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Tribuna Politica


Scassato

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On 10/23/2019 at 10:11 PM, clak said:

In questo caso l' importante è che l'€uropa e i mercati finanziari siano contenti.

La politica interna è solo di facciata.

Siamo destinati o da una parte o dall' altra ad essere sempre subordinati. 

 

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10 minutes ago, Lacatus said:

Sì, penso anch'io che siamo lì sul baratro.

La Storia di insegna che tutti i sistemi hanno il loro apogeo e collassano fin dalla preistoria, sempre per gli stessi motivi: crisi climatiche, crisi sociali, epidemie, migrazioni, guerre. E oggidì queste ce le abbiamo tutte. Raramente, forse quasi mai, l'Uomo è riuscito tramite riforme a raddrizzare la situazione: quando si innesca il meccanismo del collasso, solitamente si compie.

Se vuoi ti racconto la storia di come mai in Sardegna attorno il 1170 a.C gli stessi sardi hanno smesso per sempre di costruire i nuraghi e, anzi, in diversi casi, li hanno parzialmente demoliti e/o trasformati in altro. E' la storia di una civiltà che è collassata e si è rimodellata.

E' così ed è per questo che il termine "progresso" mi ha sempre fatto ridere perché in realtà la storia umana ci dice chiaramente che esistono ciclicamente corsi e ricorsi e che l'essenza di specie è immutata da centinaia di migliaia di anni. Senza dubbio ci sono tutti gli ingredienti per il collasso così come c'è una strisciante consapevolezza di tale imminente patatrac che viene totalmente ignorata perché, in fondo, siamo una specie che ragiona per "piccole gioie quotidiane".

Sì la storia sarda mi interesserebbe molto.

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RIcordo anche che a suo tempo dissi che super Mario era stato messo a governare per fare solo gli interessi dell'Europa ( che non sono gli interessi degli Italiani).

Spero che collassi il sistema al più presto e che ci sia un nuovo inizio. Se dovesse succedere sarà una catastrofe ma " È meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente"

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3 minutes ago, clak said:

RIcordo anche che a suo tempo dissi che super Mario era stato messo a governare per fare solo gli interessi dell'Europa ( che non sono gli interessi degli Italiani).

Spero che collassi il sistema al più presto e che ci sia un nuovo inizio. Se dovesse succedere sarà una catastrofe ma " È meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente"

Per fare gli interessi dei grandi gruppi di capitali, specifichiamolo meglio. Di certo gli interessi degli europei non li sta facendo nessuno e men che meno l'UE come organizzazione politico-monetaria ed il PNRR ha costituito la pietra tombale sulle speranze che riponevo in questa organizzazione. 

Noi ci stiamo spegnendo lentamente come tutto questo sistema economico, fortunati quelli che si sono riempiti la panza nei '60-'80.

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1 hour ago, echoes said:

Sì la storia sarda mi interesserebbe molto.

In pillole.

Nell''Età del Bronzo, l'Europa (compresa l'Italia) viveva la migrazione dei popoli indoeuropei (in arrivo dell'attuale Ucraina), che gradualmente soppiantarono i pre-indoeuropei (che erano originari dell'Anatolia). 

La Sardegna non fu toccata da questa migrazione e quindi tra il 1800 e il 1600 a.C sviluppò una civiltà autoctona, detta civiltà nuragica (da "nuraghe" nome del tipo di costruzione ciclopica tipica di questa cultura). 

Era una civiltà a forte impatto ambientale, in quanto dedita al disboscamento per praticare agricoltura e allevamento, ma anche per alimentare le fornaci che servivano per forgiare i metalli, e per costruire le strutture atte all'edificazione dei nuraghi (edifici che potevano avere funzioni differenti: torri di avvistamento, depositi di derrate, luoghi di culto o dedicati alla vita politica, eccetera).

