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Tour 2016


Lacatus

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Just now, Lacatus said:

Sì, ma prima hai parlato di "impalcatura imponente" e mi è venuto subito in mente quel poveretto :(

sì, ecco, in quel caso forse avevano esagerato, però ci sono molti modi per valorizzare la musica che stai suonando senza scomodare ferraglia di troppo. 

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1 minute ago, Purenoise said:

sì, ecco, in quel caso forse avevano esagerato, però ci sono molti modi per valorizzare la musica che stai suonando senza scomodare ferraglia di troppo. 

Sicuramente... Mi viene in mente quello che ho visto al Lingotto in novembre 2015, per esempio :):presomale::dj:

 

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Dici niente, i visual di Torino erano spettacolari! L'uso che fanno degli schermi e delle luci in questo tour è decisamente più tradizionale della performance al Club 2 Club, ma in fin dei conti a un concerto dei Radiohead mi piace vedere quello che fanno sul palco tutti i membri della band. Per quanto riguarda gli arrangiamenti delle nuove l'unica che proprio non mi convince è Burn the witch, le altre mi piacciono (anche se Decks dark e True love waits spesso Thom le ha scazzate)

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Riguardo alle esecuzioni live, promosse Desert Island Disk, Daydreaming e Identikit; rimandate Ful Stop (caotica), Present Tense (bruttina elettrica) e The Numbers (gli interventi blues di Ed alla chitarra sono veramente imbarazzanti); bocciate, soprattutto per come le canta Thom Decks Dark (vergognosa) e Burn The Witch (disastrosa). Senza voto le altre.

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Dopo averle ascoltate in due live e nei broadcast usciti...

 

 

Burn The Witch 3

Daydreaming 6.5

Decks Dark 5

Desert Island Disk 9

Ful Stop 3.5

Glass Eyes 7

Identikit 10

The Numbers 7.5

Present Tense 7.5 quella ascoltata a Lione [al netto del buio altrimenti sarebbe 10], 4.5 quella delle ultime date

Tinker Tailor s.v.

True Love Waits s.v.

 

Nel complesso un disco che dal vivo non rende più di tanto, come ampiamente previsto. Molto meglio IR e sopratutto TKOL per live appeal.

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3 hours ago, echoes said:

Dopo averle ascoltate in due live e nei broadcast usciti...

 

 

Burn The Witch 3

Daydreaming 6.5

Decks Dark 5

Desert Island Disk 9

Ful Stop 3.5

Glass Eyes 7

Identikit 10

The Numbers 7.5

Present Tense 7.5 quella ascoltata a Lione [al netto del buio altrimenti sarebbe 10], 4.5 quella delle ultime date

Tinker Tailor s.v.

True Love Waits s.v.

 

Nel complesso un disco che dal vivo non rende più di tanto, come ampiamente previsto. Molto meglio IR e sopratutto TKOL per live appeal.

È vero, meglio TKOL, però vado volentieri a Berlino, a riascoltarli...

 

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6 hours ago, echoes said:

Dopo averle ascoltate in due live e nei broadcast usciti...

Burn The Witch 3
Daydreaming 6.5
Decks Dark 5
Desert Island Disk 9
Ful Stop 3.5
Glass Eyes 7
Identikit 10
The Numbers 7.5
Present Tense 7.5 quella ascoltata a Lione [al netto del buio altrimenti sarebbe 10], 4.5 quella delle ultime date
Tinker Tailor s.v.
True Love Waits s.v.

Nel complesso un disco che dal vivo non rende più di tanto, come ampiamente previsto. Molto meglio IR e sopratutto TKOL per live appeal.

Ti ricrederai anche sul'album il quale, nonostante abbia svariate canzoni singole superiori alla media di quelle di The King Of Limbs e In Rainbows, contiene altrettante ciofeche inascoltabili e manca soprattutto di quella coerenza concettuale ed espressiva che fa dei suoi due predecessori due dischi di gran lunga superiori (senza tirare in ballo la roba solista di Thom che spacca i culi ai Radiohead ormai da 10 anni buoni).

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1 hour ago, Lacatus said:

Ti ricrederai anche sul'album il quale, nonostante abbia svariate canzoni singole superiori alla media di quelle di The King Of Limbs e In Rainbows, contiene altrettante ciofeche inascoltabili e manca soprattutto di quella coerenza concettuale ed espressiva che fa dei suoi due predecessori due dischi di gran lunga superiori (senza tirare in ballo la roba solista di Thom che spacca i culi ai Radiohead ormai da 10 anni buoni).

E peró ora mi dici quali sarebbero ste "ciofeche inascoltabili" di AMSP che io, sinceramente, non ne vedo.

