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Le nostre poesie


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...Io voglio che Tom posti uno dei suoi raccontini... (Ecco, ora mi odia... :D )

Ce l'hai con me??? :ph34r::D

Eh, un pochetto sì... :lol:

Dai... :rolleyes:

Ma questo è il topic delle poesie....... :P

Poi se postassi qualcosa di troppo bello mi accuserebbero di essere un'esibizionista...Ti fai carico tu della responsabilità? :rolleyes:

Faccio 50 e 50 con Pan... :P

Non fare il timido, su...

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Questo l'ho scritto un mesetto fa in mezzora, senza pretese e senza particolare ispirazione...(per la serie: quanto mi paro il culo... :D )

Abbiate pietà è tutta colpa di Canente... :bye::P

Io Non Ti Dimenticherò

Dormi e sogna, che la luce non scende mai, quando si è amati.

E allora rimase steso a letto, assorto nel buio, distante nell’atto.

Le particelle di oscurità si aggrappavano alla sua barba ispida, di due giorni, le fessure dei balconi occhieggiavano sistematicamente al giardino sotto casa, civettuole. Ad ogni rintocco del rumorosissimo pendolo indiano, acquistato al mercatino del paese per pochi spicci e appeso con un chiodino minuscolo al muro, i vicini di casa temevano costantemente che ad una sua rumorosa e sonora caduta si sarebbe fermato il tempo. Un big-bang al contrario.

Con le dita si divertì a cercare nelle crepe eteree della sua stanza tenebrosa un segno di vita, magari una fata dell’aria, magica e con ali fluorescenti. Oppure un polipo bianco volante, illuminato al suo interno da una lampada a petrolio appartenuta al capitano Nemo.

Ma nulla di tutto quello, nessuna delle sue fantasie prese sostanza.

Svogliatamente, cupamente, accese l’abat-jour e una fioca luce si diffuse intorno, iniziando dalle mure bianche, che restituite al leggero chiarore dopo una notte di tetro terrore, parvero riprendere vita d’improvviso.

Schiuse il suo viso dalle sue mani, con lentezza, e socchiudendo gli occhi ancora pregni di sogno, sollevando lo sguardo notò che in un angolo, appena dietro la scrivania, se ne stava in piedi un uomo dall’aspetto triste che lo fissava.

Aveva lunghi capelli bianchi, abiti eleganti ed un’aria pittoresca. Pareva un vecchio principe dei tempi andati. Teneva in mano una fotografia e lacrime sottili scendevano sulle sue guance avvizzite.

Si avvicinò a quell’anziano signore con circospezione e lieve timore, e posandogli una mano sulla spalle, gli chiese: “ Perché piangi, vecchio? Posso aiutarti? Come sei capitato in questa stanza? Ho temuto tu fossi un fantasma e mi hai un po’ spaventato... ”.

“ Effettivamente lo sono ”, gli rispose quello, “...E sono sceso su questa terra, in questa stanza che non conosco, con questa fotografia che ho trovato sul tuo comodino, per ricordare in qualche modo mia figlia. L’ho perduta tra i sentieri del cielo, sai... La ragazza che vedo in questi tratti somiglia molto a lei...Mi piacerebbe poterla rivedere...Sono venuto quaggiù per questo, non mi negare un attimo di pace.... ”.

Egli guardò con grande pena il canuto spirito, ed accarezzandogli malinconicamente la testa disse: “ Questa ragazza è mia figlia...Anche io l’ho smarrita, ha preso la rotta crudele verso la quale siamo tutti indirizzati, prima del giusto tempo...Forse potrei chiederti io di lei...L’hai mai notata, seduta a cavalcioni di qualche nuvola? L’hai mai vista giocare con un mazzo di stelle? Mi manca...E la vorrei qui con me. ”.

“ No, non l’ho vista mai...Mi sarei accorto di lei...”, sussurrò lui con occhi gonfi di pianto... “ Ma ora che so, ora che mi hai detto la verità, lassù getterò uno sguardo più attento a coloro che mi stanno attorno e le porterò il mio saluto, se mai dovessi incontrarla, e le porgerò il tuo pensiero, che so non l’abbandona mai. ”.

