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Coldplay al lavoro


Mongrel Cat

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Lo dico e poi fuggo via per evitare il linciaggio: Paradise mi sta salendo vertiginosamente. Solo una mente perversa come quella dell'utente KidMax può capirmi ora. :phr34:

Io ho avuto di nuovo la tentazioni di skipparla al terzo ascolto ma questa volta ad 1.40. Starà iniziando a piacere anche a me. :clapclap:

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ah mi stavo dimenticando.

Ma voglio parlare di ciò che mi è piaciuto.

Innanzi tutto U.F.O., momento migliore dell'album (viene da chiedersi perchè non hanno osato andare contro la corrente mainstream e sfornare quell'album acustico che avevano in mente?)

Up With The Birds: l'introduzione, forse in assoluto la loro cosa migliore da 10 anni a questa parte, ci dice che Chirs Martin è un songwrier di talento ancora imprigionato putroppo in una gabbia da rock-da-stadio (la seconda parte della canzone)... quella stessa gabbia che Noel Gallagher è finalmente riucito a spezzare col suo ultimo disco. Per il bene dell'umanità mi auguro che Mylo Xyloto sia l'ultimo album dei Coldplay: dopo quanto visto con Noel non ho dubbi che pure Martin possa avere una carriera solista di grandi soddifazioni.

In definitiva promosso Martin, bocciati i Coldplay.

Martin non può avere una carriera come N. Gallagher, perchè a Martin quello che sta facendo piace; il problema dei coldplay sono i produttori E Martin stesso che s'è perso nel pop da stadio all'ammeregana. Il resto del gruppo oscilla tra talenti relegati alla batteria (Champion) e gente che non sa perchè gli han dato un basso in mano (Berryman). E poi diciamolo, Martin non ha un centesimo del carisma e delle idee chiare di Noel Gallagher (e lo dico da disilluso, ma è evidente, come on.)

edit: karma, ma a te piace parachutes?

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will champion talento?

io lo conosco solo come batterista (magari come autore è un figo eh, non so, non seguo cosi tanto i coldplay) e mi è sempre passo un bel mesterieante e poco più.

Molto ispirato nel primo disco, si è perso nei successivi

adesso dà l'idea di un buon batterista da "backup"

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will champion talento?

io lo conosco solo come batterista (magari come autore è un figo eh, non so, non seguo cosi tanto i coldplay) e mi è sempre passo un bel mesterieante e poco più.

Molto ispirato nel primo disco, si è perso nei successivi

adesso dà l'idea di un buon batterista da "backup"

beh ecco, forse non è proprio un talento ma almeno è un buon polistrumentista, a differenza di Guy che uno strumento ha e manco lo sa usare.

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Certo che voi, dell'album, non avete capito niente, se ragionate così. :rolleyes:

Partiamo da questo presupposto: questo è un album Pop, proprio mainstream.

Allora, fatta questa considerazione, continuiamo: si era partiti con il volere di fare un album acustico, registrato in delle chiese e puttanate varie. Nella superiore intelligenza Martiniana, si è deciso di cambiare strada, di buttare via tutto ciò che si era fatto: è stata buttata via anche Wedding Bells e poi ne è stato usato il coro per Christmas Light.

Che direzione prendere, ora?

Sì parlò, subito dopo le dichiarazioni dell'album acustico, di una forte storia d'amore, una concept story, di un amore pieno di problemi, con diverse difficoltà nel rapporto di coppia.

Di conseguenza l'album doveva essere passionale, pieno di alti e bassi, emozioni, pianti, momenti di riflessione...

Insomma, qualcosa di forte che potesse colpire l'ascoltatore, almeno dal punto di vista emotivo.

Beh, che dire, a mio parere ci sono riusciti alla grande: pur non essendo un album con niente di innovativo, pur non essendo per niente ostico, si ha, dall'inizio alla fine, che questo album fosse proprio quello che i Coldplay cercavano, un album passionale, un album sentito.

