June Ogilvie Posted October 1, 2009 Report Share Posted October 1, 2009 ahahaha l'avevo visto, ma solo in anteprimae mi rifiuto di leggere: che sia mai mi possano rovinare eventi cruciali.Poi sarò strana io ma sono arrivata alla terza generazione circa e ancora non ho trovato gravi difficoltà a capire chi è figlio di chi e che nome hacerto che tra Arcadii e Aureliani terreni per impazzire ce ne sono a iosa.però confermo, se si è nella predisposizione giusta è libro fatto per essere divorato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
snowflakes fall in may Posted October 3, 2009 Report Share Posted October 3, 2009 premesso il fatto che io abbia abitudini quantomai particolari (tipo quella di andare in palestra e leggere mentre faccio la cyclette)oggi ho tentato per la terza volta l'attacco a Cent'anni di Solitudine (Garcia Marquez)e pare che stavolta si stiano riscontrando risultatie se non altro è sparito il lieve fastidio che mi dava l'immaginare terre riarse dal sole & infernali paludi a tredici anni, quando provai per la prima volta.vedremo.geniale!!!!frequentassi le palestre lo farei anche io comunque a me è successa la stessa cosa con Anna Karerina...ho provato a leggerlo una prima volta più o meno in terza media con risultati pessimi.. poi l'ho ripreso l'anno scorso e l'ho trovato piacevolissimo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
holden Posted October 12, 2009 Report Share Posted October 12, 2009 "un oscuro scrutare" di dick. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ThEpAnIcThEvOMiT Posted October 12, 2009 Report Share Posted October 12, 2009 "un oscuro scrutare" di dick. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
June Ogilvie Posted October 12, 2009 Report Share Posted October 12, 2009 finito Cent'anni, con la piacevolissima sensazione d'essere finalmente riuscita ad apprezzarloe colta da un ricordo vago ho riletto La Casa degli Spiriti, della Allendee le mie conclusioni sono fondamentalmente che o c'è uno spirito comune di certa America Latina oppure lei, pur scrivendo benissimo, ha fatto un poco di pesca sportiva nei confronti di Garcia Marquez, soprattutto per il tono generale, le vicende, anche certe premonizioni, la presenza del soprannaturale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ozio Posted October 13, 2009 Report Share Posted October 13, 2009 "un oscuro scrutare" di dick.La tua firma...Holden l'hai visto il film di Woddy Allen? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nicolas101nico Posted October 13, 2009 Report Share Posted October 13, 2009 finito Cent'anni, con la piacevolissima sensazione d'essere finalmente riuscita ad apprezzarloe colta da un ricordo vago ho riletto La Casa degli Spiriti, della Allendee le mie conclusioni sono fondamentalmente che o c'è uno spirito comune di certa America Latina oppure lei, pur scrivendo benissimo, ha fatto un poco di pesca sportiva nei confronti di Garcia Marquez, soprattutto per il tono generale, le vicende, anche certe premonizioni, la presenza del soprannaturale.Sono due libri bellissimi di due autori tra i più importanti della letteratura sudamericanaAnche se a Marquez personalmente preferisco Vargas Llosa, del quale ti consiglio la lettura Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
zalucy Posted October 14, 2009 Report Share Posted October 14, 2009 Sono due libri bellissimi di due autori tra i più importanti della letteratura sudamericanaAnche se a Marquez personalmente preferisco Vargas Llosa, del quale ti consiglio la lettura devo leggere qualcosa di questo autore, che libro mi consigli? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
on_a_friday Posted October 14, 2009 Report Share Posted October 14, 2009 finito Cent'anni, con la piacevolissima sensazione d'essere finalmente riuscita ad apprezzarloe colta da un ricordo vago ho riletto La Casa degli Spiriti, della Allendee le mie conclusioni sono fondamentalmente che o c'è uno spirito comune di certa America Latina oppure lei, pur scrivendo benissimo, ha fatto un poco di pesca sportiva nei confronti di Garcia Marquez, soprattutto per il tono generale, le vicende, anche certe premonizioni, la presenza del soprannaturale.Marquez e l'Allende sono della stessa scuola...