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petlifesaver

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Una sincera, personale affezione ci può stare e sicuramente avranno diversi accaniti, sinceri sostenitori, ma anche i Broken Social Scene avranno gli stessi (se non di più) estimatori e sostenitori, eppure a loro non è mai stata data la possibilità di fare dei live in streaming su YouTube sponsorizzati dalla AMERICAN EXPRESS, nè video interattivi in partnership con GOOGLE.

no dai Korg, non esageriamo. sono due gruppi con cifre completamente diverse ed è normalissimo che abbiano impatti diversi. il miglior album dei Broken Social Scene ha strappato una 35esima piazza nelle classifiche americane, The Suburbs invece è andato secco in prima posizione, Neon Bible era il secondo album più venduto negli Stati Uniti e Funeral ha venduto un numero di copie decisamente impensabile (oltre 500mila).

per quanto riguarda lo streaming su youtube il discorso è molto più ampio. tutto è cominciato ad ottobre 2009 quando il concerto degli U2 in streaming ha fatto registrare ascolti (e successivamente accessi) record. da quel momento è partita una serie di live su youtube veramente infinita. qualsiasi cosa abbia più di tre ascoltatori finisce live su youtube. la Love Parade, M.I.A., i National, i Roots, ecc... praticamente chiunque abbia un minimo di appeal commerciale.

per quanto riguarda American Express non sono gli Arcade Fire ad essere sponsorizzati direttamente dalla compagnia americana ma sono i live della serie "Unstaged" proposti da Vevo&Youtube ad essere sponsorizzati in tal modo.

Vevo è un sito web di proprietà della Sony, della Universal e della Abu Dhabi Media Company nato nel dicembre 2009 ed al momento disponibile solo negli USA e Canada e gli Arcade Fire fanno parte del loro circuito. si è associato con youtube per dare maggiore visibilità ai propri video.

con questo dove voglio arrivare? voglio semplicemente dire che il live che hanno trasmesso su youtube non era una cosa esclusiva studiata per gli Arcade Fire ma semplicemente una cosa che ormai stanno cominciando a fare per tutti.

il ragionamento è semplice: Arcade Fire = gruppo che gode già di una certa fama (specialmente per quanto riguarda i live) e che ha fatto benissimo con i due album precedenti > riprendiamo il loro concerto di NY che è proprio nei giorni di uscita dell'album e mandiamo le riprese su youtube > aumentiamo le vendite.

ma è (e lo sarà sempre di più) così per tutti i gruppi con un po' di potenziale.

quello che non capisco è tutto l'astio nei confronti di questa band. un conto è, per esempio, se i Drums avessero fatto un live su youtube. lì ok, avrei potuto capire il discorso, è un gruppo di babbioni formatosi l'altroieri che non ha mai fatto nulla e quindi a ragione avremmo potuto parlare di moda, ecc...

ma nel caso degli Arcade Fire non si può parlare di moda o di successo ingiustificato. sono semplicemente passati allo status di "gruppo di un certo livello". non a livello di musica ma a livello di popolarità, di vendite e di figura dei singoli personaggi che lo compongono.

questo giustifica ampiamente il loro live su youtube, il video per google* e cazzi&mazzi.

* piccola parentesi sul video di youtube. non è che google abbia deciso di punto in bianco di dire "ah che figata, facciamo il video agli Arcade Fire". è nato tutto da un'idea di Chris Milk che ha avuto la brillante intuizione di abbinare il concept dell'album (le periferie) alle potenzialità di google maps.

è stata una coincidenza (ma abituiamoci, perché si va incontro ad un livello sempre più alto di "interazione" nei video).

E se parliamo di Broken Social Scene (quindi d'un gruppo ch'è anche nel solco degli Arcade Fire) parliamo d'un gruppo che s'è sempre fatto il più classico dei "mazzi così"

gli Arcade Fire invece non si sono fatti il mazzo? :wacko:

non mi sembra abbiano avuto successo "gratis". è vero che hanno suonato assieme a David Bowie e che per qualche data hanno fatto da spalla agli U2, ma ciò non toglie che si siano fatti un culo cubico, andando a suonare anche in posti assurdi, con un numero di date devastante (137 durante il tour di Neon Bible in circa 12 mesi) e dando vita ad un rapporto particolare con i fans, tipo suonare in mezzo al pubblico (e questo non è che l'hanno fatto 3 volte ma era una costante nel tour di Funeral (un po' meno per Neon Bible).

se poi come "farsi il mazzo" intendi il fatto di prodursi tutta la roba da soli, ecc... beh, quella per me è sostanzialmente una cosa il più delle volte deleteria, perché si rischia di sfociare nel più classico dei "guardamiquantosonofigomiregistromiproducomiscrivoanchelerecensionidasolo".

persino i Radiohead hanno dovuto appoggiarsi ad un'etichetta, eppure non mi sembra che non si siano fatti il mazzo.

che poi ecco, qua sto ipotizzando io, perché non capisco dove gli Arcade Fire possano non essersi fatti il mazzo ;)

hanno la spinta potentissima del mondo musicale americano (Pitchfork massacra un po' tutta la scena inglese ed esalta animal collective e arcade fire). Alla fine l'hype c'è stato e c'è anche per i Radiohead con la sola differenza di una carica esistenziale micidiale che gli arcade fire non hanno. Il problema grosso è che il 99% delle persone ascolta gli arcade fire e si limita a quello, fregandosene del fatto che ci siano tantissimi artisti valevoli, cantando ro-co-co senza effettivamente sapere cosa sia stata la musica barocca:) il vero amante della musica deve andare oltre oltre oltre, altrimenti è solo un ascoltatore snob! Ben vengano gli arcade fire, ma c'è anche dell'altro!

è vero che sono idolatrati da pitchfork ma mi pare che sia così per diversi altri gruppi.

i Broken Social Scene per i loro quattro album hanno avuto da pitchfork rispettivamente: 9.2, 7.5, 8.4 e 8.3. oltre naturalmente ad un numero incredibile di riviste che si sono letteralmente sbrodolate addosso per incensarli. eppure non vendono come gli Arcade Fire e non hanno nemmeno lontanamente il loro stesso impatto.

ma questo non perché siano scarsi o stronzi, ma semplicemente perché fanno una musica che va a genio a meno orecchie e perché si pongono in maniera diversa.

per il resto non credo affatto che il 99% delle persone che ascoltno gli AF lo facciano per moda. sicuramente ci sarà un parte di pubblico così, ma quella c'è ovunque. la maggior parte delle persone li ascolta e li apprezza per i loro tre dischi, per l'Arcade Fire EP, per la loro carica live, per le loro artwork interessanti, per i loro video belli, per le cover straordinarie e numerosissime che hanno fatto, per le b-sides clamorose, per il bellissimo dvd Miroir Noir, perché hanno fatto date ovunque (riferito soprattutto a Canada e USA), perché hanno supportato Obama suonando persino nelle fiere di paese, per i progetti paralleli di Richard, ecc...

insomma, detto in parole povere, gli Arcade Fire non sono solo quei tre album ma sono molto di più. bollarli come "moda" mi pare abbastanza assurdo :ok:

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Ma ti sei RINCITRULLITO?! Ora Sallu TI BANNERA' perchè non hai scritto "troppo": hai scritto PIÙ DI ME!! :lol:

Cominciamo la disamina:

' timestamp='1283615909' post='440273']

no dai Korg, non esageriamo. sono due gruppi con cifre completamente diverse ed è normalissimo che abbiano impatti diversi. il miglior album dei Broken Social Scene ha strappato una 35esima piazza nelle classifiche americane, The Suburbs invece è andato secco in prima posizione, Neon Bible era il secondo album più venduto negli Stati Uniti e Funeral ha venduto un numero di copie decisamente impensabile (oltre 500mila).

Suvvia, Max, nel 2010 il discorso di "vendite" e di gradimento del disco in base al piazzamento in classifica dovrebbe essere un concetto più che ampiamente superato: a suo tempo credo la label di George Michael drogò il mercato acquistando 500.000 copie del disco dell'ex Wham per farlo balzare in testa alle classifiche in un giorno, quindi se si tratta di pompare sanno tutti benissimo cosa e come fare, soprattutto a certi livelli.

Continuo a ripetermi (e lo farò fino alla fine di questa risposta): non significa che non possano piacere a tanti, tantissimi, anzi! Significa che "gusto" e "ribalta" sono due concetti al momento MOLTO, forse troppo distanti l'uno dall'altro, e gli Arcade Fire ne sono un ottimo esempio.

"qualsiasi cosa abbia più di tre ascoltatori finisce live su youtube. la Love Parade, M.I.A., i National, i Roots, ecc... praticamente chiunque abbia un minimo di appeal commerciale."

E questo rimane esattamente nei cardini delle mie obiezioni; come aveva scritto anche paranoidguitar: anche i National sono sulla stessa strada di spinta mediatica degli Arcade Fire (ma come lo erano ad esempio i Rakes qualche anno fa, qualcuno si ricorda dei Rakes?) e non fanno che confermare quelle che sono le mie perplessità, ovvero che troppo spesso s'individui un gruppo soprattutto sulla base della propria immagine - BEN AL DI LA' dell'importanza della propria proposta musicale - e si faccia in modo da spingerlo all'infinito.

