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David Bowie


.Berna.

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Ma io non capisco perché un artista debba essere obbligato a rendere pubblici i suoi omaggi verso Bowie, in pratica tutti coloro che sono nati dopo gli anni Cinquanta/Sessanta dovrebbero omaggiarlo, ma non è detto che lo facciano in pubblico e non è detto che lo facciano via twitter o che so io.

Molti magari lo fanno in privato, ascoltando la sua musica nello stereo come noi gente comune.

Infatti è una polemica ridicola, ma d'altronde questa è la società dei social network e dell'esibizione in pubblico di qualsiasi sentimento, evento o pensiero. Si polemizza per i post pubblicati e ora anche per quelli non pubblicati, come se l'unico modo per omaggiare un morto sia sbandierarlo ai quattro venti con una foto del cazzo o un post di tributo. Anche la morte è "social", dio che mondo patetico.

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Polemica sterile ed ingiustificabile: omaggiare non è un obbligo, ognuno fa quel che vuole e quello che sente. Se poi tali critiche arrivano da utenti che spernacchiano pubblicamente i propri contatti facebook se omaggiano Parigi, il tutto diviene ancora più incomprensibile. :laugh:

Dici a me? :laugh:

Omaggiare non è un obbligo, ma visto che viviamo in un "regime" di totale condivisione globale e che loro con internet ci campano e ci hanno campato fin dai tempi antichi, un semplice post a firma "staff" (manco dico vergato THOM YORKE e coi cuoricini, eh) con scritta una cazzata tipo "Bye, David" non sarebbe dispiaciuto.

Semplice buongusto: fare le cose turandosi il naso (se come dice Lacatus non correva buon sangue) è comunque sintomo di classe.

Poi per carità, magari domani se ne escono con un video scotch mist di Ashes to Ashes e mi zittisco, ma loro come tanti altri (mi pare che Coldplay, Bon Iver etc non abbiamo postato nulla) in questo caso, almeno per me, stanno cacando inutilmente alto.

Anche perché TUTTI debbono qualcosa a Bowie, il primo a saperlo è lo stesso Yorke.

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Dici a me? :laugh:

Omaggiare non è un obbligo, ma visto che viviamo in un "regime" di totale condivisione globale e che loro con internet ci campano e ci hanno campato fin dai tempi antichi, un semplice post a firma "staff" (manco dico vergato THOM YORKE e coi cuoricini, eh) con scritta una cazzata tipo "Bye, David" non sarebbe dispiaciuto.

Semplice buongusto: fare le cose turandosi il naso (se come dice Lacatus non correva buon sangue) è comunque sintomo di classe.

Poi per carità, magari domani se ne escono con un video scotch mist di Ashes to Ashes e mi zittisco, ma loro come tanti altri (mi pare che Coldplay, Bon Iver etc non abbiamo postato nulla) in questo caso, almeno per me, stanno cacando inutilmente alto.

Anche perché TUTTI debbono qualcosa a Bowie, il primo a saperlo è lo stesso Yorke.

Dicevo a te e Sexpirlas :gallop: . Continuo a non concordare: non è scritto da nessuna parte che si debba omaggiare per forza Bowie sui social e la devozione artistica c'entra nulla. Vale tanto per l'autore di Low quanto per le condivisioni virali di foto della Torre Eiffel e per gli avatar con il tricolore francese. Ognuno fa quel che crede e quello che sente, questa standardizzazione del cordoglio è qualcosa di insopportabile. Io continuo ad apprezzare di più il silenzio.

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Ma che c'entrano gli attentati di Parigi con la morte di un eroe musicale?

I mentecatti che hanno condiviso foto profilo col tricolore francese o della Torre Eiffel, magari senza mai essere stati in Francia, hanno voluto sentirsi partecipi di un qualcosa che manco conoscevano/hanno capito. Io in quei giorni mi sono incazzato perché ho visto tanto pressapochismo e una gran dose di patetismo.

Nel caso di Bowie è diverso: se io condivido una canzone o un pensiero, vuol dire che Bowie almeno un po' lo conosco. Tra i miei contatti c'è anche gente che ascolta solo Bruno Mars, molto probabilmente, e ti assicuro che quelli non hanno scritto proprio nulla, manco un "Ciao David grandeducabiancooo riiiip".

