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Natura, ambiente, ecologia, energia


Lacatus

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  • 2 weeks later...

Jovanotti credo vada elevato ad emblema del greenwashing, del finto ambientalismo, e dell'affarismo che si riempie la bocca di "green".

Leggete qui:

 

A Fermo la vicenda del "Jova Beach Party" ha assunto contorni surreali.
Questa la storia in sintesi:
Il 16 dicembre 2017 si costituisce a Porto San Giorgio (Fm) un Comitato tra le maggiori Associazioni di Protezione Ambientale di interesse nazionale, presenti nelle Marche, dal nome “Torri a Guardia della Costa e del Mare Adriatico“, più conosciuto con l’acronimo “TAG Costa Mare“. Si tratta di un coordinamento tra Italia Nosta, FIAB, Legambiente, LIPU, MareVivo, Marche Rifiuti Zero, Ornitologi Marchigiani, Slow Food, Società Operaia “Garibaldi” e WWF, oltre a tanti nominativi singoli di esperti e luminari, volto promuovere la istituzione di siti Natura 2000 costieri e marini lungo la costa marchigiana.
Il TAG Costa Mare elabora, con l'aiuto volontario degli esperti che aderiscono, vari progetti per la individuazione dei siti di maggiore interesse su differenti comuni. Alcuni dei progetti sono reperibili sul sito web della Legambiente Marche.
Il progetto per Fermo si chiama "Litorale Fermo 2020" e nel 2018 viene presentato in una Conferenza Stampa tenutasi a Fermo alla presenza di Sindaco ed Assessori competenti. L'entusiasmo per il progetto fu evidenziato anche nei giorni successivi con varie uscite sulla stampa.
Nei primi mesi del 2019 inizia a circolare la notizia che per un evento promosso dal cantante Jovanotti, che si sarebbe svolto sulle spiagge con temi in difesa dell'ambiente, e che il Comune di Fermo aveva espresso l'interesse ad ospitare l'evento. Il TAG Costa Mare si muove rapidamente per evitare che gli unici spazi liberi lungo la costa fossero interessati da un evento che si preannunciava assolutamente incompatibile con i progetti di tutela appena presentati.
Il Comune di Fermo, insieme alla Trident Music srl organizzatrice dell'evento, dopo aver fatto credere anche al WWF, che aveva scelto di supportare la manifestazione, che si sarebbe svolta in un luogo non delicato da un punto di vista naturalistico, delibera l'affidamento proprio dell'area di Casabianca per lo svolgimento dell'evento.
Il 21 luglio 2019 le ruspe entrano sulla spiaggia di Casabianca, Area di tutela del Fratino, dove era vietato, per ordinanza dello stesso Sindaco, persino il normale calpestio, e spianano completamente le dune embrionali presenti livellando il piano dell'arenile per la preparazione del concerto. Tutta la vegetazione dunale viene completamente distrutta e, il giorno del concerto più di 30mila persone si accalcano su quegli stessi spazi dove qualche giorno prima era interdetto l'accesso.
Nel 2020 il Comune di Fermo, resosi conto di quanto accaduto su quella spiaggia, affida ad un botanico l'incarico di avviare un restauro ambientale dell'area. Il tecnico incaricato, ricercatore dell'Università di Pisa, per poter ricreare l'ecosistema originario, che si potesse il più possibile avvicinare a quello che era andato distrutto, richiede al Comune di Fermo di avviare le pratiche per la traslocazione di piante, talee e semi di specie vegetazionali rare ancora presenti in alcune aree protette in Abruzzo e nelle Marche. Attraverso un complesso iter autorizzativo presso la Regione Marche e l'accordo con i gestori delle aree protette, Riserve Naturali e Biotopi Costieri, che hanno accettato di svolgere il ruolo di donatori di piante protette, si sono reperiti semi e talee di specie rare da traslocare.