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1 hour ago, Valderrama said:

E peró ora mi dici quali sarebbero ste "ciofeche inascoltabili" di AMSP che io, sinceramente, non ne vedo.

E' una cosa soggettiva: ormai ascolto con frequenza 4 canzoni: Decks Dark, Desert Island Disk, Glassy Eyes, Present Tense (4 capolavori) + ogni tanto Ful Stop e Identikit. Il resto per me è inascoltabile, nel senso che ascoltare quelle canzoni mi suscita vibrazioni negative. 
Il solo fatto che ho tolto dalla macchina A Moon Shaped Pool per far spazio ad Amok è indicativo di come sto messo...

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11 hours ago, Lacatus said:

Ti ricrederai anche sul'album il quale, nonostante abbia svariate canzoni singole superiori alla media di quelle di The King Of Limbs e In Rainbows, contiene altrettante ciofeche inascoltabili e manca soprattutto di quella coerenza concettuale ed espressiva che fa dei suoi due predecessori due dischi di gran lunga superiori (senza tirare in ballo la roba solista di Thom che spacca i culi ai Radiohead ormai da 10 anni buoni).

Perché dovrei? Di ciofeche in questo album non ne vedo [a parte forse Burn The Witch], grandissimo disco.

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1 hour ago, echoes said:

Perché dovrei? Di ciofeche in questo album non ne vedo [a parte forse Burn The Witch], grandissimo disco.

L'unica cosa che si evince da questo disco è: sono vecchi.
Il disco "pecora Dolly", nato già vecchio, risultato di un esperimento di clonazione degli album precedenti (i veri grandissimi dischi).
Per la prima volta si sono confrontati col loro passato musicale, uscendone perdenti.

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3 minutes ago, Lacatus said:

L'unica cosa che si evince da questo disco è: sono vecchi.
Il disco "pecora Dolly", nato già vecchio, risultato di un esperimento di clonazione degli album precedenti (i veri grandissimi dischi).
Per la prima volta si sono confrontati col loro passato musicale, uscendone perdenti.

Dai ragazzi non vi sembra di essere un po' troppo duri. A me sembra un buon disco (anche a fronte di quello che esce negli ultimi tempi da altri artisti...) certo sono lontani i tempi di ok computer, amnesiac, ecc. però io questo ultimo lavoro lo ascolto per quello che la musica si è evoluta negli ultimi anni ovvero con l'aggiunta di elementi che qualche anno fa non pensavamo neppure. Ripeto a me questo ultimo lavoro fa battere il cuore tutte le volte che lo ascolto e sempre secondo il mio modesto parere è stata una bella prova. Penso anche che oggi inventarsi nuove melodie, nuovi accordi sia sempre più difficile e se sono andati a "grattare un po' il barile" non ci sia niente di male. Per me meglio questo disco che qualcosa di estremamente commerciale. 

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1 hour ago, Insidejob said:

Dai ragazzi non vi sembra di essere un po' troppo duri.

Sono io l'unico duro! B) 
Ma la durezza è la conseguenza della delusione subita su tutti i fronti. Ok, accetto che non mi hanno fatto il disco che aspettavo, "Sirocco"; ok, accetto che non c'è traccia del "very old + very new technology"; ok, accetto che l'artwork fa cagare, che il sito fa cagare, che la strategia promozionale fa cagare; ok,  accetto il pastiche di generi che lo fa sembrare un "best of" di inediti; ok, accetto la schizofrenia dei testi che passano come se nulla fosse dall'invettiva contro l'UKIP, alla delicata love song e viceversa; ok, accetto che l'unica canzone scritta da Thom per questo disco sia Desert Island Disk, mentre il resto è fatto di mezze strofe che senza il contributo di Jonny sarebbero finite nel cestino; ok, accetto che arrangiamenti di Jonny cercano di compensare con la sontuosità la scarsa ispirazione; ok, accetto che sono vecchi, che è il disco della senilità, eccetera... Ma alla fine della fiera ascolto a mala pena 4 canzoni su 11, quindi qualcosa che non va c'è, ed è qualcosa che va più in profondità...

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13 minutes ago, Lacatus said:

il pastiche di generi che lo fa sembrare un "best of" di inediti

beh, il passo tkol-amsp mi sembra molto simile a amnesiac-httt, secondo me il motivo di questa tua sensazione è tutto qui: il passaggio da un disco "audace" a uno molto più "familiare".

tuttavia sono d'accordo sul discorso della cattiva campagna promozionale e della frettolosità (esiste?) del prodotto in sé, nonostante i brani presi singolarmente sono di livello altissimo secondo me.