Da un punto di vista prettamente manageriale è la cosa più sensata e logica del mondo, quei foulardini e quei vestiti coi quali si presentano gli AF sai che "indotto" ti muovono anche solo a livello di moda da vestiario?!

Ancora: non voglio dire sia sbagliato, non è che un gruppo non debba avere un'immagine forte nè penso che un gruppo in grado di avere una certa immagine ed un certo impatto debba nascondersi per il dolo commesso nell'essersene appropriato/esserseli costruiti.

È che con tutta probabilità rimango l'unico cesso che non riesce a sopportare discorsi da commercialisti applicati ad una forma d'Arte probabilmente fra le più potenti e sublimi di tutte. Se si provasse a traslare tutti i discorsi indegni che si fanno con estrema tranquillità per la musica sulle altre forme artistiche, verrebbe da rimanere impalati dinanzi all'ovvia assurdità di certe cose; nessuno sarebbe mai andato da Van Gogh dicendogli "guarda, mi piace quello che fai! Ti faccio un contratto per fare 4 quadri in questo stile, dopodichè te li copiamo in serie e li vendiamo. Occhio, però, 'chè noi ci aspettiamo di venderli tutti quindi se ciò non accade è colpa tua e quindi noi rescindiamo il contratto!"

In questo senso, e ritornando a noi, quella che manca ormai quasi del tutto è una mera concezione artistica che sta ben oltre quello che si riesce a tangere ultimamente (e a vari livelli, non solo musicale); manca, e lo ripeto sempre, una critica che sappia il fatto suo e che sia preparata (NON È CRITICA AUTOREVOLE quella del ragazzino che ascolta musica e che scrive le sue impressioni sulla webzine di turno) e questi soli due fattori, uniti, hanno prodotto e stanno producendo un'ignoranza madornale che, bada bene, non si traduce nel gradimento di una persona per la musica degli AF ma nella possibilità di mettere in atto tutta una serie d'operazioni che NIENTE hanno a che fare con un movimento artistico creando dei greggi di pecore.

In passato molti gruppi hanno avuto tantissimi sostenitori ma era raro trovare gente che non sapesse quasi nulla di quella proposta musicale o che non si rendesse conto di tutte le implicazioni con la realtà circostante in essa contenute, ora è innegabile che da questo punto di vista le cose siano tristemente cambiate ed io non penso che alcun artista, conscio del proprio lavoro, dei propri sforzi e dei propri mezzi, possa andar' fiero d'un seguito numerosissimo ma, per una parte molto consistente, composto da capre.

"per quanto riguarda American Express non sono gli Arcade Fire ad essere sponsorizzati direttamente dalla compagnia americana ma sono i live della serie "Unstaged" proposti da Vevo&Youtube ad essere sponsorizzati in tal modo.

Vevo è un sito web di proprietà della Sony, della Universal e della Abu Dhabi Media Company nato nel dicembre 2009 ed al momento disponibile solo negli USA e Canada e gli Arcade Fire fanno parte del loro circuito. si è associato con youtube per dare maggiore visibilità ai propri video.

con questo dove voglio arrivare? voglio semplicemente dire che il live che hanno trasmesso su youtube non era una cosa esclusiva studiata per gli Arcade Fire ma semplicemente una cosa che ormai stanno cominciando a fare per tutti."

E qui il sottoscritto diventa (si palesa?) capra e non mi resta che prendere atto dell'assoluta ignoranza in merito alla cosa. Conosco bene Vevo ma non sap-evo di questa iniziativa.

"il ragionamento è semplice: Arcade Fire = gruppo che gode già di una certa fama (specialmente per quanto riguarda i live) e che ha fatto benissimo con i due album precedenti > riprendiamo il loro concerto di NY che è proprio nei giorni di uscita dell'album e mandiamo le riprese su youtube > aumentiamo le vendite.

ma è (e lo sarà sempre di più) così per tutti i gruppi con un po' di potenziale."

Anche questa non è affatto una cosa nuova ed è assolutamente normale possa essere toccato a loro, 'sta volta. Però torniamo a parlare di vendite e di musica non si parla mai, perchè?

Ripeto: non voglio e non posso sostenere che siano un gruppo di idioti, ma che a livello concettuale, artistico (a livello d'innovazione) ed espressivo siano da sufficienza se è grassa sì, e "sfido" chiunque a contraddirmi (N.B. Su piani "oggettivi", non del "gusto personale")! Porca vacca: gli Einsturzende sono ancora lì che s'inventano i loro strumenti...!

E mi verrà detto "ma guarda che "The Suburbs" è un concept quindi un concetto c'è!", e la risposta sarà "anche "Scenes From A Memory" dei Dream Theater è un concept" con tutto ciò che ne deriva - si tenga presente che il sottoscritto riserva ai Dream Theater la stessa stima che riserva a Bondi e Capezzone.

"quello che non capisco è tutto l'astio nei confronti di questa band. un conto è, per esempio, se i Drums avessero fatto un live su youtube. lì ok, avrei potuto capire il discorso, è un gruppo di babbioni formatosi l'altroieri che non ha mai fatto nulla e quindi a ragione avremmo potuto parlare di moda, ecc...

ma nel caso degli Arcade Fire non si può parlare di moda o di successo ingiustificato. sono semplicemente passati allo status di "gruppo di un certo livello". non a livello di musica ma a livello di popolarità, di vendite e di figura dei singoli personaggi che lo compongono."

L'hai detto tu: "non a livello di musica ma a livello di popolarità". Il mio non è astio, è "incredulità" e l'ho scritto anche nei precedenti messaggi: solo non riesco a credere che una proposta in fin' dei conti come tante e complessivamente, ai miei occhi e per parametri meramente "tecnici" (che non significa "sanno suonare" VS "non sanno suonare"), totalmente nella media riscuota un tale successo.

Ripeto: può piacere, non dico di no, ma credo che potrebbe piacere a così tanta gente solo se per davvero avessimo resettato la storia della musica e si partisse dal loro primo disco.

"* piccola parentesi sul video di youtube. non è che google abbia deciso di punto in bianco di dire "ah che figata, facciamo il video agli Arcade Fire". è nato tutto da un'idea di Chris Milk che ha avuto la brillante intuizione di abbinare il concept dell'album (le periferie) alle potenzialità di google maps.

è stata una coincidenza (ma abituiamoci, perché si va incontro ad un livello sempre più alto di "interazione" nei video)."

Difatti non l'ho mica tacciato di protagonismo: dico solo che stento a credere (e, anche qui, NIENTE può convincermi del contrario e ho i miei "perchè") sia stato l'unico ad aver' avuto questo tipo d'idea. Di certo è stato l'unico, finora, a poterla concretizzare almeno in quei termini ma sono convinto come lo è Hawking circa gli alieni che ci siano centinaia di ragazzi e meno ragazzi con in mano progetti infinitamente superiori costretti a chiedere elemosine o procrastinarli all'infinito perchè quelle risorse non le hanno.

Non voglio fare discorsi da Robin Hood ma continuo a chiedermi cosa, in fondo, abbiano fatto di così importante, innovativo, trascendentale loro A LIVELLO ARTISTICO (non COMMERCIALE) per meritarsi tutte quelle risorse (status che, ci tengo a dirlo anche a costo d'esser' accusato di possedere code di paglia, in estremissima sincerità non invidio).

"gli Arcade Fire invece non si sono fatti il mazzo? :wacko:

non mi sembra abbiano avuto successo "gratis". è vero che hanno suonato assieme a David Bowie e che per qualche data hanno fatto da spalla agli U2, ma ciò non toglie che si siano fatti un culo cubico, andando a suonare anche in posti assurdi, con un numero di date devastante (137 durante il tour di Neon Bible in circa 12 mesi) e dando vita ad un rapporto particolare con i fans, tipo suonare in mezzo al pubblico (e questo non è che l'hanno fatto 3 volte ma era una costante nel tour di Funeral (un po' meno per Neon Bible).

persino i Radiohead hanno dovuto appoggiarsi ad un'etichetta, eppure non mi sembra che non si siano fatti il mazzo.

che poi ecco, qua sto ipotizzando io, perché non capisco dove gli Arcade Fire possano non essersi fatti il mazzo ;)"

Senza dilungarmi troppo:

- PRESSOCCHÈ nessuno ha successo "gratis", a tutti è richiesto uno sbattimento esagerato e questi colpisce anche chi non ha sudato poi così tanto per avere il suo successo, questo è un punto fermo.

Per quanto riguarda il suonare in posti assurdi credo qualunque musicista emergente parta dal presupposto di doversi adattare a situazioni assurde (io per primo, nel mio infinitesimo, ne ho vissute alcune e rimangono per me), credo qualunque musicista emergente sia in modalità "cane scodinzolante" quando gli viene proposta una qualunque data anche lontanissima, anche a costo d'andarci a sue spese, credo qualunque musicista emergente faccia sacrifici enormi sotto vari aspetti, credo QUALUNQUE musicista darebbe un buon 90% dei suoi averi per fare 137 date in un tour.

In questo senso, se posso, se le saranno sicuramente guadagnate ma non mi passano certo per eroi più di quanto non possano passarmi, ancora maggiormente, per miracolati. In altri termini "fallo fare a chiunque un mazzo che gli permetta di aprire per gli U2"!