Nel 2021, ottenuti tutti i pareri necessari, operai incaricati dal Comune di Fermo con l'aiuto prezioso di alcuni esperti delle stesse aree protette donatrici e delle associazioni ambientaliste locali, che a titolo personale hanno dato il loro apporto come volontari, si è avviata una importante opera di restauro ambientale che avrebbe consentito di sperare in una ripresa negli anni della vegetazione dunale scomparsa.
Nel 2022, anche grazie ai due anni di pandemia che ha comportato varie forme di lockdown, situazione che ha consentito anche una minore frequentazione dei luoghi in ripresa vegetazionale, i primi risultati si sono cominciati a vedere. Nel corso degli anni la spiaggia di Casabianca sarebbe potuta tornare ad essere quello che era prima della distruzione perpetrata dalla prima sciagurata edizione del JBP del 2019.
Ma come se nulla fosse accaduto, il Sindaco di Fermo annuncia che nel 2022 il Jova Beach Party tornerà a Fermo. E sin dall’inizio sembra proprio che la località scelta sia di nuovo la spiaggia di Casabianca.
Quella stessa area cioè destinata inizialmente a divenire sito Natura 2000, distrutta la prima volta dal Jova Beach Party del 2019 e poi oggetto di un importante opera di restauro ambientale-naturalistico.
Con una convocazione urgente del 2-04-2022 il TAG Costa Mare si riunisce in Assemblea e il 29-04-2022 a Porto San Giorgio (FM), alla presenza di tutte le Associazioni facenti parte il Comitato ed altre che si aggiungono, fino a 15 associazioni, si approva una mozione contro lo svolgimento del JBP sulla spiaggia di Casabianca al Lido di Fermo e si chiede la delocalizzazione in struttura adatta ad accogliere tali manifestazioni.
Hanno firmato il documento contro il Jova Beach Party al Lido di Fermo:
- Italia Nostra
- LEGAMBIENTE Marche
- FIAB costa Macerata Fermo
- LIPU Marche
- MareVivo
- Marche Rifiuti Zero
- Slow Food Fermano
- Società Operaia “G.Garibaldi”
- WWF Natura Picena odv
- Questione Natura
- Gruppo Friday for Future Macerata-Fermo
- Ambiente Basso Molise
- Comunità SlowFood Cerrano
- Stazione Ornitologica Abruzzese
- Pro natura Marche
Il 12 maggio 2022 il Sindaco del Comune di Fermo con Ordinanza n.27 rinnova la necessità di porre sotto massima tutela l'area di Casabianca perchè sito di nidificazione del Fratino vietandone l'accesso a piedi e/o con qualunque mezzo e vietando l'accesso ai cani e ad ogni forma di potenziale disturbo fino al 20 luglio 2022.
Il 17 maggio 2022 il Comune di Fermo con la Delibera di Giunta n.164 approva lo svolgimento del Jova Beach Party presso la spiaggia di Casabianca al Lido di Fermo. La disposizione del palco, delle torri e del villaggio distruggeranno di nuovo l'area del Fratino di Casabianca. Le ruspe di nuovo, è previsto che entrino il 21 luglio 2022, il giorno dopo la chiusura della Ordinanza di protezione assoluta.
Riepilogo della documentazione che è stata prodotta nell’ordine cronologico dopo l’approvazione della Mozione:
1. la diffida al Comune di Fermo del 2 maggio 2022, con l’invio della mozione di richiesta di cambio della località (Prot. Comune Fermo n.26608 del 03-05-2022);
2. la delibera della Giunta del Comune di Fermo n.157 del 3 maggio 2022 approva il protocollo di Intesa tra Comune di Fermo e WWF Italia.
3. la delibera della Giunta del Comune di Fermo n.164 del 17-05-2022 con cui si conferma la localizzazione di Casabianca per il JBP ignorando, neanche citando per dare delle motivazioni, la diffida del TAG costa mare.
4. lo spiacevole episodio di diffida da parte dell’ufficio legale del WWF Italia, con nota del 18-05-2022, a questo al TAG costa mare, di cui il WWF è parte, di divieto dell’uso del Logo, che di conseguenza è stato cancellato dalla carta intestata. Anche se senza diffida la medesima richiesta arriva dalla FIAB.
5. la diffida ai dirigenti del Comune di Fermo del 7-07-2022 con cui il TAG ha invitato i dirigenti comunali a non dare seguito all’indirizzo fornito dalla Giunta comunale;
6. l’esposto depositato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale il giorno 8-07-2022 inerente il JBP;
7. il dirigente del settore LLPP, Protezione Civile, Ambiente del Comune di Fermo trasmette al TAG copia della nota (Prot. Comune Fermo n.39439 del 23-06-2022) inviata come riscontro fornito ai Carabinieri Forestali di Ancona e di Fermo che avevano chiesto chiarimenti rispetto alla prima diffida del TAG in cui lo stesso dirigente rassicura che non ci sono danni ambientali.
8. la relazione degli esperti TAG del 17-07-2022 geologi, naturalisti, biologi, pianificatori, esperti in materia, rileva la presenza di danni ambientali a livello di vegetazione, fauna e assetto geomorfologico e sedimentologico.
9. la richiesta di intervento al Ministero della Transizione Ecologica e di parere all’ISPRA inviata da questo Comitato il 18-07-2022, volto a ottenere una definitiva posizione, ragionata sulla base di un parere ISPRA, da parte del Ministero che cura gli interessi ambientali del Paese.
10. l’esposto inviato alla Corte dei Conti il 20-07-2022, inerente sempre il JBP.
11. l’approfondimento del TAG del 22-07-2022 sul rispetto del Comune di Fermo sugli impegni resi nel Protocollo d’Intesa sottoscritto con il WWF Italia.
12. la richiesta motivata al WWF Italia del 24-07-2022, da parte del Tag Costa Mare, con cui si chiede di dissociarsi dalla tappa di Fermo avendo il Comune disatteso gli impegni presi nel Protocollo d’Intesa firmato con la stessa associazione come compensazione e mitigazione degli impatti del JBP di Fermo
Nonostante diffide, esposti, comunicazioni stampa, pressioni di ogni tipo, il Comune di Fermo è andato avanti dritto per la propria strada.
Ieri, 26 luglio 2022, le ruspe sono di nuovo entrate sulla spiaggia di Casabianca distruggendo tutto il lavoro di restauro ambientale avviato e confermando che un evento come il Jova Beach Party è più importante di qualunque norma di tutela, programma di conservazione, progetto di valorizzazione naturalistica possibile.
Un evento privato che utilizza il suolo pubblico demaniale a fini commerciale gravando sul patrimonio naturale dell’area.
Fermo 27 luglio 2022
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1 hour ago, echoes said:

Jovanotti credo vada elevato ad emblema del greenwashing, del finto ambientalismo, e dell'affarismo che si riempie la bocca di "green".

Leggete qui:

 

A Fermo la vicenda del "Jova Beach Party" ha assunto contorni surreali.
Questa la storia in sintesi:
Il 16 dicembre 2017 si costituisce a Porto San Giorgio (Fm) un Comitato tra le maggiori Associazioni di Protezione Ambientale di interesse nazionale, presenti nelle Marche, dal nome “Torri a Guardia della Costa e del Mare Adriatico“, più conosciuto con l’acronimo “TAG Costa Mare“. Si tratta di un coordinamento tra Italia Nosta, FIAB, Legambiente, LIPU, MareVivo, Marche Rifiuti Zero, Ornitologi Marchigiani, Slow Food, Società Operaia “Garibaldi” e WWF, oltre a tanti nominativi singoli di esperti e luminari, volto promuovere la istituzione di siti Natura 2000 costieri e marini lungo la costa marchigiana.
Il TAG Costa Mare elabora, con l'aiuto volontario degli esperti che aderiscono, vari progetti per la individuazione dei siti di maggiore interesse su differenti comuni. Alcuni dei progetti sono reperibili sul sito web della Legambiente Marche.
Il progetto per Fermo si chiama "Litorale Fermo 2020" e nel 2018 viene presentato in una Conferenza Stampa tenutasi a Fermo alla presenza di Sindaco ed Assessori competenti. L'entusiasmo per il progetto fu evidenziato anche nei giorni successivi con varie uscite sulla stampa.
Nei primi mesi del 2019 inizia a circolare la notizia che per un evento promosso dal cantante Jovanotti, che si sarebbe svolto sulle spiagge con temi in difesa dell'ambiente, e che il Comune di Fermo aveva espresso l'interesse ad ospitare l'evento. Il TAG Costa Mare si muove rapidamente per evitare che gli unici spazi liberi lungo la costa fossero interessati da un evento che si preannunciava assolutamente incompatibile con i progetti di tutela appena presentati.
Il Comune di Fermo, insieme alla Trident Music srl organizzatrice dell'evento, dopo aver fatto credere anche al WWF, che aveva scelto di supportare la manifestazione, che si sarebbe svolta in un luogo non delicato da un punto di vista naturalistico, delibera l'affidamento proprio dell'area di Casabianca per lo svolgimento dell'evento.
Il 21 luglio 2019 le ruspe entrano sulla spiaggia di Casabianca, Area di tutela del Fratino, dove era vietato, per ordinanza dello stesso Sindaco, persino il normale calpestio, e spianano completamente le dune embrionali presenti livellando il piano dell'arenile per la preparazione del concerto. Tutta la vegetazione dunale viene completamente distrutta e, il giorno del concerto più di 30mila persone si accalcano su quegli stessi spazi dove qualche giorno prima era interdetto l'accesso.
Nel 2020 il Comune di Fermo, resosi conto di quanto accaduto su quella spiaggia, affida ad un botanico l'incarico di avviare un restauro ambientale dell'area. Il tecnico incaricato, ricercatore dell'Università di Pisa, per poter ricreare l'ecosistema originario, che si potesse il più possibile avvicinare a quello che era andato distrutto, richiede al Comune di Fermo di avviare le pratiche per la traslocazione di piante, talee e semi di specie vegetazionali rare ancora presenti in alcune aree protette in Abruzzo e nelle Marche. Attraverso un complesso iter autorizzativo presso la Regione Marche e l'accordo con i gestori delle aree protette, Riserve Naturali e Biotopi Costieri, che hanno accettato di svolgere il ruolo di donatori di piante protette, si sono reperiti semi e talee di specie rare da traslocare.
Nel 2021, ottenuti tutti i pareri necessari, operai incaricati dal Comune di Fermo con l'aiuto prezioso di alcuni esperti delle stesse aree protette donatrici e delle associazioni ambientaliste locali, che a titolo personale hanno dato il loro apporto come volontari, si è avviata una importante opera di restauro ambientale che avrebbe consentito di sperare in una ripresa negli anni della vegetazione dunale scomparsa.
Nel 2022, anche grazie ai due anni di pandemia che ha comportato varie forme di lockdown, situazione che ha consentito anche una minore frequentazione dei luoghi in ripresa vegetazionale, i primi risultati si sono cominciati a vedere. Nel corso degli anni la spiaggia di Casabianca sarebbe potuta tornare ad essere quello che era prima della distruzione perpetrata dalla prima sciagurata edizione del JBP del 2019.
Ma come se nulla fosse accaduto, il Sindaco di Fermo annuncia che nel 2022 il Jova Beach Party tornerà a Fermo. E sin dall’inizio sembra proprio che la località scelta sia di nuovo la spiaggia di Casabianca.
Quella stessa area cioè destinata inizialmente a divenire sito Natura 2000, distrutta la prima volta dal Jova Beach Party del 2019 e poi oggetto di un importante opera di restauro ambientale-naturalistico.
