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Radiohead di qua


garrel

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  • 4 weeks later...
On 2/27/2023 at 12:09 AM, modifiedbear said:

No, j'è proprio piaciuto :)
Spazio alla modernità.

Anche Ok Computer è moderno, anzi modernissimo.

Ma tu poi manco l'hai ascoltato per intero, dunque come fai a fare un paragone, su :P

Poi in questa Top 20 di Rate Your Music ci sono ben due album di Kendrick Lamar e questo giá fa ridere.

Intendiamoci, validissimo artista, ma a dispetto degli altri album in classifica lui soccombe per forza di cose.

 

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8 hours ago, molonovo said:

To Pimp A Butterfly è un capolavoro a livello di musiche, testi e produzione.

mah...per me è un lavoro abbastanza modesto

io la parola capolavoro, nel genere rap/ hip hop, la spenderei per dischi come Things Fall Apart dei The Roots o Beats, Rhymes & Life degli A tribe called quest o ATliens degli Outkast o Stakes is High  dei De La Soul

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14 hours ago, Gasba said:

Non ho mai capito bene cos'è rate your music ma sto dando un'occhiata ora. Stando alla top10, ci sono 3 album dei RH, 2 dei pink floyd e 2 di lamar. Come fate a prenderlo seriamente?? :lol:

seriamente per quello che è. Cioe' una raccolta di giudizi/recensioni degli utenti.

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  • 4 weeks later...
  • 2 weeks later...

Comunque preciso che a me di tutto quello che sono e che gravita intorno ai Radiohead da qualche anno, quello che mi  sta sui maroni non sono certo i Radiohead stessi, per i quali provo ancora uno smodato affetto, e non potrebbe essere altrimenti (e li ascolto molto, Jonny sopratutto). Certo, ho un interesse per il prossimo disco degli Smile che è ad oggi tendente allo zero, ma questo è un problema mio. 

No, a me sta sui maroni che da un lato c'è chi, in barba a tutto, continua a portare avanti questa concezione dell'universo musicale con i Radiohead come stella polare assoluta; cosa che, nei fatti, non è piu veritiera da circa 15 anni e che, se lo si sostiene è a mio parere segno di un flusso d'ascolti ormai un po' antiquato. Rimangono una grande band, ma che non incarna piu (naturalmente) alcuno zeitgeist; quindi il loro posizionarli su un piano di totale inarrivabilità, dopo un po' inizia a stancare (non sono la miglior band dell'universo di sempre, e manco di adesso...)

Dall'altro lato mi sta sui maroni questa aura di intoccabilità che hanno assunto agli occhi di ascoltatori e critica, per cui se greenwood schiaccia un pedale e fa una cosa NORMALISSIMA gli si dà del genio, cosi, a muzzo. Qualcuno mi dirà che se la sono guadagnata: si, ma non me ne frega niente, almeno la critica non dovrebbe tenere conto di alcuna rendita. Esce un loro disco e nell'80% dei casi è "Genio qui e genio li", anche magari quando la cosa potrebbe essere presa piu tranquillamente. Se non altro perche non sono gli unici ad aver fatto certe cose e manco sono gli unici a farlo. Un'idolatria che sinceramente dopo un po' (mi) stanca. Intediamoci, hanno sempre fatto dei dischi con senso artistico, ma questa non è una rarità, è il modo con cui approcciano la musica tantissime band; se poi altri loro concorrenti fanno diversamente, beh, sticazzi. E' certo un loro merito, ma questo non può far negare che anche il loro percorso abbia alti e bassi (grazie a dio, sennò che due palle) e che non sia un unicuum.

Infine, non sbagliano mai: se in passato tengono una linea etica che poi negli anni viene (anche naturalmente) cambiata o sconfessata, c'è comunque la giustifica pronta della critica o degli ascoltatori (casuali), grazie al paragone con chi fa la peggio merda. Grazie mille, ma quelli fanno la peggio merda: io non paragono un piatto di spaghetti italiano ad un piatto di spaghetti tedesco, perchè cosi è vincere facile. Insomma, per i Radiohead c'è spesso e volentieri il culo parato. E no, neanche qui vado per "riconoscenza", perche se è vero che i Radiohead NON DEVONO NIENTE A NESSUNO - SACROSANTO - è anche vero che non si può sempre girare la frittata a loro favore; prima perche imparagonabili, poi perche gli altri fan peggio (ad esempio a me pare chiaro che da qualche anno i Radiohead sono solo un marchio per tirare su soldi. Il che va bene, ma anni fa fare questa cosa sarebbe stato impensabile, da parte loro).