- Quello di suonare in mezzo ai fan (ventilatori) è un obiettivo che cercano di raggiungere praticamente TUTTI, dai livelli mastodontici (gli U2 col palco a 360°) ai C.S.I. di In Quiete al trio finto jazz di periferia, quindi la cosa non li "eleva", dal mio punto di vista. Poi c'è una cosa che stento ancora a capire: i fan sono per almeno il 50% il motivo per il quale sei lì: ci mancherebbe che ti venga da allontanartene! Capisco che sia difficile accettare l'invadenza di un estraneo ma, diamine, non è mica lì per prenderti a pugni!

Again: non inseriamo i Radiohead in questo discorso. I Radiohead hanno cambiato il modo di fare musica degli ultimi 15 anni, hanno cambiato la formazione "base" del gruppo rock (che ora non può prescindere dall'elettronica), hanno fatto, ove non cambiato, la storia della musica degli ultimi 15 anni e la testa di tutte le generazioni che li hanno seguiti. Non mi viene nemmeno da dire che non prevedo ciò possa lontanamente succedere con gli Arcade (almeno allo stato attuale): dico "fate in modo che ciò non avvenga"! :lol:

"se poi come "farsi il mazzo" intendi il fatto di prodursi tutta la roba da soli, ecc... beh, quella per me è sostanzialmente una cosa il più delle volte deleteria, perché si rischia di sfociare nel più classico dei "guardamiquantosonofigomiregistromiproducomiscrivoanchelerecensionidasolo"."

No, Max, mi spiace ma dissento: aprire un'etichetta è uno sbattimento che semplicemente nella maggior' parte dei casi non vale la pena sobbarcarsi. Tu mi dirai "ma se di etichette ce ne sono 9000000000!" "Sì! Gestite all'80% da non musicisti!" e qui rientriamo proprio in quegli odiosissimi discorsi di mercato.

Questo per dire che se sei un gruppo e decidi di lavorare con la tua etichetta, aumenta in modo spropositato la quantità di lavoro che devi gestirti da te quindi è una scelta che non si fa se non:

- nel caso in cui un determinato artista o progetto non riesca mai a sentirsi soddisfatto della situazione nella quale lavora;

- nel caso in cui un determinato artista o progetto voglia provare a sondare campi che una normale etichetta non gli permetterebbe di raggiungere (puta caso: voglio vendere un disco-libro. Son' poche le etichette che sono anche editori (no, non intendo editori musicali) );

- nel caso in cui un determinato artista o progetto voglia avvalersi del proprio status per promuovere altre realtà e dare voce a un certo tipo di musica, a una certa area geografica e così via.

I Broken Social Scene appartengono al terzo caso, quindi non ritengo di dover' aggiungere altro.

"è vero che sono idolatrati da pitchfork ma mi pare che sia così per diversi altri gruppi.

i Broken Social Scene per i loro quattro album hanno avuto da pitchfork rispettivamente: 9.2, 7.5, 8.4 e 8.3. oltre naturalmente ad un numero incredibile di riviste che si sono letteralmente sbrodolate addosso per incensarli. eppure non vendono come gli Arcade Fire e non hanno nemmeno lontanamente il loro stesso impatto."

Per me Pitchfork non è La Mecca e ritengo abbia fatto miracoli almeno in pari coi disastri che può aver' causato: credo per Pitchfork i Japandroids siano l'equivalente dei Cabaret Voltaire in importanza, e i Fuck Buttons innovativi come i Pere Ubu.

In questo senso per me Pitchfork (come qualunque altro giornale o webzine) avrebbe anche potuto riservare barili di merdra ai Broken Social Scene, non ne avrebbe comunque sminuito o esaltato la qualità; per il fatto che "non abbiano impatto" voglio che mi si dica in cosa possano difettare in "impatto" una "Love Is New" o una "Antique Bull" (per prenderne due dalla produzione più recente); lungi da me, ovviamente, qualunque pretesa di confronto diretto tra Broken Social Scene e Arcade Fire sul piano musicale, più in alto ho citato anche gli Einsturzende: non verrete a dirmi che sto mettendo anche loro sullo stesso piano! :lol:

Repetita iuvant (sed stufant): i paragoni sono solo sul piano "novità"- "percorso artistico nel senso di "arte" "/"ritorni in popolarità", nient'altro.

"ma questo non perché siano scarsi o stronzi, ma semplicemente perché fanno una musica che va a genio a meno orecchie e perché si pongono in maniera diversa."

Il fatto che possano porsi in modo diverso non deve significare "sbagliato" in ragione del fatto che riscuotano meno successo e meno attenzioni di quegli altri; in questo senso è palese non ci sia un modo di porsi univocamente vincente quindi qualunque scelta può essere più o meno fruttifera in relazione a quanto ci si investe sopra (non solo in termini economici).

Per quel che concerne i BSS in quanto tali, sono sicurissimo si siano dati da fare anche più del necessario per avere la coscienza ampiamente a posto, il resto penso dovesse farlo (lì dove necessario) il comparto mediatico che non s'è accorto di loro. Avrei detto "colpa loro" se in questo momento ci fosse Chris Cunningham a ragionare di avanguardie su Rai 1 in prima serata e Glenn Branca a dare lezioni di basso su Radio2. Pare non ci siano. Per il resto vorrei capire come possano "andare a genio a meno orecchie" quando i BSS nella maggior' parte dei brani "risolvono" lì dove gli AF armonicamente lasciano in sospeso: a livelli "sanitari" e "psicologici" non c'è legge alcuna che possa favorire la "tensione continua senza risoluzione" rispetto alla "tensione che si risolve in qualcosa". Se ci fosse ditemelo 'chè finalmente possiamo usarla per annullare tutta la forma "canzone", Canzo e la musica leggera (italiana e non)! :D

Peraltro, buttata lì: cosa s'intende per "si pongono in maniera diversa", ammiccano di più o di meno? Si vestono meglio o peggio o in un altro modo? :D

"per il resto non credo affatto che il 99% delle persone che ascoltno gli AF lo facciano per moda. sicuramente ci sarà un parte di pubblico così, ma quella c'è ovunque."

Non dico siano il 99%, temo (spero?) siano il 60%; il fatto che quella parte di pubblico modaiolo sia ovunque, sono d'accordo, è inevitabile, ma in certe misure non lo diventa più così epicamente. ;-)

@Sex: per Pitchfork ti rimando al punto sopra, per il "discorso qualunquista" non vedo cosa ci sia di qualunquista nel non capacitarsi del successo d'una proposta rispetto ad altre anni luce più significative che non godono d'un briciolo di questa attenzione. Non ce ne vedo specialmente nell'atto di sviscerare, da par' mio, con quanta più sincerità possibile gli aspetti che hanno potuto portare a ciò. Per inciso: sarebbe già più tacciabile di qualunquismo se tale discorso venisse da uno che non ascolta musica o che non si fosse mai trovato nelle condizioni di provare a farne di propria.

PS Ho usato l'escamotage del grassetto sottolineato per il "quoting" per attenermi al limite di "quote blocks", non me ne si voglia!

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ma tutto questo nasce da un misunderstanding...

non è che si ha successo per capacità musicali o meno.

Il successo è totalmente slegato dalle capacità musicali. Ci sono gruppi di merda che vendono a palate e gruppi bravi che vendono a palate. Ci sono gruppi di merda che non vendono un disco e gruppi bravi che non vendono un disco.

Non capisco veramente di che cazzo state parlando. Tra l'altro scrivendo post di una prolissità inenarrabile. Cioè ragazzi, la prossima volta fate una ppt in power point, così almeno c'è il beneficio grafico!

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ma tutto questo nasce da un misunderstanding...

non è che si ha successo per capacità musicali o meno.

Il successo è totalmente slegato dalle capacità musicali. Ci sono gruppi di merda che vendono a palate e gruppi bravi che vendono a palate. Ci sono gruppi di merda che non vendono un disco e gruppi bravi che non vendono un disco.

Non capisco veramente di che cazzo state parlando. Tra l'altro scrivendo post di una prolissità inenarrabile. Cioè ragazzi, la prossima volta fate una ppt in power point, così almeno c'è il beneficio grafico!

Diobono, Sallu, ma se il mio intervento era qualunquista questo cos'è!?

È proprio perchè non riesco a concepire (poichè SBAGLIATO, inappellabilmente) che il successo musicale possa essere slegato (peggio ancora "totalmente") dalle capacità musicali e in qualche caso dalla musica stessa che si sta ragionando! Allora tutto inutile cercare di far' capire in mille modi che i miei dubbi stanno tutti sul lato artistico...!

Poi si può continuare a vedere il mondo in modo pressappochistico con indosso gli occhiali di Micocci ma questa NON È la realtà, le "vendite" devono essere un qualcosa di alieno per chi fa musica, non L'OBIETTIVO! E la cosa peggiore è che ce n'è tantissima di gente che si sforza di fare arte sapendo perfettamente che le basterebbe "convertirsi" all'intrattenimento per far' felice il proprio portafogli, i modaioli e confermare la validità d'un punto di vista simile! Senza contare che i dischi, ragazzi: non-si-vendono. Prova a vedere qualunque classifica: Lady Gaga e pochissimi altri a parte, i fenomeni son' tutti nati nei momenti in cui i dischi si vendevano ancora e se ci fai caso i singoli più venduti di Britney Spears sono I PRIMI che ha tirato fuori: quelli che non erano aiutati nemmeno dai video che la ritraevano ignudamadonnasantiddio!

