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A Light for Attracting Attention


Lacatus

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22 hours ago, Lacatus said:

Previsione tracklist album:

sicure:
The Smoke
You Will Never Work In Television Again

Blue Eyed Fox
Thin Thing


quasi sicure:
We Don't Know What Tomorrow Brings
Free In The Knowledge

insicure:
Skating On The Surface
Opposites
Panavision

Just Eyes And Mouth
Speech Bubbles
Porous

Blue eyed fox ha cambiato titolo (a hairdryer)

se sono 13 e speriamo lo siano, tutte più The same e White flag (allora sarebbero 14 anche meglio, come HTTT)

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Mi rifaccio vivo dopo quasi cinque anni... Ho seguito la vicenda dei The Smile e sono venuto, dopo tanto tempo, a fare un giro da queste parti per vedere cosa si diceva. Ringrazio chi ha postato i link ai video dei concerti che mi sono guardato e che mi hanno permesso di avere le idee più chiare.
Considerata la qualità e la varietà della musica proposta, oltre al modo in cui si stanno presentando, i The Smile non sono un "side-project" ma sono a tutti gli effetti il nuovo progetto dentro cui Jonny Greenwood e Thom Yorke convoglieranno le loro idee musicali. L'engergia e lo spettro di possibilità che questa nuova configurazione mette in campo danno spazio, a mio parere, a poche altre intepretazioni.
Altra cosa abbastanza chiara è che i The Smile non sono i nuovi Radiohead, non vogliono esserlo e non sono nemmeno paragonabili. E' vero che Jonny e Thom sono sempre stati il motore musicale della band ma, la puoi rigirare come ti pare, negli Smile mancano pur sempre i 3/5 dei Radiohead e questo influisce su tutti i fronti. Cosa più importante, a mio avviso, è la presenza di un batterista come Tom Skinner. Da che mondo è mondo, il batterista di un gruppo funge da "direttore d'orchestra" e, anche nel caso in cui non scriva una nota della musica suonata, la sua presenza condiziona il sound di un'intera band. Tom Skinner e Philip Selway sono molto diversi: il primo è un batterista jazz (sì, sa suonare anche il rock etc.. ma è un batterista jazz), il secondo è la quintessenza del drumming pop-rock; ça va sans dire che con Tom Skinner, Jonny e Thom possono inoltrarsi in territori che erano inesplorabili con Phil. Viceversa, certi momenti di songwriting più lineare potrebbero venir fuori più farraginosi o inutilmente complicati con un batterista come Tom Skinner.
La musica degli Smile è piuttosto cerebrale sia da un punto di vista melodico che ritmico. Avevo letto, da qualche parte su You Tube, paragoni con The Bends ma è un po' come paragonare Marquee Moon dei Television a Sister dei Sonic Youth, non ci combinano un cazzo l'uno con l'altro.
E infine: tutto questo significa addio ai Radiohead? Nessuno può saperlo e forse non lo sanno nemmeno loro... Il mio saluto ai Radiohead è avvenuto durante quel meraviglioso concerto a Firenze del 2017. Sia A Moon Shaped Pool che il tour venuto dopo hanno avuto un inequivocabile sapore di commiato: per quella versione di "True Love Waits" piazzata alla fine di un disco quasi liturgico, per quello che è successo a Thom in quel periodo, per quei concerti che sono stati vere e proprie cerimonie di saluto e celebrazione... non un addio esplicito ma un "Grazie, è stato bello. Chissà se ci rivedremo e quando". La sfilza di ristampe e anniversari degli anni seguenti ha rafforzato questa sensazione.
Da un punto di vista musicale credo che i Radiohead abbiano detto tutto quello che avevano da dire, peraltro in maniera eccelsa. Non mi suona strano, anzi mi sembra sano e lodevole, che ciascuno di loro abbia voglia di continuare a sperimentare e a dire qualcosa di nuovo in forme e configurazioni diverse. Dai live è evidente che questa nuova band ha tantissime cose da dire e per degli ultra cinquantenni brizzolati non è cosa da poco. 
Ergo, lunga vita ai The Smile!! :)
Ciao!
PS: secondo me il disco è già lì, pronto per essere annunciato e distribuito

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33 minutes ago, molonovo said:

Mi rifaccio vivo dopo quasi cinque anni... Ho seguito la vicenda dei The Smile e sono venuto, dopo tanto tempo, a fare un giro da queste parti per vedere cosa si diceva. Ringrazio chi ha postato i link ai video dei concerti che mi sono guardato e che mi hanno permesso di avere le idee più chiare.
Considerata la qualità e la varietà della musica proposta, oltre al modo in cui si stanno presentando, i The Smile non sono un "side-project" ma sono a tutti gli effetti il nuovo progetto dentro cui Jonny Greenwood e Thom Yorke convoglieranno le loro idee musicali. L'engergia e lo spettro di possibilità che questa nuova configurazione mette in campo danno spazio, a mio parere, a poche altre intepretazioni.
Altra cosa abbastanza chiara è che i The Smile non sono i nuovi Radiohead, non vogliono esserlo e non sono nemmeno paragonabili. E' vero che Jonny e Thom sono sempre stati il motore musicale della band ma, la puoi rigirare come ti pare, negli Smile mancano pur sempre i 3/5 dei Radiohead e questo influisce su tutti i fronti. Cosa più importante, a mio avviso, è la presenza di un batterista come Tom Skinner. Da che mondo è mondo, il batterista di un gruppo funge da "direttore d'orchestra" e, anche nel caso in cui non scriva una nota della musica suonata, la sua presenza condiziona il sound di un'intera band. Tom Skinner e Philip Selway sono molto diversi: il primo è un batterista jazz (sì, sa suonare anche il rock etc.. ma è un batterista jazz), il secondo è la quintessenza del drumming pop-rock; ça va sans dire che con Tom Skinner, Jonny e Thom possono inoltrarsi in territori che erano inesplorabili con Phil. Viceversa, certi momenti di songwriting più lineare potrebbero venir fuori più farraginosi o inutilmente complicati con un batterista come Tom Skinner.
La musica degli Smile è piuttosto cerebrale sia da un punto di vista melodico che ritmico. Avevo letto, da qualche parte su You Tube, paragoni con The Bends ma è un po' come paragonare Marquee Moon dei Television a Sister dei Sonic Youth, non ci combinano un cazzo l'uno con l'altro.
E infine: tutto questo significa addio ai Radiohead? Nessuno può saperlo e forse non lo sanno nemmeno loro... Il mio saluto ai Radiohead è avvenuto durante quel meraviglioso concerto a Firenze del 2017. Sia A Moon Shaped Pool che il tour venuto dopo hanno avuto un inequivocabile sapore di commiato: per quella versione di "True Love Waits" piazzata alla fine di un disco quasi liturgico, per quello che è successo a Thom in quel periodo, per quei concerti che sono stati vere e proprie cerimonie di saluto e celebrazione... non un addio esplicito ma un "Grazie, è stato bello. Chissà se ci rivedremo e quando". La sfilza di ristampe e anniversari degli anni seguenti ha rafforzato questa sensazione.
Da un punto di vista musicale credo che i Radiohead abbiano detto tutto quello che avevano da dire, peraltro in maniera eccelsa. Non mi suona strano, anzi mi sembra sano e lodevole, che ciascuno di loro abbia voglia di continuare a sperimentare e a dire qualcosa di nuovo in forme e configurazioni diverse. Dai live è evidente che questa nuova band ha tantissime cose da dire e per degli ultra cinquantenni brizzolati non è cosa da poco. 
Ergo, lunga vita ai The Smile!! :)
Ciao!
PS: secondo me il disco è già lì, pronto per essere annunciato e distribuito

Bentornato e grazie del contributo!

 Concordo sull'analisi dei Smile come un progetto musicalmente più cerebrale in stretta connessione con le caratteristiche di Skinner (assai diverse da quelle di Phil) che assecondano gli spunti più "matematici" di Jonny, invece che sopirli. Hai toccato il vero punto nevralgico.

In più mi pare di capire che a differenza dei Radiohead, negli Smile non conta tanto la pasta sonora, le sfumature dei colori, bensì il tratto: se i Radiohead rappresentano sempre più un affresco, gli Smile fanno venire in mente una struttura architettonica.

Sull'argomento "Radiohead: vivi morti o X" interverrò dopo che sarà annunciato l'album su un altro topic.

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La cosa divertente è che se sti due pezzi usciti non fossero a firma Yorke-Greenwood (soprattutto You Never ecc ecc), qui dentro non sarebbero discussi nemmeno nel thread "Fuori i culi". The Smoke è "Dai Jonny, imita un po' Flea, dai Skinner, fai un po' Allen, mentre io miagolo sopra con la mia vocetta insopportabile".

Ste robe mi fanno venire una nostalgia terribile dei Radiohead, a me che non ho nostalgia dei Radiohead da anni... bah.

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40 minutes ago, TomThom said:

La cosa divertente è che se sti due pezzi usciti non fossero a firma Yorke-Greenwood (soprattutto You Never ecc ecc), qui dentro non sarebbero discussi nemmeno nel thread "Fuori i culi". The Smoke è "Dai Jonny, imita un po' Flea, dai Skinner, fai un po' Allen, mentre io miagolo sopra con la mia vocetta insopportabile".