Poi per carità, è ovvio che nessuno ti obbliga ad essere social a tutti i costi, ma tu in quanto Echoes non sei un personaggio pubblico (almeno credo :laugh: ) e se noi omaggiamo (oppure no) Bowie al mondo poco importa.

Se invece sei una celebrità musicale e pascoli sullo stesso campo da gioco, almeno per me, fermo restando che concordo sul mondo affetto da bulimia social blablabla, due righe LE DEVI scrivere. Si deve partecipare a questa sorta di funerale globale 2.0 perché così si usa, così si fa: giusto, sbagliato, chiamalo marketing mortuario ma è così.

Perché altrimenti fai la figura del cacacazzo e i nostri, mi spiace dirlo, su questo terreno non sono secondi a nessuno. La verità è che loro lo fanno per distinguersi dalla massa, sono strasicuro di questo: tra tanti post sul riscaldamento globale e sul fracking, tra office chart che non si caga nessuno, un pensiero per quanto minimal su una delle figure più importanti della musica degli ultimi 50 anni le dovevi mettere.

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Nel caso di Bowie è diverso: se io condivido una canzone o un pensiero, vuol dire che Bowie almeno un po' lo conosco.

conta che mai prima della sua morte aveva avuto un album primo in classifica, conta quante condivisioni di video/articoli etc hai visto in questi giorni... pero' sarebbe bello fosse come dici tu :)

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Ma che c'entrano gli attentati di Parigi con la morte di un eroe musicale?

I mentecatti che hanno condiviso foto profilo col tricolore francese o della Torre Eiffel, magari senza mai essere stati in Francia, hanno voluto sentirsi partecipi di un qualcosa che manco conoscevano/hanno capito. Io in quei giorni mi sono incazzato perché ho visto tanto pressapochismo e una gran dose di patetismo.

Nel caso di Bowie è diverso: se io condivido una canzone o un pensiero, vuol dire che Bowie almeno un po' lo conosco. Tra i miei contatti c'è anche gente che ascolta solo Bruno Mars, molto probabilmente, e ti assicuro che quelli non hanno scritto proprio nulla, manco un "Ciao David grandeducabiancooo riiiip".

Poi per carità, è ovvio che nessuno ti obbliga ad essere social a tutti i costi, ma tu in quanto Echoes non sei un personaggio pubblico (almeno credo :laugh: ) e se noi omaggiamo (oppure no) Bowie al mondo poco importa.

Se invece sei una celebrità musicale e pascoli sullo stesso campo da gioco, almeno per me, fermo restando che concordo sul mondo affetto da bulimia social blablabla, due righe LE DEVI scrivere. Si deve partecipare a questa sorta di funerale globale 2.0 perché così si usa, così si fa: giusto, sbagliato, chiamalo marketing mortuario ma è così.

Perché altrimenti fai la figura del cacacazzo e i nostri, mi spiace dirlo, su questo terreno non sono secondi a nessuno. La verità è che loro lo fanno per distinguersi dalla massa, sono strasicuro di questo: tra tanti post sul riscaldamento globale e sul fracking, tra office chart che non si caga nessuno, un pensiero per quanto minimal su una delle figure più importanti della musica degli ultimi 50 anni le dovevi mettere.

Assolutamente no, discorso che non sta né in cielo né in terra. I motivi che li hanno spinti al silenzio non li conosco e non mi interessano, ognuno vive il cordoglio come crede che si parli di morti a Parigi, di Bowie, di foche artiche o di locuste neozelandesi. A prescindere da se ti chiami "echoes" e scrivi post su un forum oppure una celebrità. Il resto è gossip.

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ahaha! ma laca, mi spieghi perchè dicevi che non pensi che corresse buon sangue tra Yorke e Bowie?

Non so...ipotizzo...perché comunque mi sembra strano che non ci sia stato un tributo da parte di Thom nei confronti di un artista così influente come Bowie... Cioè "RIP Gil Scott-Heron" e "Bowie chittesencula". Suona strano, no?

"Ground control to major Thom..."

Detto questo...avrà le sue buone ragioni, come dice Echoes...

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Se non ricordo male mi sembra fosse presente una canzone di Bowie su una office chart di thom...

Al di là di questo non penso proprio che non abbiano espresso il proprio cordoglio perché non correva buoni rapporti tra i due; bensì.credo che sia semplicemente il loro modo di fare. Ognuno vive la morte in maniera differente con diverse reazioni...lo trovo comprensibilissimo; probabilmente una dichiarazione pubblica avrebbe fatto più piacere a noi fans che a loro...

