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4 minutes ago, kid a said:

se vuoi discutere bene, se devi irridere vedi pure di andartene un po' gentilmente a quel paese

ripeto:

13 minutes ago, modifiedbear said:

Io davvero non capisco che cosa ci sia da discutere.

L'aria e l'acqua non sono più pulite, il pianeta è sovraffollato, l'uomo sta facendo piazza pulita di tutto ciò che non è sé stesso. Le fondamenta della vita stessa molto prossime alla disintegrazione.

Qualsiasi affermazione che non parta da questi presupposti ha la valenza di una scorreggia al vento.

Quindi per favore, smettiamola di essere ridicoli parlando di cose del tutto superflue.
Non c'è più acqua naturalmente potabile ma il "reddito", eh, occhio al "reddito".. :lol:

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2 minutes ago, modifiedbear said:

ripeto:

Quindi per favore, smettiamola di essere ridicoli parlando di cose del tutto superflue.
Non c'è più acqua naturalmente potabile ma il "reddito", eh, occhio al "reddito".. :lol:

Minori redditi=ritorno a livelli di povertà diffusa (tra le altre cose). Non c'è molto da ridere.

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35 minutes ago, On a Friday said:

Ci sono voci anche meno catastrofiste eh, come ad esempio come del complottista terrapiattista sostenitore della teoria degli antichi alieni Luc Montagnier, come quella di molti altri medici, biologi, ricercatori, uomini di scienza (quella vera, non i buffoni stile burioni), anche italiani.

E' divertente inoltre questo teatrino tra poveracci in cui giustamente uno dice che il sistema economico attuale è insostenibile e deve crollare, e l'altro giustamente risponde che la mia azienda mi dà da vivere e mangiare. Nella guerra tra poveri nessuna delle due parti nota che se ancora ci fosse uno stato sovrano dal punto di vista almeno monetario (politico non lo siamo mai stati se non in alcuni episodi sparsi), almeno uno dei due problemi potrebbe essere attutito anche in una situazione di crisi (più politica ed economica che di salute, almeno ad oggi).

Ma qui si aprono scenari socio-politici che la maggior parte delle persone classifica ancora come complottismo, e quindi mi pare ovvia la guerra tra poveri, che è esattamente quello che  vogliono i padroni del vapore.

Prima o poi ci sarà la sveglia, tranquilli

 

Questo tipo di discorso è il vero problema.

Considero di saper ascoltare il mio corpo sufficientemente bene per capire che spesso l'aria è talmente inquinata e pesante da avere io difficoltà a respirarla.
E dovrei stare ad ascoltare "voci" di "esperti" che mi raccontino cosa, esattamente?
È ora di smetterla con il mondo delle idee, perché la vita non si fa sulla carta.
Percepisco aria irrespirabile = c'è un problema. Ed è un problema grave. Non è la parola di un "ricercatore" che mi dice 'non va poi così male' che cambia la qualità della mia vita.
Preferisco costatare da solo che fuori piove; non è perché l'app meteo dello smartphone mi dice che c'è il sole che in realtà non sta piovendo realmente.
"Le voci". "Gli uomini di scienza".

Penoso parlare di teatrino, di poveracci e poverini, di esperti ed espertoni, di economia, di moneta, di scenari, di politica, di complotti e non complotti, di guerre tra poveri, di padroni, di capitalismo.

L'acqua che esce dal mio rubinetto è radioattiva.
Cosa me ne potrà fregare di parlare di moneta e di scenari socio-politici quando la merda è qui.

Grandi, grandissimi blabla per nulla.
Tutti i vostri. E i miei.
Siamo dei coglioni tutti.

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1 hour ago, kid a said:

E' quello più utilizzato perché tutte le alternative, dal comunismo reale, al peronismo, ai vari modelli socialisteggianti diversid all'ordoliberismo di stampo scandinavo hanno fallito miseramente.

Non auspicavo un "riproviamo col comunismo", ma semplicemente constatavo che il capitalismo ha semplicemente una data di scadenza più in là, ma l'intossicazione data dalla sua fine sembra essere più problematica. 

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1 hour ago, modifiedbear said:

Io davvero non capisco che cosa ci sia da discutere.

