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Wall of Eyes (LP2)


Lacatus

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Spill Magazine

https://spillmagazine.com/spill-album-review-the-smile-wall-of-eyes/

 

 

The album opens with the title track, a low-fi, acoustic bossa nova stripped to the bare bones for Yorke’s vocals to soar hauntingly over the beautifully coloured chords and the soft drums. The song grows to include strings and sporadic synth tones which embellish the simple song into something far greater than where it started. “Wall Of Eyes” is simply stunning. Similarly, yet in incredibly contrasting ways, the following song, “Teleharmonic”, sees the trio continue to play with Latin rhythms, but feels inspired by pop music in their use of synths and ambient sounds. This, of course, is not to call “Teleharmonic” a pop song, but rather, the song takes a darker tone and a far more alternative twist on the genre, so much so, that the song almost defies all convention.

 

The remaining six songs on Wall Of Eyes are no less brilliant. “Read The Room” plays with rhythm and dissonance in a way that feels reminiscent to David Bowie’s Blackstar (a comparison I do not make lightly), while “I Quit” is a cinematic soundscape. Furthermore, the most recent single, “Bending Hectic” and the closing track, “You Know Me” are both stellar examples of balladry. In addition to the opening two tracks, however, “Under The Pillow” with its stumbling guitar riff should be considered among the strongest songs on the album. Without a moment of weakness through its eight songs, Wall Of Eyes is an album that thrives on the unexpected as The Smile continues to chart new and exciting musical territory.

 

If A Light For Attracting Attention was a band experimenting for the purpose of finding their sound, then Wall Of Eyes is a band that continues to experiment as a means of expanding the bounds within the sound which they successfully found. To refer to The Smile, at this point, as a Radiohead offshoot is to do a disservice to both bands. The subtlety and nuance within this album, the tension and beauty is astounding. Without a doubt, The Smile’s Wall Of Eyes is among the most thrilling and unique musical experiences you will hear this year.

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1 hour ago, myxo said:

ok grazie Lac, comunque anche a me fa impazzire quell'artwork con il vulcano e sole centrale, mi ha ricordato come colori, "geometrie"  Hilma af Klint

914px-Hilma_af_Klint_-_1907_-_Altarpiece

Mi sa che ci hanno sentito: è appena uscita l'animazione proprio di quel dipinto! :) 

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Just now, Lacatus said:

WOE ha questa fantastica atmosfera Summer-Of-Love-'67-psych-hippie-freak-beautiful-people-acid-trip che è veramente il suo punto forte.

Cosmico! :presomale:

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Il disco più anni 70 che hanno mai fatto…è strano sentirli così rivolti al sound del passato, proprio loro che hanno sempre guardato avanti…sarà l’età?

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6 minutes ago, Lacatus said:

 

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"Gli Smile? Sono completamente inutili! Thom Yorke e Jonny Greenwood fanno bei dischi senza gli altri? Mi sembra possibile! Thom Yorke e Jonny Greenwood funzonano anche in trio? Mi sembra giusto! Thom Yorke e Jonny Greenwood sono due geni del nostro tempo? Fa' quel che vuoi, basta che mi lasci in pace!"

"Gli Smile sono un trio. E che cos'è un trio? Non lo possiamo dire senza introdurre un nuovo concetto:  trio è un gruppo formato da tre persone. E che cos'è un gruppo? Un gruppo è un'insieme di individui. E cosa sono gli individui? Gli individui sono dei fondamentali unici come singoli o particolari. Concetti che si assommano ad altri concetti! In parole povere? Gli Smile non hanno basi solide." 

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6 minutes ago, OKPC_82 said:

Il disco più anni 70 che hanno mai fatto…è strano sentirli così rivolti al sound del passato, proprio loro che hanno sempre guardato avanti…sarà l’età?

ma no di questa influenza da esplorare ne aveva gia' parlato Thom alla Festa del Cinema 2020.

E' solo una delle tante (e nn è certo la prima volta che si rivolgono ai Can o cose del genere come riferimento)

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2 minutes ago, @li said:

ma no di questa influenza da esplorare ne aveva gia' parlato Thom alla Festa del Cinema 2020.

E' solo una delle tante (e nn è certo la prima volta che si rivolgono ai Can o cose del genere come riferimento)

Non so, questa volta lo sento più evidente, mentre prima era una questione singoli episodi.

Ora è tutta l’opera che ne è permeata, ma non sto dicendo che è un male.

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Sto procedendo con gli ascolti prima di dare valutazioni.

 

Comunque come si fa a dire che non sia un disco simile ai Radiohead non lo capisco. O uno ha ascoltato sempre e solo i Radiohead nella propria vita, o se ha un minimo allargato i propri orizzonti mi pare impossibile negare che The Smile e Radiohead appartengano allo stesso "quadrante" nella grande mappa dell'arte musicale

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1 minute ago, OKPC_82 said:

Non so, questa volta lo sento più evidente, mentre prima era una questione singoli episodi.

Ora è tutta l’opera che ne è permeata, ma non sto dicendo che è un male.

Vero :bong: 🍄 

Laddove ALFAA era più punkettone, più fine anni '70, WOE è più freakettone, più fine anni '60.

Vibrazioni completamente diverse (a me piacciono tanto entrambe). 

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Concordo su quanto ha affermato Silvestrin su Twitch parlando del disco, che è distante da quanto fatto finora dai Radiohead.

Ma credo che sia dovuto più alla produzione ed alla mancanza di Nigel.

Forse l’unico pezzo più Radioheadiano è WOE.