Non facciamo discorsi, ripeto, da Maionchi o peggio ancora da Micocci, per l'amor' del cielo!

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Diobono, Sallu, ma se il mio intervento era qualunquista questo cos'è!?

È proprio perchè non riesco a concepire (poichè SBAGLIATO, inappellabilmente) che il successo musicale possa essere slegato (peggio ancora "totalmente") dalle capacità musicali e in qualche caso dalla musica stessa che si sta ragionando! Allora tutto inutile cercare di far' capire in mille modi che i miei dubbi stanno tutti sul lato artistico...!

just live with it...

(poi magari non ho capito io il fulcro del discorso. ma se tu dici che i migliori dovrebbero vendere, beh, questo non succederà mai)

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just live with it...

(poi magari non ho capito io il fulcro del discorso. ma se tu dici che i migliori dovrebbero vendere, beh, questo non succederà mai)

No, io intendo dire che:

a) quello delle vendite non dovrebbe essere un problema;

B ) se uno fa musica fa musica, non prefabbricati in calcestruzzo. Ergo se non può acquisire "status", meriti e quant'altro per il suo lavoro, per cosa dovrebbe ragionevolmente acquisirli? Perchè ha un bel viso o perch'è una bella gnocca? A quest'ultima domanda la tua risposta sarà "se non sì, anche" e tutto il mio ragionamento è esattamente volto a distruggere questa convinzione/prassi insensata.

@Pan: no, credo sia indiscutibile si tratti d'una base di partenza senz'altro genuina, su quello non ho dubbi. Semmai discuto circa il quanto possa essere appropriato costruire Notre Dame su quelle che io considero fondamenta di 6 metri appena, ecco!

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cioè, riassumendo, a te infastidisce il fatto che siano i cocchi della critica?

1- Perchè, c'è una Critica (notare la "C")?

2 - (Ammettendo che alla domanda di sopra si risponda "sì") No, non sono infastidito, sono negativamente sorpreso dal successo di quella proposta musicale, dall'attenzione della quale godono e dalle risorse alle quali possono attingere. Ho un certo qual' senso d' "empatia" per artisti che reputo immensamente più importanti e che navigano in acque immensamente più torbide ma la cosa non mi stupisce e allo stesso tempo non m'impone di "rassegnarmi" a certe evidenze, tutto qua!

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:clapclap:

rapidamente:

1. korg, perché va con la é, non la è, se correggi anche questa cosetta sei PERFETTO.

2. a me non dà manco fastidio più di tanto il fatto che abbiano tutto sto successo e che godano di (presunte o reali che siano) spintarelle, capita, come capita che gruppi migliori non vendano. a me infastidisce sentire parlare di GRUPPO CLAMOROSO. al chè la mia domanda resta: clamoroso DOVE? i campi qui si restringono in:

-EMOTIVAMENTE: certo, ma è una cosa molto soggettiva il che chiude immediatamente la discussione;

-TECNICAMENTE: la mia domanda resta quindi "ma DOVE?" io non sento un suono (che sia uno) che abbia sembianze di esser stato curato e studiato con parsimonia, non vedo composizioni trascendentali, non vedo melodie spiazzanti, nada. sono SEMPLICI, musica per PADELLE E CHITARRE, niente di più, molto molto ben riuscita;

-INNOVATIVAMENTE: :lol:

3. detto questo, ribadisco, possono TRANQUILLAMENTE piacere tantissimo, ma passare come gruppo fondamentale no, o meglio, non artisticamente, a livello di ribalta e di seguito e di impatto sulle masse invece sì certo, ripeto, anche a me piacciono (a parte il flop dell'ultimo disco, e anche qui vi pregherei di farmi presente cosa ci sia di così clamoroso nell'ultimo The Suburbs, neanche lontanamente parente di Neon Bible o Funeral).

4. korg continua così! se tu non avessi la fissa pure per i DOVES sembreresti anche credibile! :dance:

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vi pregherei di farmi presente cosa ci sia di così clamoroso nell'ultimo The Suburbs

Non vieni dai suburbi, è anche normale che, EMOTIVAMENTE, non ti possa rispecchiare in quel disco. Almeno, per quanto mi riguarda, ora parte la bestemmia, trovo The Suburbs il migliore degli Arcade Fire, per il suo essere un concept su un qualcosa che, che tu possa crederci o meno, mi riguarda molto da vicino. Certi pezzi, come Suburban War o la title track, avrei voluto scriverli io, cazzo!

(il link è per chiunque possa sostenere che un paesello nel mezzo di una regione sia un suburbio, che attenzione, è diverso dal sobborgo; suburbio viene da subùrbium", ovvero sub (sotto) e urbs (città), ed è strettamente legato alla presenza di agglomerato urbano cittadino, e va tenuto conto che le città degne di tale nome in Italia sono sette o otto; in soldoni, "the suburbs" è traducibile molto forzatamente con "la periferia"; il sobborgo invece riguarda il borgo, che è un qualsiasi centro abitato, e tradurre "suburbs" con "sobborgo" è una cagata tipicamente wikipediana, dato che Butler è nato e cresciuto nei "suburbs" di Houston, nel Texas, che fa i suoi due milioncini di abitanti. Questo perchè sobborgo e suburbio sono ritenuti sinonimi, il che mi pare strano, dato la differenza sostanziale tra l'urbs e il borgo, l'una di origine romana e l'altra medioevale)

(la disamina di cui sopra era anche una risposta ad una discussione iniziata e subito troncata con Jakkal a Bologna. :lol: )

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Suvvia, Max, nel 2010 il discorso di "vendite" e di gradimento del disco in base al piazzamento in classifica dovrebbe essere un concetto più che ampiamente superato: a suo tempo credo la label di George Michael drogò il mercato acquistando 500.000 copie del disco dell'ex Wham per farlo balzare in testa alle classifiche in un giorno, quindi se si tratta di pompare sanno tutti benissimo cosa e come fare, soprattutto a certi livelli.

:lol:

allora mi sa che non siamo nello stesso 2010.

a parte il fatto che è clamorosamente impossibile che Merge Records abbia drogato le vendite per farli schizzare in testa alle classifiche, ma questo tu lo sai meglio di me, il gradimento è testimoniato dai soldout che stanno facendo, uno dietro l'altro e in posti non esattamente piccoli.

insomma, la gente compra veramente i loro dischi e va davvero ai loro concerti.

quei foulardini e quei vestiti coi quali si presentano gli AF sai che "indotto" ti muovono anche solo a livello di moda da vestiario?!

:wacko:

specificami cosa intendi per indotto che penso di avere frainteso e non vorrei scrivere una tonnellata di righe solo per un errore di comprensione ;)

In questo senso, e ritornando a noi, quella che manca ormai quasi del tutto è una mera concezione artistica che sta ben oltre quello che si riesce a tangere ultimamente (e a vari livelli, non solo musicale); manca, e lo ripeto sempre, una critica che sappia il fatto suo e che sia preparata (NON È CRITICA AUTOREVOLE quella del ragazzino che ascolta musica e che scrive le sue impressioni sulla webzine di turno) e questi soli due fattori, uniti, hanno prodotto e stanno producendo un'ignoranza madornale che, bada bene, non si traduce nel gradimento di una persona per la musica degli AF ma nella possibilità di mettere in atto tutta una serie d'operazioni che NIENTE hanno a che fare con un movimento artistico creando dei greggi di pecore.

ma guarda che io sono perfettamente d'accordo con quello che dici tu, però mi rendo conto anche di essere nel 2010 e che la parola "arte", per via di un abuso, abbia assunto significati completamente differenti dal passato.

per dire, oggi è pieno il mondo di gente che crede di fare "arte" e si definisce artista. persone che il loro primo quadro è una riga su una tela e sono anche in grado di dire "sono come Mirò"/"sono un'avanguardia".

beh no, innanzitutto Mirò prima di disegnare una riga sapeva anche disegnare un corpo umano alla perfezione, un paesaggio in tutti i suoi dettagli, ecc... non è che un giorno ha preso una tela e due matite, ha tirato una riga storta e ha detto "sentite, vaffanculo, sono un artista d'avanguardia, ho l'arte dentro" & balle varie.