L'aria e l'acqua non sono più pulite, il pianeta è sovraffollato, l'uomo sta facendo piazza pulita di tutto ciò che non è sé stesso. Le fondamenta della vita stessa molto prossime alla disintegrazione.

Qualsiasi affermazione che non parta da questi presupposti ha la valenza di una scorreggia al vento.

Esatto, game-set-match. Non c'è altro da aggiungere.

Riguardo "essere pronti a ridurre il reddito" ma magari. Le uniche cose di cui ho bisogno sono aria, acqua, cibo e avere natura da contemplare. Il resto è superfluo. 

In ogni caso io ci sto già lavorando: abbassare il tenore di vita, diminuire il reddito necessario e aumentare il tempo libero è la chiave della (mia) felicità. Percorso arduo ovviamente, ma è il mio obiettivo.

 

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Tornando un attimo a focalizzarsi sulla questione sanitaria, ci sarebbe piuttosto da fare un bel discorso su come decenni di misure draconiane sulla sanità dell'occidente passano sotto traccia, con i media semplicemente preoccupati che sia chiaro che le libertà personali devono rimanere al lumicino. 

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5 minutes ago, Sexbeatles said:

Tornando un attimo a focalizzarsi sulla questione sanitaria, ci sarebbe piuttosto da fare un bel discorso su come decenni di misure draconiane sulla sanità dell'occidente passano sotto traccia, con i media semplicemente preoccupati che sia chiaro che le libertà personali devono rimanere al lumicino. 

I media fuggono da qualsiasi analisi critica e razionale dei fenomeni, cercando solo il clamore. Un modo criminale di informare.

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1 hour ago, echoes said:

"Muoiono solo gli ultraottantenni con un quadro clinico già complicato da altre patologie"

Comunque notizia tristissima :( 

Avete sentito, anche Sepùlveda contagiato? Sarebbe grave. 
https://www.fanpage.it/esteri/coronavirus-gravi-le-condizioni-di-luis-sepulveda-la-moglie-ancora-nessun-progresso/

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Comunque esistono innumerevoli comunità, nel mondo e in italia, che vivono abbastanza distaccati dal consumismo, nella speranza di riscoprire le cose semplici.
Se volete tornare a zappare la terra è un opzione che potreste prendere in considerazione.
Ma visto che, chiacchiericcio a parte, nessuno vuole infondo rinunciare alla macchinetta, al lavoretto, al concerto, alla vacanzetta, all'assicurazione, al pc... si può sapere di che cazzo state parlando?

Io voglio sapere:

a) che lavoro fate e che tipo di economia fare girare
b) che vestiti portate e dove sono stati prodotti
c) che cosa mangiate e da dove proviene

Pasolini, che ultimamente viene chiamato in causa spesso, una volta ebbe a dire in una bella intervista che il moralista dice di no agli altri, mentre l'uomo morale solo a sé stesso. Mi sembra un buon punto di partenza.

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Just now, Gasba said:

Comunque esistono innumerevoli comunità, nel mondo e in italia, che vivono abbastanza distaccati dal consumismo, nella speranza di riscoprire le cose semplici.
Se volete tornare a zappare la terra è un opzione che potreste prendere in considerazione.
Ma visto che, chiacchiericcio a parte, nessuno vuole infondo rinunciare alla macchinetta, al lavoretto, al concerto, alla vacanzetta, all'assicurazione, al pc... si può sapere di che cazzo state parlando?

Io voglio sapere:

a) che lavoro fate e che tipo di economia fare girare
b) che vestiti portate e dove sono stati prodotti
c) che cosa mangiate e da dove proviene

Pasolini, che ultimamente viene chiamato in causa spesso, una volta ebbe a dire in una bella intervista che il moralista dice di no agli altri, mentre l'uomo morale solo a sé stesso. Mi sembra un buon punto di partenza.

E questo è assolutamente vero

 

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12 minutes ago, Gasba said:

Comunque esistono innumerevoli comunità, nel mondo e in italia, che vivono abbastanza distaccati dal consumismo, nella speranza di riscoprire le cose semplici.
Se volete tornare a zappare la terra è un opzione che potreste prendere in considerazione.
Ma visto che, chiacchiericcio a parte, nessuno vuole infondo rinunciare alla macchinetta, al lavoretto, al concerto, alla vacanzetta, all'assicurazione, al pc... si può sapere di che cazzo state parlando?

