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Verdena


kid_max

  

79 members have voted

  1. 1. Semplicemente:

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non siete più delle capre, ma delle PE CO RE.

una canzone dev'essere bella per la MUSICA. il testo, che è sì uno strumento comunicativo integrante (integrante appunto), ha un peso secondario. non dico scarso, come peso, ma secondario. nel senso: se la musica è bella fanculissimo al testo, ma proprio chi se ne strafrega! e NON viceversa, di solito.

QUINDI (per i sardi qui presenti): musica (90%) + testo (9%) + luna storta/dritta (1%) = pezzo perfetto.

io ad easempio i testi delle canzoni dei RH proprio non li conosco, cioè non me ne frega; certo comunque che se avessero testi come le canzoni di lady gaga probabilmente desidererei la loro morte... mah chissà! è comunque un ipotesi estrema e irreale

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sì sì sì e ancora sì.. mi piacciono un casino, dal vivo spaccano, a pelle mi son simpatici, lui è un figo, i testi mi piacciono anche loro perchè sono ermetici, me li rielaboro.. mi servono per viaggiare, per interpretarli con le miei emozioni, appoggio tutta la vita

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mah..io penso che se i testi dei Radiohead fossero tipo OVUNQUE, ME, FRETTA, TE, LEI, NIENTE eccetera non li ascolterei

Per favore, puoi far smettere il rumore? Sto cercando di riposarmi

da/per tutte le non nate voci da gallina nella mia testa

Cos'è? Cos'è?

Quando sarò re, tu sarai il primo al muro

con le tue opinioni che non avranno alcuna conseguenza

Cos'è? Cos'è?

Le ambizioni rendono il tuo aspetto carinamente orrendo

calciando un piccolo maiale squittente in stile Gucci

Non ti ricordi

non ti ricordi

perchè non ti ricordi il mio nome?

Il boia (?)

Il boia (?)

perchè non ti ricordi il mio nome?

Suppongo lui lo faccia

Piove

Piove

Forza, piove su di me

da una grande altezza, da una grande altezza, altezza

Questo è tutto

stai partendo

lo strepitiare della pelle del maiale

la polvere e gli urli

i yuppies che networkizzano

il panico, il vomito

il panico, il vomito

Dio ama i suoi figli

Dio ama i suoi figli

Yeah.

Mi hanno detto che sarà il testo del prossimo singolo dei Verdena. Credo si chiami Androide Paranoico.

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Per favore, puoi far smettere il rumore? Sto cercando di riposarmi

da/per tutte le non nate voci da gallina nella mia testa

Cos'è? Cos'è?

Quando sarò re, tu sarai il primo al muro

con le tue opinioni che non avranno alcuna conseguenza

Cos'è? Cos'è?

Le ambizioni rendono il tuo aspetto carinamente orrendo

calciando un piccolo maiale squittente in stile Gucci

Non ti ricordi

non ti ricordi

perchè non ti ricordi il mio nome?

Il boia (?)

Il boia (?)

perchè non ti ricordi il mio nome?

Suppongo lui lo faccia

Piove

Piove

Forza, piove su di me

da una grande altezza, da una grande altezza, altezza

Questo è tutto

stai partendo

lo strepitiare della pelle del maiale

la polvere e gli urli

i yuppies che networkizzano

il panico, il vomito

il panico, il vomito

Dio ama i suoi figli

Dio ama i suoi figli

Yeah.

Mi hanno detto che sarà il testo del prossimo singolo dei Verdena. Credo si chiami Androide Paranoico.

minchia touché :o

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minchia touché :o

infati Paranoid Android non la ritengo fra le produzioni eccelse proprio perchè il testo è una minchiata

e dato che ci sono rispondo a Sallu: Karma Police è allo stesso livello di Nel Mio Letto...però Thom & soci hanno almeno ammesso che K.P. l'hanno scritta 'per scherzo', Ferrari invece in quel momento si sognava di essere John Winston Lennon Plastic Ono Band in persona....poveraccio...un bambino viziato da una madre fricchettona che non è mai cresciuto... quando scrive canzoni così mi fa pena, veramente, non scherzo. quella canzone mi piaceva 10 anni fa ma nel frattempo sono maturato.