è questo il problema, che oggi chiunque può fare qualsiasi cosa, indipendentemente dal fatto che abbia talento. questo ha creato un piattume allucinante, un'offerta esagerata e non di qualità nei confronti della domanda.

ma qui poi si finisce in un discorso mooolto più ampio e in cui gli AF non c'entrano nulla. anzi, probabilmente abbiamo già divagato troppo.

io non penso che alcun artista, conscio del proprio lavoro, dei propri sforzi e dei propri mezzi, possa andar' fiero d'un seguito numerosissimo ma, per una parte molto consistente, composto da capre.

quindi stai praticamente squalificando i Radiohead.

per carità, su questo sono parzialmente d'accordo anch'io, nel senso che anch'io sarei piuttosto avvilito ad avere fans imbecilli, però è anche vero che di fans imbecilli ce ne sono a palate e ovunque. e questo non per dire "ma sì, tutti hanno dei fans babbioni" ma perché ti posso testimoniare direttamente (ad ottobre sono 10 anni che gestisco il sito) che anche in un gruppo come i Radiohead la percentuale di fans orrendi è altissima. alla fine del tuo post hai scritto che secondo te i fans degli AF per almeno un 60% sono ascrivibili alla categoria "modaiolo". io ti posso dire, e non scherzo, che i fans dei Radiohead sono composti al 30% da fans modaioli, al 30% da fans "alternativi" e al 20% da fans che ascoltano e seguono i Radiohead ma pensano che siano tutt'altra cosa.

e ci tengo a sottolineare che non sto esagerando giusto per difendere gli AF, posso darti la mia password e farti leggere delle email che mi arrivano. roba che ogni tanto vedi qualche caso patologico sul forum e pensi "porca vacca che utonto". beh, non hai visto davvero nulla :laugh:

Peraltro, buttata lì: cosa s'intende per "si pongono in maniera diversa", ammiccano di più o di meno? Si vestono meglio o peggio o in un altro modo?

intrattengono le relazioni (con tutto: stampa, pubblico) in maniera diversa. non so quanto tu conosca gli Arcade Fire ma per quanto mi riguarda sono un gruppo assolutamente valido nel modo di gestire le relazioni.

È che con tutta probabilità rimango l'unico cesso che non riesce a sopportare discorsi da commercialisti applicati ad una forma d'Arte probabilmente fra le più potenti e sublimi di tutte.

ripeto, in linea teorica hai assolutamente ragione, ma a volte tra la teoria e la pratica c'è una distanza di milioni di anni luce. io capisco il tuo ragionamento, non fa una grinza ed è rispettabilissimo, ma siamo nel 2010 e un gruppo che vende 14 copie non può permettersi di fare un video in collaborazione con google mentre uno che ne vende 250mila in poche settimane sì.

tu dirai "non è giusto, magari è interessante anche l'idea del gruppo da 14 copie". verissimo, però per una semplice questione di logica funziona in questo modo :faniente:

Ripeto: non voglio e non posso sostenere che siano un gruppo di idioti, ma che a livello concettuale, artistico (a livello d'innovazione) ed espressivo siano da sufficienza se è grassa sì, e "sfido" chiunque a contraddirmi (N.B. Su piani "oggettivi", non del "gusto personale")! Porca vacca: gli Einsturzende sono ancora lì che s'inventano i loro strumenti...!

non è scritto da nessuna parte che un gruppo debba avere successo in base a livello d'innovazione, concettuale, ecc... altrimenti iosonouncane dovrebbe avere tipo 14 milioni di fans.

prova ad ascoltarlo e domandati perché non li ha.

Again: non inseriamo i Radiohead in questo discorso. I Radiohead hanno cambiato il modo di fare musica degli ultimi 15 anni, hanno cambiato la formazione "base" del gruppo rock (che ora non può prescindere dall'elettronica), hanno fatto, ove non cambiato, la storia della musica degli ultimi 15 anni e la testa di tutte le generazioni che li hanno seguiti. Non mi viene nemmeno da dire che non prevedo ciò possa lontanamente succedere con gli Arcade (almeno allo stato attuale): dico "fate in modo che ciò non avvenga"! :lol:

no no, inseriamoli nel discorso. tu parli di "miracolati" per gli AF ma anche i Radiohead sono dei "miracolati". se non fosse stato per una serie di concidenze/fortune/eventi a quest'ora Colin sarebbe un professore delle scuole medie, Phil un impiegato in una casa editrice, Ed un bancario, ecc...

praticamente la maggior parte dei gruppi di un certo livello sono dei "miracolati", perché ad un certo punto della loro carriera è successo qualcosa di NON DIPENDENTE DA LORO che ne ha permesso l'evoluzione.

poi ovvio dopo questo evento non dipendente da loro si entra anche nel campo dei meriti e li è chiaro che AF e Radiohead vadano posti su piani totalmente diversi perché ognuno poi sviluppa il tutto in base alle proprie capacità.

"Sì! Gestite all'80% da non musicisti!" e qui rientriamo proprio in quegli odiosissimi discorsi di mercato.

e aggiungerei anche PER FORTUNA. gestire un'etichetta non è una cosa che può fare chiunque, specialmente se già come occupazione principale fa il musicista. già quelli che le gestiscono spesso fanno boiate allucinanti, cercando di dirigerle come piccole aziende, quando in realtà piccole aziende non sono, se poi devo darla in mano ad un musicista beh, siamo alla frutta, a meno che costui non abbia spiccate qualità.

ti faccio un esempio pratico. io a Cut darei in mano un'etichetta, perché so che pur essendo musicista sarebbe in grado di gestire anche il lato economico, senza sbilanciarsi eccessivamente da una delle due parti. a te invece non darei mai in mano un'etichetta, ma non perch'io ti reputi un bigolo (dio me ne scampi, lo sai che se potessi ti sposerei anche), semplicemente perché ti vedo troppo sbilanciato dalla parte musicista.

Per il resto vorrei capire come possano "andare a genio a meno orecchie"

semplicemente non fanno musica alla portata di tutti. non vuol dire facciano musica di merda o musica minore o chissà cos'altro, anzi magari fanno anche una musica clamorosa, ma non è facile, non è per tutte le orecchie. gli Arcade Fire sono molto più facili da ascoltare.

per il resto perdonami se ho perso in giro qualche quote e se ho un po' divagato su certi argomenti ;)

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Allora, anzitutto:

@kid:

1- se è per questo dopo i punti si comincia con le maiuscole, GO EDITING!!

2 - (che poi in realtà è il punto 4): ma ve lo fanno ascoltare qualche disco lì allo IED quando parlano di produzione? :D Scrivi che gli Arcade Fire non hanno un solo suono curato maniacalmente o particolare e poi mi cadi sui Doves che son' tutti suono e suoni?!

Peraltro, in tutto ciò, i Doves hanno scritto anche una certa "Black & White Towns".

@Pan: io ho vissuto 15 dei miei 24 anni nella periferia di un paese IN PROVINCIA di Bari. Ciò nonostante tale concept continua a dirmi una sega. Colpa mia, eh! Me ne rendo conto! Ma non si tratta, a questo punto, d'un messaggio universalmente valido quello che gli AF hanno trasmesso.

Nel risponderti, Macs, credo di dover' anticipare un presupposto: il fatto che si sia su piani di discussione molto diversi che non mi sembrano molto conciliabili.

Io parlo di necessità d'un ritorno alla salvaguardia della musica in quanto arte, tu mi rispondi parlando di vendite e commercio; io mi scaglio contro il fatto che non tutti abbiano chances in relazione a quanto effettivamente la loro arte riesce a dare contributi importanti alla forma artistica alla quale appartengono, tu mi rispondi dicendomi che se non si vende un tot non si può accedere a certe cose (giustissimo, capiamoci! È che l'errore è etimologico, è proprio a monte, è questo il mio punto!)... .

Ripeto (e credo non lo farò ulteriormente perchè, a un certo punto... ho scritto un'infinità...! :D): io non accetto che si speculi su una forma artistica, ma non perchè qualcuno di distante dalla musica ne stia traendo profitti infiniti ma perchè gli stessi musicisti e gli stessi ascoltatori si sono uniformati sotto il pensiero del "devo vendere".

Questo ha DISTRUTTO degli episodi artistici a mio modo di vedere importanti e STA DISTRUGGENDO, concretamente, un ramo fondamentale delle arti, quindi provo un fastidio fisico, perdonatemi, nel sentirmi dire che "si debba vendere", che "tiziocaio sperimentale non vende" (e quindi non può permettersi di progredire) e quant'altro.

Questo significa, chiaro e tondo, che non ci si dovrebbe poter' permettere di FARE ARTE, ma solo INTRATTENIMENTO. Questo significa che allo stato attuale il giocoliere può farsi una vita, Boccaccio no.

E, si badi bene: il fatto che "ormai sia così" non significa per nessunissimo motivo che debba continuare ad esserlo, ma il cambiamento non dovrebbe mai partire dall'alto bensì dal basso. Ma come può partire dal basso se proprio da lì tutti sono convinti di dover' essere liberi di premiare un disco solo perchè è "perfetto per quando vado a farmi la corsetta nel parco"?

Ora veniamo a noi:

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:lol:

allora mi sa che non siamo nello stesso 2010.

a parte il fatto che è clamorosamente impossibile che Merge Records abbia drogato le vendite per farli schizzare in testa alle classifiche, ma questo tu lo sai meglio di me, il gradimento è testimoniato dai soldout che stanno facendo, uno dietro l'altro e in posti non esattamente piccoli.

insomma, la gente compra veramente i loro dischi e va davvero ai loro concerti.

Quando ho scritto questo? Ho portato l'esempio di uno dei modi più meschini e immediati di spingere un proprio artista a riprova del fatto che ce ne siano tantissimi, più o meno edificanti.

Questo per ribadire che se una persona competente a livello discografico/pubblicitario vuole spingere qualcuno o qualcosa sa esattamente come farlo e cosa fare, INDIPENDENTEMENTE dalla qualità della proposta.

