Jump to content

un libro....ogni tanto


lift

Recommended Posts

Pianeta terra chiama trickster. Non siamo in un'aula universitaria, siamo in un fotttutissimo (e sotolineo issimo) forum di musica. E non ci trovo niente di sbagliato a parlare di arte in maniera ingenua, trascendendo da quell'erudizione che, sai, non contraddistingue tutti, né è detto che così debba essere. È evidente che siamo su due piani diversi. È meno evidente che, dato questo presupposto, non si possa dialogare ed approdare a comuni lidi. È da supponente (scusami trì) affermare che chi non conosce i testi sperduti di Ovidio non debba esprimersi in fatto di letteratura, che chi non conosce Monteverdi non debba esprimersi in fatto di musica, e così via. Esistono diversi modi di approcciarsi all'arte, oggi. Il merito, almeno quello, del passaggio da arte per le élites alla fottutissima arte per le masse, è proprio quello. Che il piccolo principe arriva al cuore del fottuto borghese e del fottuto artigiano. Crollano le barriere sociali. E il fottutissimo artigiano può elevarsi al rango di principe (non piccolo) con la sola forza del suo spirito. Ma anche no. Potrà continuare a leggere il piccolo principe altre cinque volte, ad ascoltare i sigur ròs senza conoscere gli stra-fottutissimi minuetti di Chopin, nella sua convinzione che, forse, Hegel girava film porno e poi si è messa a fare striscia la notizia. E venire a parlare del piccolo principe su un troppo-fottuto forum dei radiohead. Senza che le sue opinioni siano inferiori a quelle dell'intellighenzja, solo perché meno erudite e più ingenue. Perché il piccolo principe ha parlato al loro piccolo (non farmi ripetere fottuto) cuoricino da incolti. Perché esiste anche un cuore, là in fondo. No?

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 4.3k
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

Pianeta terra chiama trickster. Non siamo in un'aula universitaria, siamo in un fotttutissimo (e sotolineo issimo) forum di musica. E non ci trovo niente di sbagliato a parlare di arte in maniera ingenua, trascendendo da quell'erudizione che, sai, non contraddistingue tutti, né è detto che così debba essere. È evidente che siamo su due piani diversi. È meno evidente che, dato questo presupposto, non si possa dialogare ed approdare a comuni lidi. È da supponente (scusami trì) affermare che chi non conosce i testi sperduti di Ovidio non debba esprimersi in fatto di letteratura, che chi non conosce Monteverdi non debba esprimersi in fatto di musica, e così via. Esistono diversi modi di approcciarsi all'arte, oggi. Il merito, almeno quello, del passaggio da arte per le élites alla fottutissima arte per le masse, è proprio quello. Che il piccolo principe arriva al cuore del fottuto borghese e del fottuto artigiano. Crollano le barriere sociali. E il fottutissimo artigiano può elevarsi al rango di principe (non piccolo) con la sola forza del suo spirito. Ma anche no. Potrà continuare a leggere il piccolo principe altre cinque volte, ad ascoltare i sigur ròs senza conoscere gli stra-fottutissimi minuetti di Chopin, nella sua convinzione che, forse, Hegel girava film porno e poi si è messa a fare striscia la notizia. E venire a parlare del piccolo principe su un troppo-fottuto forum dei radiohead. Senza che le sue opinioni siano inferiori a quelle dell'intellighenzja, solo perché meno erudite e più ingenue. Perché il piccolo principe ha parlato al loro piccolo (non farmi ripetere fottuto) cuoricino da incolti. Perché esiste anche un cuore, là in fondo. No?

Così va a finire che me lo leggo mooolto prima degli ottant'anni.

:P

Link to comment
Share on other sites

su Borges si è già detto tutto, su queste pagine.

fortunatamente si è detto anche il male, ovvero la ripetitività, lo stile artificioso e così via.

fa bene ricordarselo, sennò finisce a fianco dei Fiori del Male nella libreria degli sfigati alternativi e affetti da deliri di onniscienza.

esiste un post interessante - mio - che imposta il paragone Borges - fantascienza, late 2003.

premesso questo, confermo che amo pochi come lui, e un anno fa ho setacciato Buenos Aires per avere suoi scritti rari. in Italia hanno edito poco fa una raccolta di sue lezioni universitarie sulla letteratura inglese, io l'avevo già in spagnolo.

ultimo appunto per gli idolatri di Borges: ricordatevi di Dalì. Piace a tutti, prima o poi, genio di qui genio di là. Nella storia dell'arte non è tra i grandissimi, basta un'infarinata di critica per scoprirlo. E alla lunga stucca. Gli stessi fan di Borges, più o meno cresciuti.

Anche sul Piccolo Principe si è già detto tutto e il suo contrario.

Nel topic ODIO figura tra le cose che il mondo avrebbe fatto meglio a non conoscere, secondo me. e argomento queste affermazioni, non continuiamo a scannarci su quanto bello sia il piccolo fottuto principe, non di nuovo.

Anche Bulgakov ricorre. Spiace dirlo, ma che il revival di Bulgakov si debba a Repubblica mi sembra una stronzata. avrei anche una mezza idea sul perché vada di moda - se è vero - e Repubblica non c'entra proprio niente.