Glamodrama non c'era bisogno di leggere le mezza verità di Ferrari per capire che era un omaggio ai Radiohead, credo però che Bergamo-Lazzaretto non c'entri niente: è molto facile ricostruire la vicenda, infatti il finale di Glamodrama è tratto dal finale della vecchia versione di Paranoid Android, quella del 1996

come potete sentire se mettete a confronto i 2 finali:

Glamodrama

Paranoid Android 1996

in questo caso non me la sento di biasimare i Verdena perchè hanno tratto ispirazione da qualcosa di oscuro che potremmo decifrare solo noi 'del settore'... infatti la suddetta canzone e l'album in cui è contenuta appartengono al periodo migliore della band bergamasca.

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continuo a ritenere il discorso del "mi ispiro a mio cugino che suona canzoni sul suo camper invece che a lady gaga che tutti conoscono" non regge per niente. E' un discorso un po' da fighettino-indie-piero-merola-onda-rock, mi dispiace lacatus! :arbitro:

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Glamodrama non c'era bisogno di leggere le mezza verità di Ferrari per capire che era un omaggio ai Radiohead, credo però che Bergamo-Lazzaretto non c'entri niente: è molto facile ricostruire la vicenda, infatti il finale di Glamodrama è tratto dal finale della vecchia versione di Paranoid Android, quella del 1996

come potete sentire se mettete a confronto i 2 finali:

Glamodrama

Paranoid Android 1996

giuro che non sento la similitudine tra i due pezzi! :ph34r:

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:o

ma che cazzo state dicendo? il testo di paranoid android è bellissimo... ma perfavore!!!

certo, leggerlo alla cavolo di cane così, senza musica, non ha senso...

appunto!

è la complessità di un pezzo che va valutata! eccheccazzo! se un artista fa le cose in un certo modo vuol dire che c'è un perché, cristus! poi uno può dire "mi piace/non mi piace", ma dentro al pezzo ci devi comunque "entrare", devi capirne l'intento per giudicarlo. se poi l'intento non riesce a raggiungerlo o non ti interessa è un altro conto, che discorsi...

nel caso: il testo di paranoid android è un lamento schizofrenico che va di pari passo con l'interpretazione sghemba di thom e la musica da manicomio (dove "da manicomio" va inteso come "da internare"), e non puoi scindere tutti questi elementi! li puoi analizzare singolarmente, ma acquistano il loro massimo significato insieme, per questo è un pezzo riuscito, perché l'intero è superiore alla somma delle parti.

guardando ai verdena: in una canzone come centrifuga le parole quanta importanza hanno rispetto alle cascate di suono che sbattono di qua e di là? poca. però contribuiscono nel loro piccolo nell'evocare sensazioni, nel sottolineare suoni. se a una canzone del genere togli il testo avrai una massa di bellissimi suoni, ma senza capo né coda.

sono sicuramente estetiche differenti, e possono non essere apprezzate. ma di sicuro hanno una dignità e una coerenza complessiva di fondo.

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appunto!

è la complessità di un pezzo che va valutata! eccheccazzo! se un artista fa le cose in un certo modo vuol dire che c'è un perché, cristus! poi uno può dire "mi piace/non mi piace", ma dentro al pezzo ci devi comunque "entrare", devi capirne l'intento per giudicarlo. se poi l'intento non riesce a raggiungerlo o non ti interessa è un altro conto, che discorsi...

nel caso: il testo di paranoid android è un lamento schizofrenico che va di pari passo con l'interpretazione sghemba di thom e la musica da manicomio (dove "da manicomio" va inteso come "da internare"), e non puoi scindere tutti questi elementi! li puoi analizzare singolarmente, ma acquistano il loro massimo significato insieme, per questo è un pezzo riuscito, perché l'intero è superiore alla somma delle parti.

guardando ai verdena: in una canzone come centrifuga le parole quanta importanza hanno rispetto alle cascate di suono che sbattono di qua e di là? poca. però contribuiscono nel loro piccolo nell'evocare sensazioni, nel sottolineare suoni. se a una canzone del genere togli il testo avrai una massa di bellissimi suoni, ma senza capo né coda.

sono sicuramente estetiche differenti, e possono non essere apprezzate. ma di sicuro hanno una dignità e una coerenza complessiva di fondo.

ecco, menomale. Quoto!

avevo il timore che mi convincessi fosse una cagata!

comunque voto Sì.(per i Verdena)

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Farà sorridere, ma credo che da questo topic siano uscite le più sincere dichiarazioni di estetica musicale del forum! :lol:

Quello che voleva dimostrare Pan è chiaro, ma il testo di Paranoid Android però non può essere esaminato senza la musica: in ogni momento della canzone c'è una corrispondenza tra il movimento della musica, le sue incrinature, le sue corse, le sue rida stridenti e il testo. Però, volendo generalizzare, basta pensare al modo in cui si evolvono le canzoni dei Radiohead per capire quale sia il filo conduttore della loro produzione:

-TIPOLOGIA A: Thom si sveglia dopo la sbornia o dopo la solita passeggiata nudo sotto la pioggia con una melodia in testa. Prende la chitarra o il laptop è crea lo scheletro della canzone.