Infatti si parte subito in medias res con Hurts Like Heaven, pezzo potente, che ricorda alcune cavalcate energiche degli Arcade Fire; pezzo di una complessità sonora e stratificazione mostruosa, con qualche tocco Dream qua e là; ci viene, quindi, presentato il personaggio maschile della storia che intravede quello femminile, e lo desidera.

Poi c'è Paradise, picco super negativo di tutto l'album: poche idee, si sente, strofa banale, ritornello ai limiti del decente. Ci sono dei discreti arrangiamenti d'archi, ma non impreziosiscono un prodotto scadente di suo. Peccato, perchè con Paradise ci viene presentata la protagonista femminile, tassello fondamentale della narrazione.

Si arriva, poi, a Charlie Brown: pezzo senza troppe pretese, con un discreto songwriting martiniano, e una consequenzialità tra strofa e ritornello a dir poco esplosiva. Procede, un po', sullo stile di HLH, ma qui le chitarre sono in primo piano. Buon pezzo, dunque, affine all'album. Potrebbe rappresentare l'incontro, casuale, forse, tra i due protagonisti.

Us Against The World è una ballata molto ma molto ispirata che mette ancora in evidenza che Martin non è proprio un cretino. Non c'entra niente con Parachutes: è abbastanza diversa; procede su una molto melodia semplice, dolce, ma azzeccata. Poi, quando entra il piano, si sente un forte senso di dilatazione del tempo. Come se i due protagonisti volessero rimanere insieme: difatti questo è il brano dove i due sono insieme e si accorgono che ci sono dei problemi, al di fuori di loro, e loro che cercano di rimanere uniti.

Every Teardrop Is A Waterfall, presentatoci come pezzo cazzaro all'inizio del periodo dei festival, qui si rivela fondamentale e molto ben inserito ne contesto: è la parte centrale, un separatore. Pur non essendo niente di speciale, un pezzo pop per le masse urlanti, si sente che è inserito bene nel contesto: vi è una forte atmosfera triste dietro il muro di sintetizzatori, una desolazione che si può percepire, se si ascolta attentamente. Promossa, ma di poco: di certo bisogna riconoscere che E' una bella canzone. E' il momento di "pianto": dove vi è una specie di commiserazione, di tristezza tra i due protagonisti, che, però, si accorgono che possono farcela, possono andare avanti.

Subito dopo le loro aspettative vengono smentite: si presenta, in tutta la sua imponenza e cattiveria, l'"ostacolo". Canzone di un forte impatto, ben scritta, che ricorda gli U2 (l'avete detto voi, io non lo conosco gli U2 xD) nei vari passaggi chitarristici. Ha un grande apparato di chitarre acustiche molto ben fatto, una voce dal timbro insolito e sinistro. Peccato però che, la canzone, sia un po' stancante, dopo i vari ascolti. Come già detto rappresenta il cattivo che separa i due protagonisti.

Viene una delle perle del disco, poi: UFO. Canzone acustica con un sezione d'archi un po' stucchevole, ma non viene rovinata. Linea vocale molto bella, accordi abbastanza ricercati, accordatura aperta, come tutte le canzoni di questo album, una atmosfera molto bella. Rappresenta la desolazione del personaggio maschile, dopo la perdita della sua bella.

Subito dopo viene una traccia tanto enigmatica quanto brutta: sexy duetto tra Rihanna e Martin. Pezzo orrendo, niente da dire. Poteva diventare una buona canzone se non fosse per l'arrangiamento e l'atmosfera che si respira. Non è troppo fuori contesto, ci sta, male, ma tonfo è un verso il basso, senza dubbio. Potrebbe rappresentare la reazione femminile alla separazione, ma non si riesce bene a identificare nella concept story perchè evidentemente fuori contesto; i Coldplay non sanno fare musica così.