Borges, Piccolo Principe, Bulgakov, i soliti noti.

se si parla sempre degli stessi libri i sintomi sono chiari e la diagnosi è una soltanto: si leggono solo quelli, se si sono letti. e modestia insegnerebbe a darsi alle discussioni letterarie a ragion veduta, non dopo aver letto tre libri. è un appunto che non si intende diretto a nessuno di particolare, ma sulla poesia del Piccolo Principe accetto consigli solo da chi ha letto molto, la presuntuosa presunzione di ignoranza altrui mi scatta inevitabilmente ad ogni menzione del Piccolo Principe, dei Sigur Ros, di Klimt, e compagnia bella.

e la ragione è semplice: se da molti si parla con finta nonchalance sempre delle stesse cose, vuol dire che esiste un fattore che accomuna queste persone, ed è la triste realtà di non conoscere molto altro di cui parlare.

se un utente nuovo parla di qualcosa di cui avete già parlato dovete essere pazienti,è successo anche a me (ho persino aperto topic già esistenti)ma anche se sono andato a guardare molti vostri vecchissimi topic che mi hanno attirato dal titolo non è facile rintracciare in questo forum immenso tutto quello che avete scritto.capisco quanto sia noioso per voi rileggere le stesse cose che avete scritto e in alcuni casi dovere anche rispondere e ripetervi,ma in questo caso (in questo topic) ognuno di voi ha citato il/i suo/i autore/i preferito/i e quindi la ripetitività diventa diffcile da evitare. ;)

su altre cose che hai detto sono d'accordo e le ho dette io stesso poco prima di te,ma sul fatto che gli autori ricorranno tutti spesso perchè le persone non leggono no.

io non sono uno che ha letto migliaia di libri ma qualcuno si.

ci sono libri che diventano di moda e vengono citati da alcuni solo per questo (ma si deve sempre considerare che ogni libro fa un effetto diverso su chi lo legge e che possa diventare un capolavoro personale) ma altri forse ricorrono spesso perchè sono grandi classici e immensi libri.

in conclusione poi su un forum come dovunque ognuno può esprimere la sua opinione e dire quello che ama senza avere una preparazione universitaria sul tema,io la penso così.e nel tuo post c'è un po' di indisponenza e di superbia. ;)

Link to comment
Share on other sites

è tutta una questione di approccio, come ci si avvicina all'arte.

si parla di educazione: in realtà non è questione di quanto si può sapere in termini di nozioni riguardo alla storia e alla critica dell'arte, bensì della curiosità del singolo nei riguardi dell'arte stessa, la quale può anche essere maggiore se ci si avvicina con ingenuità alla materia. Probabilmente nella maggior parte dei casi si comincia alle opere che sono maggiormente conosciute/diffuse, quelle che è più facile reperire. Poi però, il soggetto interessato si renderà conto che da una singola opera si possono diramare migliaia di spunti, e li andrà a cercare. E quindi inevitabilmente andrà oltre i "soliti noti"

Cosa possibilissima anche senza pezzi di carta che attestino presunte competenze.

Per contro, per come interpreto io il discorso di trickster (e potrei sbagliarmi), c'è una fetta di individui che crede, esaurite le figure di massa, di conoscere non solo abbastanza, ma tutto ciò che è necessario conoscere per poter:

a) avere qualcosa da dire

B) sfoggiare conoscenze con chi si suppone non ne abbia.

Sintomo questo di tristissima ignoranza, intesa come l'atteggiamento mentale di chi deliberatamente

ignora.

Per cui non è tanto da condannare tanto il fatto di aver letto il piccolo principe, bulgakov, i fiori del male, etc etc quanto il fatto di avere letto solo quelli.

Si parla di barriere sociali che crollano? Quelle di cui parla there sono GIA' crollate nel momento in cui un certo benessere ha dato la possibilità a tutti di accedere a mostre, comprare/prendere a prestito libri, etc etc etc. Anche qui non è questione di status sociale quanto di forma mentis.

Un piccolo appunto pignolo per there there:

Fréderic Chopin non s'è mai sognato di comporre minuetti.

E piantiamola con queste opposizioni musica classica - musica 'popular', quando è palese che le due cose non presentano alcun elemento di conflitto: la scelta dell'ascoltare l'una piuttosto che l'altra, oppure entrambe, è questione di pura sensibilità personale.

ah, e scrivo da un'aula universitaria B)

Link to comment
Share on other sites

comunque, dialogando solo con trickster - che è l'unico vagamente paragonabile al mio livello culturale...-, la riscoperta di bulgakov per me è dovuta solamente allo sdogamento del neo-fascismo (culturale e politico) mediante critica degli abominii del regime sovietico.

Link to comment
Share on other sites

Un piccolo appunto pignolo per there there:

Fréderic Chopin non s'è mai sognato di comporre minuetti.

:lol: era un modo per fungere da controparte a trickster, facendo sfoggio di un'ignoranza parossistica (anche quella stronzata su Hegel). controparte emblema di un mondo di non-colti, che non sanno chi è Chopin, ma arrivano comunque all'arte per milioni di vie che non vanno ignorate. (io, devo precisare, non ho mai fatto certe distinzioni "classica-popular" e so bene che il minuetto è nato in epoca ben lontana da quella di Chopin ;) ). per sottolineare il mio discorso sulla fruizione individuale dell'arte, alla quale siamo arrivati non senza sforzi, anzi. non è possibile che ci sia ancora chi crede in una fruizione prettamente élitaria dell'arte...non parlo di trickster, del quale comunque non apprezzo i toni e lo ribadisco. ci sono. ho apprezzato invece il tuo discorso, che è un tantino diverso. fosse anche solo per la forma. che poi, la forma è tutt'altro che avulsa dal contenuto, e credo che, per esprimere un concetto, sia meglio prima riflettere sul modo giusto per farlo.

Link to comment
Share on other sites

se non capisci l'ironia del mio intervento figurati se puoi disquisire su bulgakov...

ma infatti qua non ci sono solo io. vabbé. comunque l'ironia non l'ho capita. e non conosco bungalov (anche se cuore di cane fa parte dei libri che avrei voluto leggere...avrei voluto...avrei pensato...magari un giorno...poi chissà...)

Link to comment
Share on other sites

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.


×
×
  • Create New...