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Wall of Eyes (LP2)


Lacatus

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10 minutes ago, @li said:

Diego Palazzo

IMG-20240207-170312.jpg

Sarò strano io, ma in I Quit le albe che vedo io sono tropicali/equatoriali :ventre:

 

"Quello che doveva essere un divertissement [...]"

Non posso più leggere 'sta cazzata del divertissement :diav: 

Ma vi pare che pezzi come Speech Bubbles, Skrting On The Surface e Open The Floodgates (queste ultime due brani dei Radiohead, il totem Radiohead), possono essere definiti come divertissement? E anche i pezzi apparentemente più cazzoni come The Opposite o The Smoke  sono registrati e prodotti con una cura maniacale da Nigel Godrich, quindi già in ALFAA c'era dietro un grande lavoro sui dettagli.  Divertissement? 'Tz!

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4 hours ago, Gasba said:

È un famosissimo programma di sviluppo software, usato principalmente per musica e multimedia, strutturato in nodi modulari di input/output, la cui configurazione (patch) può creare di tutto e di più. "Suonare" Max significa creare una patch che può imitare un synth ad esempio, o un sequencer, o quel che vuoi. Jonny quasi certamente ci programma i suoi delay complessi (e chissà cos'altro). Lo usa da parecchi anni comunque, almeno una ventina.

Il software di Jonny, certo. 

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1 hour ago, principles said:

Il software di Jonny, certo. 

:clapclap:scherzi a parte, credo che quello di King Of Limbs sia un'altra cosa - secondo me era una digital workstation -; Max msp jonny lo usava già in HTTT

((tra l'altro lo sviluppatore di Max Msp ha ricevuto il leone d'oro alla carriera nell'ultima Biennale)

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2 hours ago, Wanderer said:

Ma quindi in buona sostabza max è un linguaggio id programmazione?

None.
Non è un linguaggio, ma un ambiente di programmazione grafico – dove la "programmazione" è intesa esattamente come l'attività di uno chef culinario: vengono messi a disposizione una pentolone ed una libreria di ingredienti (oggetti), ed il gioco sta nel combinare questi ultimi a proprio gusto.
Per cucinare in Max non è richiesta alcuna conoscenza di alcun linguaggio di programmazione (competenza che nella metafora appartiene invece all'agricoltore/allevatore che ci ha fornito gli ingredienti).

MaxMSP è (letteralmente) il figlio "borghese" e pagante di PureData, progetto-padre opensource (tutt'ora in piena forma, per chi bazzica nell'ambiente) ideato all'IRCAM negli anni 80 da Mike Puckette (che ho tra l'altro incrociato per una masterclass qualche mese fa).

Nel caso ti interessasse saperne di più fammi sapere – io mi diletto da un po' di tempo con PureData per spararmi di tanto in tanto qualche viaggione elettroacustico. Le mie patch assomigliano a:
 

patch1.jpg

patch3.png

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1 hour ago, modifiedbear said:

MaxMSP è (letteralmente) il figlio "borghese" e pagante di PureData, progetto-padre opensource (tutt'ora in piena forma, per chi bazzica nell'ambiente) ideato all'IRCAM negli anni 80 da Mike Puckette (che ho tra l'altro incrociato per una masterclass qualche mese fa).

In realtà è il contrario: fu lo stesso puckette a ideare max negli anni 80 per ircam, solo 10 anni dopo ne rielaborò una nuova versione open source che è appunto Pure Data. Stesso padre insomma, ma PureData è il secondogenito.

Io ormai ho abbandonato definitivamente max a favore di touchdesigner (che per varie ragioni trovo perfetto per me, prezzo a parte). PureData mai approfondito, ma a occhio non penso che la curva d'apprendimento sia così dissimile da max (tanto che la tua patch sembra proprio fatta con max, se non fosse per la grafica ancora più spartana).

P.S. OT - Cos'è? Quella sotto sembra una specie di sintesi FM di tipo generativo. Quella sopra la capisco ancora meno, è una sorta di synth polifonico o cosa? Sono completamente fuori strada? :martel:

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1 hour ago, Gasba said:

In realtà è il contrario: fu lo stesso puckette a ideare max negli anni 80 per ircam, solo 10 anni dopo ne rielaborò una nuova versione open source che è appunto Pure Data. Stesso padre insomma, ma PureData è il secondogenito.

Hai ragione! Sono sempre stato convinto del contrario :o
 

1 hour ago, Gasba said:

Io ormai ho abbandonato definitivamente max a favore di touchdesigner (che per varie ragioni trovo perfetto per me, prezzo a parte). PureData mai approfondito, ma a occhio non penso che la curva d'apprendimento sia così dissimile da max (tanto che la tua patch sembra proprio fatta con max, se non fosse per la grafica ancora più spartana).

Ho vari amici che hanno fatto la stessa mossa di abbandonare Max per passare a TD, che spacca parecchio. Mi piacerebbe avere il tempo per mettermici dentro pure io.
 

1 hour ago, Gasba said:

Quella sopra la capisco ancora meno, è una sorta di synth polifonico o cosa?