I sold out, in questo senso, non sono assolutamente garanzia d'un gradimento genuino del pubblico ma potrebbero, altresì, essere la testimonianza d'un apparato pubblicitario che s'è mosso MOLTO bene, e tu lo sai anche meglio di me che qualunque cosa può essere venduta e diventare un mostro se ben pubblicizzata, anche la carta igienica.

"...It could be made into a monster if we all work together as a team, and did we tell you the name of the game, boy? We call it "riding the gravy train" "

Il fatto che effettivamente vendano non mi pare in discussione, quando dico "i dischi non si vendono più" porto semplicemente un dato di fatto: i dischi si scaricano e, ripeto, bisogna uscire dall'illusione che un artista possa vivere di dischi: si vive di concerti. Certo, le copie si vendono ancora, ma assolutamente non ai livelli di anche solo 10 anni fa, quindi gli introiti che si possono ottenere dai dischi sono, ormai, solo una parte sempre maggiormente minoritaria della fetta dei guadagni d'un gruppo e d'un'etichetta, tanto è vero che le maggiori etichette mondiali stanno sempre più trasformandosi in agenzie di promozione eventi.

(Per inciso: anche Britney Spears fa i sold out).

":wacko:

specificami cosa intendi per indotto che penso di avere frainteso e non vorrei scrivere una tonnellata di righe solo per un errore di comprensione ;)"

In effetti temo d'aver' usato un termine forse inappropriato ma mi riferisco al comparto che gira attorno ad un grosso nome musicale: fotografi, stilisti, manager, televisione, agenzie pubblicitarie... .

"ma guarda che io sono perfettamente d'accordo con quello che dici tu, però mi rendo conto anche di essere nel 2010 e che la parola "arte", per via di un abuso, abbia assunto significati completamente differenti dal passato.

per dire, oggi è pieno il mondo di gente che crede di fare "arte" e si definisce artista. persone che il loro primo quadro è una riga su una tela e sono anche in grado di dire "sono come Mirò"/"sono un'avanguardia".

beh no, innanzitutto Mirò prima di disegnare una riga sapeva anche disegnare un corpo umano alla perfezione, un paesaggio in tutti i suoi dettagli, ecc... non è che un giorno ha preso una tela e due matite, ha tirato una riga storta e ha detto "sentite, vaffanculo, sono un artista d'avanguardia, ho l'arte dentro" & balle varie.

è questo il problema, che oggi chiunque può fare qualsiasi cosa, indipendentemente dal fatto che abbia talento. questo ha creato un piattume allucinante, un'offerta esagerata e non di qualità nei confronti della domanda.

ma qui poi si finisce in un discorso mooolto più ampio e in cui gli AF non c'entrano nulla. anzi, probabilmente abbiamo già divagato troppo."

Ma appunto, Macs: ma se siamo d'accordo su questo nella teoria, perchè poi nella pratica dissentiamo l'un dall'altro? Se questa gente che crede di fare arte e fa immondizia prolifera è perchè tutti, proprio grazie al mondo della pubblicità e del commercio, se sono bravi venditori possono permettersi il lusso di non promuovere nulla! Di fare solo casino ma, con questo, attrarre interesse!

In questo senso io non dico che gli AF facciano solo casino, ma tu hai presente cosa gli si muova intorno e quanto non si muove intorno, ad esempio, a toh, Caribou o peggio ancora Benoit Pioulard?!

E allora, dico io, perchè non ci si sforza tutte le volte di ampliare il proprio raggio visivo, di mettere in dubbio ciò che un'accorta campagna pubblicitaria può far' passare per "sicuro", di conoscere altre realtà, di lasciarsi emozionare ma anche scrivere il perchè d'una mancanza d'emozione e non aver' paura di passare per "impopolari" o "fuori moda"?

Per il resto io non so se gli Arcade Fire, in quanto musicisti, siano singolarmente ottimi nei loro strumenti: per quel che ho visto non mi paiono assolutamente dei dotti (e.g.: i Battles sì, quelli effettivamente UN PO' sanno suonare), per quel che se ne sente dagli arrangiamenti di ben 3 dischi comincio ad avere dubbi circa il fatto che siano OTTIMI. Saranno "bravi" ma è diverso dall'essere "ottimi" e la differenza si traduce esattamente in quella che intercorre tra Mirò e il tizio che ha fatto il quadro cubista e viene venduto su Telemarket: costa anche quest'ultimo e magari è fatto molto bene, ma Picasso di lì è MOOOOOOOOLTO distante.

"quindi stai praticamente squalificando i Radiohead.

per carità, su questo sono parzialmente d'accordo anch'io, nel senso che anch'io sarei piuttosto avvilito ad avere fans imbecilli, però è anche vero che di fans imbecilli ce ne sono a palate e ovunque. e questo non per dire "ma sì, tutti hanno dei fans babbioni" ma perché ti posso testimoniare direttamente (ad ottobre sono 10 anni che gestisco il sito) che anche in un gruppo come i Radiohead la percentuale di fans orrendi è altissima. alla fine del tuo post hai scritto che secondo te i fans degli AF per almeno un 60% sono ascrivibili alla categoria "modaiolo". io ti posso dire, e non scherzo, che i fans dei Radiohead sono composti al 30% da fans modaioli, al 30% da fans "alternativi" e al 20% da fans che ascoltano e seguono i Radiohead ma pensano che siano tutt'altra cosa.

e ci tengo a sottolineare che non sto esagerando giusto per difendere gli AF, posso darti la mia password e farti leggere delle email che mi arrivano. roba che ogni tanto vedi qualche caso patologico sul forum e pensi "porca vacca che utonto". beh, non hai visto davvero nulla :laugh:"

No, beh, per carità: non oso immaginare cosa possa arrivare sulla tua casella e-mail da quel punto di vista :lol: e sono assolutamente certo sia effettivamente come lo descrivi! Ma penso vada fatto anche un discorso di proporzioni: sul numero di fan, sulla diffusione dei Radiohead, sulla storia del gruppo (ch'è in piedi da diversi anni, ormai) ma soprattutto su quello che hanno prodotto nelle sale prova piuttosto che ai loro concerti.

Potranno avere anche loro una parte del proprio seguito costituita da gente imbarazzante ma, ripeto, il loro impatto sulla musica contemporanea non è minimamente confrontabile con quello che possono avere gli Arcade Fire per troppe ragioni, ANCHE a livello sociale. In questo senso, per l'ennesima volta, io cercherei di tenere i Radiohead fuori da questo contesto che, sinceramente, li penalizza e li sminuisce; è un peccato non poterlo fare perchè più in basso c'è un altro quote che li include! :D

"intrattengono le relazioni (con tutto: stampa, pubblico) in maniera diversa. non so quanto tu conosca gli Arcade Fire ma per quanto mi riguarda sono un gruppo assolutamente valido nel modo di gestire le relazioni."

Abbastanza da dire che per me possono essere anche tutti una squadra di "product placers": io cerco di parlare di musica, NON di mercato discografico.

Poi non son' neanche lì a dire che qualunque cosa facciano siano degli inetti: onore al merito, se si muovono bene a livello di relazioni complimenti! Ma non è questo il mio punto.

"ripeto, in linea teorica hai assolutamente ragione, ma a volte tra la teoria e la pratica c'è una distanza di milioni di anni luce. io capisco il tuo ragionamento, non fa una grinza ed è rispettabilissimo, ma siamo nel 2010 e un gruppo che vende 14 copie non può permettersi di fare un video in collaborazione con google mentre uno che ne vende 250mila in poche settimane sì.

tu dirai "non è giusto, magari è interessante anche l'idea del gruppo da 14 copie". verissimo, però per una semplice questione di logica funziona in questo modo :faniente:"

Again, siamo d'accordo! La fortissima differenza è che io non credo questo stato di cose sia da accettare passivamente, peggio ancora se si è coscienti di quali sono gli affluenti che danno linfa al fiume!

Dico sempre che se i musicisti smettessero di far' musica, nessuno ne avrebbe da ascoltare: in questo senso sono i musicisti che producono la proposta e mettono il pubblico nelle condizioni di valutarla e, conseguentemente, gradirla o no; ma se la proposta è una sola o ce ne sono 5000 tutte uguali, come pensi reagirà il pubblico? Si adatterà! Ecco come si può formare "il gusto" dall'alto.

Di qui se ne deriva che anzitutto l'idea di poter' fare "musica per compiacere gli ascolti del pubblico" sia una panzana da antologia, ma ne consegue anche che qualunque speculazione possa essere effettuata dall' "alto" deve avere materiale per poter' essere realizzata. Se il materiale è la musica, allora sta proprio ai musicisti, a partire dal più idiota degli stessi, riprendere in mano le redini del proprio mestiere.

Certo: se lo fa uno e gli altri no, quello se lo piglia in culo senza mezzi termini; ma perchè non ci si può pensare tutti?

Se le cose cambiassero, E POSSONO CAMBIARE (e cambieranno, a partire dai supporti d'ascolto, vedrai), anche il pubblico si educherebbe e comincerebbe a fare da solo pulizia e distinguo tra "arte", "intrattenimento" e "spazzatura" tributando i giusti riguardi nei confronti di ciascuno.