Con una convocazione urgente del 2-04-2022 il TAG Costa Mare si riunisce in Assemblea e il 29-04-2022 a Porto San Giorgio (FM), alla presenza di tutte le Associazioni facenti parte il Comitato ed altre che si aggiungono, fino a 15 associazioni, si approva una mozione contro lo svolgimento del JBP sulla spiaggia di Casabianca al Lido di Fermo e si chiede la delocalizzazione in struttura adatta ad accogliere tali manifestazioni.
Hanno firmato il documento contro il Jova Beach Party al Lido di Fermo:
- Italia Nostra
- LEGAMBIENTE Marche
- FIAB costa Macerata Fermo
- LIPU Marche
- MareVivo
- Marche Rifiuti Zero
- Slow Food Fermano
- Società Operaia “G.Garibaldi”
- WWF Natura Picena odv
- Questione Natura
- Gruppo Friday for Future Macerata-Fermo
- Ambiente Basso Molise
- Comunità SlowFood Cerrano
- Stazione Ornitologica Abruzzese
- Pro natura Marche
Il 12 maggio 2022 il Sindaco del Comune di Fermo con Ordinanza n.27 rinnova la necessità di porre sotto massima tutela l'area di Casabianca perchè sito di nidificazione del Fratino vietandone l'accesso a piedi e/o con qualunque mezzo e vietando l'accesso ai cani e ad ogni forma di potenziale disturbo fino al 20 luglio 2022.
Il 17 maggio 2022 il Comune di Fermo con la Delibera di Giunta n.164 approva lo svolgimento del Jova Beach Party presso la spiaggia di Casabianca al Lido di Fermo. La disposizione del palco, delle torri e del villaggio distruggeranno di nuovo l'area del Fratino di Casabianca. Le ruspe di nuovo, è previsto che entrino il 21 luglio 2022, il giorno dopo la chiusura della Ordinanza di protezione assoluta.
Riepilogo della documentazione che è stata prodotta nell’ordine cronologico dopo l’approvazione della Mozione:
1. la diffida al Comune di Fermo del 2 maggio 2022, con l’invio della mozione di richiesta di cambio della località (Prot. Comune Fermo n.26608 del 03-05-2022);
2. la delibera della Giunta del Comune di Fermo n.157 del 3 maggio 2022 approva il protocollo di Intesa tra Comune di Fermo e WWF Italia.
3. la delibera della Giunta del Comune di Fermo n.164 del 17-05-2022 con cui si conferma la localizzazione di Casabianca per il JBP ignorando, neanche citando per dare delle motivazioni, la diffida del TAG costa mare.
4. lo spiacevole episodio di diffida da parte dell’ufficio legale del WWF Italia, con nota del 18-05-2022, a questo al TAG costa mare, di cui il WWF è parte, di divieto dell’uso del Logo, che di conseguenza è stato cancellato dalla carta intestata. Anche se senza diffida la medesima richiesta arriva dalla FIAB.
5. la diffida ai dirigenti del Comune di Fermo del 7-07-2022 con cui il TAG ha invitato i dirigenti comunali a non dare seguito all’indirizzo fornito dalla Giunta comunale;
6. l’esposto depositato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale il giorno 8-07-2022 inerente il JBP;
7. il dirigente del settore LLPP, Protezione Civile, Ambiente del Comune di Fermo trasmette al TAG copia della nota (Prot. Comune Fermo n.39439 del 23-06-2022) inviata come riscontro fornito ai Carabinieri Forestali di Ancona e di Fermo che avevano chiesto chiarimenti rispetto alla prima diffida del TAG in cui lo stesso dirigente rassicura che non ci sono danni ambientali.
8. la relazione degli esperti TAG del 17-07-2022 geologi, naturalisti, biologi, pianificatori, esperti in materia, rileva la presenza di danni ambientali a livello di vegetazione, fauna e assetto geomorfologico e sedimentologico.
9. la richiesta di intervento al Ministero della Transizione Ecologica e di parere all’ISPRA inviata da questo Comitato il 18-07-2022, volto a ottenere una definitiva posizione, ragionata sulla base di un parere ISPRA, da parte del Ministero che cura gli interessi ambientali del Paese.
10. l’esposto inviato alla Corte dei Conti il 20-07-2022, inerente sempre il JBP.
11. l’approfondimento del TAG del 22-07-2022 sul rispetto del Comune di Fermo sugli impegni resi nel Protocollo d’Intesa sottoscritto con il WWF Italia.
12. la richiesta motivata al WWF Italia del 24-07-2022, da parte del Tag Costa Mare, con cui si chiede di dissociarsi dalla tappa di Fermo avendo il Comune disatteso gli impegni presi nel Protocollo d’Intesa firmato con la stessa associazione come compensazione e mitigazione degli impatti del JBP di Fermo
Nonostante diffide, esposti, comunicazioni stampa, pressioni di ogni tipo, il Comune di Fermo è andato avanti dritto per la propria strada.
Ieri, 26 luglio 2022, le ruspe sono di nuovo entrate sulla spiaggia di Casabianca distruggendo tutto il lavoro di restauro ambientale avviato e confermando che un evento come il Jova Beach Party è più importante di qualunque norma di tutela, programma di conservazione, progetto di valorizzazione naturalistica possibile.
Un evento privato che utilizza il suolo pubblico demaniale a fini commerciale gravando sul patrimonio naturale dell’area.
Fermo 27 luglio 2022