Up In Fames è come un racconto: ci troviamo dopo la fine della storia, dove i nostri protagonisti ci raccontano come sono riusciti a ritrovarsi e i problemi che hanno avuto, il pathos, il dolore. Un pezzo molto ma molto semplice ma molto carico di emozioni, scandito dal battito di un "cuore" sintetico.

Metto in evidenza una piccola cosa: tra la 11a e 13a traccia c'è un piccolo strumentale.

Non ho parlato mai degli strumentali: questo è particolarmente importante, a differenza degli altri. Sembra una musica da sala d'attesa, come prima di essere ricevuti dal dottore; è l'intervallo di tempo prima dello scontro con il "cattivo".

Don't Let It Break You Heart è una canzone senza troppe pretese: potrebbe essere il singolone di turno; una puttanata, insomma. Non aggiunge niente, non dice niente, regredisce a X&Y; bocciata. Lo scontro con il cattivo doveva essere più rilevante, sotto tutti i punti di vista.

Si arriva poi, a uno dei capolavori dell'album: parte tipo musical di Brodway, grande caratura artistica, qui.

Poi esplode nel finale con una delle code più belle dei nostri Coldplay: un finale da stadio, da urlare tutti insieme; un'unione in nome dell'amore che i nostri due hanno raggiunto.

Poi tutto si dissolve nel fumo: un piccolo outro di piano e i nostri due amici sono scomparsi.

Facendo due considerazioni post album, si potrebbe dire che questo non sia un gran lavoro: se ci si fa ingannare dai vertiginosi picchi verso il basso di Paradise, di Princess Of China e DLIBYH e parlando di qualità, allora questo è un album sicuramente da sufficienza, stretta per alcuni, larga per altri.

Ma è con una chiave di lettura più profonda che, forse, riusciamo a capire la "grandezza" di questo 5 disco: qui, alla base, c'è l'emozione. Infatti tutto l'album scorre tra i più disparati generi, ma sempre cercando il lato tenero dell'ascoltatore: difficile non provare niente nei momenti più brillanti dell'album, quai il finale, la desolata UFO o la energica Hurts Like Heaven.

Poi, dietro, c'è anche l'intento di comunicare un messaggio, una storia: fatto questo è, per lo meno, ammirevole.

Di certo un album così va preso per quello che è: come già detto, non ci si può aspettare quale complessità compositiva da questi Coldplay; di certo di episodi più che solari ce ne sono molti dal punto di vista strettamente musicale, ma bisogna capire che non è quello l'intento, non è quello il fine.

Il fine è di riuscire a far passare all'ascoltatore 40 min di intense emozioni.

Questo è un lavoro fresco, allegro, da consumarsi con il freddo, autunnale o primaverile.

Di certo suona come una specie di classico del Pop moderno, quello per le masse, ma non tradisce una qualità e un intensiatà di fondo che sono la base per capirlo.

Infine mi viene da dargli 7.

Sì, 7 mi sembra giusto.

Questa recensione è scritta con il forte mood del recensore Ondarockiano per antonomasia, ma spero vi piaccia. :laugh:

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Lotus, comprenderò la tua recensione se fra 9 anni mi dirai che la pensi ancora così.

Quest'album è plastica, PLA-STI-CA. E io dai Coldplay non voglio cori da stadio su due terzi delle canzoni.

Buon ascolto agli altri, e mi riprometto di non postare più qui dentro per almeno una settimana :laugh:

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Ho sentito solo 5 tracce, poi mi sono stufato

Terribile, cosi a primo ascolto, davvero

a parte il fatto che non vedo alcuno scarto sonoro rispetto a vva la vida (se non che le canzoni sono peggiori): i suoni, le atmosfere sono quelle del disco precedente

in 5 tracce ho trovato tonnellate di suoni, riverberi, echi, delay e chi ne ha più ne metta, ma sostanza pochissima, quasi niente

poi a me questo genere di pop plasticoso non piace proprio quindi un pò a priori parto svantaggiato. Comunque, è per me triste constatare che, se almeno Viva La Vida pur nella sua smaccata commercialità e nella tonnara produttiva poiù di qualcosa di buono aveva, qui, da questo ascolto parziale, sembra siamo al piatto più totale.

