Jump to content

Un film al giorno Vol. 2


echoes

Recommended Posts

io intanto ho recuperato un'altra delle mie lacune.

Graduate.jpg

visto su youtube in inglese coi sottotitoli in giapponese :prego:

belli i sottotitoli? :D :D :D

comunque filmone: colonna sonora strepitosa, il giovane hoffman che già dava prova del grande talento, una meravigliosa bancroft :prego:

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 3k
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

Stasera ho recuperato "Melancholia". Niente, sottoscrivo il giudizio di Wanderer.

no il punto è che a me (che pure sono una capra sgarbiana in fatto di cinema) ha devastato e quindi non so se riuscirò ad andare con una seconda visione, che sarebbe senz'altro utile per metterlo definitvamente a fuoco

Link to comment
Share on other sites

no il punto è che a me (che pure sono una capra sgarbiana in fatto di cinema) ha devastato e quindi non so se riuscirò ad andare con una seconda visione, che sarebbe senz'altro utile per metterlo definitvamente a fuoco

Lo condivido nel senso che come primo impatto mi ha lasciata senza parole (in quel senso avevo interpretato il tuo post/giudizio), tanto è disarmante il peso di certe scene - specialmente la prima parte e l'inizio della seconda. In seguito però sono riuscita ad averne un'idea un po' più chiara.

Link to comment
Share on other sites

SPOILER MELANCHOLIA

Bello Melancholia, anche a me è piaciuto parecchio - nonostante Von Trier si sia rivelato un po' troppo "lirico" rispetto ai suoi standard, ma con Wagner è inevitabile.

Tra l'altro una piccola curiosità: nella bellissima ouverture sono presenti un po' di citazioni ad altri film. Il disegno (o quadro?) che brucia si trova anche in Solaris di Tarkowskij; il giardino della villa con i suoi alberelli a punta è molto molto simile a quello di L'anno scorso a Marienbad di Resnais; l'ultimo paragone invece è azzardatissimo: il cavallo nero che cade è molto simile al primo esperimento di cinema esistente ad opera di Muybridge, che aveva fotografato in sequenza proprio un cavallo nero in corsa, e che rappresentava la creazione del cinema non come prodotto artistico (siamo ben lontani) bensì come pura innovazione scientifica (e questo rientrerebbe nel classico tema "cavallo = fallo = maschile = pensiero scientifico", da cui "il crollo del pensiero scientifico" avrebbe una doppia valenza, sempre ammesso che la citazione sia voluta e non inventata da me).

Vabbé, curiosità inutili a parte, il film è stato criticato praticamente da tutti quelli con cui ne ho parlato, non è piaciuto a nessuno! A me invece ha stuzzicato non poco, specie la prima parte, quella del matrimonio, l'ho trovata davvero ispirata da tutti i punti di vista.

Link to comment
Share on other sites

In breve, Django Unchained: condivido il generale entusiasmo per il film, che per almeno 3/4 è davvero ottimo.

Ma.

Ultima mezzora molto raffazzonata e appesantita da un eccesso di sbrodolamenti e lungaggini.

Alcune sequenze strepitose e una scrittura magistrale, indubbiamente.

Waltz, Di Caprio e S.L. Jackson stupendi, film da 7.8, ma Inglourious Basterds (8.7) se lo mangia a colazione.

Link to comment
Share on other sites

Io dovevo andare a vedere django ieri sera ma il bigliettaio del cinema ha ben pensato di farci un bello scherzo. lasciam perder va.

Melancholia: che dire del del Preludio di Tristano e Isotta di Wagner..solo :prego: :prego: :prego: :prego: :prego:

SPOILER MELANCHOLIA Il punto è che durante questa prima visione non mi ero reso conto pienamente del fatto finale, ovvero della fine del mondo. Quindi dovrei fare una seconda visione proprio per poter effettivamente concentrarmi solo sulla reazione psicologica al dramma dei personaggi, sapendo già come va a finire. che è poi il punto centrale del film. Mentre se ti resta continuamente il dubbio tra "finisce l umanità o non finisce" ti perdi molto del centro del film.

Link to comment
Share on other sites

SPOILER MELANCHOLIA

Vabbé, curiosità inutili a parte, il film è stato criticato praticamente da tutti quelli con cui ne ho parlato, non è piaciuto a nessuno! A me invece ha stuzzicato non poco, specie la prima parte, quella del matrimonio, l'ho trovata davvero ispirata da tutti i punti di vista.

a parte i miei fratelli, che sono tra i pochi a cui è piaciuto - anzi me l'han consigliato loro - anche io ho riscontrato pareri negativi sul film. Invece a me ha proprio comunicato TANTO. Secondo me la prima parte è come viene vista la depressione dall'esterno. La seconda è tutta sofferenza interiore

Link to comment
Share on other sites

In breve, Django Unchained: condivido il generale entusiasmo per il film, che per almeno 3/4 è davvero ottimo.