-TIPOLOGIA B: Thom si sveglia nel pimo pomeriggio (dopo essersi fumato uno Yorkshire o aver cenato al ristorante nepalese) e, ricordando di quando a 12 anni la zia lo prendeva in giro butta giù alcune righe in cui descrive di come la vorrebbe vedere morire, o di come Blair abbia colpa di tutto.

A questo punto presenta il lavoro ai ragazzi. Ed si illude che finalmente si possa fare un po' di rock suonato, ma puntualmente verrà smentito. Colin suona le maracas in segno di giubilo. Jonny inizia a smanettare con il mellotron cercando di inserirci un orchestra di barattoli di fagioli. Phil ascolta con interesse e manda a stirare la camicia viola.

Tralasciando le stupidate, le canzoni vengono spesso tagliate nella parte lirica, perdono addirittura il senso originario (Nude su tutte): insomma, la musica pian piano informa tutto, e le parole si piegano alle esigenze sonore. Ecco perché spesso non si capisce molto di quel che dice Thom, ed ecco perché in Kid A/Amnesiac non ha nemmeno pubblicato i testi.

...

In effetti non è molto diverso da quel che fanno i Verdena! :P

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infati Paranoid Android non la ritengo fra le produzioni eccelse proprio perchè il testo è una minchiata

No no no no no, aspetta, questa me la segno.

Ma che dire, anche, di:

Sta arrivando il Dio Sole

sta arrivando il Dio Sole

tutti quanti sono felici

tutti quanti sono felici

Quando paramucho mi amore te felice el corazon

mundo paparazzi mi amore chica ferri para sol

o anche

Io sono lui come tu sei lui

come tu sei me

e noi siamo tutti insieme

guarda come corrono, come maiali da una pistola

guarda come volano

sto piangendo

Sono l'uomo delle uova

loro sono gli uomini delle uova

io sono il tricheco

goo goo goo joo

A proposito di me, tu, lei, noi.

E se mi vieni a dire che I Am the Walrus è una produzione minore, mi spiace, non ti credo. :lol:

:o

ma che cazzo state dicendo? il testo di paranoid android è bellissimo... ma perfavore!!!

certo, leggerlo alla cavolo di cane così, senza musica, non ha senso...

Gente, la voce è uno strumento. L'amico Tim Buckley non vi ha insegnato niente? Anche un mugugno (il "uiiiiii" di Let Down, dopo "you know, you know where you are", per dirne uno da peneduralità costante) ha un senso.

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No no no no no, aspetta, questa me la segno.

Ma che dire, anche, di:

Io sono lui come tu sei lui

come tu sei me

e noi siamo tutti insieme

guarda come corrono, come maiali da una pistola

guarda come volano

sto piangendo

Sono l'uomo delle uova

sono l'uomo delle uova

io sono il tricheco

goo goo goo joo

A proposito di me, tu, lei, noi.

Andrea e anche Von e anche altri:

I Am The Walrus fu scritta da un Lennon paranoco durante un estate in cui la sirena della polizia significava arresto per droga e lui di droga ne abusava in quel periodo. nella stessa estate furono arrestati gli Stones e nella stessa estate morì un certo Brian Epstein. il senso di paranoia di Lennon venne reso tramte delle immagini concatenate, riprendendo lo stile di Dylan che poi verrà ripreso anche da De Gregori (la già citata Informazioni Di Vincent) o De Andrè (Amico Fragile).

io quando parlo dei testi dei Verdena non dico che sono senza senso, dico che denota un pressapochismo dilettantesco nella loro stesura: è evitente che Ferrari dopo aver mugolato o urlacchiato parole in lingua inglese stende un testo che si basa su parole italiane fonologicamente simili a quelle inglesi. questo metodo è un metodo classico che si usa quando si è adolescenti e non si sa ancora se scrivere testi in inglese o in italiano. poi però coin la maturazione questa decisione di deve prendere. se vuoi scrivere in italiano ti ascolti i cantautori e ti fai un idea da lì. se vuoi scrivere in inglese impari davvero l'inglese.

