principles Posted May 9, 2016 Report Share Posted May 9, 2016 Io sto fatto di "che chiudano qui" scritto da un po' di voi non lo capisco per niente. A questo punto, vorrei che non chiudessero mai, cristoiddio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Valderrama Posted May 9, 2016 Report Share Posted May 9, 2016 19 minutes ago, Sig.Bakke said: Che disco, mamma mia, non ci speravo proprio in una roba del genere. Spazza via tutta la produzione post 2001 con leggerezza e si infila subito sotto la sacra triade lasciando lecito sospetto che possa essere un sacro poker. Spazza via tutto il post 2001 no, ma sono sostanzialmente d'accordo con te. Per me non è un sacro poker ma un pokerissimo (ma non vi diró qual è il mio quinto della lista ) 8 minutes ago, principles said: Io sto fatto di "che chiudano qui" scritto da un po' di voi non lo capisco per niente. A questo punto, vorrei che non chiudessero mai, cristoiddio. Quotissimo. (Anche se molto probabilmente il prossimo è davvero il canto del cigno ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
acm1989 Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 6 hours ago, echoes said: Kid A Ok Computer Amnesiac Moon Shape Pool / In Rainbows [solo il tempo mi dirà chi vince] Hail To The Thief The Bends TKOL Pablo Honey Esatto. Al più HTTT molto vicino a questo e IR. Il re dei rami dischetto scialbo a confronto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
kinetic Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 C'è una quantità di Morricone spropositata comunque Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
kidfabio Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 Dopo tre giorni di ascolti, un difetto l'ho trovato: mi manca tanto un pezzo rockeggiante e ritmato. Insomma, un brano rockettaro alla Bodysnatcher. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
echoes Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 1 hour ago, kidfabio said: Dopo tre giorni di ascolti, un difetto l'ho trovato: mi manca tanto un pezzo rockeggiante e ritmato. Insomma, un brano rockettaro alla Bodysnatcher. A me no. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wanderer Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 Lo sto ascoltando pure io finalmente Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
echoes Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 Decks Dark in salita vertiginosa, top 3. In crescita Glass Eyes perché è un filtro perfetto tra Ful Stop e Identikit ma beninteso che non la metterei mai su da sola. Più lo ascolto, più mi convince. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
clak Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 Sto cercando di assaporarlo con molta calma. Questa Decks Dark poi...mi deve ancora conquistare, ma mi fido di voi e so che è solo questione di tempo. Parola d' ordine: calma (che chissà quanto dovremo aspettare per LP10) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Thomyorke Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 Ragazzi sono commosso! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wanderer Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 Due cazzate che mi vengono subito: - troppo disomogeneo, ma si capisce che loro lo volevano cosi - quando han deciso la tracklist erano mbriaghi? Perchè per me non funziona, inizia, rallenta, accelera, frena, ecc. queste due cose assieme rappresentano un grosso difetto. Se lo fai disomgoneo la tracklist deve essere perfetta. Qua ci sono troppi salti. - nigel sei un dio. Ad ogni modo la sua produzione più barocca, forse ogni tanto troppo sopra le righe, ma è un grande. Ha comunque dato una pasta sonora comune a pezzi cosi diversi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
@li Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 5 minutes ago, Wanderer said: - nigel sei un dio. Ad ogni modo la sua produzione più barocca, d'accordo sul dio. per niente sulla produzione barocca. anzi per me è il contrario... pensa a cosa poteva essere vista l'orchestra (e invece alti molto poco accentuati e preminenza dei bassi e degi archi, percussioni in secondo piano, spesso anche la voce, quasi come fosse tutto "ovattato") Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wanderer Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 Intendevo dire che è piena di dettagli, molto rigogliosa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
@li Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 Just now, Wanderer said: Intendevo dire che è piena di dettagli, molto rigogliosa. ah se era questo il senso si certo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wanderer Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 anzi, forse in certi punti è pure troppo prodotto. (non so farmi un'idea precisa, queste sono pensieri buttati li) comunque non vedo l'ora di risentirmelo per studiarmelo bene Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mr. Wolf Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 D'accordo sui complimenti a Nigel che ha fatto un lavoro strepitoso, a differenza di The King Of Limbs dove in alcuni momenti volevo strozzarlo. E' un disco volutamente disomogeneo, ogni storia è un micromondo, un genere, un mood. Tra qualche tempo, quando l'avrò digerito proverò a tirar giù una tracklist non alfabetica. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wanderer Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 Su Tkol il suo lavoro fu straordinario. Non confondiamo produzione con arrangiamenti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
