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berlusconate


zalucy

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Più che è altro è l'opposizione che è 'na merda!

In un qualsiasi altro paese uno così dopo la caduta del 1994 sarebbe stato maciullato dagli avversari politici.

In qualsiasi altro paese uno così ricco/potente con a disposizione quasi tutta l'informazione mediatica(senza contar la chiesa) sarebbe difficile da battere(ce la fece Prodi, ma è tutta un'altra storia), figuriamoci in italia , paese dei furbetti e corrotti e . . ecc ecc ecc ecc

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1. I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.

2. Non c’è una definizione di fesso. Però: se uno paga il biglietto intero in ferrovia, non entra gratis a teatro; non ha un commendatore zio, amico della moglie e potente nella magistratura, nella Pubblica Istruzione ecc.; non è massone o gesuita; dichiara all’agente delle imposte il suo vero reddito; mantiene la parola data anche a costo di perderci, ecc. questi è un fesso.

3. I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.

4. Non bisogna confondere il furbo con l’intelligente. L’intelligente è spesso un fesso anche lui.

5. Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.

6. Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.

7. Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.

8. I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.

9. Dovere: è quella parola che si trova nelle orazioni solenni dei furbi quando vogliono che i fessi marcino per loro.

10. L’Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l’Italia sono i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono.

11. Il fesso, in generale, è stupido. Se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo.

12. Il fesso, in generale, è incolto per stupidaggine. Se non fosse stupido, capirebbe il valore della cultura per cacciare i furbi.

13. Ci sono fessi intelligenti e colti, che vorrebbero mandar via i furbi. Ma non possono: 1) perché sono fessi; 2) perché gli altri fessi sono stupidi e incolti, e non li capiscono.

14. Per andare avanti ci sono due sistemi. Uno è buono, ma l’altro è migliore. Il primo è leccare i furbi. Ma riesce meglio il secondo che consiste nel far loro paura: 1) perché non c’è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere; 2) perché non c’è furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e la associazione con altri briganti alla guerra contro questi.

15. Il fesso si interessa al problema della produzione della ricchezza. Il furbo soprattutto a quello della distribuzione.

16. L’Italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all’ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l’italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l’esempio e la dottrina corrente che non si trova nei libri insegnano i sistemi della urbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l’ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un’altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l’Italia, è appunto l’effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli.

Giuseppe Prezzolini

si parlava di furbetti...

per me il punto 16 e' il punto di forza di Silvio, quello che lo fara' vincere sempre.

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Ero alla Querini, bellissima biblioteca veneziana ieri, leggendo le prime pagine dei quotidiani così per sapere se fossimo tornati alla Lira, oltre a stare cercando notizie sul festival (bellissimi gli articolo su "Le Monde"), quando mi è capitato di vedere "Il Giornale", una delle poche cose, assieme al traffico e alla mia ignoranza informatica capaci di farmi veramente arrabbiare.

La prima pagina de "Il Giornale" di ieri è una delle cose più inconcepibili da quando è caduto il fascismo in Italia. Titolava così: "L'allarmismo sull'economia è un'arma della Sinistra per screditare il premier" e "Il Festival di Venezia premia le bugie sull'immigrazione".

Si sta iniziando a parlare seriamente di "fallimento" (che loro esprimono come default, molto più morbido di "fallimento"), di uscita dall'UE, di impossibilità di pagare gli stipendi agli statali, e il quotidiano fondato da Montanelli (la cui anima cerca di morire un'altra volta ad ogni editoriale di Sallusti o Feltri credo) continua a parlare di strumentalizzazione politica del "problema" (che crisi?). Mi sembra sia ESATTAMENTE questo il punto della situazione, quello che bisogna dire ai lettori. Ma Sallusti e Feltri hanno i conti in una banca svizzera che possono non preoccuparsi di una cosa del genere? E' sullo stesso piano di quando Gheddafi dice che "la guerra non è finita, non fuggo, stiamo vincendo" con i ribelli sul bunker da cui diramava i comunicati.

La seconda questione non merita parole perché tanto chi legge "Il Giornale" non andrà di certo a vedere il Festival del Cinema, né un film di Crialese, né tantomeno di Sokurov (che tra l'altro è stato finanziato da Putin, amicone del pres.).

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Ero alla Querini, bellissima biblioteca veneziana ieri, leggendo le prime pagine dei quotidiani così per sapere se fossimo tornati alla Lira, oltre a stare cercando notizie sul festival (bellissimi gli articolo su "Le Monde"), quando mi è capitato di vedere "Il Giornale", una delle poche cose, assieme al traffico e alla mia ignoranza informatica capaci di farmi veramente arrabbiare.

La prima pagina de "Il Giornale" di ieri è una delle cose più inconcepibili da quando è caduto il fascismo in Italia. Titolava così: "L'allarmismo sull'economia è un'arma della Sinistra per screditare il premier" e "Il Festival di Venezia premia le bugie sull'immigrazione".