Io voglio sapere:

a) che lavoro fate e che tipo di economia fare girare
b) che vestiti portate e dove sono stati prodotti
c) che cosa mangiate e da dove proviene

Pasolini, che ultimamente viene chiamato in causa spesso, una volta ebbe a dire in una bella intervista che il moralista dice di no agli altri, mentre l'uomo morale solo a sé stesso. Mi sembra un buon punto di partenza.

Ecco il classico esempio di argomentazione stolta a livello di "se sei per l'accoglienza portateli a casa tua".

Date queste premesse mi passa anche la voglia di risponderti e di argomentare (anche perché temo che dell'argomento si sia capito veramente poco). Di certo è più facile farsi forti dietro l'incoerenza altrui e continuare a vivere fottendosene beatamente.

Salvini docet.

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3 minutes ago, echoes said:

Ecco il classico esempio di argomentazione stolta a livello di "se sei per l'accoglienza portateli a casa tua".

Date queste premesse mi passa anche la voglia di risponderti e di argomentare (anche perché temo che dell'argomento si sia capito veramente poco). Di certo è più facile farsi forti dietro l'incoerenza altrui e continuare a vivere fottendosene beatamente.

Salvini docet.

io veramente nn capisco il presupposto per cui se qualcuno nn è perfettamente d'accordo con una certa idea significa che di quell'idea se ne fotte.

Siamo tutti abbastanza grandi per aver capito che nn è tutto nero o bianco nella vita mi pare. O forse no.

Aggiungo anche che ognuno di noi ha vite e responsabilita' diverse e che prima di "puntare il dito" forse bisognerebbe, per prima cosa saperne di piu', per seconda fare un po' di auto-esame di coscienza perche coerente fino fondo nn lo è nessuno. E chi lo sostiene è un'ipocrita.

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8 minutes ago, @li said:

io veramente nn capisco il presupposto per cui se qualcuno nn è perfettamente d'accordo con una certa idea significa che di quell'idea se ne fotte.

Siamo tutti abbastanza grandi per aver capito che nn è tutto nero o bianco nella vita mi pare. O forse no.

Aggiungo anche che ognuno di noi ha vite e responsabilita' diverse e che prima di "puntare il dito" forse bisognerebbe, per prima cosa saperne di piu', per seconda fare un po' di auto-esame di coscienza perche coerente fino fondo nn lo è nessuno. E chi lo sostiene è un'ipocrita.

Beh permettimi, punto il dito che sì se uno mi viene a dire "se sei coerente portateli a casa tua". Ripeto, discuto finché c'è capacità argomentativa, di fronte alla retorica salviniana bollo come analfabetismo menefreghista e passo oltre.

Infatti con te, kid b, sexbealtes eccetera non ho puntato affatto il dito ma ho espresso le mie opinioni.

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36 minutes ago, echoes said:

Ecco il classico esempio di argomentazione stolta a livello di "se sei per l'accoglienza portateli a casa tua".

Date queste premesse mi passa anche la voglia di risponderti e di argomentare (anche perché temo che dell'argomento si sia capito veramente poco). 

Ti scaldi così perché sai che ho toccato un tasto dolente. E allora giustamente mi dai del retorico e del salviniano (l’esempio immigrati comunque non è calzante. Perché altrimenti potrei paragonarti al papa che professa povertà, o ai politici che professano diritti. Ma sono discorsi che lascerei alle elementari).

Il fatto è che è cambiato il modo di essere consumatori, con ripercussioni fortissime sulla percezione generale delle cose.
Ormai si è anche e soprattutto consumatori di informazioni e di articoletti. Si mastica un po’ di qua e un po’ di là, ci si improvvisa ora sociologi, ora medici, ora politologi, e così via a seconda dell’agenda setting.
Oggi un buon consumatore è prima di tutto "ben informato" - sui nuovi prodotti come sui nuovi fatti, visto che tra fatto e prodotto non c’è più differenza.