paranoidguitar Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 E' sempre difficile stilare una graduatoria convincente sugli album dei radiohead, ma quest'album registrato da ultraquarantenni è un prodigio. Io lo metterei al quarto posto dietro Kid A, Ok computer e Amnesiac perché sono riusciti a trasportare l'ascoltatore in un'altra dimensione: in molti passaggi si sente una ricerca interiore intima... Per quanto riguarda gli altri: The bends ci rivelava una band già capace di toccare vette di grande espressività ma non ancora all'apice HTTT segnava un ritorno ad una strumentazione più convenzionale (eccetto backfrits e the gloaming), mantenendo follia e alienazione. In rainbows era un disco con canzoni bellissime ma forse orientate a "suonare bene" dal punto di vista estetico. Era la costruzione di un paradiso in cui qualche forzatura si avvertiva TKOL era più audace dei due precedenti, ma non riuscito al 100%. Alcuni passaggi risultavano un po' noiosi. AMSP ci conduce altrove Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
@li Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 5 minutes ago, Mr. Wolf said: E' un disco volutamente disomogeneo, ogni storia è un micromondo, un genere, un mood. la penso allo stesso modo... tra l'altro l'ha notato anche stereogum It’s full of stylistic excursions, from the paranoid krautrock head-trip “Ful Stop” to the gleaming, samba-infected “Present Tense.” The gracefully off-kilter “Tinker Tailor Soldier Sailor Rich Man Poor Man Beggar Man Thief” keeps soaring higher until it disappears into strings and static, whereas luminescent piano ballad “Daydreaming” plunges ever deeper into beauty below. “Burn The Witch” is a guitar-rock anthem without the guitars, while “Identikit,” the album’s one real lead guitar spotlight, brings the funk to “Reckoner”-style muted melancholy Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
echoes Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 E' un disco composto da tanti pianeti e galassie diverse ma tutte collocate all'interno dello stesso universo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wanderer Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 Il mio grande, enorme dubbio su questo disco è la disomogeneità, che alla lunga potrebbe portare all'effetto spezzatino con ognuno di noi che ascolta solo i brani e mai il disco intero, col risultato che il disco non esisterà più. Ma se riesco a cogliere il filo che lega le canzoni tutto potrebbe tornare a posto. Certo una tracklist diversa magari avrebbe aiutato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
@li Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 1 minute ago, echoes said: E' un disco composto da tanti pianeti e galassie diverse ma tutte collocate all'interno dello stesso universo. secondo me questo spiega anche i ripescaggi (qual'e' il pezzo che possiamo vestire "pop"? burn the witch, ok, quale quello latino? and so on) e forse spiega anche la tracklist alfabetica Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pandroid Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 Dopo polyfauna hanno deciso che era meglio far scegliere ai fan. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
echoes Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 1 minute ago, Wanderer said: Il mio grande, enorme dubbio su questo disco è la disomogeneità, che alla lunga potrebbe portare all'effetto spezzatino con ognuno di noi che ascolta solo i brani e mai il disco intero, col risultato che il disco non esisterà più. Ma se riesco a cogliere il filo che lega le canzoni tutto potrebbe tornare a posto. Certo una tracklist diversa magari avrebbe aiutato. Beh guarda ti dico che io già dopo i primi due ascolti ho iniziato a sentirmi le tracce singole, è un disco che porta molto facilmente a questo ma non lo vedo come un male. Chiaramente non è Kid A, che sento sempre tutto di fila, ma una specie di Amnesiac: soluzioni diverse ma atmosfera comune. Questo dà densità ma anche la possibilità di ascoltare per singole tracce. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
echoes Posted May 10, 2016 Report Share Posted May 10, 2016 8 minutes ago, @li said: secondo me questo spiega anche i ripescaggi (qual'e' il pezzo che possiamo vestire "pop"? burn the witch, ok, quale quello latino? and so on) e forse spiega anche la tracklist alfabetica Dovete darmene atto, ci avevo preso in pieno. Sono contentissimo così anzi hanno fatto di più di quanto mi aspettassi perché comunque è un'immersione questo disco, un denso galleggiare tra cosmo e interiorità. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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