Ma.

Ultima mezzora molto raffazzonata e appesantita da un eccesso di sbrodolamenti e lungaggini.

Alcune sequenze strepitose e una scrittura magistrale, indubbiamente.

Waltz, Di Caprio e S.L. Jackson stupendi, film da 7.8, ma Inglourious Basterds (8.7) se lo mangia a colazione.

Condivido in pieno, parliamo di un film stepitoso ma non quanto Bastardi senza Gloria.

Waltz, S.L.Jackson e Di Caprio enormi. Onore a Tarantino che non sbaglia mai un colpo.

Link to comment
Share on other sites

D'accordissimo con Thom. Aggiungo una cosa.

Secondo me il film non va però visto come la solita commedia drammatica surreale in salsa splatter: Quentin ha voluto davvero fare un film "contro", direi quasi ideologico. Se "Inglorious Batserds" toccava un tema tremendo, la shoah, sfiorando "il male", e giocando con storia e personaggi, fino a sublimare il tutto in un festival della violenza talmente assurdo da risultare non vero, Django è il primo vero film in cui la violenza è vera, a parte il finale, che per Quentin è un happy ending (come succede sempre).

Vuole davvero far vedere l'orrore, l'orrore dello schiavismo e degli uomini che ci vivevano. Io lo vedo più vicino al "Colore Viola" di Spielberg che a I Bastardi. Che ne dite?

P.s. L'8 aprile vado a vederlo in lingua originale al cinema d'essai di Reggio, e lì ci sarà da ridere credo.

Link to comment
Share on other sites

D'accordissimo con Thom. Aggiungo una cosa.

Secondo me il film non va però visto come la solita commedia drammatica surreale in salsa splatter: Quentin ha voluto davvero fare un film "contro", direi quasi ideologico. Se "Inglorious Batserds" toccava un tema tremendo, la shoah, sfiorando "il male", e giocando con storia e personaggi, fino a sublimare il tutto in un festival della violenza talmente assurdo da risultare non vero, Django è il primo vero film in cui la violenza è vera, a parte il finale, che per Quentin è un happy ending (come succede sempre).

Vuole davvero far vedere l'orrore, l'orrore dello schiavismo e degli uomini che ci vivevano. Io lo vedo più vicino al "Colore Viola" di Spielberg che a I Bastardi. Che ne dite?

P.s. L'8 aprile vado a vederlo in lingua originale al cinema d'essai di Reggio, e lì ci sarà da ridere credo.

Comunque colonna sonora pazzesca...escluso il pezzo di Elisa che mi è sembrato un pò forzato...

Questo pezzo è un capolavoro:

http://www.youtube.com/watch?v=biwNmWLFa5Q

Link to comment
Share on other sites

D'accordissimo con Thom. Aggiungo una cosa.

Secondo me il film non va però visto come la solita commedia drammatica surreale in salsa splatter: Quentin ha voluto davvero fare un film "contro", direi quasi ideologico. Se "Inglorious Batserds" toccava un tema tremendo, la shoah, sfiorando "il male", e giocando con storia e personaggi, fino a sublimare il tutto in un festival della violenza talmente assurdo da risultare non vero, Django è il primo vero film in cui la violenza è vera, a parte il finale, che per Quentin è un happy ending (come succede sempre).

Vuole davvero far vedere l'orrore, l'orrore dello schiavismo e degli uomini che ci vivevano. Io lo vedo più vicino al "Colore Viola" di Spielberg che a I Bastardi. Che ne dite?

P.s. L'8 aprile vado a vederlo in lingua originale al cinema d'essai di Reggio, e lì ci sarà da ridere credo.

E' vero.

Django e' il film piu' politico di Tarantino.

Link to comment
Share on other sites

SPOILER MELANCHOLIA .Mentre se ti resta continuamente il dubbio tra "finisce l umanità o non finisce" ti perdi molto del centro del film.

SPOILER MELANCHOLIA

Ma come il dubbio? Ma se si vede nei primi cinque minuti che finisce il mondo. :martel:

Comunque l'ho appena visto: bellissimo. Stranamente monumentale per essere di Von Trier, il cui linguaggio si legge però benissimo nella parte centrale, ma comunque straordinario. Lo rivedrò.

