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un libro....ogni tanto


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libro caustico e duro che parla di una storia omossessuale ma anche e soprattutto dell'america degli anni '60, da cui tom ford ha tratto il suo bel film

uh, ora ricordo, ce lo aveva consigliato il nostro prof di letteratura inglese l'anno scorso; disse che avrebbe voluto metterlo in bibliografia, ma visto che stavamo già trattando mrs dalloway e il collegato the hours, con questo libro il corso avrebbe preso una piega troppo gay :lol:

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Mi sembra un libro interessante, fammi sapere.

Di Isherwood qualche anno fa ho letto "Il signor Norris se ne va" e "Addio a Berlino", quest'ultimo soprattutto un libro molto bello, ambientato nella repubblica di Weimar. Ma non deve essere facile trovarlo, è fuori catalogo.

Per me ora una lettura defatigante:

guanda_-_come_rapinare_una_bamca_svizzera.jpg

^_^

Purtroppo non è un manuale...

uh, ora ricordo, ce lo aveva consigliato il nostro prof di letteratura inglese l'anno scorso; disse che avrebbe voluto metterlo in bibliografia, ma visto che stavamo già trattando mrs dalloway e il collegato the hours, con questo libro il corso avrebbe preso una piega troppo gay :lol:

8882466051.jpg

appena finito: bello, crudele e spietato, direi che ha poco a che vedere con il film molto più romantico e "addolcito" che però mi è piaciuto comunque

adesso ho iniziato

me690_big.jpg

di carofiglio ho letto solo testimone inconsapevole ma mi ha lasciato un po' fredda...questo già mi pare meglio :ok:

ps: ti serve un palo nicolas? :lol:

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Finito le "Anime morte". Potrei scrivere un saggio su Gogol' e forse lo esigerebbe la complessità del suo lavoro. In breve posso abbozzare questo commento.

La Russia, la patria delle grandi costruzioni ideologiche, la terra dell'eticismo più selvaggio, "puro" e incombente, la grandiosità delle riflessioni morali e...bello ma un po' noioso alla lunga, no? :P

Beh, ecco che arriva Gogol' e con sè porta un vento che sa di nuovo. Un occhio intinto nell'Europa del Grand Tour, nel Mezzogiorno della salubrità e della bellezza gratuita, il tutto trainato da una grande locomotore, che risponde al nome di ironia. E' una qualità rara, capace di pungere pur avendo la parvenza di accarezzare ogni personaggio e ogni situazione, che "parla" pur non dicendo nulla esplicitamente o accennando soltanto. I protagonisti fanno parte dello stesso palcoscenico degli erori di Tolstoj, di Dostevskij, di Puskin, ma i principali non sono quei dissodatori di abissi interiori alla Raskol'nikov, magnanimi o tragici attori alla Tolstoj...sono personaggi di poco conto, perdenti, persino meschini e fastidiosi, "come tutti noi in parte" come dice lo stesso autore. Non parlo della straordinaria capacità espressiva di Gogol', di come sa descrivere in maniera viva e sempre diversa, da angolazioni curiose i paesaggi, gli stati d'animo, lo scorrere degli eventi...solo i primi paragrafi del primo capitolo e tutto l'ultimo capitolo della prima parte meritano di essere letti e imparati a memoria per la loro qualità di composizione.

Questo il bello...poi mentre scriveva la seconda parte...beh, non rivelo nulla, leggetevelo!

Ora inizio qualcosa del teatro di Ibsen!

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Voyant, m'hai fatto venir voglia di leggere qualcosa... cosa mi consigli per cominciare?

(Per caso sei su Anobii?)

Partendo dalla domanda finale, forse: mi spiego, sono su un qualcosa in cui dovrei mettere il codice fiscale dei libri che si è letto...ma proprio questo passaggio me lo ha fatto gettare nel dimenticatoio e quindi direi che sono solo su scatter! :P

Per la prima questione...beh, è difficile consigliare un libro a qualcuno; dovresti prima di tutto sapere che io sono un esperto di vecchiume di vario genere...detto in parole povere, avrò letto in vita mia 10 libri scritti dopo il 1950, quindi dipende anche da cosa tende a piacerti...sparami un'epoca!

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Ah no scusa, mi sono spiegato male, intendevo qualcosa di Gogol!!

(Certo che era formulata in maniera fantastica, per la serie sono analfabeta, fai un pò tu...) :D

...beh, anche la mia capacità di contestualizzare i discorsi è rimarchevole... :P

Allora, non ho letto moltissime sue cose, anche perché è difficile reperirne in Italia tuttora in maniera sistematica. Fondamentale,e probabilmente la sua raccolta migliore, "I racconti di Pietroburgo", con composizioni di fama assoluta come "Il naso", "La prospettiva Nevskij" (non di Battiato) e "Il cappotto". Parti da lì poi sappimi dire. ^_^

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Ho acquistato Le anime morte, ne inizierò la lettura una volta ultimata la (salvifica) rilettura de La nausea.

Ho pure acquistato Controcorrente, che so essere uno dei tuoi libri preferiti.

Insomma, Voyant GURU!

...non credevo vi fidaste così tanto delle mie parole! :piange::bacio:

Comunque, "Le anime morte" ha dei picchi, ma soprattutto è scritto benissimo, mentre "Controcorrente"... :wub:

Dovrei rileggerlo, perché "a diciassett'anni non si può essere seri" come diceva qualcuno di Charleville, ma ne ero rimasto talmente folgorato da costruirci attorno la tesina delle superiori...