La prima sì, è una variazione sul tema di un synth FM dei poveri che c'è nel manuale di PD.
La seconda è una gran cazzata inutile :D Ci sono 8 oscillatori sin, io controllo una frequenza unica (nell'immagine 2094Hz) che viene poi divisa tra i vari oscillatori (il secondo suonerà a 2094/2=1047Hz, etc – la divisione che faccio per 2,3,4,5,6,7,8 nell'immagine è una merda, ovviamente :)), che vanno tutti drittiperdritti nel dac.
La parte superiore sono degli LFO da due soldi che modulano il volume di ogni voce.
(Il tutto poi entra su Logic e passa nel risonatore dei GRM Tools dell'INA :bong:)

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13 hours ago, modifiedbear said:

None.
Non è un linguaggio, ma un ambiente di programmazione grafico – dove la "programmazione" è intesa esattamente come l'attività di uno chef culinario: vengono messi a disposizione una pentolone ed una libreria di ingredienti (oggetti), ed il gioco sta nel combinare questi ultimi a proprio gusto.
Per cucinare in Max non è richiesta alcuna conoscenza di alcun linguaggio di programmazione (competenza che nella metafora appartiene invece all'agricoltore/allevatore che ci ha fornito gli ingredienti).

MaxMSP è (letteralmente) il figlio "borghese" e pagante di PureData, progetto-padre opensource (tutt'ora in piena forma, per chi bazzica nell'ambiente) ideato all'IRCAM negli anni 80 da Mike Puckette (che ho tra l'altro incrociato per una masterclass qualche mese fa).


danke:clapclap:molto interessante, grazie

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23 hours ago, Lacatus said:

Ma di quali Radiohead parla Castaldo? Quelli di The King Of Limbs o di quelli di A Moon Shaped Pool? Perché gli ultimi due album dei Radiohead, Rami e Stagno, potrebbero essere benissimo registrati da due gruppi diversi, tanto differiscono tra di loro.

Mi pare di aver capito che Castaldo per Radiohead intende quelli di OK Computer.

Secondo me non intendeva un periodo specifico, ma i Radiohead come gruppo, con tutto quello che ne consegue (proposta artistica, espressività, sound, formazione delle idee, ecc.).

Comunque sono d'accordo sul fatto di distinguerli. 

 

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2 hours ago, Wanderer said:

Non sarei cosi drastico, ma diciamo che dopo il classico entusiasmo iniziale, il disco si sta rivelando come "buono".

Sicuramente mi è piaciuto più del primo, il problema è che non mi invita al riascolto... Potrebbe essere un bene, sulla lunga distanza, o peggio... l'indifferenza.

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2 hours ago, Wanderer said:

Non sarei cosi drastico, ma diciamo che dopo il classico entusiasmo iniziale, il disco si sta rivelando come "buono".

 

1 hour ago, modifiedbear said:

A me si sta assestando meglio del previsto, devo dire.
Calato ovviamente l'entusiasmo, ma niente a che vedere con quel cesso di ALFAA.

 

4 minutes ago, TomThom said:

Sicuramente mi è piaciuto più del primo, il problema è che non mi invita al riascolto... Potrebbe essere un bene, sulla lunga distanza, o peggio... l'indifferenza.

Io ormai aspetto direttamente l'estate B)

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1 hour ago, @li said:

L' incipit di queste recensioni è sempre lo stesso: ALFAA = divertissement :martel:

Per non tirare in ballo per l'ennesima volta veri capolavori come Speech Bubbles o Skirting On The Surfece, dico questo: avrei voluto vedere se Free In The Knowledge fosse uscita come primo singolo di un fantomatico LP10 a firma Radiohead se l'avessero definita "divertissement": altro che divertissement, sarebbe venuto giù il mondo, ci avrebbero frantumato i coglioni come se non di più di Daydreaming, si sarebbe parlato di ritorno dei Radiohead ai fasti di OK Computer, di nuova Karma Police, eccetera eccetera...

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bene ora posso dirlo e mettermi al muro : per ME alfaa vince . Woe , per quanto sia un buon album più libero e  istantaneo  ha già finito il suo corso. Si limita a riproporre discorsi già sentiti , (belli per carità/con classe) ma emozionalmente non mi  porta da nessuna parte. Alfaa per ME ha avuto una vita più lunga e multicolore .

Il pezzo che è cresciuto di più  in modo esponenziale, sorprendendomi,   è stato friend .

Il fuoco d'artificio  teleharmonic.

Tiepide i quit e you know , li avrei sostituite o sostenute  con le due più movimentate per ora escluse colours fly e just eyes.

Asticella sempre alta per intenderci ma , boh , è già finito tutto.

 

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9 hours ago, Lurgee said:

bene ora posso dirlo e mettermi al muro : per ME alfaa vince . Woe , per quanto sia un buon album più libero e  istantaneo  ha già finito il suo corso. Si limita a riproporre discorsi già sentiti , (belli per carità/con classe) ma emozionalmente non mi  porta da nessuna parte. Alfaa per ME ha avuto una vita più lunga e multicolore .

Il pezzo che è cresciuto di più  in modo esponenziale, sorprendendomi,   è stato friend .

Il fuoco d'artificio  teleharmonic.

Tiepide i quit e you know , li avrei sostituite o sostenute  con le due più movimentate per ora escluse colours fly e just eyes.

Asticella sempre alta per intenderci ma , boh , è già finito tutto.

Siamo nella stessa situa, fratello.

Ma vedrai che d'estate ribollirà e salirà WOE insieme con ALFAA e poi ancora Colours Fly e Eyes And Mouth :dance:

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