Il pendolo rintoccò sette volte, la luce dell’abat-jour si spense, le mani del buio tornarono voracemente a pregare il silenzio per coloro che c’erano, per quelli che andavano a far brillare una scintilla in più, tra le pieghe del cielo.

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Tom sei davvero bravo, e non lo dico per dire. Ti vorrei dare un consiglio: credo tu metta un aggettivo di troppo in certi periodi, un colpo di lima ed è perfetto!

Questa frase è dolcissima... "L’hai mai notata, seduta a cavalcioni di qualche nuvola? L’hai mai vista giocare con un mazzo di stelle? Mi manca..."

Vi mando una cosa che ho scritto 2-3 anni fa dopo aver letto "Illuminations" di Rimbaud... E' una specie di spiegazione a me stesso di quel che avevo letto e dell'impressione che mi ha fatto...:rolleyes:

"Scrivere per accompagnarsi

animo e polso

nella solitudine (meditativa)

che punzecchia la morte

saltellandole attorno.

Clang di parole (rimescolio)

centrifuga di realtà

immaginate, ma per davvero.

Con chi dividere

questo mio nulla,

prezioso nulla?

Un altro io, meno sanguigno

come le nuvole e...

le parole, certo, le parole

che s'inerpicano

sbriciolando gli appigli

in un astrattismo accecante

di punteggiature perdute!

E tramonti rosa...

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Tom sei davvero bravo, e non lo dico per dire. Ti vorrei dare un consiglio: credo tu metta un aggettivo di troppo in certi periodi, un colpo di lima ed è perfetto!

Questa frase è dolcissima... "L’hai mai notata, seduta a cavalcioni di qualche nuvola? L’hai mai vista giocare con un mazzo di stelle? Mi manca..."

Vi mando una cosa che ho scritto 2-3 anni fa dopo aver letto "Illuminations" di Rimbaud... E' una specie di spiegazione a me stesso di quel che avevo letto e dell'impressione che mi ha fatto...:rolleyes:

"Scrivere per accompagnarsi

animo e polso

nella solitudine (meditativa)

che punzecchia la morte

saltellandole attorno.

Clang di parole (rimescolio)

centrifuga di realtà

immaginate, ma per davvero.

Con chi dividere

questo mio nulla,

prezioso nulla?

Un altro io, meno sanguigno

come le nuvole e...

le parole, certo, le parole

che s'inerpicano

sbriciolando gli appigli

in un astrattismo accecante

di punteggiature perdute!

E tramonti rosa...

Grazie Voyant...Pure tu sei molto molto in gamba... :ok:

Quando scriviamo qualcosa a 4 mani? ;)

Sì in effetti ci ho messo qualche aggetivozzo di troppo...Ma non sono ancora pronto per postare qui le mie poesie...Come dici tu, se passa Holden mi sodomizza in pubblico, già che ho avuto il fegato di postare i due raccontini solo perché mi ha convinto Canente... :unsure::D

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si ma Arthur no eh :bye:

cit:"sono cosi' deleritto che offro a qualsiasi immagine divina slanci verso la perfezione".

nocit:"ho ammirato le vergini terre oniriche esaurendo la struggente durezza del pianto".

"Scrivevo silenzi. Fissavo vertigini."

E' LA poesia al suo massimo splendore. Non c'è ancora stato niente di meglio...

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si ma Arthur no eh :bye:

cit:"sono cosi' deleritto che offro a qualsiasi immagine divina slanci verso la perfezione".

nocit:"ho ammirato le vergini terre oniriche esaurendo la struggente durezza del pianto".

"Scrivevo silenzi. Fissavo vertigini."

E' LA poesia al suo massimo splendore. Non c'è ancora stato niente di meglio...

si hai ragione "la visione si è incontrata in ognia aria" :wub:

lui è...

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che bello! non avevo visto che il mio threaddino era stato riportato su!

Cospetto e riverenza

di fronte a te

o in tua presenza.

