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A Light for Attracting Attention


Lacatus

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15 hours ago, principles said:

Un incontro felice tra National Anthem ( non so perché mi sono ritrovato a canticchiarci sopra l’inizio ) e Black Swan. 

Non mi dispiacciono tanto questi Smile. 

Qualcuno l'ha definita proprio "una National Anthem allegra" :) 

Io ci sento anche i nostri Khruangbin :bongo:

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La mia idea, buttata li, dopo pochi ascolti, quindi vale meno che niente:

 - Come valutazione di scrittura del pezzo, oscillo molto tra il "mah" e "però potrebbe essere interessante". Ci vogliono altri ascolti. Comunque come scrittura pura, senza contare i fiati che sono arrangiamento è un pezzo senza infamia e senza lode, un po' na robetta. 

 - bello il B  del tema, come melodia.

- L'interesse principale lo danno i fiati, a dopo per un analisi delle loro linee. Senza i fiati sarebbe come quella di glasto e ho già detto come la penso su de smoke da glasto...

- il peggio è la batteria. Che si, è bello questo fatto che il ritmo, un po' funk krauto sia uguale con le chitarre che vanno storte sopra - quindi il ritmo lo danno loro -, però sinceramente dopo un po' avrebbe potuto cambiare, mettere qualche accento, cambiare sul ride. Il ritmo in sè non è male, ma dopo un po' affossa il brano...che meriterebbe di meglio. Capisco che ai Radio - sopratutto a Jonny - piaccia questo incastro di chitarre alla steve reich su ritmo dritto - anche su pool lo fanno spesso, ma in genere questa combinazione è abbastanza tipica nel loro catalogo - però qui dopo un po' ci voleva qualcosa di diverso, anche perchè qui non c'è tutta un effettistica in grado di tenere alto l'interesse sonoro. Qui un Ed ci sarebbe benissimo e avrebbe aiutato...

Mi dispiace continuare a sottolinearlo: io, battute a parte, non ce l'ho a priori con Skinner, ma mi sembra veramente poca roba

Il trio è una formazione interessante, ma non è semplice da gestire, sopratutto se lo intendi come lo intendono loro in questo progetto, molto "sparse". 

- Bello l'effetto dub sul rullante della batteria...sulla produzione mi riservo altri ascolti.

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Just now, Wanderer said:

con il ritmo ancora uguale?

Col ritmo uguale o con un cambio, poco importa.

Feral, che è un pezzo che dura 20 secondi in meno di The Smoke, mi soddisfa, non mi fa dire "già finita?" Qui manca qualcosa. Sarà che finisce esattamente come è iniziata, cioè che gli ultimi 20 secondi sono identici all'intro.

Ok essere minimali, ma per l'outro qualcosa potevano inventarselo, ecco.

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3 minutes ago, Lacatus said:

Col ritmo uguale o con un cambio, poco importa.

Feral, che è un pezzo che dura 20 secondi in meno di The Smoke, mi soddisfa, non mi fa dire "già finita?" Qui manca qualcosa. Sarà che finisce esattamente come è iniziata, cioè che gli ultimi 20 secondi sono identici all'intro.

Ok essere minimali, ma per l'outro qualcosa potevano inventarselo, ecco.

si ma feral è molto più piena, c'è abbastanza effettistica. 

gli smile mi paiono in un altro territorio: ecco non so se in trio reggono, dulla distanza; sopratutto con una batteria cosi

***

 

Battute a parte, io comunque non ho nulla a priori contro i sons of kemet e tutta la gente che viene dalla scena jazz londinese, di cui tanti sono gli ospiti del brano. Ma sinceramente non penso siano dei gran musicisti, tutto qua. Lo penso perchè li ho ascoltati un po' e cose come i sons, i melt yourself down, il tubista che c'è qui - che ha fatto un disco mezzo dub mezzo jazz un po'...boh? - i the ancestors di shabaka hutchings, robe come nubya garica...

Gente brava, ma che gode anche di OTTIMA STAMPA

Gli unici interessanti erano i polar bear, appunto, di rochford.

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8 minutes ago, @li said:

a me continua a far venire in mente questa (probabilmente per il cantato che è simile)

 

 

Gran pezzo, purtroppo ignorato dai più. 

Tra l'altro a questo brano lavorarono Thom e Jonny durante le session del 2009, da cui venne fuori l'ossatura di The King Of Limbs, ma non si sa perché venne pubblicata nel disco degli Atoms For Peace. 

Paragone che calza a pennello, dunque.

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21 minutes ago, Lacatus said:

A proposito di "poco": dura troppo poco! :martel: 

Tenendo conto che l'intro dura praticamente un minuto netto e c'è un outro di 20 secondi, io avrei aggiungo una coda di almeno un altro minuto coi fiati e vocalizzi di Thom.

Sono d'accordo, l'ho pensato anche io, è proprio un peccato..
E mi sa pure che vi raggiungo sui dubbi su Skinner, c'è indubbiamente qualcosa che non va in questa performance (ma non ho ancora capito cosa, mi sembra come se mancasse di dinamica ed energia).