 

Fine delirio:lol::mozart:

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6 minutes ago, Wanderer said:

Comunque preciso che a me di tutto quello che sono e che gravita intorno ai Radiohead da qualche anno, quello che mi  sta sui maroni non sono certo i Radiohead stessi, per i quali provo ancora uno smodato affetto, e non potrebbe essere altrimenti (e li ascolto molto, Jonny sopratutto). Certo, ho un interesse per il prossimo disco degli Smile che è ad oggi tendente allo zero, ma questo è un problema mio. 

No, a me sta sui maroni che da un lato c'è chi, in barba a tutto, continua a portare avanti questa concezione dell'universo musicale con i Radiohead come stella polare assoluta; cosa che, nei fatti, non è piu veritiera da circa 15 anni e che, se lo si sostiene è a mio parere segno di un flusso d'ascolti ormai un po' antiquato. Rimangono una grande band, ma che non incarna piu (naturalmente) alcuno zeitgeist; quindi il loro posizionarli su un piano di totale inarrivabilità, dopo un po' inizia a stancare (non sono la miglior band dell'universo di sempre, e manco di adesso...)

Dall'altro lato mi sta sui maroni questa aura di intoccabilità che hanno assunto agli occhi di ascoltatori e critica, per cui se greenwood schiaccia un pedale e fa una cosa NORMALISSIMA gli si dà del genio, cosi, a muzzo. Qualcuno mi dirà che se la sono guadagnata: si, ma non me ne frega niente, almeno la critica non dovrebbe tenere conto di alcuna rendita. Esce un loro disco e nell'80% dei casi è "Genio qui e genio li", anche magari quando la cosa potrebbe essere presa piu tranquillamente. Se non altro perche non sono gli unici ad aver fatto certe cose e manco sono gli unici a farlo. Un'idolatria che sinceramente dopo un po' (mi) stanca. Intediamoci, hanno sempre fatto dei dischi con senso artistico, ma questa non è una rarità, è il modo con cui approcciano la musica tantissime band; se poi altri loro concorrenti fanno diversamente, beh, sticazzi. E' certo un loro merito, ma questo non può far negare che anche il loro percorso abbia alti e bassi (grazie a dio, sennò che due palle) e che non sia un unicuum.

Infine, non sbagliano mai: se in passato tengono una linea etica che poi negli anni viene (anche naturalmente) cambiata o sconfessata, c'è comunque la giustifica pronta della critica o degli ascoltatori (casuali), grazie al paragone con chi fa la peggio merda. Grazie mille, ma quelli fanno la peggio merda: io non paragono un piatto di spaghetti italiano ad un piatto di spaghetti tedesco, perchè cosi è vincere facile. Insomma, per i Radiohead c'è spesso e volentieri il culo parato. E no, neanche qui vado per "riconoscenza", perche se è vero che i Radiohead NON DEVONO NIENTE A NESSUNO - SACROSANTO - è anche vero che non si può sempre girare la frittata a loro favore; prima perche imparagonabili, poi perche gli altri fan peggio (ad esempio a me pare chiaro che da qualche anno i Radiohead sono solo un marchio per tirare su soldi. Il che va bene, ma anni fa fare questa cosa sarebbe stato impensabile, da parte loro).

 

Fine delirio:lol::mozart:


Da incorniciare.
1000% d'accordo con te su tutta la linea.

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Se la vedi così fai bene a pensarla così.

Per me ancora oggi restano proprio su un altro piano rispetto a tutti i “concorrenti”, non solo per quello che hanno fatto in passato ma anche, e soprattutto, per quello che stanno ancora facendo (Smile compresi).