 

1 hour ago, echoes said:

Potrebbe essere un'immagine raffigurante costa, oceano e spiaggia

Facciamo SCHIFO.

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  • 2 weeks later...

in Italia si parla (ovviamente) tanto del Po´ in secca, ma forse non tutti si sono resi conto che quest´estate é stata un disastro anche nel resto d´Europa. Dei miei amici mi hanno raccontato di un incredible +38 ad Amsterdam (nei sei anni in cui ci ho vissuto, penso la temperatura piú alta sia stata 28 gradi un giorno del 2013). Qui a Monaco temperature incredibili praticamente da giugno, in alcune parti della Baviera si sono registrati oltre 40 gradi il mese scorso, per diversi giorni di fila. E cosí anche dei fiumi dalla portata molto maggiore del Po´ sono in grande sofferenza. Incredibile.

https://www.ilpost.it/2022/08/10/europa-siccita-fiumi-trasporto-commercio-reno-danubio/?homepagePosition=3

 

 

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52 minutes ago, jimy84 said:

in Italia si parla (ovviamente) tanto del Po´ in secca, ma forse non tutti si sono resi conto che quest´estate é stata un disastro anche nel resto d´Europa. Dei miei amici mi hanno raccontato di un incredible +38 ad Amsterdam (nei sei anni in cui ci ho vissuto, penso la temperatura piú alta sia stata 28 gradi un giorno del 2013). Qui a Monaco temperature incredibili praticamente da giugno, in alcune parti della Baviera si sono registrati oltre 40 gradi il mese scorso, per diversi giorni di fila. E cosí anche dei fiumi dalla portata molto maggiore del Po´ sono in grande sofferenza. Incredibile.

https://www.ilpost.it/2022/08/10/europa-siccita-fiumi-trasporto-commercio-reno-danubio/?homepagePosition=3

 

 

Beh ma ormai il decadimento climatico e ambientale è irreversibili. Di vere soluzioni non ce ne sono tranne un lockdown stile Covid per qualche mese l'anno in tutta Europa che è ovviamente impraticabile. D'altronde i dati parlano chiaro e la situazione continua a peggiorare sempre di più con l'impatto antropico in costante aumento nonostante i blablabla che si fanno da anni.

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Questo pagliaccio di Jovanotti, dice che il suo Jova Beach Party non inquina, ma questa ragazza spiega che praticamente la spiaggia dopo il concerto è sì pulita, ma è rimasta solo la sabbia, sono sparite tutte le piante :martel:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/08/11/jovanotti-attacca-gli-econazisti-lattivista-verde-risponde-punto-per-punto-e-scimmiotta-laccento-tedesco-spostate-i-sederi-dai-patrimoni-naturali/6760060/

Ma perché consideriamo tutto ciò che fa parte del mondo vegetale, tutto ciò che è flora, qualcosa che è indifferente se c'è o non c'è o addirittura qualcosa che deve essere sradicato per fare spazio all'habitat antropizzato? 

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  • 2 weeks later...

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "PREZZO DELL'ELETTRICITÀ Euro/Mwh Francia Germania Italia Spagna 743 669 643 201"

 

Ma il nucleare non era un affare?

https://tg24.sky.it/politica/2022/08/30/gas-energia-elettrica-numeri-la-sfida-del-voto?social=facebook_skytg24_link_null

 

 

Comunque il libero mercato sta mostrando tutti i suoi enormi limiti e le sue tendenze speculative, è ora di fermarlo.

Non a caso solo i Governi di stampo social-democratico stanno riuscendo a tamponare il problema:

 

L'esperienza di Spagna e Portogallo

Spagna e Portogallo hanno già deciso di seguire la strada del decoupling e quindi di sganciare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas. In accordo con la Commissione europea, Madrid e Lisbona hanno imposto un tetto al prezzo del primo, riducendolo rispetto al suo costo effettivo (la differenza la mette lo Stato). Una misura che si riflette sui consumatori nella possibiltà di pagare l'elettricità tre volte meno rispetto a quanto avviene negli altri Paesi. 

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30 minutes ago, echoes said:

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "PREZZO DELL'ELETTRICITÀ Euro/Mwh Francia Germania Italia Spagna 743 669 643 201"

 

Ma il nucleare non era un affare?

https://tg24.sky.it/politica/2022/08/30/gas-energia-elettrica-numeri-la-sfida-del-voto?social=facebook_skytg24_link_null

 

 

Comunque il libero mercato sta mostrando tutti i suoi enormi limiti e le sue tendenze speculative, è ora di fermarlo.

Non a caso solo i Governi di stampo social-democratico stanno riuscendo a tamponare il problema:

 

L'esperienza di Spagna e Portogallo

Spagna e Portogallo hanno già deciso di seguire la strada del decoupling e quindi di sganciare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas. In accordo con la Commissione europea, Madrid e Lisbona hanno imposto un tetto al prezzo del primo, riducendolo rispetto al suo costo effettivo (la differenza la mette lo Stato). Una misura che si riflette sui consumatori nella possibiltà di pagare l'elettricità tre volte meno rispetto a quanto avviene negli altri Paesi. 

Grazie, interessantissimo :clapclap:

Come spesso accade, condivido le tue osservazioni.