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25 minutes ago, Lacatus said:

Sono io l'unico duro! B) 
Ma la durezza è la conseguenza della delusione subita su tutti i fronti. Ok, accetto che non mi hanno fatto il disco che aspettavo, "Sirocco"; ok, accetto che non c'è traccia del "very old + very new technology"; ok, accetto che l'artwork fa cagare, che il sito fa cagare, che la strategia promozionale fa cagare; ok,  accetto il pastiche di generi che lo fa sembrare un "best of" di inediti; ok, accetto la schizofrenia dei testi che passano come se nulla fosse dall'invettiva contro l'UKIP, alla delicata love song e viceversa; ok, accetto che l'unica canzone scritta da Thom per questo disco sia Desert Island Disk, mentre il resto è fatto di mezze strofe che senza il contributo di Jonny sarebbero finite nel cestino; ok, accetto che arrangiamenti di Jonny cercano di compensare con la sontuosità la scarsa ispirazione; ok, accetto che sono vecchi, che è il disco della senilità, eccetera... Ma alla fine della fiera ascolto a mala pena 4 canzoni su 11, quindi qualcosa che non va c'è, ed è qualcosa che va più in profondità...

è tutto questo insieme laca che per te non va, mi sembrano motivazioni sufficienti, sopratutto quelle compositive:P

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11 minutes ago, Purenoise said:

beh, il passo tkol-amsp mi sembra molto simile a amnesiac-httt, secondo me il motivo di questa tua sensazione è tutto qui: il passaggio da un disco "audace" a uno molto più "familiare".

Vero. Se c'è un disco del passato simile a A Moon Shaped Pool, quello è Hail To The Thief. Il Ladro però era concettualmente granito in confronto alla mozzarella dello Stagno e poi su HTTT c'era un'idea di fondo, quella di registrare live in studio con la strumentazione elettrica/elettronica del tour di Amnesiac, idea che è stata portata a compimento... mentre per quanto riguarda AMSP l'idea iniziale di limitarsi all'utilizzo di tecnologia antiquata e tecnologia moderna è stata putroppo abbandonata, in favore di un classico sound full band, già esplorato su In Rainbows... 

11 minutes ago, Purenoise said:

tuttavia sono d'accordo sul discorso della cattiva campagna promozionale e della frettolosità (esiste?) del prodotto in sé, nonostante i brani presi singolarmente sono di livello altissimo secondo me.

Ricordiamo anche un'altra cosa vergognosa: la tracklist alfabetica, come dire "l'ordine fatevelo voi". Proprio ad ammettere la disorganizzazione e la disomogeneità del progetto.

Peccato, perché, per esempio, un disco acustico, intimo, sullo stile di Desert Island Disk, Present Tense, Glass Eyes, pur deludendomi perché non era "Sirocco", perché mancava il "very old + very new" e perché si muoveva in territori di Phil Selway, l'avrei comunque accettato. A dimostrazione che non sono un integralista :D

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4 minutes ago, Lacatus said:

mentre per quanto riguarda AMSP l'idea iniziale di limitarsi all'utilizzo di tecnologia antiquata e tecnologia moderna è stata putroppo abbandonata, in favore di un classico sound full band, già esplorato su In Rainbows... 

mah, in realtà, come disse Jonny nell'intervista di qualche settimana fa, il loro approccio qui è stato di registrare su un otto tracce (cosa che non avevano mai fatto) usando comunque strumenti elettronici, pc, ecc. semplicemente registrandoli direttamente sulla traccia senza possibilità di modifica digitale successiva. 
trovo questo approccio molto interessante, e forse con un'attesa ulteriore di qualche mese avrebbero potuto dare al disco un significato tutto diverso promuovendolo in maniera adeguata e dandogli un vestito come si deve.

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52 minutes ago, Purenoise said:

mah, in realtà, come disse Jonny nell'intervista di qualche settimana fa, il loro approccio qui è stato di registrare su un otto tracce (cosa che non avevano mai fatto) usando comunque strumenti elettronici, pc, ecc. semplicemente registrandoli direttamente sulla traccia senza possibilità di modifica digitale successiva. 
trovo questo approccio molto interessante, e forse con un'attesa ulteriore di qualche mese avrebbero potuto dare al disco un significato tutto diverso promuovendolo in maniera adeguata e dandogli un vestito come si deve.

Vero, il sound è ricchissimo, e per me è l'unico punto di forza del disco (rendiamo grazie a Nigel). I suoni ci sono, purtroppo manca tutto il resto: canzoni, arrangiamenti, testi, artwork, sito, concetto, tracklist ecc...

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