E il consumatore per sua natura tende al tutto-e-subito. Ragionando con una sola dimensione, può soltanto scegliere che posizione prendere, correndo a destra e a sinistra con le braghe calate, in balia degli eventi che valuta sempre in senso molto, troppo generale e affrettato. E così semplifica tutto, dall’ecosistema-mondo a pasolini stesso; si rifugia dentro piccoli dogmi, e da lì assolutizza la propria visione parziale, pretendendo soluzioni a problemi complessi esattamente come farebbe su yahoo answer: con risposte semplici e immediate.
E così mistifica, fraintende, si fa un’idea tutta sua, e se qualcuno lo contraddice (o semplicemente fa un un po’ di dialettica come in questo caso), torna nel dogma più forte di prima. E nulla rafforza l’attuale appiattimento culturale quanto un bel dogma.

 

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21 minutes ago, Gasba said:

 

Ti scaldi così perché sai che ho toccato un tasto dolente. E allora giustamente mi dai del retorico e del salviniano (l’esempio immigrati comunque non è calzante. Perché altrimenti potrei paragonarti al papa che professa povertà, o ai politici che professano diritti. Ma sono discorsi che lascerei alle elementari).

Il fatto è che è cambiato il modo di essere consumatori, con ripercussioni fortissime sulla percezione generale delle cose.
Ormai si è anche e soprattutto consumatori di informazioni e di articoletti. Si mastica un po’ di qua e un po’ di là, ci si improvvisa ora sociologi, ora medici, ora politologi, e così via a seconda dell’agenda setting.
Oggi un buon consumatore è prima di tutto "ben informato" - sui nuovi prodotti come sui nuovi fatti, visto che tra fatto e prodotto non c’è più differenza.

E il consumatore per sua natura tende al tutto-e-subito. Ragionando con una sola dimensione, può soltanto scegliere che posizione prendere, correndo a destra e a sinistra con le braghe calate, in balia degli eventi che valuta sempre in senso molto, troppo generale e affrettato. E così semplifica tutto, dall’ecosistema-mondo a pasolini stesso; si rifugia dentro piccoli dogmi, e da lì assolutizza la propria visione parziale, pretendendo soluzioni a problemi complessi esattamente come farebbe su yahoo answer: con risposte semplici e immediate.
E così mistifica, fraintende, si fa un’idea tutta sua, e se qualcuno lo contraddice (o semplicemente fa un un po’ di dialettica come in questo caso), torna nel dogma più forte di prima. E nulla rafforza l’attuale appiattimento culturale quanto un bel dogma.

 

Certo che è un tasto dolente, perché mi sento in prima persona responsabile nonostante ovviamente cerchi nel mio piccolo di fare il possibile (che comunque non è mai abbastanza e che comunque mi porta all'incoerenza) ma non ho alcuna voglia di farti l'elenco perché quello sì sarebbe fare il maestrino.

No amico mio, nessun articoletto, io coltivo la passione per la natura da quando ho memoria e sono cresciuto leggendo di specie minacciate e degrado ambientale da quando sono un bambino (questo non fa di me un biologo oppure un conservazionista ovviamente, ma di certo non parlo per aver letto quattro articoli vegan su lifegate). Ci sono nato, letteralmente. Se sono così convinto della mia opinione è perché l'ho maturata nel tempo, anche grazie ad una formazione universitaria che il tema per fortuna lo affronta spesso e volentieri occupandosi di territorio in tutte le sue forme. Quindi purtroppo quando parlo di degrado ambientale, consumo dei suoli, aree protette, gestione dei suoli, degrado sociale e industrializzazione so esattamente di cosa sto parlando.

Che la soluzione sia complessa non v'è dubbio, ma lo è anche perché non esiste più una grande narrazione in grado di mettere in crisi lo status quo. Il vero appiattimento culturale è, appunto, il "portateli a casa tua" il "cosa parli di ambiente mentre scrivi da un pc". Tutto il resto è pensiero e, che piaccia o meno, è dal pensiero che parte il cambiamento. Ovviamente non ho pretese di cambiare nulla, non contando un cazzo. Però concedimi al meno la possibilità di esprimere un punto di vista, anche se può apparire "moralista". Del resto solo chi ha un pensiero può risultare incoerente, è facile essere coerenti con l'etica del "magno, cago e me frego".

