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Scrittura vs. Arrangiamento


kid_max

cos'è più decisivo e importante?  

29 members have voted

  1. 1. cos'è più decisivo e importante?

    • Scrittura
      15
    • Arrangiamento
      10


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Cosa ritenete più decisivo, l'idea in sè, ovvero il pezzo che si è scritto, o l'arrangiamento che ci si fa a posteriori?

Siete cultori dell'idea, o del rimboccarsi le maniche e sperimentare per migliorarla?

Certo, senza una buona idea l'arrangiamento serve a poco, ma anche viceversa?

Io voto scrittura, per il semplice motivo che odio lavorarci al computer ai pezzi, diciamo che necessito della presenza di un collaboratore che sia paziente, obbediente, e possibilmente Buho. :ok:

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Per quanto mi riguarda:

- un brano con grandi idee ma con un arrangiamento sbagliato suona male e spesso fa anche incazzare;

- un brano senza idee ma con un ottimo arrangiamento magari non ti lascia nulla ma si fa ascoltare senza problemi.

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Per quanto mi riguarda:

- un brano con grandi idee ma con un arrangiamento sbagliato suona male e spesso fa anche incazzare;

- un brano senza idee ma con un ottimo arrangiamento magari non ti lascia nulla ma si fa ascoltare senza problemi.

si ma pearla, esistono anche arrangiamenti "leggeri" eh, non per forza bisogna rischiare la carriera ad ogni pezzo..

e poi se un pezzo fa cagare, fa cagare comunque, anche se arrangiato da Godrich o da IlMassi.

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Un cesso può anche vestirsi bene,ma sempre cesso rimane.

Non sono totalmente d'accordo: un cesso se si arma a strafiga diventa comunque guardabile almeno in quella circostanza.

Prendiamo, che ne so, "X&Y" dei Coldplay: disco senza idee ma arrangiato e prodotto da dio, risultato: vende milioni di copie, di contro prendiamo tipo "In A Bar Under The Sea" dei dEUS (disco che reputo il migliore dei dEUS assieme a "The Ideal Crash"): miliardi d'idee ma arrangiamenti alle volte un po' così così, risultato: passa inosservato agli occhi di tantissimi e a molti non piace del tutto.

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Ma sai che non sono proprio d'accordo pan. Essendo l'arrangiamento della cover degli R.E.M il più scarno possibile, più scarno dell'originale, hai mostrato l'importanza della canzone alla base, quindi della scrittura.

Just my 2 cents eh.

Hai inteso benissimo cosa intendessi dire, ma hai tratto soluzioni diverse.

La mia idea è che l'arrangiamento e la canzone in sè abbiano la stessa importanza.

Poi che questo arrangiamento sia più scarno possibile o che sia pomposo, sempre di arrangiamento si tratta.

Puoi suonare un bel pezzo con coretti di bambini e voci femminili e ti chiami Leonard Cohen.

Poi arrivi tu, Jeff Buckley, suoni un pezzo con chitarra e voce e lo rendi un capolavoro, lo riarrangi, perl'appunto, alla tua maniera, te ne appropri.

Il fatto che la versione scarna migliori una pomposa fa capire ancora di più l'importanza dell'arrangiamento in una canzone, che dev'essere fatto nella giusta misura.

Ci son canzoni che richiedono pomposità, canzoni che richiedono intimisticità, canzoni che richiedono vie di mezzo, e ci son canzoni che puoi fare in ogni maniera.

Prendi i Radiohead.

Non hanno tutte quelle strutture melodiche complesse che si pensa, la stessa Paranoid Android segue lo schema strofa-ritornello ripetuto per 2 canzoni con l'aggiunta di un terzo ponte, ma le arrangiano come chiedono di essere arrangiate.

Dollars and Cents.

Sono due accordi iterati.

Non lo diresti mai ad ascoltare la canzone.

;)

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Dopo averci pensato a lungo ho votato scrittura.

Nel caso dei rh, a distanza di tanti anni non posso non rimanere meravigliato ad ogni ascolto di Ok computer, ma credo anche che la grandezza di alcuni brani sta proprio negli arrangiamenti minimal (es. I Will- L.A. version)

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Dopo averci pensato a lungo ho votato scrittura.

Nel caso dei rh, a distanza di tanti anni non posso non rimanere meravigliato ad ogni ascolto di Ok computer, ma credo anche che la grandezza di alcuni brani sta proprio negli arrangiamenti minimal (es. I Will- L.A. version)

Io voto arrangiamento... Beh, certo, l'idea conta molto, però quello che dà gusto alla canzone è l'arrangiamento e la sonorità della canzone...

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Prendiamo, che ne so, "X&Y" dei Coldplay: disco senza idee ma arrangiato e prodotto da dio, risultato: vende milioni di copie, di contro prendiamo tipo "In A Bar Under The Sea" dei dEUS (disco che reputo il migliore dei dEUS assieme a "The Ideal Crash"): miliardi d'idee ma arrangiamenti alle volte un po' così così, risultato: passa inosservato agli occhi di tantissimi e a molti non piace del tutto.

Certo che se porti "X&Y" e "In a Bar..." come rispettivi esempi, beh, il tuo discorso precedente se ne va affanculo dalla porta principale :P

Per me... boh, mi sembra che la questione non si regga in piedi.

I Kraftwerk avrebbero potuto suonare qualunque combinazione di note messe in sequenza, sarebbero stati comunque imprescindibili.

Per "Pink Moon" di Nick Drake credo non si possa neanche parlare di "arrangiamento", eppure è una pietra miliare.

Dipende, ecco. Ci sono dischi che si reggono quasi esclusivamente sui suoni, sulla produzione, etc. e dischi che ne fanno a meno, presentando composizioni (più o meno) nude ed auto-sufficienti.

E, ancora, dischi in cui le due rette camminano di pari passo. "Ok Computer" (giusto per dirne uno).

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  • 3 weeks later...

sono due cose essenziali...penso al disco solista di billy corgan,buone idee con arrangiamenti di merda...non me la sento di votare per l'uno o per l'altro.quando ci sono entrambi allora nasce un disco che può davvero soddisfare.

Quindi non voto.

e chi se ne frega.

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Sono convinto che una pessima canzone, in quanto a scrittura, con un ottimo arrangiamento rimanga una pessima canzone.

Una ottima canzone con un pessimo arrangiamento fatica di piu' a comunicare, ma fa comunque passare il messaggio alla fine.

:ok: anch'io la penso così... al massimo, nel secondo caso, rimarrà un po' di rimpianto per le potenzialità non sfruttate della canzone.

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