Non so se hai notato, ma in campagna elettorale, sia il Terzo Polo che la Destra stanno parlando di nucleare :bud_ohno:

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1 hour ago, Lacatus said:

Grazie, interessantissimo :clapclap:

Come spesso accade, condivido le tue osservazioni.

Non so se hai notato, ma in campagna elettorale, sia il Terzo Polo che la Destra stanno parlando di nucleare :bud_ohno:

Sì ed è grave, non il fatto che ne parlino ma il fatto che ne parlino senza capirci assolutamente una fava e chiaramente spinti da Confindustria e da chissà quale società di capitali che ha interesse a metterci le mani.

Per me il nucleare non va contemplato per il semplice fatto che si sono fatti ben due referendum quindi fine della storia. Non sarei tuttavia totalmente chiuso pregiudizialmente all'idea ma mi piacerebbe sapere dai promotori un paio di cose:

- 1 - Come pensano di gestire le scorie

- 2- Come pensano di gestirlo a lungo termine visto che la vita media di una centrale non supera i 40 anni e dato che poi il sito non può essere abbandonato ma va costantemente gestito anche quando non produce più comportando un costo a lungo termine enorme, almeno così sono gestite le centrali italiane spente. L'alternativa è lo smantellamento con bonifica del sito che però ha costi enormi e sicuramente va interamente a carico dello Stato.

- 3 - Dato che la quarta generazione (che poi è sempre di fissione e produce comunque scorie anche se di meno), pare utopistica per altri 20 anni almeno, cosa facciamo costruiamo centrali di vecchia generazione ora per poi sostituirle (forse) tra 20 anni?

- 4 - Dato che il tempo medio di costruzione si attesta intorno ai 15-20 anni cosa facciamo nel frattempo?

- 5- Come mai in Francia il costo dell'energia a MGW/H è più alto che in Italia? Dove starebbe la convenienza economica nella costruzione di questa tecnologia e dopo quanto tempo l'investimento inizia a produrre effettivi benefici? 

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Invito inoltre a riflettere sui contenuti di questo articolo, che riporta un parere dell'ARPAT Toscana, su quanto l'auto elettrica sia una mera operazione di marketing che non ha nulla a che fare con la tutela ambientale.

 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/08/31/mobilita-elettrica-larpat-e-scettica-non-implica-sostanziali-miglioramenti-ambientali/6786097/?utm_content=fattoquotidiano&utm_medium=social&utm_campaign=Echobox2021&utm_source=Facebook&fbclid=IwAR0KHOf4NP3hjPO1fdz85ut3uRkn8k0wNPpwnAUtQtsrAvb5wmFs9fEnnZE#Echobox=1661933193

 

Vi basti sapere che gli insulsi burocrati di Bruxelles nell'omologazione delle auto "carbon free" non considerano in ciclo di vita del prodotto ma solo l'emissione dal tubo di scarico. In pratica una gigantesca presa per i fondelli.

Viva la Vespa a 2 Tempi a miscela.

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3 minutes ago, echoes said:

Invito inoltre a riflettere sui contenuti di questo articolo, che riporta un parere dell'ARPAT Toscana, su quanto l'auto elettrica sia una mera operazione di marketing che non ha nulla a che fare con la tutela ambientale.

 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/08/31/mobilita-elettrica-larpat-e-scettica-non-implica-sostanziali-miglioramenti-ambientali/6786097/?utm_content=fattoquotidiano&utm_medium=social&utm_campaign=Echobox2021&utm_source=Facebook&fbclid=IwAR0KHOf4NP3hjPO1fdz85ut3uRkn8k0wNPpwnAUtQtsrAvb5wmFs9fEnnZE#Echobox=1661933193

 

Vi basti sapere che gli insulsi burocrati di Bruxelles nell'omologazione delle auto "carbon free" non considerano in ciclo di vita del prodotto ma solo l'emissione dal tubo di scarico. In pratica una gigantesca presa per i fondelli.

Viva la Vespa a 2 Tempi a miscela.

 

Questa storia la sapevo. 

Seguendo la campagna elettorale non so veramente chi sta dicendo più cazzate tra il centro-destra col nucleare e Conte con le rinnovabili :bud_ohno:

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38 minutes ago, echoes said:

Vi basti sapere che gli insulsi burocrati di Bruxelles nell'omologazione delle auto "carbon free" non considerano in ciclo di vita del prodotto ma solo l'emissione dal tubo di scarico. In pratica una gigantesca presa per i fondelli.