Si sta iniziando a parlare seriamente di "fallimento" (che loro esprimono come default, molto più morbido di "fallimento"), di uscita dall'UE, di impossibilità di pagare gli stipendi agli statali, e il quotidiano fondato da Montanelli (la cui anima cerca di morire un'altra volta ad ogni editoriale di Sallusti o Feltri credo) continua a parlare di strumentalizzazione politica del "problema" (che crisi?). Mi sembra sia ESATTAMENTE questo il punto della situazione, quello che bisogna dire ai lettori. Ma Sallusti e Feltri hanno i conti in una banca svizzera che possono non preoccuparsi di una cosa del genere? E' sullo stesso piano di quando Gheddafi dice che "la guerra non è finita, non fuggo, stiamo vincendo" con i ribelli sul bunker da cui diramava i comunicati.

La seconda questione non merita parole perché tanto chi legge "Il Giornale" non andrà di certo a vedere il Festival del Cinema, né un film di Crialese, né tantomeno di Sokurov (che tra l'altro è stato finanziato da Putin, amicone del pres.).

anch'io ho visto il titolo sui film della mostra...concordo con te sull'idiozia ma devo dire che in effetti su 6 film italiani in giro per la mostra 4 erano di riffa o di raffa sugli immigrati: terraferma, io sono li, il villaggio di cartone, cose dell'altro mondo...se non è monopolizzazzione questa!

sia chiaro, non sto dicendo che è sbagliato fare film su un argomento così attuale e scottante, ma non c'è altro in italia? :huh:

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un intercettazione al giorno:

questa è una delle più belle in assoluto

Scambio tra Berlusconi e Tarantini.

.

.

.

B. ...Ieri sera avevo la fila fuori dalla porta della camera ... erano in undici ... io me ne sono fatto solo otto perché non potevo fare di più...non si può arrivare a tutto. Però stamattina mi sento bene sono contento della mia capacità di resistenza agli assedi della vita ... che cosa ci tocca fare la notte del primo dell’anno. Senti io ho qua tutti i letti occupati...non so come fare a dirti venite. Il due viene anche Emilio ... queste non vanno via neanche con le cannonate ... il prezzo è buono, il vitto anche. Sai ieri sono state sulle automobili tre ore...hanno fatto le gare non le tiravi più giù.

T: ma quante ragazze ci sono?

B: quaranta.

T: tutte sono venute.

B: No, tutte no! Erano 67 quelle...intanto ho comprato una casa qui vicino per ampliare i posti...dodici posti in più.

:prego:

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un intercettazione al giorno:

questa è una delle più belle in aasoluto

Scambio tra Berlusconi e Tarantini.

.

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.

B. ...Ieri sera avevo la fila fuori dalla porta della camera ... erano in undici ... io me ne sono fatto solo otto perché non potevo fare di più...non si può arrivare a tutto. Però stamattina mi sento bene sono contento della mia capacità di resistenza agli assedi della vita ... che cosa ci tocca fare la notte del primo dell’anno. Senti io ho qua tutti i letti occupati...non so come fare a dirti venite. Il due viene anche Emilio ... queste non vanno via neanche con le cannonate ... il prezzo è buono, il vitto anche. Sai ieri sono state sulle automobili tre ore...hanno fatto le gare non le tiravi più giù.

T: ma quante ragazze ci sono?

B: quaranta.

T: tutte sono venute.

B: No, tutte no! Erano 67 quelle...intanto ho comprato una casa qui vicino per ampliare i posti...dodici posti in più.

:prego:

che schifo, ormai in italia sta crescendo una generazione di ragazzine (ma anche maschietti, è trasversale) che si convincono giustamente che l'unico modo di fare strada nella vita è soddisfare qualche vecchio porco potente...e noi fra l'altro paghiamo i trastulli del porco, aerei blu compresi che portano in giro i nani e le ballerine :angry:

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ma è vero che è venuta fuori una telefonata in cui ha definito la merkel "culona inchiavabile"?

Si. In una conversazione del Premier con Valter Lavitola, riferendosi alla Merkel, Berlusconi l'avrebbe definita "culona inchiavabile".

Tra l'altro la Merkel avrebbe anche risposto.

http://www.youtube.com/watch?v=uJaJuTGsXO8&feature=related

:laugh:

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outinglist 23 settembre ore 10.00

15

SET

1. FERDINANDO ADORNATO

2. MARIO BACCINI

3. PAOLO BONAIUTI

4. ROBERTO CALDEROLI

5. MASSIMO CORSARO

6. ROBERTO FORMIGONI

7. MAURIZIO GASPARRI

8. GIANNI LETTA

9. MARCO MILANESE

10. LUCA VOLONTE’

mi pare na strunzeta. non so voi, ma tipo gasparri gay non ce lo vedo proprio...

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