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Tornano i Portishead (sarà vero?)


HypFra

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2 hours ago, Lacatus said:

Beak> : Portishead = The Smile : Radiohead

Un allucinazione che ricorda a tratti Jennifer dei Faust.

Beak> . Harvester

 

Pezzone ASSURDO :o. Mi ricorda il post rock di Slint / scena di Lousville (arpeggio e batteria) mischiato con i Faust e deliri krauti vari (sezione finale strumentale)

 

P.S. Per me la proporzione è totalmente sballata perché i Beak>> si distaccano enormemente dalla band madre differentamente dagli Smile. Diciamo che mi auguro che con Wall of Eyes questa proporzione inizi ad acquisire un senso.

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34 minutes ago, echoes said:

Pezzone ASSURDO :o. Mi ricorda il post rock di Slint / scena di Lousville (arpeggio e batteria)

Verissimo, non ci avevo pensato.

9 minutes ago, Wanderer said:

Bello quel disco dei Beak

Almeno, se non avremo il 4° dei Portishead speriamo nel 4° dei Beak che, suppongo, si intitolerà >> >>

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Minchia i Portishead!! Personalmente sono un bel ricordo del passato. Lo erano già quando uscì Third (che è un gran disco), figuriamoci ora! Idem i Radiohead, a prescindere dal fatto che pubblichino o meno altri album. I Massive Attack non li seguo più da Mezzanine (ammesso che siano ancora considerati un gruppo "attivo"...lo sono?). Bjork continua ad essere creativa ma io ne ho perso le tracce dopo Vespertine (per me un capolavoro). PJ Harvey è sempre in grandissima forma ma dopo White Chalk ho ascoltato i suoi dischi (belli!) pur essendo con la testa "altrove". I R.E.M. si sono sciolti da un pezzo ma mi ero già congedato da loro intorno al 2001. I Blur per me finiscono con Think Tank pur avendo pubblicato quest'anno un disco di belle canzoni (il penultimo penso di averlo ascoltato mezza volta e non me lo ricordo nemmeno). Chi altro c'è? Ah sì, gli U2 a cui ho dato per l'ultima volta ascolto credo nel 2000 con "The Ground Beneath Her Feet". Poi chi c'è di quella bella ondata di musica pop, aiutatemi... Degli AIR non ho ascoltato nenanche una nota di tutto ciò che hanno pubblicato dopo 10000 Hz Legend (a proposito, esistono ancora??). 
Tutta musica bellissima che fa parte di me ma alla quale mi approccio come quando metto sù un disco di David Bowie o dei Talking Heads o dei Beatles o di Miles Davis con la sola differenza che quelli lì sopra li ho vissuti "dal vivo" ❤️ 

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2 hours ago, molonovo said:

Minchia i Portishead!! Personalmente sono un bel ricordo del passato. Lo erano già quando uscì Third (che è un gran disco), figuriamoci ora! Idem i Radiohead, a prescindere dal fatto che pubblichino o meno altri album. I Massive Attack non li seguo più da Mezzanine (ammesso che siano ancora considerati un gruppo "attivo"...lo sono?). Bjork continua ad essere creativa ma io ne ho perso le tracce dopo Vespertine (per me un capolavoro). PJ Harvey è sempre in grandissima forma ma dopo White Chalk ho ascoltato i suoi dischi (belli!) pur essendo con la testa "altrove". I R.E.M. si sono sciolti da un pezzo ma mi ero già congedato da loro intorno al 2001. I Blur per me finiscono con Think Tank pur avendo pubblicato quest'anno un disco di belle canzoni (il penultimo penso di averlo ascoltato mezza volta e non me lo ricordo nemmeno). Chi altro c'è? Ah sì, gli U2 a cui ho dato per l'ultima volta ascolto credo nel 2000 con "The Ground Beneath Her Feet". Poi chi c'è di quella bella ondata di musica pop, aiutatemi... Degli AIR non ho ascoltato nenanche una nota di tutto ciò che hanno pubblicato dopo 10000 Hz Legend (a proposito, esistono ancora??). 
Tutta musica bellissima che fa parte di me ma alla quale mi approccio come quando metto sù un disco di David Bowie o dei Talking Heads o dei Beatles o di Miles Davis con la sola differenza che quelli lì sopra li ho vissuti "dal vivo" ❤️ 

Sì i Massive Attack direi che fino al 2016 sono stati al top come sempre per creatività, lungimiranza e qualità.

Direi che in molti casi hai smesso troppo presto (Bjork fino a Biophilia secondo me ha avuto un sacco da dire ad esempio) per quanto mi riguarda fatico a trovare musica nuova e fondamentalmente nemmeno mi interessa farlo, fanno eccezioni pochissimi artisti contemporanei con la A maiuscola ma se devo spararmi gruppetti canzonettari attuali da buon quasi quarantenne quale sono preferisco tenermi i riferimenti che mi sono costruito fino ad ora e credo sia un bene.

Comunque i Beak> sono una discreta figata, fossi in te non li trascurerei.