(il tuo lacché

compresso nell'agitazione

prosciugato da ogni perché:

cancellando l'opinione

il mio sguardo dai tuoi occhi a me)

Rispetto e convenienza

mentre cerco dentro te

i miei futuri con veemenza,

le strade di chi non pensa,

le manie di permanenza,

la mia testa alla tua lenza

tutti sciolte in un caffé

scrivo niente e porto tre.

cazzatina scritta ripensando ai brividi freddi del pre-maturità. avevo una paura fottuta, e ero giunto letteralmente a odiare corpo docenti / società / mondo.

chi riesce a leggere tra le righe può facilmente capire che questa è una delle cose più violente che io abbia mai scritto nei confronti di qualcuno.

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Vi faccio regalo di una stronzata che scrissi di getto l'anno scorso. Il sonetto cavalcantiano ve lo risparmio perchè è più parodico che altro.

Come una sigaretta al primo tiro

Luce affievolente,

illuminazione fioca,

notizie,

umore alterato,

gionata indifferente,

luce spenta,

lumi siderei,

un dialogo,

vari dialoghi,

una lei,

mi inganno,

stacco,

si allontana il globo,

amore in discussione,

amori indiscutibili,

una sigaretta,

il suo odore,

il suo ardere,

il suo rumore,

dolore,

silenzio,

io e me stesso,

confronto impari,

pensieri,

confusione,

fine,

mozzicone in terra,

a malapena arde,

fumo che si alza,

animo che viaggia,

stelle che attendono,

vita...

morte...

un poeta,

un uomo,

sofferenza,

frastuono,

ispirazione,

poesia,

una sera.

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sì, è proprio interessante questo topic ^_^

io una volta scrivevo, non l'ho mai fatto con troppa serietà ma diciamo che ci spendevo del tempo..però non ho mai scritto delle vere e proprie poesie, mi sono sempre dilettata nella prosa, anche se la definirei una prosa poetica..

ho preso una cosuccia che risale al gennaio 2006..l'ispirazione mi era venuta da quei siti di musica dove puoi ascoltare solo 30 secondi di ogni brano..

"trenta secondi..trenta secondi bastano per trascorrere un'eternità..

è facile, basta non tenersi troppo forte alle immagini, basta lasciar cadere qualcosa di pesante per alleggerire il carico e poter andare più sciolti, più in alto..bisogna lasciar cadere qualcosa, anche se è importante..non è detto che non si potrà recuperare dopo..non è detto che l'impatto le procurerà dei danni irreparabili..in ogni caso bisogna liberarsene per quei trenta secondi, perchè non vadano sprecati..perchè ogni secondo duri molto più a lungo..

e magari prenderla con allegria, sentire il tonfo che fa quando arriva a terra..puff..una nuvoletta di polvere, come nei cartoni animati..e un'improvvisa contrazione dei muscoli della faccia, ops..è un sorriso..

trenta secondi di vuoto, trenta secondi di quasi niente..quel quasi niente potrebbe valere molto di più del niente di una vita.."

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mi hai fatto venir in mente i verdena :wub:

non so cosa sia però si dovrebbe tradurre perchè il ritornello,mi rendo conto,è insopportabile :D

è una storia al contrario(credo :rolleyes: ):futuro,presente e passato.

INGENUA PROMESSA

Potrai rinvigorire i miei sogni smarriti

Quando le gioie alcoliche dissiperanno il tuo sangue

Ma qui piovono lacrime gelose di un ragazzo poco arrendevole

Toni lenti in mani stanche di troppo amore

E la tua musica si presterà alle orecchie di un cieco

Laggiu’in fondo alla via del mondo

Dove troppo cara è la fama troppo breve la fame

Puoi omettere i miei giorni sorridenti

Quando l’orchestra dei ricordi sta in silenzio

Ma li c’è un cielo predestinato alla luce

Labbra baciate nel sole eterno

E la tua musica si presterà alle orecchie di un cieco

Laggiu’in fondo alla via del mondo

Dove troppo cara è la fama troppo breve la fame

Potevi ferire la smania avida del mio cuore

Quando gli occhi erano distratti e fissi

Ma dove hai cercato non c’è passato

Ti proteggo,è tutto quello che so fare

E la tua musica si presterà alle orecchie di un cieco

Laggiu’in fondo alla via del mondo

Dove troppo cara è la fama troppo breve la fame

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