L'edificazione dei nuraghi (sempre più complessi e rifiniti) andò avanti fino al 1170 a.C circa, quando una combinazione di effetti portò al cosiddetto Collasso dell'Età del Bronzo, nel Mediterraneo orientale. Terremoti, maremoti, siccità, cambiamento climatico, innescarono degli effetti a catena, come interruzione delle rotte commerciali nel Mediterraneo, carestie, sommosse, sconvolgimenti politici e crollo di alcune civiltà come quella micenea e quella ittita.

https://it.wikipedia.org/wiki/Collasso_dell'Età_del_Bronzo

Anche la Sardegna subì l'eco di questi disastri:

  • vi fu prima di tutto un emigrazione di massa, e i sardi si unirono ad altri popoli migranti, dirigendosi verso l'Egitto (furono definiti dagli Egiziani "Popoli del Mare").
  • molti nuraghi crollarono per terremoti, mentre a causa dell'innalzamento del mare il Campidano e le zone costiere diventarono stagni in cui proliferava la malaria (alcuni parlano addirittura di uno tsunami, ma è meglio andare molto cauti)
  • i sardi rimasti in Sardegna si rifugiarono nelle zone interne e montuose, smisero di costruire i nuraghi o addirittura li demolivano per creare nuove strutture templari
  • i "pozzi sacri" o "templi a pozzo" diventano l'edificio più importante per la comunità, soppiantando il nuraghe: la prolungata siccità, da cui derivavano malattie e carestia, aveva trasformato l'acqua in qualcosa si sacro. Questi santuari erano costruiti con una tecnica non più ciclopica come i nuraghi, ma con pietre di dimensioni decisamente inferiori (quindi comportavano un minore uso di forza-lavoro e di utilizzo del suolo).
  • non si costruiscono più e non vengono più utilizzate le tombe dei giganti, delle sepolture-santuario tipiche della civiltà nuragica dell'età del Bronzo: questo secondo alcuni è un altro indice di cambiamento nella società e nella politica
  • la civiltà nuragica, così rimodellata, andò avanti ancora per qualche secolo, praticamente fino all'arrivo dei cristiani, conoscendo un lento declino, dapprima quando i punici fondarono le loro colonie nelle coste (già quasi completamente de-sardizzate dai Fenici che le avevano trasformate in empori); successivamente quando i romani vinsero le guerre puniche, conquistando di fatto le suddette colonie, e appunto quando arrivarono i primi cristiani, coi sardi sempre più asserragliati nelle barbagie, sempre più recalcitranti a qualsiasi tipo di contatto con l'esterno e quindi sempre più involuti (l'ultimo villaggio nuragico pare sia stato quello sul monte Tiscali, in epoca basso-medievale... erano praticamente regrediti all'età della pietra...)

 

Ecco, già da questa storia, due o tre coordinate utili a capire quello che sta succedendo oggi dovremmo avercele (come anche ce le abbiamo da una storia decisamente più celebre, quella della caduta dell'Impero Romano).

Come dicevi tu, non esiste il progresso, esistono cicli storici.

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18 minutes ago, Lacatus said:

In pillole.

Nell''Età del Bronzo, l'Europa (compresa l'Italia) viveva la migrazione dei popoli indoeuropei (in arrivo dell'attuale Ucraina), che gradualmente soppiantarono i pre-indoeuropei (che erano originari dell'Anatolia). 

La Sardegna non fu toccata da questa migrazione e quindi tra il 1800 e il 1600 a.C sviluppò una civiltà autoctona, detta civiltà nuragica (da "nuraghe" nome del tipo di costruzione ciclopica tipica di questa cultura). 

Era una civiltà a forte impatto ambientale, in quanto dedita al disboscamento per praticare agricoltura e allevamento, ma anche per alimentare le fornaci che servivano per forgiare i metalli, e per costruire le strutture atte all'edificazione dei nuraghi (edifici che potevano avere funzioni differenti: torri di avvistamento, depositi di derrate, luoghi di culto o dedicati alla vita politica, eccetera).