Link to comment
Share on other sites

l'altra sera questo:

145924_1312787420963_full.jpg

everything is illuminated.

il film é spaccato in due, la prima parte é quasi una commedia. la scena con la banda che accoglie frodo alla stazione del treno é una citazione di underground, e in generale kusturica é molto presente nella prima metá. l'est europa che cade a pezzi é un classico stereotipo usa (tipo regalare marlboro in cambio di informazioni).

la seconda parte invece cambia registro completamente, é una bella botta. la storia del paesino e dei suoi abitanti (che tra l'altro ho scoperto essere uno dei punti centrali del libro da cui il film é stato tratto) é abbastanza devastante, anche se l'olocausto é un tema un po' troppo abusato nella filmografia americana. abbastanza originale il racconto dei collezionisti, un po' confusa e troppo aperta la storia del nonno cieco - anche se, a leggere in giro, sul libro la storia é abbastanza diversa, e le ragioni del suicidio sono spiegate meglio. il contrasto luce - buio, vista - cecitá (illuminazione) sono il vero punto centrale del film. gli occhialoni di frodo alla ricerca della veritá sono opposti alle lenti scure del nonno, che vuole nascondersi dal suo passato.

insomma, a parte l'interpretazione di frodo (un po' insipido, da un momento all'altro speravo arrivasse gollum a cavargli gli occhi) nella parte del nerd occhialuto, il film mi é piaciuto molto.

tra l'altro, gag mia. appena inizia il film e il ragazzo ucraino inizia a parlare ho detto: cazzo, questo ha la voce uguale al cantante dei gogol bordello. poi, nella sopra citata scena della stazione ho detto: cazzo, ma questi sono uguali ai gogol bordello! poi, a un certo punto, nella scena in cui un ragazzino buca la ruota della macchina ho detto: ma cazzo, questa sembra una versione strumentale di Start Wearing Purple dei Gogol Bordello.

Sorpresona finale (per me almeno): Alex é interpretato da Eugene Hutz (oh, senza baffoni non l'avevo riconosciuto!), che ha curato anche parte della colonna sonora! :laugh: Sono uno sveglione insomma!

Link to comment
Share on other sites

tra l'altro, gag mia. appena inizia il film e il ragazzo ucraino inizia a parlare ho detto: cazzo, questo ha la voce uguale al cantante dei gogol bordello. poi, nella sopra citata scena della stazione ho detto: cazzo, ma questi sono uguali ai gogol bordello! poi, a un certo punto, nella scena in cui un ragazzino buca la ruota della macchina ho detto: ma cazzo, questa sembra una versione strumentale di Start Wearing Purple dei Gogol Bordello.

Sorpresona finale (per me almeno): Alex é interpretato da Eugene Hutz (oh, senza baffoni non l'avevo riconosciuto!), che ha curato anche parte della colonna sonora! :laugh: Sono uno sveglione insomma!

:prego:

(film delizioso, concordo)

Link to comment
Share on other sites

l'altra sera questo:

145924_1312787420963_full.jpg

everything is illuminated.

il film é spaccato in due, la prima parte é quasi una commedia. la scena con la banda che accoglie frodo alla stazione del treno é una citazione di underground, e in generale kusturica é molto presente nella prima metá. l'est europa che cade a pezzi é un classico stereotipo usa (tipo regalare marlboro in cambio di informazioni).

la seconda parte invece cambia registro completamente, é una bella botta. la storia del paesino e dei suoi abitanti (che tra l'altro ho scoperto essere uno dei punti centrali del libro da cui il film é stato tratto) é abbastanza devastante, anche se l'olocausto é un tema un po' troppo abusato nella filmografia americana. abbastanza originale il racconto dei collezionisti, un po' confusa e troppo aperta la storia del nonno cieco - anche se, a leggere in giro, sul libro la storia é abbastanza diversa, e le ragioni del suicidio sono spiegate meglio. il contrasto luce - buio, vista - cecitá (illuminazione) sono il vero punto centrale del film. gli occhialoni di frodo alla ricerca della veritá sono opposti alle lenti scure del nonno, che vuole nascondersi dal suo passato.

insomma, a parte l'interpretazione di frodo (un po' insipido, da un momento all'altro speravo arrivasse gollum a cavargli gli occhi) nella parte del nerd occhialuto, il film mi é piaciuto molto.

tra l'altro, gag mia. appena inizia il film e il ragazzo ucraino inizia a parlare ho detto: cazzo, questo ha la voce uguale al cantante dei gogol bordello. poi, nella sopra citata scena della stazione ho detto: cazzo, ma questi sono uguali ai gogol bordello! poi, a un certo punto, nella scena in cui un ragazzino buca la ruota della macchina ho detto: ma cazzo, questa sembra una versione strumentale di Start Wearing Purple dei Gogol Bordello.

Sorpresona finale (per me almeno): Alex é interpretato da Eugene Hutz (oh, senza baffoni non l'avevo riconosciuto!), che ha curato anche parte della colonna sonora! :laugh:/> Sono uno sveglione insomma!

Il libro di Foer è 100 volte meglio ;)/>

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.


×
×
  • Create New...