Ste robe mi fanno venire una nostalgia terribile dei Radiohead, a me che non ho nostalgia dei Radiohead da anni... bah.

Ma a parte i singoli, i pezzi nuovi li hai sentiti?

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5 minutes ago, modifiedbear said:

Ma a parte i singoli, i pezzi nuovi li hai sentiti?

grazie di esistere @modified

peraltro Television, che a me continua a piacere poco, dal vivo spacca di brutto.

 

p.s. comunque le cazzate tipo "son tornati a scrivere come per Pablo Honey" magari ora è il caso di rimangiarsele ;)

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6 minutes ago, modifiedbear said:

Ma a parte i singoli, i pezzi nuovi li hai sentiti?

Ho sentito quel live che girava mesi fa con vari pezzi, gradevole ovviamente, ma roba che non mi invoglia al riascolto.

Il mio è più che altro un discorso da boomer dal cuore tenero, perché mi sto immaginando loro due stronzi che si divertono in giro e il trio sfìgaz Ed-Colin-Phil a passare l'inverno con la copertina di pile sul divano. Mi sa tanto di pensionamento della band, e contemporaneamente mi incazzo un po'.

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1 hour ago, kid a said:

cosa non ti piace di lui

Battute a parte, adesso rispondo serio. C'è una differenza secondo me, abbastanza visibile in come suona - ma in realtà in come suonano tutti e tre - tra i live a glasto e in questi tre concerti. In questi concerti l'ho visto e sentito molto più dentro e sicuramente piu in palla. In realtà il suo stile potenzialmente dovrebbe piacermi molto, in fondo si capisce il suo bagaglio jazz anche solo dal tocco, inoltre ha uno stile simile al mio, in un certo senso. Non sto dicendo che sono bravo come lui, ovvio, parlo di preferenze. Mi piace in genere il tocco leggero e come se la gioca sui ritmi storti e anche certe infiorettature (le rullatine, il funk jazzato).

Ho però due dubbi: 

- Nelle versioni in studio in una l'ho sentito meglio che nei live (Television), ma non nell'altra (The Smoke), dove secondo me manca di dinamica ed è troppo piatto, anche se il groove ce l'ha.

 - Cosa che m porta al secondo dubbio. Mi sembra un pò "leggerino" e pulito per un progetto del genere, nel senso che secondo me non si amalgama benissimo con i suoni degli altri due. E secondo me ogni tanto manca di dinamica, ma su questo l'ho sentito molto meglio in questi tre live rispetto al live a glasto (dove mi fece una pessima impressione).  In certi pezzi, quelli più "afrobeat" e dritti, secondo me è troppo pulito. 

L'avevo sentito anche nella colonna sonora di Spencer e non mi era piaciuto per niente.

Quindi diciamo che è un po' un hit and miss

Non so, io, per citare un batterista che si muove su lidi abbastanza simili e che conosciamo bene, io preferisco Clivone - che ha anche più inventiva. 

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1 hour ago, TomThom said:

La cosa divertente è che se sti due pezzi usciti non fossero a firma Yorke-Greenwood (soprattutto You Never ecc ecc), qui dentro non sarebbero discussi nemmeno nel thread "Fuori i culi". The Smoke è "Dai Jonny, imita un po' Flea, dai Skinner, fai un po' Allen, mentre io miagolo sopra con la mia vocetta insopportabile".

Ste robe mi fanno venire una nostalgia terribile dei Radiohead, a me che non ho nostalgia dei Radiohead da anni... bah.

ascolta gli altri, perchè second me quei due sono tra i peggiori. Molti altri sono molto più interessanti;)

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@Wanderer io da ignorante in materia e' da sabato sera che dico che hai ragione su Skinner.
quello che mi ha colpito di Skinner durante i live:
- ha la stessa verve dei tappeti persiani che Jonny si e' portato da casa
- affinita' on stage fra Skinner e Thom/Jonny al minimo sindacale proprio
- il rullante su Speech Bubble, per me, la cosa piu' brutta di tutto in assoluto. mi provoca fastidio
- l'impressione e' che sia messo li, a fare un compitino che fa bene, ma non apporta nulla di eccezionale/speciale.

Sul fatto che i primi singoli usciti siano i peggiori, e che gli "inediti"* dei live siano i migliori, non ci sono dubbi.

(*inediti rispetto al video di glasto)

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tocca anche dire che tutti i discorsi sui "ricicloni" di AMSP che ho sempre aborrito si dimostrano ancora una volta panzane.
Loro lavorano cosi dalla notte dei tempi e a questo giro, pur con una band "nuova", hanno ripescato Skirting e Floodgates perche' è il loro "metodo". E onestamente mi sembrano tutto tranne che in crisi creativa.
 

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  • @li changed the title to A Light for Attracting Attention

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