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Non esiste necessariamente un tempo, c'è chi continua a sfornare roba di livello altissimo anche in tarda età. Io tutti questi paletti non me li faccio, conta come sempre solo il prodotto e se i Massive Attack o i Radiohead continuano a cagare in testa a miriadi di contemporanei mi ascolto quelli, perché non dovrei? Poi c'è chi come i National non ha più nulla da dire e allora meglio sentirsi Boxer e High Violet a vita ma se domani tirano fuori un disco di livello perché dovrebbe interessarmi che hanno 50 anni? 

Vogliamo parlare di Nick Cave, del fu Rober Wyatt o di un Jon Hassell?

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Ale nn c’è sempre bisogno di schierarsi credimi: se tornano i Massive la prossima estate tornerò probabilmente a vederli. E ciononostante credo che del presente possa parlare in modo più lucido e coinvolgente un 20/30enne (esattamente come è successo ai “mostri sacri” della nostra generazione) quindi in linea generale sono d’accordo con Molonovo.


Cosi come posso pensare che la popolarità sia un “valore” nonostante non ascolti Taylor Swift e ami la montagna non meno di te (ma mi piace anche il PM10 della mia Milano). 
Easy :)

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52 minutes ago, echoes said:

Sì i Massive Attack direi che fino al 2016 sono stati al top come sempre per creatività, lungimiranza e qualità.

Direi che in molti casi hai smesso troppo presto (Bjork fino a Biophilia secondo me ha avuto un sacco da dire ad esempio) per quanto mi riguarda fatico a trovare musica nuova e fondamentalmente nemmeno mi interessa farlo, fanno eccezioni pochissimi artisti contemporanei con la A maiuscola ma se devo spararmi gruppetti canzonettari attuali da buon quasi quarantenne quale sono preferisco tenermi i riferimenti che mi sono costruito fino ad ora e credo sia un bene.

Comunque i Beak> sono una discreta figata, fossi in te non li trascurerei.

Non sono d'accrdo sul giudizio che dai della musica odierna, però sono molto d'accordo che un artista può dire molto, essere lucido e contemporaneo anche a 80 anni; e se fa un bel disco a 80 o a 20, poco cambia.

Credo che da ascoltatore sia importante mantenere le orecchie aperte e con meno paletti possibili; poi certo, i gusti non si discutono. 

La musica per me si divide in due: bella e brutta, e non ci sono limiti formali al talento. 

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6 minutes ago, Wanderer said:

Non sono d'accrdo sul giudizio che dai della musica odierna, però sono molto d'accordo che un artista può dire molto, essere lucido e contemporaneo anche a 80 anni; e se fa un bel disco a 80 o a 20, poco cambia.

Credo che da ascoltatore sia importante mantenere le orecchie aperte e con meno paletti possibili; poi certo, i gusti non si discutono. 

Sicuro ma allo stato attuale trovo rarissimi casi di artisti che mi coinvolgono e che trovo abbiano profondità e coraggio. Poi in linea generale la musica non è più tra le mie priorità, quantomeno a livello di fame di ricercarne di nuova, quindi sto a posto così per certi versi. Gli ultimi artisti "giovani" che ho apprezzato sono stati il Cane (che ormai per me è nell'olimpo dei preferiti ever), Blake (che però dopo Assume Form ho perso di vista) e Stetson. Ecco questi tre sono gli unici degli anni '10 che mi hanno davvero lasciato qualcosa, per il resto tanti dischi ascoltati fino al 2014-15 ma me ne ricordo pochi che non siano dei soliti noti.  

Ah nota di merito per i Sirom e Danielona Pes tra i recentissimi.

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Non so se riguarda anche te, però per me un gran bel disco è anche un disco che in prima battuta posso "dimenticarmi" di citare, perchè magari non è uno di quegli ascolti che faccio in ogni momento; però se lo riascolto la sua forza è ancora tutta li. 

A volte ricordarsene in primissima battuta è un filtro che vale fino ad un certo punto. 

Facendo quello che faccio ogni tanto, per andare a ripescarmi dei bei dischi (secondo me) degli ultimi tot anni, andrei a ripescarmi le classifiche stilate da me in quei tot anni. E vedrei che molti dischi per me top non mi hanno accompagnato per anni nel quotidiano (anche perchè magari non si prestavano), ma quando e se li rimetto, non hanno perso un grammo di bellezza. 

Ovviamente ci sono anche dischi che citerei subito perchè bellissimi e ho ascoltato molto, ci mancherebbe. Ma non sempre è cosi. 

Comunque si, è vero e sono d'accordo che l'ossessione per essere al passo e per il contemporaneo rischia di farti perdere molte cose. E comunque credo sia giusto che ognuno viva la musica come piu gli aggrada sul momento

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14 minutes ago, @li said:

Ale nn c’è sempre bisogno di schierarsi credimi: se tornano i Massive la prossima estate tornerò probabilmente a vederli. E ciononostante credo che del presente possa parlare in modo più lucido e coinvolgente un 20/30enne (esattamente come è successo ai “mostri sacri” della nostra generazione) quindi in linea generale sono d’accordo con Molonovo.


