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Mi accingo a dropparvi due album.

Il primo ( che ancora devo ascoltare ) è quello dei Young Dreams, una sorta di Beach Boys norvegesi del terzo millennio, hanno fatto da spalla ai Tame Impala nell'ultimo tour, li ho visti dal vivo e mi sembrano interessanti, credo che anche il disco possa esserlo!

Il secondo è sia per i neofiti, sia per gli amanti dello shoegaze. Si tratta del secondo album dei Telescopes. Una delle band più strane che ho mai ascoltato in vita mia. Hanno pubblicato pochissimi album, non ricordo esattamente quanti ma so solo che uno è di rock ferocissimo molto simile agli Smashing Pumpkins, va. Un altro di roba elettronica/sperimentale e questo che vi uppo, un album di shoegaze intelligente, molto fine e ben lavorato. E' del 1992. Non ha nome, viene chiamato 'Untitled #2'. Lo considero una chicca, quindi buon ascolto! ;)

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io, solo per la fatica che è stata spesa per upparlo, lo lascerei lì a vita :D

Beh, quantomeno do una ragione per farlo a chi ancora non l'ha fatto:

Bugo - La Gioia Di Melchiorre (Universal - 2004)

Questo cd non si trova da solo nei negozi. Nel 2004 infatti Bugo pubblica un album doppio, dove i due cd in questione (Arriva Golia! e, appunto, La Gioia Di Melchiorre, uniti dal titolo comune "Golia e Melchiorre") si ignorano quasi, tanto sono diversi fra di loro. Arriva Golia! è un disco elettropop, forse un po' affrettato e poco a fuoco, anche se ci sono tre tracce che salvano il tutto (Devo Fare un Brec, Mezz'ora Prima Di Morire e Il Sintetizzatore) dall'essere bocciato senz'appello.

La Gioia di Melchiorre invece è un album acustico, dove vien fuori l'anima blues del Novarese. A quanto apprendo dal web, tale album è frutto di sessioni acustiche con pochi amici, su tutti Joe Valeriano (di cui non ho la più pallida idea di chi possa essere, ma quello che deve fare, un contrabbasso qui, una seconda voce lì, lo fa da Dio) e gli OvO, ovvero Stefania Pedretti e Bruno Dorella, portati all'acustico nonostante la carriera da noisers. 11 tracce docili e sensibili, che trasudano semplicità e spontaneità; il miglior album di Bugo, a mio parere.

Indispensabili sono Sentirsi da cane, con Dorella all'e-bow e Pedretti ai cori, Se avessi 50 anni cantata con Valeriano, Rimbambito e soprattutto Alleluia, in bilico tra vera preghiera e ironia.

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