Davvero non tengono conto della durata delle batterie?

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40 minutes ago, The_Tourist said:

Davvero non tengono conto della durata delle batterie?

Sembra che non considerino proprio il Life Cycle Assessment (che comunque valuta solo la CO2 prodotta che è solo una piccola parte dell'impatto ambientale complessivo) quindi non vengono tenute in conto né le emissioni e gli impatti ambientali per l'estrazione della materia prima (es.Litio) della sua lavorazione, trasporto, trasformazione né quelli derivanti dal successivo smaltimento di batterie e componentistica né quella derivante dalla fonti di alimentazione. Chiaro che se produco energia elettrica con il gas o peggio con il carbone l'auto elettrica è altrettanto inquinante anzi forse lo è anche di più se consideriamo che per sfruttare un giacimento di litio o di cobalto si crea una devastazione allucinante.

Insomma una enorme supercazzola puramente orientata allo sviluppo industriale e affatto orientata alla sostenibilità ambientale. 

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1 hour ago, Lacatus said:

 

Questa storia la sapevo. 

Seguendo la campagna elettorale non so veramente chi sta dicendo più cazzate tra il centro-destra col nucleare e Conte con le rinnovabili :bud_ohno:

Le rinnovabili vanno benissimo ma a patto di farle con criterio e non a cazzo. Ad esempio obbligando i complessi industriali, che sono i più energivori, a coprire le coperture di pannelli per alimentare la produzione, investendo sull'eolico off-shore chiaramente in zone già compromesse come ad esempio i grandi porti (lo stanno facendo qui a Civitavecchia sembra), puntando forte sul Biogas che è una tecnologia eccezionale, sull'idrogeno (possibilmente verde), obbligando le nuove costruzioni a tendere all'abitazione passiva e incentivando seriamente (non con quella cagata del 110%) il miglioramento energetico del tessuto esistente.

Insomma se la rinnovabile diventa terreno di speculazione in mano ai privati stiamo freschi, è lo stato che deve gestirla in maniera strategica ed intelligente e non sputtanandosi il territorio naturale o coltivato con pannelli o peggio disboscando per le centrali a biomasse ma coprendo le superfici già impermeabilizzate e antropizzate (e ce ne sono in quantità industriale purtroppo).

Il biogas per esempio non viene proprio calcolato e invece è una tecnologia strepitosa che consentirebbe di trasformare gran parte dell'umido in energia elettrica tramite la digestione anaerobica, allo stesso modo vedo poco investimento sull'idrogeno che si produce per elettrolisi con acqua e corrente, si stocca in maniera relativamente semplice e può essere prodotto a impatto zero se si fornisce l'energia elettrica con le rinnovabili.

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3 hours ago, echoes said:

https://www.wired.it/article/ambiente-simbiosi-pianura-padana-agricoltura-modello/?fbclid=IwAR1s_JK6HkR4DC4Y0lyvj8MdxubzNvHWGeMqIWHihnHhZfmSL0nyyI2nFgs

 

Chi ha interesse dia una letta a questo progetto straordinario di "Rewilding" e agricoltura innovativa..

Molto, molto interessante.

Non c'è che dire: ad un certo punto ci siamo fermati e abbiamo creduto che fosse finito tutto con gli anni del boom: abbiamo smesso di fare ricerca e di evolverci (nel settore dell'agricoltura, come in tutti gli altri settori) e il risultato è la crisi perpetua.

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5 minutes ago, Lacatus said:

Molto, molto interessante.

Non c'è che dire: ad un certo punto ci siamo fermati e abbiamo creduto che fosse finito tutto con gli anni del boom: abbiamo smesso di fare ricerca e di evolverci (nel settore dell'agricoltura, come in tutti gli altri settori) e il risultato è la crisi perpetua.

Ti correggo: abbiamo continuato ad "evolverci" senza una direzione cosa che ancora oggi facciamo. 

Chi siamo? Dove vogliamo andare?

Queste domande non guidano più né la società né tanto meno la ricerca tecnologica che è esclusivamente in mano alle aziende che come scopo hanno solo il profitto. Nella società liquida il mondo è una sostanza marrone stagnante che, differentemente da un fiume a scorrimento libero, non sa chi è né dove sta andando ma si limita ad esistere e ad accrescersi senza saperne i motivi e senza pensare alle conseguenze. 

 

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