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4 minutes ago, Wanderer said:

- il peggio è la batteria. Che si, è bello questo fatto che il ritmo, un po' funk krauto sia uguale con le chitarre che vanno storte sopra - quindi il ritmo lo danno loro -, però sinceramente dopo un po' avrebbe potuto cambiare, mettere qualche accento, cambiare sul ride. Il ritmo in sè non è male, ma dopo un po' affossa il brano...che meriterebbe di meglio. Capisco che ai Radio - sopratutto a Jonny - piaccia questo incastro di chitarre alla steve reich su ritmo dritto - anche su pool lo fanno spesso, ma in genere questa combinazione è abbastanza tipica nel loro catalogo - però qui dopo un po' ci voleva qualcosa di diverso, anche perchè qui non c'è tutta un effettistica in grado di tenere alto l'interesse sonoro. Qui un Ed ci sarebbe benissimo e avrebbe aiutato...

Il trio è una formazione interessante, ma non è semplice da gestire, sopratutto se lo intendi come lo intendono loro in questo progetto, molto "sparse". 

D'accordissimo: a che serve chiamare un batterista in carne e ossa se poi lo fai suonare dritto per dritto come una drum-machine? A quel punto vai di Roland CR78 :dj: 

6 minutes ago, Wanderer said:

si ma feral è molto più piena, c'è abbastanza effettistica. 

gli smile mi paiono in un altro territorio: ecco non so se in trio reggono, sdulla distanza...sopratutto xon un batteria cosi. 

Beh rispetto a Feral manca l'effettistica però ci sono in più i fiati... perché non sfruttarli a pieno anche nell'outro? Perché chiudere il pezzo con 20 secondi di un riff che hai già ripetuto per un minuto netto nell'intro e più in generale nel corso di tutto il brano? Cazzo cambia... Pensa a I Am A Very Rude Person: ad un certo punto sparisce tutta la ritmica e resta questa ragnatela di chitarre loopate (molto greenwodiane) che chiude il pezzo perfettamente.

 

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1 minute ago, modifiedbear said:

Sono d'accordo, l'ho pensato anche io, è proprio un peccato..
E mi sa pure che vi raggiungo sui dubbi su Skinner, c'è indubbiamente qualcosa che non va in questa performance (ma non ho ancora capito cosa, mi sembra come se mancasse di dinamica ed energia).

Facciamo un gruppo io, te, e @Wanderer? Saremmo un trio perfetto. Io chitarre, tu synth/keys/elettronica, e Edo batteria e soundscapes. :band: 

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15 minutes ago, modifiedbear said:

Sono d'accordo, l'ho pensato anche io, è proprio un peccato..
E mi sa pure che vi raggiungo sui dubbi su Skinner, c'è indubbiamente qualcosa che non va in questa performance (ma non ho ancora capito cosa, mi sembra come se mancasse di dinamica ed energia).

secondo me - e sottolineo, secondo me - all'inzio va anche bene. Va bene il ritmo un po' leggero, va bene il tocco. Poi però diventa noioso. non nel senso che improvvisamente skinner deve trasformarsi in mark guiliana, e nemmeno che debba stravolgere tutto, perchè l'idea del ritmo costante e degli incastri ritmici va mantenuta, ma fare un minimo di contrappunto, un cambio, qualche colpo sui tom, un po' di dinamica in più - o in meno - ...in generale un po' più di interplay ogni tanto...

Cioè, sei in trio, ti devi devi ingegnare un po', rispondere...

Almeno, io la penso cosi, ma magari ho un'idea del trio troppo jazzistica - che sarebbe interessante ma credo un po' fuori dall'orbita degli smile...

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1 minute ago, Wanderer said:

secondo me - e sottolineo, secondo me - all'inzio va anche bene. Va bene il ritmo un po' leggero, va bene il tocco. Poi però diventa noioso. non nel senso che improvvisamente skinner deve trasformarsi in mark guiliana, e nemmeno che debba stravolgere tutto, perchè l'idea del ritmo costante e degli incastri ritmici va mantenuta, ma fare un minimo di contrappunto, un cambio, qualche colpo sui tom, un po' di dinamica in più...in generale un po' più di interplay ogni tanto...

Cioè, sei in trio, ti devi devi ingegnare un po', rispondere...

Almeno, io la penso cosi, ma magari ho n'idea del trio troppo jazzistica...

Ora, non so se dirò un'eresia, ma penso addirittura che Phil sia più jazz di Skinner :D

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Però ripeto, mi riservo altri ascolti, perchè secondo me anche nella performance del batterista mi manca qualche dettaglio...

Devo ascoltare meglio, perchè secondo me è un pezzo che ha le cose migliori negli incastri "sotto"...se ascoltiamo bene, skinner fa delle microvariazioni che si incastrano bene con i ritmi delle chitarre e basso (che a lor volta cambiano) e con i fiati; questa roba è puramente jonnesca. Il pezzo s gioca tutto li, negli incastri ritmici, alcuni piu udibili di altri.