Ci sono tante altre band che mi piacciono, ma nessuna che io rispetti tanto quanto loro. Pertanto mi sta bene l’occhio di favore della critica (che nn è loro esclusiva anzi spessissimo è riservato a molti altri meno “meritevoli”) e anche il fatto che non siano più i “ragazzini disturbati anti sistema” di 30 anni fa ma dei 50enni miliardari e pacificati, con tutti i pro e i contro della cosa. Gli riconosco in ogni caso una coerenza di fondo che secondo me è abbastanza rara e non è stata mai sconfessata (ne dall’olio né da un box celebrativo, ne’ da essersi dovuti “piegare” allo streaming). Non è questione di giustificare nessuno: è che in confronto a quanto hanno dato e ancora danno, le reputo davvero piccolezze, oltre a trovare un motivo e un razionale in ogni scelta.

Coerenza di fondo che secondo me gli Smile incarnano alla perfezione (quante rockstar miliardarie avrebbero rinunciato a un “marchio sicuro” per “ricominciare” e mettersi a suonare in venue da esordienti?).

Come in tutte le cose dipende da dove ci si vuole focalizzare (dove @Wanderer vede una macchina mangia-soldi io vedo ancora musicisti talentuosi e curiosi che hanno voglia di rischiare e di rimettersi in gioco anche senza averne più alcun bisogno appunto).


Sarà che sono loro coetanea e che sono cresciuta&invecchiata con loro ma per me è stata tutta un’evoluzione naturale, vivace e sorprendente in ogni suo episodio, finora. Non tutti gli episodi li ho apprezzati: ignoro le colonne sonore di jonny e mi interessano poco i progetti “etnici” e le cose soliste di Phil ed Ed, ma sono comunque contenta che ci siano, perché sono una delle cose che li ha resi particolari.

Da un eventuale futuro (del quale non sono affatto certa e che sarei serena anche se non ci dovesse essere) non mi aspetto più un Kid A e lascio serenamente che lo zeitgeist lo colgano i 20/30 enni, come è sempre stato e come è giusto che sia, ma finché potranno darmi un AMSP o un ALFAA ringrazierò sempre di aver potuto godere in tempo reale di una carriera così brillante, coerente e “speciale” e mi sento, con le dovute proporzioni, a torto o ragione poi lo dirà la storia, fortunata come chi ha potuto “vivere” i Beatles dell’epoca. 

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12 minutes ago, Wanderer said:

 

Dall'altro lato mi sta sui maroni questa aura di intoccabilità che hanno assunto agli occhi di ascoltatori e critica, per cui se greenwood schiaccia un pedale e fa una cosa NORMALISSIMA gli si dà del genio, cosi, a muzzo. 

 

Ah e aggiungo: la critica dovrebbe, in questo caso, anche capire/saper cogliere cosa sta succedendo nella musica che ascoltano; perchè sennò diventa genio anche chi suona mille strumenti, ma non chiediamo mai come li sta suonando o con che gusto. O diventa genio anche chi fa una bellissima colonna sonora, ma che, se conosci un minimo di classica, sai che è una (bellissima) scopiazzatura di compositori del 900 (Jonny te vojo bene uguale, ma è per capirsi).

Intendiamoci, Thom e Jonny sono davvero, davvero molto dotati e geniali e hanno mediamente ottimo gusto, però bisogna sempre mettere tutto in prospettiva e tenere le recie verte, secondo me. Non che ogni rutto è una genialata perchè si. 

 

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Aggiungo anche io che non ricordare che a fronte di un litro d’olio da 70 euro o di una teiera da 100 c’è anche una mole mostruosa di materiale reso disponibile online gratuitamente sulla library (tanto per fare un esempio) che avrebbero potuto “vendere” o che non riconoscere pur essendo una band che fa 80k spettatori abbiano deciso di suonare fino all’ultimo tour in posti da 3k (coi biglietti allo stesso prezzo) mi sembra una visione un po’ ingrata e parziale.

Così come non riconoscere una carriera forse non “unica” ma sicuramente non comune per durata, qualità ed ecletticita’ di ogni progetto (che gli è valsa certo, a volte il favore della critica, ma che non è certo una colpa quanto un pregio).

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