica che si estendono per chilometri, queste interzone da metavita senza alberi, trafficate solo da camion e furgoni. Attorno alle zone industriali brutte sorgono bar brutti, case brutte, scuole brutte e quindi vite brutte, contagiate dal brutto architettonico. Ripeto, il nostro core business dovrebbe essere il Bello, ma non possiamo limitarci a quello di secoli fa e costruirgli attorno oscenità. Credete che vivere attorno a questi non luoghi non abbia conseguenze? Conosco scuole in zone come quelle che ho descritto in cui, per nove mesi l’anno, i ragazzi vedono tutti i giorni la bruttezza.
Ci sono assessori in ogni città, ci sono politici che dovrebbero occuparsene, ma in base a quali linee guida? A quali direttive? Non c’è un vero pensiero di tutela del paesaggio. Sarebbero graditi ministri della Cultura che fanno le barricate per cause del genere. L’emergenza del Bello per noi è urgente come quella per il clima.
 
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "E «L'Italia è soffocata dalla bruttezza. Dove è finito il Paese del Bello?» Bengala di Ray Banhoff"


Chi ha scritto queste boiate?
Ci si faccia un giro nelle decine di migliaia di cités francesi, prima di parlare di cosa sia il brutto.
Qui la situazione urbanistica ed architettonica è talmente disperata e disperante che ogni volta che torno in Italia pure le Vele di Scampia mi appaiono come un gioiello barocco.

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5 minutes ago, modifiedbear said:

Chi ha scritto queste boiate?
Ci si faccia un giro nelle decine di migliaia di cités francesi, prima di parlare di cosa sia il brutto.
Qui la situazione urbanistica ed architettonica è talmente disperata e disperante che ogni volta che torno in Italia pure le Vele di Scampia mi appaiono come un gioiello barocco.

:spavento:

Minchia.

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5 minutes ago, modifiedbear said:


Chi ha scritto queste boiate?
Ci si faccia un giro nelle decine di migliaia di cités francesi, prima di parlare di cosa sia il brutto.
Qui la situazione urbanistica ed architettonica è talmente disperata e disperante che ogni volta che torno in Italia pure le Vele di Scampia mi appaiono come un gioiello barocco.

Hai un'idea della Francia errata, perdonami, oppure hai dimenticato l'Italia  :laugh: (beato te).  Ti basta fare un giro su Google Earth per notare l'enorme differenza.

I dati sul consumo di suolo italiano e lo sprawl sono assolutamente imparagonabili rispetto a quelli francesi, di cui forse mi vien da pensare che conosci solo le periferie urbane. Io l'ho girata in lungo e in largo in auto ed è offensivo per la Francia anche solo accostarla allo schifo italico in termini urbanistico-edilizi.

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