L'edificazione dei nuraghi (sempre più complessi e rifiniti) andò avanti fino al 1170 a.C circa, quando una combinazione di effetti portò al cosiddetto Collasso dell'Età del Bronzo, nel Mediterraneo orientale. Terremoti, maremoti, siccità, cambiamento climatico, innescarono degli effetti a catena, come interruzione delle rotte commerciali nel Mediterraneo, carestie, sommosse, sconvolgimenti politici e crollo di alcune civiltà come quella micenea e quella ittita.

https://it.wikipedia.org/wiki/Collasso_dell'Età_del_Bronzo

Anche la Sardegna subì l'eco di questi disastri:

  • vi fu prima di tutto un emigrazione di massa, e i sardi si unirono ad altri popoli migranti, dirigendosi verso l'Egitto (furono definiti dagli Egiziani "Popoli del Mare").
  • molti nuraghi crollarono per terremoti, mentre a causa dell'innalzamento del mare il Campidano e le zone costiere diventarono stagni in cui proliferava la malaria (alcuni parlano addirittura di uno tsunami, ma è meglio andare molto cauti)
  • i sardi rimasti in Sardegna si rifugiarono nelle zone interne e montuose, smisero di costruire i nuraghi o addirittura li demolivano per creare nuove strutture templari
  • i "pozzi sacri" o "templi a pozzo" diventano l'edificio più importante per la comunità, soppiantando il nuraghe: la prolungata siccità, da cui derivavano malattie e carestia, aveva trasformato l'acqua in qualcosa si sacro. Questi santuari erano costruiti con una tecnica non più ciclopica come i nuraghi, ma con pietre di dimensioni decisamente inferiori (quindi comportavano un minore uso di forza-lavoro e di utilizzo del suolo).
  • non si costruiscono più e non vengono più utilizzate le tombe dei giganti, delle sepolture-santuario tipiche della civiltà nuragica dell'età del Bronzo: questo secondo alcuni è un altro indice di cambiamento nella società e nella politica
  • la civiltà nuragica, così rimodellata, andò avanti ancora per qualche secolo, praticamente fino all'arrivo dei cristiani, conoscendo un lento declino, dapprima quando i punici fondarono le loro colonie nelle coste (già quasi completamente de-sardizzate dai Fenici che le avevano trasformate in empori); successivamente quando i romani vinsero le guerre puniche, conquistando di fatto le suddette colonie, e appunto quando arrivarono i primi cristiani, coi sardi sempre più asserragliati nelle barbagie, sempre più recalcitranti a qualsiasi tipo di contatto con l'esterno e quindi sempre più involuti (l'ultimo villaggio nuragico pare sia stato quello sul monte Tiscali, in epoca basso-medievale... erano praticamente regrediti all'età della pietra...)

 

Ecco, già da questa storia, due o tre coordinate utili a capire quello che sta succedendo oggi dovremmo avercele (come anche ce le abbiamo da una storia decisamente più celebre, quella della caduta dell'Impero Romano).

Come dicevi tu, non esiste il progresso, esistono cicli storici.

Bellissimo, grazie mille. Conoscevo la civiltà nuragica e le tombe dei giganti a livello architettonico ma ignoravo totalmente il contesto storico e antropologico.

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43 minutes ago, Lacatus said:

In pillole.

Nell''Età del Bronzo, l'Europa (compresa l'Italia) viveva la migrazione dei popoli indoeuropei (in arrivo dell'attuale Ucraina), che gradualmente soppiantarono i pre-indoeuropei (che erano originari dell'Anatolia). 

La Sardegna non fu toccata da questa migrazione e quindi tra il 1800 e il 1600 a.C sviluppò una civiltà autoctona, detta civiltà nuragica (da "nuraghe" nome del tipo di costruzione ciclopica tipica di questa cultura). 

Era una civiltà a forte impatto ambientale, in quanto dedita al disboscamento per praticare agricoltura e allevamento, ma anche per alimentare le fornaci che servivano per forgiare i metalli, e per costruire le strutture atte all'edificazione dei nuraghi (edifici che potevano avere funzioni differenti: torri di avvistamento, depositi di derrate, luoghi di culto o dedicati alla vita politica, eccetera).