E' un po' un cubo di rubik...

Comunque si un po' di dinamica in più, magari anche solo nell'outro avrebbe aiutato. Mi sembra tutto un po' troppo asciutto.

Anche sui fiati dovrei mettermi con calma e ascoltarli meglio. Non male quando entrano e non male quando "doppiano" la melodia (altra roba tipica dei Radio, c'è sempre qualcuno che doppia la roba di qualcun altro), belli gli svolazzi di clarinetto, che mi pare l'unico con licenza di uscire..

Ma devo sentirli meglio.

Insomma non capisco se è noiosa o interessante :D 

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1 minute ago, modifiedbear said:

Sull'utilizzo dei riverberi maestri (rullante / voce) manco da esprimersi: Nigel mani di fata e palato fino. Una manovra ad altissimo rischio "minestrone" che in pochi saprebbero gestire con tanta grazia.

il rev sul rullo è bello, forse io l'avrei fatto uscire un po' più "attaccato" al colpo. E magari ogni tanto allungato o tagliato. 

Concordo comunque, l'outro sarebbe stato molto bello con un po' di fiati che alzano le dinamiche e fanno un po di interplay tra loro. 

 

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10 minutes ago, modifiedbear said:

Sull'utilizzo dei riverberi maestri (rullante / voce) manco da esprimersi: Nigel mani di fata e palato fino. Una manovra ad altissimo rischio "minestrone" che in pochi saprebbero gestire con tanta grazia.

Se mai potessi avere una conversazione tecnica musicale con Nigel, gli chiedere del lavoro sui riverberi brano per brano :D 

4 minutes ago, Wanderer said:

il rev sul rullo è bello, forse io l'avrei fatto uscire un po' più "attaccato" al colpo. E magari ogni tanto allungato o tagliato. 

Concordo comunque, l'outro sarebbe stato molto bello con un po' di fiati che alzano le dinamiche e fanno un po di interplay tra loro. 

Ma sì! Di cosa hanno paura? Di auto-citare The National Anthem? I fiati sono tutto grasso che cola, perché zittirli nell'outro? 

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Just now, Wanderer said:

Non male quando entrano e non male quando "doppiano" la melodia (altra roba tipica dei Radio, c'è sempre qualcuno che doppia la roba di qualcun altro)

Vero, vero. Lezione imparata anche da Incani, pare.

Più continuo ad ascoltare lo Smoke, più mi emoziono per il perfetto matrimonio tra la spina dorsale basso/batteria, i vocalizzi insidiosi e le scelte stilistiche e di arrangiamento miratissime ed essenziali.

Siamo stati abituati talmente bene dai 5+Ed negli anni che tutto ciò può apparire come dovuto, ma mi si trovi qualcuno in grado di replicare una scrittura del genere. E pure qualcuno in grado di sfornare una tale varietà di linee melodiche nel tempo, ognuna ogni volta con la propria distintissima ragione d'essere.

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1 hour ago, Lacatus said:

Se mai potessi avere una conversazione tecnica musicale con Nigel, gli chiedere del lavoro sui riverberi brano per brano :D 

Ma sì! Di cosa hanno paura? Di auto-citare The National Anthem? I fiati sono tutto grasso che cola, perché zittirli nell'outro? 

Non penso sia questo, perche' di autocitazioni ce ne sono tantissime. Io vedo piu' una precisa volonta' di "less is more" che prevedo sara' la cifra del disco, un po' per motivi filosofici e un po' pratici (alla fine la formazione di 3 elementi, anche se con collaboratori, limita parecchio rispetto a quanto siamo abituati).

 

Cioe' alla fine io mi aspetto un disco sulla filosofia di AMSP: che tocca magari generi diversi (garage, punk, new wave, funk, ballads a giudicare da quanto abbiamo sentito) ma che è tenuto insieme dal sound (in questo caso, al contrario di AMSP, abbastanza minimale).

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8 minutes ago, Lacatus said:

 

Ma sì! Di cosa hanno paura? Di auto-citare The National Anthem? I fiati sono tutto grasso che cola, perché zittirli nell'outro? 

Ma guarda, credo che anche senza fare il free di national anthem, avrebbero anche potuto fare o un solo o qualcosa scritto da gionni ;) 

Comunque è un pezzo che secondo me è molto cerebrale, va ascoltato con calma, ci sono tanti dettagli - non di produzione, ma di composizione - che secondo me sono un po' il succo del brano..

Secondo me ha ragione @Thomyorke, è un brano molto fine.

Comunque molto meglio di quella di Glasto, questa almeno ha un senso. In trio mi era sembrata proprio una roba abbastanza buttata li.

 

***

 

Sono felice che Jonny si sia messo a lavorare con i fiati, è una roba che auspicavo da tanto tempo.

 

***

Ah, video molto bello.

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