"non è scritto da nessuna parte che un gruppo debba avere successo in base a livello d'innovazione, concettuale, ecc..."

E difatti questo non è giusto dal mio punto di vista, tutto qua. Il fatto che non sia una regola scritta non impone che si debba agire in tutt'altro modo!

"no no, inseriamoli nel discorso. tu parli di "miracolati" per gli AF ma anche i Radiohead sono dei "miracolati". se non fosse stato per una serie di concidenze/fortune/eventi a quest'ora Colin sarebbe un professore delle scuole medie, Phil un impiegato in una casa editrice, Ed un bancario, ecc...

praticamente la maggior parte dei gruppi di un certo livello sono dei "miracolati", perché ad un certo punto della loro carriera è successo qualcosa di NON DIPENDENTE DA LORO che ne ha permesso l'evoluzione."

Vabbè, Macs, se è per questo ci sono botte di culo ben maggiori di quella che hanno avuto i Radiohead e tutti, siamo d'accordissimo e ne siamo ben consci, hanno bisogno anche di fortuna per emergere. Il problema non è "averla avuta o no", il problema è "quanta" ne hanno avuta in relazione a quello che artisticamente fanno. In questo senso credo d'aver' sufficientemente argomentato, da par' mio, la distanza infinita che c'è tra i Radiohead e gli AF, tra gli Einsturzende e gli AF ma anche, se vogliamo, tra Marco Mengoni e gli AF, attenzione.

Di qui, se ci fai caso, non ho mai parlato di "gruppo che ha avuto culo", una base di partenza deve esserci sempre e per forza, anche nel più mastodontico dei casi fortuiti (in questo senso il "non dipendente da loro" non è proprio esatto), il problema, ripeto, semmai è sempre il discorso del costruire Notre Dame su quelli che, per me, sono 6 metri di fondamenta.

"e aggiungerei anche PER FORTUNA. gestire un'etichetta non è una cosa che può fare chiunque, specialmente se già come occupazione principale fa il musicista."

E qui, dunque, mi prendo la ragione che mi spetta circa Arts&Crafts e Broken Social Scene. :P

"già quelli che le gestiscono spesso fanno boiate allucinanti, cercando di dirigerle come piccole aziende, quando in realtà piccole aziende non sono, se poi devo darla in mano ad un musicista beh, siamo alla frutta, a meno che costui non abbia spiccate qualità.

ti faccio un esempio pratico. io a Cut darei in mano un'etichetta, perché so che pur essendo musicista sarebbe in grado di gestire anche il lato economico, senza sbilanciarsi eccessivamente da una delle due parti. a te invece non darei mai in mano un'etichetta, ma non perch'io ti reputi un bigolo (dio me ne scampi, lo sai che se potessi ti sposerei anche), semplicemente perché ti vedo troppo sbilanciato dalla parte musicista."

Anch'io non mi darei mai in mano un'etichetta, ma non tanto per "incapacità commerciali" quanto per il fatto che non produrrei praticamente nessuno per quanto sono stronzo :D .

Partendo, però, dal presupposto che le etichette che contano non siano mai gestite da una sola persona ma da equipe nelle quali i compiti sono prestabiliti e spesso molto separati (chi si cura della direzione artistica non si cura del marketing etc etc etc - in questo senso io non mi darei in mano un'etichetta ma crearne una con altre persone che stimo, sì, immediatamente), il punto è che qualunque gestione economica dovrebbe essere posta, in sequenza, MOLTO DOPO ogni decisione artistica.

Peraltro, se ci fai caso: ora si produce con l'idea di vendere e, come ho scritto anche sopra, "vendere" significa anche muovere tutta una serie di "industrie" attigue a quella musicale che spessissimo non fanno capo a niente di artistico; lo spostare l'interesse sulla proposta artistica anzichè sull'immagine e sulla bravura del gruppo nel gestirsi, aver' creato un grosso seguito e/o vendersi, non imporrebbe PER FORZA la fine dei guadagni. Sarebbero guadagni d'un altro tipo.

Per il resto il fatto che tu possa dare un'etichetta più volentieri in mano a un manager che il giorno prima gestiva la FIAT* piuttosto che ad un musicista che conosce bene il suo lavoro credo sia solo una naturale conseguenza d'un modo di vedere le cose (NON TUO o non solo tuo) che, per quanto mi riguarda, non è inerente con discorsi artistici.

"semplicemente non fanno musica alla portata di tutti. non vuol dire facciano musica di merda o musica minore o chissà cos'altro, anzi magari fanno anche una musica clamorosa, ma non è facile, non è per tutte le orecchie. gli Arcade Fire sono molto più facili da ascoltare."

Anche qui, non so cos'abbiano di "difficile all'ascolto" gli esempi del precedente messaggio ("Love Is New" e "Antique Bull"), perlomeno non so cosa possano avere di maggiormente difficoltoso rispetto agli Arcade Fire. Per quanto, invece, concerne la facilità d'ascolto in sè o la "taratura" dell'orecchio dei più, ti rimando al discorso di cui sopra circa "fiume e affluente": se io indirizzo la gente ad un certo tipo d'ascolto, le dico che "questa roba spacca senza precedenti" e gliela propino ovunque otterrò due risultati principali:

- anche chi dovesse non gradire troppo la proposta si sentirebbe probabilmente stupido nel venire allo scoperto o manco di certezze circa il suo gradimento, quindi finirà almeno per dare infinite chance a tale proposta con l'involontario ed inconscio scopo di farsela piacere;

- vado a "tarare" i gusti della gente: se hanno solo quello o se io faccio in modo da fargli capire ch'è importante ascoltino quello, si sintonizzino su quello, allora tutto ciò che da quello standard si distanzierà in modo più o meno netto non verrà accolto positivamente dal pubblico.

Per il resto non provare a chiedermi perdono per le divagazioni: sono il sale d'ogni discussione che si rispetti, siam' mica dei 286 che potevi farci solo una cosa per volta! :D

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@Pan: io ho vissuto 15 dei miei 24 anni nella periferia di un paese IN PROVINCIA di Bari. Ciò nonostante tale concept continua a dirmi una sega. Colpa mia, eh! Me ne rendo conto! Ma non si tratta, a questo punto, d'un messaggio universalmente valido quello che gli AF hanno trasmesso.

Vabbè, ma a te stanno se non sul cazzo a priori, per dirti, io non sopporto gli Afterhours, se domani scrivessero un pezzo "disagio e malessere diffuso nelle periferie attigue la circonvallazione del Palermitano" credo lo giudicherei una merda lo stesso. :lol:

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Vabbè, ma a te stanno se non sul cazzo a priori, per dirti, io non sopporto gli Afterhours, se domani scrivessero un pezzo "disagio e malessere diffuso nelle periferie attigue la circonvallazione del Palermitano" credo lo giudicherei una merda lo stesso. :lol:

:lol: Oddio no, non è che mi stiano sul cazzo quanto gli Afterhours, anzi, sono sempre ben' disposto nei confronti dell'ascolto di nuova roba da parte di chi non mi piace perchè spero sempre mi smentiscano! Ritengo gli AF sopravvalutati e überpompati ma, per dire, i Current 93 mi stanno sul cazzo!

Peraltro preparati perchè sto pensando ad una nuova cover/crasi: "C'è Solo Sangue Nero Nella Siepe". Mix tra "C'è Solo Sangue" degli Afterhours e "La Siepe Ha Un Sangue Nero" del Maestro Severino Verardi® .

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dopo 56 pagine nessuno ancora mi ha motivato quel "sono un gruppo clamoroso".

avete parlato di TUTTO, un po' a random a volte sinceramente, in bilico tra la voglia di aver ragione irriducibile di max, e la romanticità irraggiungibile di korg.

da tutto ciò se ne desume che:

-nessuno sa dirmi in cosa siano clamorosi.

-la gente è particolarmanete stupida, salvo rare eccezioni.

ah il discorso tuo max su mirò e gli artisti tuttologi lo condivido pienamente lo sai. però il fatto che sapesse disegnare perfettamente è già di troppo. per dire, anche se fontana non sapesse da che parte si prende un pennello, questo non intaccherebbe minimamente la sua rilevanza storica: è l' IDEA del taglio che è stata clamorosa, non la tecnica. a quel "lo potevo fare anch'io" si risponda "solo dopo averlo visto già fatto".

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in bilico tra la voglia di aver ragione irriducibile di max, e la romanticità irraggiungibile di korg.

Partendo dal presupposto che sui fatti siamo ampiamente d'accordo, non credo che Macs abbia un'irriducibile voglia di avere ragione: espone il suo pensiero, la vediamo da prospettive diverse e, come ho anche scritto, ci sta che il tutto sia semplicemente inconciliabile al di là di qualunque ipotetica voglia di primeggiare!

Per il resto, sul serio: tu la vedi davvero come "romanticità irraggiugibile"? È difficilissimo, certo, ci vorrà tanto tempo, senz'altro, ma è veramente così impossibile accorgersi dei danni che ha fatto "il mercato discografico"? È davvero così nascosta e celabile la disfatta di innumerevoli strutture finalizzate al guadagno?