è naturale trovarvi analogie... la più evidente è il raccontare le generazioni di una famiglia.Io ho adorato La Casa degli Spiriti fin dalla prima lettura...per Cent'anni di Solitudine invece ho avuto un po' più di difficoltà a superare dei capitoli forse più "maschili" (tipo Aureliano in guerra), ai quali ho preferito le interminabili descrizioni dei rituali con cui Clara si prendeva cura di Blanca, più "femminili".Ma sono bellissimi tutti e due!Innamorata di Clara e di Remedios la bella Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nicolas101nico Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 devo leggere qualcosa di questo autore, che libro mi consigli?Per me il piu' bello e' "La zia Julia e lo scribacchino", comincerei con quello... Un titolo bruttino in Italiano, pur se fedele a quello originale, ma che non rende giustizia a un grande romanzo. Un libro che e' in buona parte autobiografico, perchè la storia principale è quella deilla prima giovinezza dell'autore, il che lo rende un romanzo di formazione. Ma non è solo questo, è anche un libro in cui realtà e fantasia si intrecciano, perché alla storia principale se ne alternano altre di pura invenzione.. Soprattutto è un libro molto molto divertente, in cui c'è tutto lo spirito della letteratura sudamericana. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
jimy84 Posted October 16, 2009 Report Share Posted October 16, 2009 me l'hanno regalato per la laurea... lo sto divorando ho finito di leggerlo durante le vacanze. bellissimo, coinvolgente, emozionante.e non ho nemmeno esagerato! questo tizio scappa di prigione in australia e finisce in india con dei documenti falsi. diventa amico con una guida locale, e conosce degli europei che vivono a bombay. va in viaggio per sei mesi nel paese natale della sua guida (che nel frattempo è diventato suo amico). gli succedono un po' di casini e finisce a vivere in uno slum. qui diventa amico di tutti facendo il dottore del campo. non solo, inizia a lavoricchiare in mezzo ai mafiosi locali, finchè non diventa amico personale del boss mafioso più importante di bombay. passa diversi mesi terribili in una prigione, torturato in ogni modo dalle guardie. esce e riprende la sua vita criminale, fra mille peripezie. e non finisce qui, perchè il suo boss, un emigrato afgano, lo convince ad andare con lui in spedizione in afghanistan a combattere la guerra contro i russi la storia è incredibile, e quello che è più sconvolgente è che l'autobiografia di gregory david roberts! shantaram è il nome marathi che gli viene dato dagli abitanti del paese del suo amico ("uomo della pace di dio"). lo stile narrativo è piuttosto semplice e lineare, le descrizioni dei luoghi e dei personaggi sono la cosa migliore del libro. a volte si perde troppo nel raccontare del suo amore per una tizia svizzera conosciuta a bombay (che lo perseguita per tutto il romanzo in effetti), ma in un libro di quasi 1200 pagine ci sta anche voler parlare delle donne ogni tanto. ci sono alcuni flashback (uno in particolare molto bello, quando ci racconta dell'evasione dal carcere in australia e si ricollega al periodo di detenzione in india), diversi dialoghi quasi surreali di filosofia assieme al boss mafioso più sanguinario di bombay (in cui ricerca la figura del padre), ma in generale la storia è talmente bella e coinvolgente che è impossibile non innamorarsi dei personaggi e dei luoghi descritti. insomma, librone stra-stra-consigliato, vi verrà voglia di fare dei biglietti di sola andata con la air-india. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
zalucy Posted October 16, 2009 Report Share Posted October 16, 2009 Per me il piu' bello e' "La zia Julia e lo scribacchino", comincerei con quello... Un titolo bruttino in Italiano, pur se fedele a quello originale, ma che non rende giustizia a un grande romanzo. Un libro che e' in buona parte autobiografico, perchè la storia principale è quella deilla prima giovinezza dell'autore, il che lo rende un romanzo di formazione. Ma non è solo questo, è anche un libro in cui realtà e fantasia si intrecciano, perché alla storia principale se ne alternano altre di pura invenzione.. Soprattutto è un libro molto molto divertente, in cui c'è tutto lo spirito della letteratura sudamericana. grazie, appena passo in libreria me lo compro...e grazie anche per la recensione molto bella ed essenziale, come piacciono a me! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nicolas101nico Posted October 16, 2009 Report Share Posted October 16, 2009 grazie, appena passo in libreria me lo compro...e grazie anche per la recensione molto bella ed essenziale, come piacciono a me! prego... beh, spero proprio che ti piaccia! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
holden Posted October 17, 2009 Report Share Posted October 17, 2009 La tua firma...Holden l'hai visto il film di Woddy Allen?quale? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
consuelo Posted October 17, 2009 Report Share Posted October 17, 2009 quale?the horror the horror era apocalypse now (o Cuore di tenebra, a scelta) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