L'edificazione dei nuraghi (sempre più complessi e rifiniti) andò avanti fino al 1170 a.C circa, quando una combinazione di effetti portò al cosiddetto Collasso dell'Età del Bronzo, nel Mediterraneo orientale. Terremoti, maremoti, siccità, cambiamento climatico, innescarono degli effetti a catena, come interruzione delle rotte commerciali nel Mediterraneo, carestie, sommosse, sconvolgimenti politici e crollo di alcune civiltà come quella micenea e quella ittita.

https://it.wikipedia.org/wiki/Collasso_dell'Età_del_Bronzo

Anche la Sardegna subì l'eco di questi disastri:

  • vi fu prima di tutto un emigrazione di massa, e i sardi si unirono ad altri popoli migranti, dirigendosi verso l'Egitto (furono definiti dagli Egiziani "Popoli del Mare").
  • molti nuraghi crollarono per terremoti, mentre a causa dell'innalzamento del mare il Campidano e le zone costiere diventarono stagni in cui proliferava la malaria (alcuni parlano addirittura di uno tsunami, ma è meglio andare molto cauti)
  • i sardi rimasti in Sardegna si rifugiarono nelle zone interne e montuose, smisero di costruire i nuraghi o addirittura li demolivano per creare nuove strutture templari
  • i "pozzi sacri" o "templi a pozzo" diventano l'edificio più importante per la comunità, soppiantando il nuraghe: la prolungata siccità, da cui derivavano malattie e carestia, aveva trasformato l'acqua in qualcosa si sacro. Questi santuari erano costruiti con una tecnica non più ciclopica come i nuraghi, ma con pietre di dimensioni decisamente inferiori (quindi comportavano un minore uso di forza-lavoro e di utilizzo del suolo).
  • non si costruiscono più e non vengono più utilizzate le tombe dei giganti, delle sepolture-santuario tipiche della civiltà nuragica dell'età del Bronzo: questo secondo alcuni è un altro indice di cambiamento nella società e nella politica
  • la civiltà nuragica, così rimodellata, andò avanti ancora per qualche secolo, praticamente fino all'arrivo dei cristiani, conoscendo un lento declino, dapprima quando i punici fondarono le loro colonie nelle coste (già quasi completamente de-sardizzate dai Fenici che le avevano trasformate in empori); successivamente quando i romani vinsero le guerre puniche, conquistando di fatto le suddette colonie, e appunto quando arrivarono i primi cristiani, coi sardi sempre più asserragliati nelle barbagie, sempre più recalcitranti a qualsiasi tipo di contatto con l'esterno e quindi sempre più involuti (l'ultimo villaggio nuragico pare sia stato quello sul monte Tiscali, in epoca basso-medievale... erano praticamente regrediti all'età della pietra...)

 

Ecco, già da questa storia, due o tre coordinate utili a capire quello che sta succedendo oggi dovremmo avercele (come anche ce le abbiamo da una storia decisamente più celebre, quella della caduta dell'Impero Romano).

Come dicevi tu, non esiste il progresso, esistono cicli storici.

bellissimo riassunto laca, grazie. per quanto ne so peró tra gli studiosi ci sono opinioni contrastanti sui popoli del mare, e anche sul rapporto tra la cosidetta civiltá shardana e la sardegna - soprattutto se ho capito bene, non c´é alcuna certezza tra i ricercatori che fossero davvero sardi. 

se vi interessa l´argomento del collasso dell´etá del bronzo comunque, sul Post lo scorso anno é uscito un podcast meraviglioso che vi stra-consiglio, "La fine del mondo." 

https://www.ilpost.it/podcasts/lafinedelmondo/

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13 minutes ago, jimy84 said:

bellissimo riassunto laca, grazie. per quanto ne so peró tra gli studiosi ci sono opinioni contrastanti sui popoli del mare, e anche sul rapporto tra la cosidetta civiltá shardana e la sardegna - soprattutto se ho capito bene, non c´é alcuna certezza tra i ricercatori che fossero davvero sardi. 

Giustissimo, hai fatto bene a precisarlo. Anche io sono un po' scettico sulla questione Shardana = sardi ;) 

Bisogna però dire che l'identità Shardana = sardi si è ormai fatta strada in ambito accademico, specialmente da quando si è espresso il decano dell'archeologia sarda, Giovanni Ugas. 