Pensa solo al cd, ch'è un supporto ormai destinato a morire, pensa a studi come Abbey Road (in vendita), Olympic (studio storico, l'ultima registrazione è il live di Björk al suo interno - chiusi), Bomb Factory (gioiello inconcepibile, fucina di suoni e strapieno di macchinari tanto che alcuni sono stati riprodotti da loro stessi in plugins, studio-casa dei migliori Air - chiuso), Smart Studios (studio di Butch Vig e dei Garbage - chiuso), studi RCA di Roma (fucina di tutta la musica italiana - chiusi)... .

No, secondo me non è affatto "romanticheria irraggiungibile", è semmai più simile al protocollo di Kyoto: difficilissimo da mettere in atto ma NECESSARIO, a partire dal bassissimo.

ah il discorso tuo max su mirò e gli artisti tuttologi lo condivido pienamente lo sai. però il fatto che sapesse disegnare perfettamente è già di troppo. per dire, anche se fontana non sapesse da che parte si prende un pennello, questo non intaccherebbe minimamente la sua rilevanza storica: è l' IDEA del taglio che è stata clamorosa, non la tecnica. a quel "lo potevo fare anch'io" si risponda "solo dopo averlo visto già fatto".

In questo senso (e qui, in realtà, sarebbe meglio che scrivesse June Ogilvie) il punto è che se non avesse saputo tenere in mano un pennello non avrebbe mai potuto pensare di conoscere perfettamente il fenomeno, la tendenza che andava a destrutturare e il suo messaggio non sarebbe mai stato altrettanto forte. È come Zappa che distrugge la forma "canzone normale" e l'armonia in certi casi.

Poi, certo, si può essere carpentieri e trovare il modo di sconvolgere gli equilibri della scultura, talvolta l'essere completamente esterni all'arte o ad una corrente/forma artistica o alla tecnica aiuta moltissimo; il problema è che ci si potrebbe trovare, in questo senso, troppe volte a fornire spiegazioni a posteriori per una cosa che, in fin' dei conti, è uscita dal nulla.

Se ci pensi è esattamente una delle cose in auge in questo momento: escono gruppi che, fondamentalmente, fanno quello che si faceva anni fa per il semplice piacere di farlo (o perchè son' troppo miopi o per mille altri motivi) e solo una volta acclarato che ormai questi sono usciti, si procede all'individuazione d'una giustificazione per la loro esistenza.

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Kid Fax

quoque tu! Mi giudichi gli Arcade Fire un gruppettino buono a fare pezzi da intrattenimento, poi mi vai in giro a dire che gli Oasis sono stati il gruppo più grande della storia dell'universo creato, non creato e metastatico.

Esattamente come gli Oasis, esattamente come i Wilco, gli Arcade Fire hanno il GRANDISSIMO merito di scrivere melodie orecchiabili, di rapida assimilazione ed emotivamente forti (ok, è una questione soggettiva, ma in giro mi sembra ci sia talmente soggettività, visto il loro seguito, riguardo l'emotività degli Arcade Fire da dargli un minimo di oggettività), e lo fanno DA SEI ANNI. Non da un disco, DA SEI ANNI, tre dischi, senza interruzioni di sorta.

C'è questo di clamoroso negli Arcade Fire, ed è una abilità che si trova molto raramente al giorno d'oggi.

Gli Oasis, altro gruppo che giudico clamoroso proprio per la loro abilità straordinaria di produrre bei pezzi, han tirato avanti per 16 anni circa così, con un paio di debacle. Non mi puoi dire che abbiano avuto una importanza assurda dal punto di vista innovativo, dato che di innovativo non avevano una beneamata minchia, nè che siano stati particolarmente importanti in quanto tecniche di suono. Eppure li idolatri a livelli clamorosi, proprio per il loro apporto emotivo, che su te sarà stato più forte dato che hai vissuto e buttato una marea di denari sui loro prodotti freschi freschi di stampa. Accetta il fatto che, per quelli più giovani di te, che non hanno vissuto What's the Story Morning Glory a 15 anni, gli Arcade Fire siano considerati alla stregua del tuo amore per gli Oasis.

Ho finito.

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quoque tu! Mi giudichi gli Arcade Fire un gruppettino buono a fare pezzi da intrattenimento, poi mi vai in giro a dire che gli Oasis sono stati il gruppo più grande della storia dell'universo creato, non creato e metastatico.

Esattamente come gli Oasis, esattamente come i Wilco, gli Arcade Fire hanno il GRANDISSIMO merito di scrivere melodie orecchiabili, di rapida assimilazione ed emotivamente forti (ok, è una questione soggettiva, ma in giro mi sembra ci sia talmente soggettività, visto il loro seguito, riguardo l'emotività degli Arcade Fire da dargli un minimo di oggettività), e lo fanno DA SEI ANNI. Non da un disco, DA SEI ANNI, tre dischi, senza interruzioni di sorta.

C'è questo di clamoroso negli Arcade Fire, ed è una abilità che si trova molto raramente al giorno d'oggi.

Gli Oasis, altro gruppo che giudico clamoroso proprio per la loro abilità straordinaria di produrre bei pezzi, han tirato avanti per 16 anni circa così, con un paio di debacle. Non mi puoi dire che abbiano avuto una importanza assurda dal punto di vista innovativo, dato che di innovativo non avevano una beneamata minchia, nè che siano stati particolarmente importanti in quanto tecniche di suono. Eppure li idolatri a livelli clamorosi, proprio per il loro apporto emotivo, che su te sarà stato più forte dato che hai vissuto e buttato una marea di denari sui loro prodotti freschi freschi di stampa. Accetta il fatto che, per quelli più giovani di te, che non hanno vissuto What's the Story Morning Glory a 15 anni, gli Arcade Fire siano considerati alla stregua del tuo amore per gli Oasis.

Ho finito.

:clapclap:

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quoque tu! Mi giudichi gli Arcade Fire un gruppettino buono a fare pezzi da intrattenimento, poi mi vai in giro a dire che gli Oasis sono stati il gruppo più grande della storia dell'universo creato, non creato e metastatico.

Esattamente come gli Oasis, esattamente come i Wilco, gli Arcade Fire hanno il GRANDISSIMO merito di scrivere melodie orecchiabili, di rapida assimilazione ed emotivamente forti (ok, è una questione soggettiva, ma in giro mi sembra ci sia talmente soggettività, visto il loro seguito, riguardo l'emotività degli Arcade Fire da dargli un minimo di oggettività), e lo fanno DA SEI ANNI. Non da un disco, DA SEI ANNI, tre dischi, senza interruzioni di sorta.

C'è questo di clamoroso negli Arcade Fire, ed è una abilità che si trova molto raramente al giorno d'oggi.

Gli Oasis, altro gruppo che giudico clamoroso proprio per la loro abilità straordinaria di produrre bei pezzi, han tirato avanti per 16 anni circa così, con un paio di debacle. Non mi puoi dire che abbiano avuto una importanza assurda dal punto di vista innovativo, dato che di innovativo non avevano una beneamata minchia, nè che siano stati particolarmente importanti in quanto tecniche di suono. Eppure li idolatri a livelli clamorosi, proprio per il loro apporto emotivo, che su te sarà stato più forte dato che hai vissuto e buttato una marea di denari sui loro prodotti freschi freschi di stampa. Accetta il fatto che, per quelli più giovani di te, che non hanno vissuto What's the Story Morning Glory a 15 anni, gli Arcade Fire siano considerati alla stregua del tuo amore per gli Oasis.

Ho finito.

mai avuta la pretesa di far passare gli oasis come gruppo clamoroso o come miglior band in giro (non da sobrio almeno :lol: ).

capisco perfettamente il tuo discorso, che infatti rientrava nel mio punto 1., quello dell'emotività, della soggettività, quello del non posso dire niente se ti piacciono così tanto, anche perché pure a me piacciono (a parte il terzo, e non venirmi a dire la storiella dei sobborghi perché non c'entra un pazzo, fa cacare musicalmente intendevo io! ^_^ ).

6 anni non sono niente! contando poi 3 dischi, di cui uno mediocricissimo.

comunque, via, chiudiamola qui, vi piacciono, lo rispetto, capisco il paragone con what's the story, perfetto. sono facili e immediati. perfetto. in realtà capisco perfettamente anche perché loro "sì" e i bss "no".

ma non capisco come facciate a passare dal "mi piacciono una sbregafiga" al "sono la miglior band del pianeta". ecco qui rischiate di fare la mia parte da sbronzo.

korggggg. sì, sono assolutamente disincantato in merito, lo ritengo (purtroppo) una romanticheria destinata al vaneggio. se non altro perché, nel mio umile piccolo, sto bene o male entrando a contatto con il mondo che dovrebbe stare a monte di ogni processo musicale, e se anche lì, a monte, dove tutto nasce, dove si creano le tendenze e i gusti della gente, ti insegnano a produrre merda, ricercandone accuratamente ogni singola sfumatura di odore e sembianza, allora sì, sono davvero poco fiducioso.

il mondo è andato a puttane.

riguardo a mirò il pennello e il taglio invece, più che il saper disegnare come conditio sine qua non, io parlerei piuttosto di "consapevolezza". di studio, di percorso, di progetto. il saper disegnare è uno soltanto degli aspetti, importante o irrilevante a seconda dell'idea; quello che è importante è invece lo "studio", il masticare l'argomento.

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