Spero che ci siano altre tracce che risollevino il computo perchè se continua cosi, è dura eh.

Bene ma non benissimo l'idea di fare prima un album acustico poi sta cosa

Bene ma non benissimo avere Every Teardrop (che penso sia una delle canzoni più brutte degli ultimi 10 anni e non scherzo) e Paradise dentro un disco.

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Non pensavo fosse possibile attribuire la sufficienza piena al nuovo CD dei coldplay e non lo credevo possibile specie dopo aver ascoltato il pessimo singolo ETIAWF, uscito in largo anticipo rispetto all'album (nel quale figura come una delle tracce peggiori).

Ci sono almeno 5 canzoni godibili, semplici per carità, ma fresche e divertenti come ad esempio la seconda traccia.

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Lotus, comprenderò la tua recensione se fra 9 anni mi dirai che la pensi ancora così.

Quest'album è plastica, PLA-STI-CA. E io dai Coldplay non voglio cori da stadio su due terzi delle canzoni.

Buon ascolto agli altri, e mi riprometto di non postare più qui dentro per almeno una settimana :laugh:

:lol:

Oh, macchedevodi?

A me mi piace, orcogiuda. :dance:

Ve lo assicuro...

Ci sento proprio dietro la storia, l'amore: non c'è poi così tanta plastica, se lo analizzi bene.

E poi non dirmi che non ti si sono centrifugate le budella su UFO o Up With The Birds, perché non ci credo. :laugh: Anche Laca ha detto che Up With e' una gran canzone, almeno state a sentire lui.

Poi non e che io abbia dato 10, all'album.

Ci ho dato 7, che non e tanto, considerando che la media dei voti della board e' 6.

Io ho semplicemente capito l'album, a differenza vostra.:P

Che poi la mia media delle canzoni e' 6.5, abbastanza poco se pensate che io sono un fan.

Sono stato abbastanza obiettivo, credo, contando l'entusiasmo e l'eccitazione.:)

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Lotus, tu mi sai dire che diavolo significa il titolo?

Si.:)

Praticamente, i quattro furboni, hanno deciso di inventare 2 parole di sana pianta, che non raffigurassero su google in quasi nessun risultato e le hanno messe come titolo.

Suonavano bene, dice Chris, e ci viene detto anche che la sigla Mylo Xyloto doveva essere una esclusiva coldplayana, qualcosa che li identificasse, in parte.

Poi, successivamente, Mylo e Xyloto sono diventati i nomi del ragazzo e della ragazza della storia da me descritta poco fa.:)

Ecco.^^

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ho dato due ascolti interi. gli ultimi due.

ho cancellato i coldplay da itunes.

la merda di questi ultimi 2 album (questo addirittura migliore di viva la vida secondo me!) mi ha fatto andare sul cazzo tutto quanto. Già non è che cazzo si partiva da Ludovico Van, che si fottano. Mi cominciano a dare fastidio, vorrei vederlo soffrire.

Rimane un bel concerto del tour di a rush of blood.

Passo e chiudo, non interverrò più sull'argomento. quando le cose mi fanno schifo tendo a esagerare.

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Si.:)

Praticamente, i quattro furboni, hanno deciso di inventare 2 parole di sana pianta, che non raffigurassero su google in quasi nessun risultato e le hanno messe come titolo.

Suonavano bene, dice Chris, e ci viene detto anche che la sigla Mylo Xyloto doveva essere una esclusiva coldplayana, qualcosa che li identificasse, in parte.

Poi, successivamente, Mylo e Xyloto sono diventati i nomi del ragazzo e della ragazza della storia da me descritta poco fa.:)

Ecco.^^

Grazie :D

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