io parlo per esperienza diretta, sul campo, di amici miei che sono quasi tutti musicisti e di me stesso in quanto musicista. non faccio teoria, dico solo che chi ha un pò di esperienza, chi si è sporcato le mani a scrivere testi o a comporre canzoni si accorge subito di quanto quelli di Ferrari sono penosi. nel senso che fa davvero pena non solo perchè lui stesso non sa cosa dire ma perchè ci riesce benissimo a farci capire che non ha nulla da dire, chiaro?

ovviamente mi riferisco primariamente a Solo Un Grande Sasso, perchè la discussione è nata da Sallu che sfidava chiunque a trovare un album italiano migliore di SUGS uscito dal 2000 ad oggi.

in Samurai e in Requiem c'è un minimo di maturazione, ma casuale, non metodica, perchè è evidente che il metodo è lo stesso: inglese maccheronico ---> italiano. è intollerabile che un autore così pressapochista (e tralasciamo il discorso musicale...) abbia ricevuto cotanta attenzione da parte della stampa specializzata. L'unica spiegazione che posso trovare risiede nelle origini benestanti e 'padane' del trio, perchè non smettero mai di sottolinearlo di band come i Verdena e meglio dei Verdena in Italia, in quel periodo ce n'erano tante.

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Si, ma il fatto che non abbia niente da dire da un punto di vista testuale non sminuisce, anzi, non intacca il campo musicale. Sono due campi diversi, due sport diversi, due nazioni diverse.

Cito:

Non so che dire, a me piace sentirli così, non mi piace raccontare storie o cose simili, non mi va di far capire qualche significato preciso, voglio che l'ascoltatore faccia attenzione alla melodia e alla musica, voglio che le parole diano colore al disco.

(da http://www.rockit.it/intervista/616/verdena-orzinuovi-bs)

Quando li ho visti a Palermo, a Settembre 2008, se non sbaglio, ci mancava poco che mi appiccicassero al muro da quanto pestavano duro, lui poi urlava come un ossesso. M'è decisamente piaciuto. Poi, che stesse urlando parole in libertà, fottesega.

Ti lancio la provocazione.

I futuristi.

Anzi, quel cane di Marinetti.

Scriveva parole a cazzo perchè non sapeva scrivere in italiano. Assodato, parlava il dialetto, il francese, ma l'italiano proprio no. Assecondò questa sua ignoranza, descrivendo gli eventi bellici come un bambino di 4 anni "bang, bum, spatatrac", una cagata PAZZESCA, come i Verdena che mugolano in inglese--->italiano perchè non sanno scrivere direttametne in italiano.

Eppure ti piacciono i futuristi, a te. O no?

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Si, ma il fatto che non abbia niente da dire da un punto di vista testuale non sminuisce, anzi, non intacca il campo musicale. Sono due campi diversi, due sport diversi, due nazioni diverse.

Cito:

(da http://www.rockit.it/intervista/616/verdena-orzinuovi-bs)

Quando li ho visti a Palermo, a Settembre 2008, se non sbaglio, ci mancava poco che mi appiccicassero al muro da quanto pestavano duro, lui poi urlava come un ossesso. M'è decisamente piaciuto. Poi, che stesse urlando parole in libertà, fottesega.

Ti lancio la provocazione.

I futuristi.

Anzi, quel cane di Marinetti.

Scriveva parole a cazzo perchè non sapeva scrivere in italiano. Assodato, parlava il dialetto, il francese, ma l'italiano proprio no. Assecondò questa sua ignoranza, descrivendo gli eventi bellici come un bambino di 4 anni "bang, bum, spatatrac", una cagata PAZZESCA, come i Verdena che mugolano in inglese--->italiano perchè non sanno scrivere direttametne in italiano.

Eppure ti piacciono i futuristi, a te. O no?

se questo ti sembra uno che non sa scrivere in italiano:

FILIPPO TOMMASO MARINETTI.

"ODE ALL'AUTOMOBILE DA CORSA"

Veemente dio d’una razza d’acciaio,

Automobile ebbra di spazio,

che scalpiti e fremi d’angoscia

rodendo il morso con striduli denti...

Formidabile mostro giapponese,

dagli occhi di fucina,

nutrito di fiamma

e d’olî minerali,

avido d’orizzonti, di prede siderali...