Un altra questione interessante è quella dei Giganti di Mont'e Prama, da tanti visti come emblema della civiltà sarda: in realtà è espressione del sincretismo tra fenici e sardi nell'area costiera del Sinis, nell'Oristanese, dove i fenici avevano impiantato i loro avamposti mercantili e commerciavano con i sardi dell'entroterra.

14 minutes ago, jimy84 said:

se vi interessa l´argomento del collasso dell´etá del bronzo comunque, sul Post lo scorso anno é uscito un podcast meraviglioso che vi stra-consiglio, "La fine del mondo." 

https://www.ilpost.it/podcasts/lafinedelmondo/

Grazie, questo me lo sparo al più presto :music: 

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35 minutes ago, echoes said:

Allucinante, questo Governo deve levarsi dalle balle al più presto. 

Lascia stare, davvero, tanto è già tutto scritto: anche dopo le elezioni del 2023 il governissimo va avanti con Draghi, o Cottarelli o chi per lui a Palazzo Chigi.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/06/29/travaglio-a-la7-stanno-lavorando-tutti-per-creare-tanti-partiti-di-centro-uguali-draghi-il-premier-piu-sopravvalutato-della-storia/6643623/

Meglio comunque i migliori della Meloni.

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Continuo a ripeterlo, scusate, ma ho molta paura che, ora che siamo tutti atlantisti dagli ex comunisti, ai post-fascisti, e quindi non essendoci una divisione nella politica italiana sul tema d'attualità (la guerra in Ucraina), la prossima campagna elettorale si giocherà su temi sensibili, che riguardano il privato se non addirittura l'intimità del corpo (in tutti i sensi) elettorale.

Mi spaventa la destra teo-con all'americana della Meloni, ma mi spaventa altrettanto Letta, che da sinistra continua a buttarla su questi temi, gettando a mio avviso benzina sul fuoco.

Parlateci di economia, di impresa, di lavoro, insomma parlateci di cose volgarmente materiali e non azzardatevi a fare una campagna elettorale sulla pelle, sulla carne, sul corpo degli italiani. Il corpo è sacro.

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16 minutes ago, The_Tourist said:

È però vero Lac che questi sono i temi per cui i cittadini hanno chiesto un referendum e che lo stato ha ignorato. Per me, in quello che dovrebbe essere uno stato degno di questo nome stanno sullo stesso livello di economia e riforme.

Già la campagna elettorale 2018 fu vergognosa in quanto stata fatta sulla pelle degli immigrati a suon di "prima gli italiani", "no ius soli", "INVASIONE", ecc... (quando la vera emergenza migranti era finita da un pezzo, grazie al Governo Gentiloni, come ha ricordato Gentiloni stesso in un comizio che vidi a Bologna per la campagne elettorale delle europee 2019).

Se questa volta, la carne da macello sarà direttamente il corpo, i sentimenti... sarà ancora peggio. Mi viene in mente Salò O Le 120 Giornate di Sodoma di Pasolini, dove la violenza del Potere arriva fino a violare la sacralità del corpo. 

Forse esagero con le paranoie, spero proprio di essere io esageratamente preoccupato :( 

Quasi quasi mi rincuora sentire Salvini dire che i problemi sono "benzina-luce-gas e siccità", pensa a che punto siamo...

 

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3 hours ago, Lacatus said:

Lascia stare, davvero, tanto è già tutto scritto: anche dopo le elezioni del 2023 il governissimo va avanti con Draghi, o Cottarelli o chi per lui a Palazzo Chigi.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/06/29/travaglio-a-la7-stanno-lavorando-tutti-per-creare-tanti-partiti-di-centro-uguali-draghi-il-premier-piu-sopravvalutato-della-storia/6643623/

Meglio comunque i migliori della Meloni.

Guarda a questo punto preferisco la Meloni: se vince che governi. Questi parassiti devono andare a casa.

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6 minutes ago, The_Tourist said:

Perché la bestia sa a cosa ululare per risvegliare gli istinti. 

Finché parla di bollette a me sta anche bene, il problema è quando risveglia istinti di intolleranza contro dei capri espiatori. 