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(Ciò detto, vorrei aggiungere solo che non sto valutando la persona, ma solo ciò che scrive. Internet purtroppo da un'idea troppo corrotta di chi siamo e cosa pensiamo in realtà, e sono quasi sicuro che tiri fuori la parte peggiore di chiunque.)

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8 minutes ago, echoes said:

Certo che è un tasto dolente, perché mi sento in prima persona responsabile nonostante ovviamente cerchi nel mio piccolo di fare il possibile (che comunque non è mai abbastanza e che comunque mi porta all'incoerenza) ma non ho alcuna voglia di farti l'elenco perché quello sì sarebbe fare il maestrino.

No amico mio, nessun articoletto, io coltivo la passione per la natura da quando ho memoria e sono cresciuto leggendo di specie minacciate e degrado ambientale da quando sono un bambino (questo non fa di me un biologo oppure un conservazionista ovviamente, ma di certo non parlo per aver letto quattro articoli vegan su lifegate). Ci sono nato, letteralmente. Se sono così convinto della mia opinione è perché l'ho maturata nel tempo, anche grazie ad una formazione universitaria che il tema per fortuna lo affronta spesso e volentieri occupandosi di territorio in tutte le sue forme. Quindi purtroppo quando parlo di degrado ambientale, consumo dei suoli, aree protette, gestione dei suoli, degrado sociale e industrializzazione so esattamente di cosa sto parlando.

Che la soluzione sia complessa non v'è dubbio, ma lo è anche perché non esiste più una grande narrazione in grado di mettere in crisi lo status quo. Il vero appiattimento culturale è, appunto, il "portateli a casa tua" il "cosa parli di ambiente mentre scrivi da un pc". Tutto il resto è pensiero e, che piaccia o meno, è dal pensiero che parte il cambiamento. Ovviamente non ho pretese di cambiare nulla, non contando un cazzo. Però concedimi almeno la possibilità di esprimere un punto di vista, anche se può apparire "moralista". Del resto solo chi ha un pensiero può risultare incoerente, è facile essere coerenti con l'etica del "magno, cago e me frego".

Quando rimettiamo l'edit @max [idioteque.it]?

Ovviamente almeno e non "al meno".

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6 minutes ago, echoes said:

Tutto il resto è pensiero e, che piaccia o meno, è dal pensiero che parte il cambiamento.

sono d'accordo, ma il pensiero non è staccato dalle azioni. Alcune cose bisogna farle, non dirle.
Il pensiero è libero solo quando non si cristallizza. Se no il giudizio (legittimo) diventa pregiudizio (inutile).

Non è quando dimostri preoccupazione per l'ambiente che sembri moralista, ma quando critichi uno stile di vita che ti appartiene. E se tutti iniziassimo a postare su scatter il nostro odio verso il capitalismo? Dopo una settimana sarebbe suicidio di massa. Magari in alcuni contesti è deleterio, soprattutto alla lunga. Quindi alcuni preferiscono semplicemente mettere l'argomento tra parentesi, e affrontarlo quando è utile affrontarlo.
Che poi io prendo te come esempio, magari sei pure in buonafede e so che non sei un idiota, ma aldilà di noi è veramente un comportamento molto diffuso, e ho il terrore che questo modo di fare, più che la soluzione, sia parte del problema di fondo, che si porta dietro tutti gli altri problemi stile domino.

Io sono con te quando dici di riscoprire la spiritualità, l'autenticità. Proprio per questo mi sorprendo, perché io in questo teatro globale mediatico, in questa specie di generalizzato attivismo da poltrona non ci vedo nulla di autentico. Ci vedo solo un esercito di consumatori con la coscienza sporca, ansiosi di stare dalla "parte giusta" - come se fosse possibile, e come se avesse un senso - e ansiosi soprattutto di dirlo al prossimo. C'è solo rappresentazione, poco da fare, per questo stiamo diventando di plastica. Urgono nuovi compromessi per sopravvivere in questa prigione, il più possibile lontani da questo black mirror.

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