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IL mio libro. :)

...sarà che prima ho letto "Delitto e Castigo", "I demoni", "L'idiota", "Il giocatore" e "Le notti bianche", e quindi forse ero abituato al Federico più maturo e perfetto...ma mi ha lasciato un po' di amaro in bocca, devo dire. :unsure:

P.S. Ho iniziato a leggere un po' del teatro di Ibsen...per ora piacevolmente sorpreso!

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...sarà che prima ho letto "Delitto e Castigo", "I demoni", "L'idiota", "Il giocatore" e "Le notti bianche", e quindi forse ero abituato al Federico più maturo e perfetto...ma mi ha lasciato un po' di amaro in bocca, devo dire. :unsure:

P.S. Ho iniziato a leggere un po' del teatro di Ibsen...per ora piacevolmente sorpreso!

Non godrà della perfezione formale delle altre sue opere, anche in quanto concepito e strutturato in modo diverso (almeno rispetto a quelle che ho letto io), gli è che quel libro parla di me, in larga misura.

Io sul comodino ho, tra gli altri, "La casa di bambola" di Ibsen. Dammi un tuo parere, quando potrai, se potrai, come potrai.

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Allora, non ho letto moltissime sue cose, anche perché è difficile reperirne in Italia tuttora in maniera sistematica. Fondamentale,e probabilmente la sua raccolta migliore, "I racconti di Pietroburgo", con composizioni di fama assoluta come "Il naso", "La prospettiva Nevskij" (non di Battiato) e "Il cappotto". Parti da lì poi sappimi dire. ^_^

Ricordo che mi piacque molto anche il Vij. :ok:

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Non godrà della perfezione formale delle altre sue opere, anche in quanto concepito e strutturato in modo diverso (almeno rispetto a quelle che ho letto io), gli è che quel libro parla di me, in larga misura.

Io sul comodino ho, tra gli altri, "La casa di bambola" di Ibsen. Dammi un tuo parere, quando potrai, se potrai, come potrai.

Ah, quindi anche tu alle feste cammini per 4 ore avanti indietro ignorando i convitati? :)

Ho finito "I pilastri della società", ora vado con "La casa di Barbie". :dance:

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appena finito: bello, crudele e spietato, direi che ha poco a che vedere con il film molto più romantico e "addolcito" che però mi è piaciuto comunque

adesso ho iniziato

me690_big.jpg

di carofiglio ho letto solo testimone inconsapevole ma mi ha lasciato un po' fredda...questo già mi pare meglio :ok:

ps: ti serve un palo nicolas? :lol:

Ragionevoli dubbi e' l'unico suo libro che non ho letto. Non mi dispiace, Carofiglio, i suoi sono libri molto scorrevoli, forse il suo stile e' un po' troppo scarno e scialbo, per i miei gusti.

Quanto al resto... si'! ho bisogno anche di un esperto hacker, però :lol:

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Nessuno che abbia letto 'sta cazzarola di fontana meravigliosa?

L'ho letto io, there!

E' un libro "speciale".

Risente moltissimo della visione antropologica e filosofica della Rand (anzi, direi che ne è la versione romanzata), quindi per certi versi è estremo, per altri forse anche superato (non me ne intendo molto di filosofia, e non so neanche se sto usando il termine esatto per definire la visione del mondo della Rand) ma a me è piaciuto da morire. Eroico e un pò epico, lo definirei. Potresti anche trovarlo estremamente irritante. Ma vale comunque la lettura.

Ho visto anche il film, recentemente, con un Gary Cooper giovanissimo (il film è del 46 o giù di lì).

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L'ho letto io, there!

E' un libro "speciale".

Risente moltissimo della visione antropologica e filosofica della Rand (anzi, direi che ne è la versione romanzata), quindi per certi versi è estremo, per altri forse anche superato (non me ne intendo molto di filosofia, e non so neanche se sto usando il termine esatto per definire la visione del mondo della Rand) ma a me è piaciuto da morire. Eroico e un pò epico, lo definirei. Potresti anche trovarlo estremamente irritante. Ma vale comunque la lettura.

Ho visto anche il film, recentemente, con un Gary Cooper giovanissimo (il film è del 46 o giù di lì).

:bacio:

Era stato proprio il sunto wikipediano del pensiero dell'autrice, ad intrigarmi. Lo cercherò, in lungo, in largo e sullo stretto.

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Letto "I pilastri della società", "Casa di bambola" e "Spettri". :o

Ma allora non hanno solo il salmone in Norvegia! Decisamente impressionato...e un po' spaventato dalle donne in generale! :P

Un giuidzio sul teatro di Ibsen credo sia al di sopra delle mie capacità al momento, inoltre occorrerebbero pagine e pagine: quel che posso dire è che si riflette per più tempo di quanto se ne spende a leggere, che vedo parte dei germogli del mondo di Bergman e persino Von Trier (ruolo "sacrificale" donna, autocoscienza della stessa di contro all grettezza dell'uomo associato alla gelida e falsa "società") e che mi è venuta voglia di tornare ad uno spettacolo di prosa, ma Ibsen non lo fa nessuno qui in giro! :(

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