6 minutes ago, The_Tourist said:

Pensa che a me manca Paolo Gentiloni, vedi un po' tu. 

Capisco, capisco. Gentiloni governò bene, almeno questa è la mia opinione.

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5 minutes ago, echoes said:

Guarda a questo punto preferisco la Meloni: se vince che governi. Questi parassiti devono andare a casa.

Ma come ci può arrivare la Meloni al Governo? E' questo che mi spaventa? Una campagna elettorale giocata su tematiche trumpiane, teo-con, trovare i capri espiatori in categorie minoritarie, tirando addirittura in ballo la religione cristiana: a me questa cosa agghiaccia... 

Stessa cosa vale per Letta: che non si metta in testa di improntare la campagna elettorale 2023 su Ius Scholae e DDL Zan, perché va a finire con una specie di guerra civile. 

Non si può lacerare così il tessuto sociale del paese!

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43 minutes ago, Lacatus said:

Ma come ci può arrivare la Meloni al Governo? E' questo che mi spaventa? Una campagna elettorale giocata su tematiche trumpiane, teo-con, trovare i capri espiatori in categorie minoritarie, tirando addirittura in ballo la religione cristiana: a me questa cosa agghiaccia... 

Stessa cosa vale per Letta: che non si metta in testa di improntare la campagna elettorale 2023 su Ius Scholae e DDL Zan, perché va a finire con una specie di guerra civile. 

Non si può lacerare così il tessuto sociale del paese!

Ci arriverà purtroppo, ci arriverà. 

Salvini parla di bollette, ok, a parte dire che bisogna fare qualcosa hai sentito dirgli altro? Io no. 

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15 minutes ago, The_Tourist said:

Ci arriverà purtroppo, ci arriverà. 

Ma anche se non ci dovesse arrivare, quanto male può fare al tessuto sociale una campagna elettorale giocata su temi così sensibili come quelli legati alla sessualità, alla vita, alla coppia, eccetera? 

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12 hours ago, Lacatus said:

Ma come ci può arrivare la Meloni al Governo? E' questo che mi spaventa? Una campagna elettorale giocata su tematiche trumpiane, teo-con, trovare i capri espiatori in categorie minoritarie, tirando addirittura in ballo la religione cristiana: a me questa cosa agghiaccia... 

Stessa cosa vale per Letta: che non si metta in testa di improntare la campagna elettorale 2023 su Ius Scholae e DDL Zan, perché va a finire con una specie di guerra civile. 

Non si può lacerare così il tessuto sociale del paese!

È chiaro che la campagna elettorale sarà  un massacro e che nessuno la imposterà sui grandi temi del nostro tempo. La destra italiana ormai è una destra estrema quindi aspettiamoci un assalto sui temi bigotti e razzisti.

Il vero problema è che dall'altra parte manca una visione, il PD si limita ad essere un partito centrista amico della finanza ed è totalmente privo di una linea politica chiara. 

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1 hour ago, echoes said:

È chiaro che la campagna elettorale sarà  un massacro e che nessuno la imposterà sui grandi temi del nostro tempo. La destra italiana ormai è una destra estrema quindi aspettiamoci un assalto sui temi bigotti e razzisti.

Tra l'altro qui parlavo di Meloni, ma non tenevo conto delle frange ancora più estreme, che sicuramente stanno preparando qualcosa per il centenario della "Macarena su Roma", che dovrebbe cadere in ottobre. Non dimentichiamo l'assalto alla CGIL dello scorso ottobre: 

https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/04/23/news/assalto_cgil_roma_destra_manifestazione_no_vax-346497496/

1 hour ago, echoes said:

Il vero problema è che dall'altra parte manca una visione, il PD si limita ad essere un partito centrista amico della finanza ed è totalmente privo di una linea politica chiara. 

Stimo Letta (ho anche assistito alla presentazione di un suo libro anni fa a Bologna, dove disse cose interessantissime, altro che "manca di visione"), però è vero anche quello che dici tu: il PD ormai è considerato il "partito delle élite". Non so se è un problema di comunicazione, o di sostanza, sta di fatto che è così.

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