Io scateno il tuo cuore che tonfa diabolicamente,

scateno i tuoi giganteschi pneumatici,

per la danza che tu sai danzare

via per le bianche strade di tutto il mondo!...

Allento finalmente

le tue metalliche redini,

e tu con voluttà ti slanci

nell’Infinito liberatore!

All’abbaiare della tua grande voce

ecco il sol che tramonta inseguirti veloce

accelerando il suo sanguinolento

palpito, all’orizzonte...

Guarda, come galoppa, in fondo ai boschi, laggiù!...

Che importa, mio dèmone bello?

Io sono in tua balìa!... Prrendimi!... Prrrendimi!...

Sulla terra assordata, benché tutta vibri

d’echi loquaci;

sotto il cielo accecato, benché folto di stelle,

io vado esasperando la mia febbre

ed il mio desiderio,

scudisciandoli a gran colpi di spada.

E a quando a quando alzo il capo

per sentirmi sul collo

in soffice stretta le braccia

folli del vento, vellutate e freschissime...

Sono tue quelle braccia ammalianti e lontane

che mi attirano, e il vento

non è che il tuo alito d’abisso,

o Infinito senza fondo che con gioia m’assorbi!...

Ah! ah! vedo a un tratto mulini

neri, dinoccolati,

che sembran correr su l’ali

di tela vertebrata

come su gambe prolisse...

Ora le montagne già stanno per gettare

sulla mia fuga mantelli di sonnolenta frescura,

là, a quel sinistro svolto...

Montagne! Mammut in mostruosa mandra,

che pesanti trottate, inarcando

le vostre immense groppe,

eccovi superate, eccovi avvolte

dalla grigia matassa delle nebbie!...

E odo il vago echeggiante rumore

che sulle strade stampano

i favolosi stivali da sette leghe

dei vostri piedi colossali...

O montagne dai freschi mantelli turchini!…

O bei fiumi che respirate

beatamente al chiaro di luna!

O tenebrose pianure!... Io vi sorpasso a galoppo!...

Su questo mio mostro impazzito!...

Stelle! mie stelle! l’udite

il precipitar dei suoi passi?...

Udite voi la sua voce, cui la collera spacca...

la sua voce scoppiante, che abbaia, che abbaia...

e il tuonar de’ suoi ferrei polmoni

crrrrollanti a prrrrecipizio

interrrrrminabilmente?...

Accetto la sfida, o mie stelle!...

Più presto!... Ancora più presto!...

E senza posa, né riposo!...

Molla i freni! Non puoi?

Schiàntali, dunque,

che il polso del motore centuplichi i suoi slanci!

Urrà! Non più contatti con questa terra immonda!

Io me ne stacco alfine, ed agilmente volo

sull’inebbriante fiume degli astri

che si gonfia in piena nel gran letto celeste!

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Non esiste giudicare la musica pop e rock solo attraverso la "musica",perchè spesso da sola non conta niente,dato che sono 50 anni che si fan pressapoco le stesse cose.

Se vuoi emozioni solo dal punto di vista musicale,cambi genere ,ti senti la classica.

Ma tu vuoi mettere ad esempio "Io sto bene" ,che sensa quel testo era una canzone del cazzo come la fanno in mille?

Eppure non è che chissà che gran testo,non è poesia,è solo un messaggio,e il rock se sta vivendo una crisi è perchè si sta perdendo di vista questo lato.Purtroppo non c'è più la stessa impellenza comunicativa degli anni precedenti.

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Ti lancio la provocazione.

I futuristi.

Anzi, quel cane di Marinetti.

Scriveva parole a cazzo perchè non sapeva scrivere in italiano. Assodato, parlava il dialetto, il francese, ma l'italiano proprio no. Assecondò questa sua ignoranza...

:D

Pan, questa non è una provocazione ma una boiata :laugh:

Se tu dici "parlava il dialetto ma l'italiano proprio no" incappi già in un errore fondamentale. Marinetti è nato nel 1878 e morto nel 1944, non mi pare quindi un periodo dove poter delineare un italiano (orale) ben definito. tutti parlavano il dialetto e l'italiano era usato solo in poche circostanze. (peraltro l'italiano è sostanzialemente un dialetto che è riuscito a far carriera: il fiorentino).

perciò parlare di "parlava il dialetto ma l'italiano proprio no" non ha molto senso.