clarisse Posted October 17, 2009 Report Share Posted October 17, 2009 Josè Saramago Le intermittenze della mortenon fatevi impressionare dal titolo, della morte si parla, ma in modo ironico e lieve.La Morte è una Signora che invia lettere di colore violetto ai prescelti, dopo una specie di sciopero(sulla Terra non era morto nessuno per qualche mese, con grave disappunto di addetti alle pompe funebri, compagnie assicurative etc) tutto torna alla normalità, la Signora decide di riprendere il suo compito gravoso ma necessario, la terra non riuscirebbe a contenere tutta la popolazione se nessuno più morisse...Come sempre nei romanzi di saramago c'è uno spazio rilevante dedicato alla musica:questa volta è un violoncellista, uno che dovrebbe aver ricevuto la lettera violetta, ma che per strane coincidenze , non la riceve , e continua a essere vivo....fino all'incontro finale con la Signora, che si rivela essere anche una donna affascinante, a modo suo.....descrizione del violoncellista:"uno il cui ritratto non lo si sarebbe trovato in nessuna composizione per violoncello, ma in un brevissimo studio di Chopin, opera 25, numero 9, in sol bemolle Maggiore" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
holden Posted October 18, 2009 Report Share Posted October 18, 2009 the horror the horror era apocalypse now (o Cuore di tenebra, a scelta) sì, ma non è di w. allen... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gasba Posted October 18, 2009 Report Share Posted October 18, 2009 sì, ma non è di w. allen...Credo che ozio si riferisse all'ultimo di Allen, "Basta Che Funzioni". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
zalucy Posted October 18, 2009 Report Share Posted October 18, 2009 non è di sicuro un capolavoro della letteratura ma dev'essere interessante: non l'ho letto, l'autore comunque è davvero un braccino molto preparato che collabora con la littizzetto nel suo mitico programma radiofonico "la bomba" su deejay sabato mattina alle 9 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nicolas101nico Posted October 18, 2009 Report Share Posted October 18, 2009 Josè Saramago Le intermittenze della mortenon fatevi impressionare dal titolo, della morte si parla, ma in modo ironico e lieve.La Morte è una Signora che invia lettere di colore violetto ai prescelti, dopo una specie di sciopero(sulla Terra non era morto nessuno per qualche mese, con grave disappunto di addetti alle pompe funebri, compagnie assicurative etc) tutto torna alla normalità, la Signora decide di riprendere il suo compito gravoso ma necessario, la terra non riuscirebbe a contenere tutta la popolazione se nessuno più morisse...Come sempre nei romanzi di saramago c'è uno spazio rilevante dedicato alla musica:questa volta è un violoncellista, uno che dovrebbe aver ricevuto la lettera violetta, ma che per strane coincidenze , non la riceve , e continua a essere vivo....fino all'incontro finale con la Signora, che si rivela essere anche una donna affascinante, a modo suo.....descrizione del violoncellista:"uno il cui ritratto non lo si sarebbe trovato in nessuna composizione per violoncello, ma in un brevissimo studio di Chopin, opera 25, numero 9, in sol bemolle Maggiore"Che bella recensione, Clarisse... prima o poi dovrò decidermi a leggere qualcosa di Saramago Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Voyant86 Posted October 19, 2009 Report Share Posted October 19, 2009 sì, ma non è di w. allen...In "Whatever works" il protagonista si sveglia più volte la notte in preda all'ansia e gridando "L'orrore! L'orrore!", naturalmente riferendosi al Signor Kurtz di Konrad...che forse si scrive Conrad, ma mi sembra di ricordare siano corretti entrambi per motivi di naturalizzazione a posteriori... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
clarisse Posted October 19, 2009 Report Share Posted October 19, 2009 l'ho perso quando è uscito al cinema (whatever works).....adesso devo aspettare che esca in dvd......cioè mesi @nicolas, grazie ma il libro è molto più interessante della mia misera "recensione" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Scassato Posted October 20, 2009 Report Share Posted October 20, 2009 l'ho perso quando è uscito al cinema (whatever works).....adesso devo aspettare che esca in dvd......cioè mesi Ma c'è ancora al cinema whatever works. Non so a Savona però... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
zalucy Posted October 20, 2009 Report Share Posted October 20, 2009 Che bella recensione, Clarisse... prima o poi dovrò decidermi a leggere qualcosa di Saramago io invece ho finito "il memoriale del convento" con una fatica incredibile e l'ho accantonato tra gli Autori Che D'Ora In Poi Eviterò!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nicolas101nico Posted October 21, 2009 Report Share Posted October 21, 2009 io invece ho finito "il memoriale del convento" con una fatica incredibile e l'ho accantonato tra gli Autori Che D'Ora In Poi Eviterò!!! accidenti... una chance pero' gliela vorrei dare ... vedremo - Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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