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Premesso che due righe da parte loro non mi avrebbero sconvolto la giornata, ma mi pare una polemica abbastanza pretestuosa, non sapendo se, cosa e come omaggio abbiano voluto tributargli (perchè esiste anche una sfera privata di fare le cose) e anche se non abbiano voluto tributargli niente, direi che non me ne faccio un problema; in fondo, scusate, stiamo parlando di David Bowie, importante è tutto quello che si vuole (chi lo nega?) ma ognuno avrà il diritto di pensarla come meglio crede, mica è un santo (e anche se lo fosse non ci sarebbero problemi a non omaggiarlo).

Io vado controcorrente e penso che faccia molto più "tendenza" vomitare robe a caso su facebook per raccattare like, anche da parte di gente che, con ogni probabilità, manco l'aveva mia conosciuto/capito/ascoltato/visto.

ps. Concedetemi la fastidiosissima nota da radical chiccettismo: In questi giorni è morto pure Pierre Boulez. Ma non ho visto bacheche al riguardo piene di commenti, ne grandi notizie nei giornali. E' stiamo parlando di una figura musicale abbastanza importante, per quanto, ovviamente, non celebre se non per gli appassionati, Quindi se non mi scandalizzo per questo non vedo perché scandalizzarmi per altro.

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Ma che paragoni fai? Un direttore d'orchestra che rappresenta un élite culturale vs. un creatore di canzoni che ha fatto parte della vita di tutti, più o meno? Ouh, statu ben?

Dai retta a Wanderer che mette King of Limbs davanti a Kid A e Ok Computer e ascolta la fusion? :destroypc::laugh:

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Condivido in parte il discorso di TomThom. Non dico che erano obbligati ma penso che in questi giorni è stato piacevole leggere tanti messaggi dal mondo musicale.

E un qualcosa dei nostri sarebbe stato bello. Magari non un semplice Rip o cose smielate come molte scritte tanto per...

Ad esempio mi è piaciuto il messaggio di Eno della mail o l'aneddoto di Verdone per dire...

E magari se non volevano usare twitter o altri social, almeno il DAS che non se lo caga nessuno. :-D

Poi se all'uscita dell'album o in live rendono omaggio in qualche modo...giù il cappello!

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Io son quattro giorni che non ascolto altro. Non so chi l'abbia scritto, ma penso anch'io che dopo i Beatles ci sia David Bowie. Praticamente dal 1968 al 1978 ha sparata una serie di album che, presi singolarmente, farebbero entrare anche Tricarico nella Hall of Fame del Rock. "Ziggy Stardust" resta il mio preferito, ma "Low" e "Heroes" sono una roba che nel 1977 non si può nemmeno spiegare.

Nel 1987 questo, davanti al Reichstag ancora mezzo distrutto a Berlino Ovest salutava quelli al di là del muro che dalla DDR si stavano prendendo le manganellate e gli idranti della polizia per ascoltarlo contare:

"I, I can remember
Standing, by the wall
And the guns, shot above our heads
And we kissed, as though nothing could fall
And the shame, was on the other side
Oh we can beat them, forever and ever
Then we could be heroes, just for one day"


Poi mi ha praticamente lanciato Trent Reznor, gli Arcade Fire... È il 1980 di nuovo, quando se n'è andato John Lennon.

E un finale come il suo, con "Blackstar" e tutto quello che c'è attorno: ha fatto della sua vita e della sua morte un'opera d'arte.

Più grande della vita.

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Il 14 gennaio 1977, un disco come Low era musica per marziani. Come Kid A il 2 ottobre 2000.

Non sono mai stato un accanito entusiasta della musica di Bowie mentre considero Kid A uno dei miei "dischi dell'isola deserta". Non credo però che la temerarietà di Bowie appartenga in equal modo ai Radiohead.

Low è uscito 23 anni prima di Kid A e se i Radiohead pubblicassero domani un disco come Low - metà fatta di fluorescente funk marziano e l'altra metà di sole strumentali che avanzano nelle tenebre come maree glaciali - penso che assisteremmo allo suicidio di massa della loro fanbase.

PS: io sarei contentissimo (non per lo suicidio ma per la musica!)

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