Se poi dici "non sapeva scrivere in italiano" beh, anche qui incappi in un errore piuttosto grave.

Marinetti era laureato in giurisprudenza, facoltà dove era obbligatorio avere una padronanza ottima della lingua italiana dal momento che non potevano essere scritti documenti in dialetto.

(non per nulla il primo - o uno dei primi - testo di italiano volgare è il Placito capuano del 960)

;)

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Non esiste giudicare la musica pop e rock solo attraverso la "musica",perchè spesso da sola non conta niente,dato che sono 50 anni che si fan pressapoco le stesse cose.

Se vuoi emozioni solo dal punto di vista musicale,cambi genere ,ti senti la classica.

Mamma mia che serie di minchiate a raffica!!!

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Mon chér Lacatùs, non posso che assecondare le tue opinioni per quanto riguarda i Berghèma, ehm, i Verdena. Volevo solo dire che nella maggioranza dei casi, o almeno, se escludiamo dall'analisi la musica cantautorale, la musica ha un peso ben maggiore rispetto alla componente testuale. La stessa "Paranoid Android" è tutt'altro che un non-sense. Era un'estremizzazione. Nell'estremo opposto, io non starei tanto ad esaltare il contenuto di, chessò, "The national anthem".

Se usiamo il mero criterio "letterale" anche Hegel sembra un pazzo profusore di locuzioni confuse o di tautologie inutili. "Tutto ciò che è razionale è reale, e tutto ciò che è reale è razionale."

In conclusione, non amiamo così tanto questo tipo di musica perché l'unione tra suoni e parole forma qualcosa che va oltre alle due singole dimensioni espressive? Gli estremi affascinano, ma le sfumature regnano.

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in primis, non tiriamo fuori la classica quando essa non ha senso di essere citata.

secondariamente: va tutto messo nella giusta proporzione, ed è per questo che un giurisprudente Marinetti dava voce a quel modo ai suoi tempi, ponendosi soprattutto in aperto contrasto con una tradizione poetica radicata da secoli e da relativamente poco (all'epoca) sovvertita.

Ma non si parla di poeti, qui: non siamo nell'antica Grecia, quando musica e poesia erano la stessa cosa, e non sostengo nemmeno che una canzone per essere bella deve avere un bel testo, anzi.

Le cose però devono essere bilanciate: e per me i testi dei Verdena arrivano ad un tale punto di fastidio fonetico da ammantare di bruttezza tutta la loro produzione.

E per favore, contestualizziamo: si sta parlando comunque di un gruppo adolescenziale e ululante al vento proveniente da una provincia di una nazione provinciale, non accostiamolo a Beatles o Radiohead, è un altro campionato.

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in primis, non tiriamo fuori la classica quando essa non ha senso di essere citata.

secondariamente: va tutto messo nella giusta proporzione, ed è per questo che un giurisprudente Marinetti dava voce a quel modo ai suoi tempi, ponendosi soprattutto in aperto contrasto con una tradizione poetica radicata da secoli e da relativamente poco (all'epoca) sovvertita.

Ma non si parla di poeti, qui: non siamo nell'antica Grecia, quando musica e poesia erano la stessa cosa, e non sostengo nemmeno che una canzone per essere bella deve avere un bel testo, anzi.

Le cose però devono essere bilanciate: e per me i testi dei Verdena arrivano ad un tale punto di fastidio fonetico da ammantare di bruttezza tutta la loro produzione.

E per favore, contestualizziamo: si sta parlando comunque di un gruppo adolescenziale e ululante al vento proveniente da una provincia di una nazione provinciale, non accostiamolo a Beatles o Radiohead, è un altro campionato.

concordo. discorso da espandere a robaccia come baustelle e company però, da che di quel campionato si sta parlando.

e a me infastidiscono molto di più i cantati cool da occhio fino dei baustelle per dire. gusti gusti e gusti. ma mentre per i baustelle non si sarebbe mai scatenata una guerra, ero curioso di vedere cosa accadeva coi verdena..

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comunque faccio notare, che almeno in quanto a importanza, importanza ne hanno eccome i verdena.

Sfido chiunque a fare un topic su uno degli altri gruppi italiani citati da Lacatus e a tirare fuori 7 pagine di discussione. Si possono odiare, però non sono insignificanti, al contrario del 90% della musica italiana di oggi.

e ribadisco che, tolti i massimo volume e i la quiete, i verdena, per me, sono il miglior gruppo italiano fruibile al momento.

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