Cosi come posso pensare che la popolarità sia un “valore” nonostante non ascolti Taylor Swift e ami la montagna non meno di te (ma mi piace anche il PM10 della mia Milano). 
Easy :)

Ma vedi io non è che mi schiero è che proprio non mi pongo proprio il problema: cosa vuoi che me freghi se mentre ascolto una roba quella è apprezzata anche da giuseppina95 e da francheschino84? Ecco e un artista con la "A" maiuscola allo stesso modo non dovrebbe porselo facendo ricerca ed esprimendosi senza compromessi e paletti. Allo stesso modo dalla "Milano da bere" (ma avrei potuto citare qualsiasi altra metropoli che tanto in tutte si beve) e dal PM 10 fuggo a gambe levate (ed anche da molte montagne ormai ridotte a surrogati della "Milano da bere"), quindi sì molto easy e ad ognuno il suo.

Anche su chi parla più lucidamente del presente non parto da preconcetti: penso che una mente raffinata, colta e analitica di 80 anni possa interpretarlo e analizzarlo meglio di franchino99 e molly92. Poi sicuramente anche io ero più dentro la contemporaneità a 20 o a 30 anni ma forse ero solo più illuso,chi può dirlo.

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6 minutes ago, Wanderer said:

Non so se riguarda anche te, però per me un gran bel disco è anche un disco che in prima battuta posso "dimenticarmi" di citare, perchè magari non è uno di quegli ascolti che faccio in ogni momento; però se lo riascolto la sua forza è ancora tutta li. 

A volte ricordarsene in primissima battuta è un filtro che vale fino ad un certo punto. 

Facendo quello che faccio ogni tanto, per andare a ripescarmi dei bei dischi (secondo me) degli ultimi tot anni, andrei a ripescarmi le classifiche stilate da me in quei tot anni. E vedrei che molti dischi per me top non mi hanno accompagnato per anni nel quotidiano (anche perchè magari non si prestavano), ma quando e se li rimetto, non hanno perso un grammo di bellezza. 

Ovviamente ci sono anche dischi che citerei subito perchè bellissimi e ho ascoltato molto, ci mancherebbe. Ma non sempre è cosi. 

Comunque si, è vero e sono d'accordo che l'ossessione per essere al passo e per il contemporaneo rischia di farti perdere molte cose. 

Sì ma guarda che io non mi riferivo infatti a quanto ascolto quei tre che ho citato ma al fatto che sono artisti che comunque hanno lasciato iun segno. Purtroppo non faccio più classifiche da parecchio ma sì potrei tirare fuori un sacco di cose fighe tipo i These New Purtians o i Clipping che avevo totalmente scordato.

Ah e Lana Del Rey e Billie Eilish cribbio, come ho fatto a dimenticarmene? Ecco la Billie è veramente una roba gigantesca nei tempi contemporanei.

Nel quotidiano ormai mi accompagnano pochissime cose e non necessariamente quello che reputo migliori quindi come sai siamo allineati al 100% da questo punto di vista (e non solo).

Io mi sono totalmente sganciato dalla bulimia dell'ascolto perché mi sono reso conto che non riuscivo minimamente ad entrare nelle opere e a far entrare le opere in me. Pochi dischi, selezionati, e bon e di stare al passo mi interessa poco e nulla in quanto non faccio il critico o il discografico. 

 

Quote

Va anche detto che un disco può essere bellissimo senza alcuna pretesa di leggere la contemporaneità. Anzi. 

Ciò detto, i Portishead usciranno con il nuovo disco tra 62 anni a partire da ora, loro stanno già leggendo non il contemporaneo, ma il futuro anteriore prossimo.

Ma assolutamente. Picasso ha rivoluzionato le arti figurative andando in fissa con le maschere tribali...Quanto di meno contemporaneo ci fosse nella società della Rivoluzione industriale.

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Dipende sempre da cosa si cerca di base.

Io nn mi aspetto che un Peter Gabriel, dei Radiohead o altri con 40/50 anni di carriera alle spalle possano ancora uscire con qualcosa di “fondamentale”.


Posso ascoltarli per affetto e rispetto, apprezzarli ancora e anche molto, ma è assolutamente diverso dall’entusiasmo che trovo in band, quasi sicuramente “inferiori” (ma chi lo sa, in fondo tutti sono stati inferiori a qualcuno che c’era prima ai loro inizi) ma “fresche” e con l’entusiasmo degli inizi vs il “mestiere”.  E si anche più contemporanee - secondo me per forza di cose - nella stessa misura in cui mio figlio 20enne è più contemporaneo di me che di anni ne ho 50. Nulla di male: è il normale ordine delle cose.
 

Pertanto mi piace ascoltare cose nuove (senza bulimia alcuna) e soprattutto andare a sentirle dal vivo quando posso.

E mi dispiace sentire continuamente che “non c’è più musica interessante” da gente che poi ammette altrettanto candidamente di nn provare nemmeno ad ascoltarla.

Questo non esclude che un 80 enne ogni tanto possa anche uscire con un capolavoro (costituisce comunque un’eccezione fino a prova contraria) ma personalmente ne sono sicuramente meno interessata.

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