Questa cosa devo dire che mi ha spiazzato, perché pensavo anche io di partire con la manfrina, bello ma sembrano i Radiohead, ed invece per la prima volta sento che gli Smile hanno aperto una nuova strada. A questo punto sono curiosissimo di sapere dove porterà…quindi vade retro ritorno dei Radiohead, perché al momento è molto più stimolante questo progetto…

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6 minutes ago, OKPC_82 said:

Concordo su quanto ha affermato Silvestrin su Twitch parlando del disco, che è distante da quanto fatto finora dai Radiohead.

Ma credo che sia dovuto più alla produzione ed alla mancanza di Nigel.

Forse l’unico pezzo più Radioheadiano è WOE.

Questa cosa devo dire che mi ha spiazzato, perché pensavo anche io di partire con la manfrina, bello ma sembrano i Radiohead, ed invece per la prima volta sento che gli Smile hanno aperto una nuova strada. A questo punto sono curiosissimo di sapere dove porterà…quindi vade retro ritorno dei Radiohead, perché al momento è molto più stimolante questo progetto…

quoto anche le virgole.

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11 minutes ago, OKPC_82 said:

Concordo su quanto ha affermato Silvestrin su Twitch parlando del disco, che è distante da quanto fatto finora dai Radiohead.

Ma credo che sia dovuto più alla produzione ed alla mancanza di Nigel.

Forse l’unico pezzo più Radioheadiano è WOE.

Questa cosa devo dire che mi ha spiazzato, perché pensavo anche io di partire con la manfrina, bello ma sembrano i Radiohead, ed invece per la prima volta sento che gli Smile hanno aperto una nuova strada. A questo punto sono curiosissimo di sapere dove porterà…quindi vade retro ritorno dei Radiohead, perché al momento è molto più stimolante questo progetto…

mh si ok ma si capiva che stavano andando li (da Haidryer e Thin Thing e forse ancora prima Twisted Words).
Anzi io temevo che avrebbero spinto ancora di piu' in quella direzione e invece sono riusciti (e ne sono molto contenta) a trovare il giusto compromesso.

Io ormai la vedo cosi: questo è quello che volevano fare Thom e Jonny, con o senza Radiohead.
Si son trovati in 3 e con uno Skinner al posto di un Phil ed è venuto fuori questo. Non vedo particolari volonta' di "staccarsi" quanto un procedere lineare.

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13 minutes ago, OKPC_82 said:

Concordo su quanto ha affermato Silvestrin su Twitch parlando del disco, che è distante da quanto fatto finora dai Radiohead.

Ma credo che sia dovuto più alla produzione ed alla mancanza di Nigel.

Forse l’unico pezzo più Radioheadiano è WOE.

Questa cosa devo dire che mi ha spiazzato, perché pensavo anche io di partire con la manfrina, bello ma sembrano i Radiohead, ed invece per la prima volta sento che gli Smile hanno aperto una nuova strada. A questo punto sono curiosissimo di sapere dove porterà…quindi vade retro ritorno dei Radiohead, perché al momento è molto più stimolante questo progetto…

Sì, come ho scritto la settimana scorsa: se ALFAA affondava le radici nel terreno radioheadiano, WOE è il terreno in cui affonderà le radici il prossimo progetto degli Smile o dei Radiohead.

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Le influenze che ci sento io (bello sto giochino, potremmo riproporlo):lol:, a parte quella di @echoes

 

Wall Of Eyes - beh, è una bossanova, per quanto "complicata" ( :D ) quindi sicuramente Jobim. Gli archi mi ricordano...Greenwood (credo che dopo anni di colonne sonore si possa dire :D )

 

Teleharmonic - Yorke solista (Modern boxes in particolare). Poi non so perchè, ma concettualmente il brano mi ha ricordato anche certe robe di Sakamoto "globalista"...boh. Ma è solo un impressione, non di più.

 

Read The Room - Per me poteva uscire anche da Ok Computer, in certi punti; mentre la seconda parte ha degli echi krauti abbastanza udibili, secondo me. Però vorrei aggiungere, ma se griderete allo scandalo lo capisco, che proprio l'ultimissimo cambio, le ultime quattro battute, mi hanno ricordato anche Graham Coxon

 

Under Our Pillows - La prima parte: il riff è una nuova rimuginazione su Thin Thing, poi è vero che c'è un'apertura vocale molto boniana, mentre il tempo dispari è un marchio di dfabbrica Smile... la seconda parte è ancora una volta Krauta, il paddone ambient (che secondo me poteva essere migliore) sempre kraut ma lato "musica cosmica" (Klaus Schultze, Tangerine Dream e compagnia. Ah, e Dervis Fontecedero, ovviamente). Poi io continuo ad essere convinto che nel finale, nel paddone, proprio prima della chiusura, ci siano pure degli archi...mah!

 

Friend Of A Friend - Io qui ci sento i beatles nella melodia e nella ritmica del pianoforte (che poi secondo me è connesso ad un tipo di accompagnamento jazzistico...); sarà per questo che non mi piace ( :D ). Gli archi sono beatlesiani, verissimo e non lo nego, ma...diamo merito anche a chi è venuto prima dei Beatles. L'effetto degli archi "A Day In A Life" - qui .. - è una notevolissima rapina - come fanno tutti i grandi -  dei Beatles alla musica colta europea; sono gli stessi autori che Jonny cita ogni 3*2, per questo dico che secondo me l'ispirazione è più quella

 

I Quit - oh ragazzi io sono sicuramente allucinato, ma qui ci sento una forte influenza della musica dub giamaicana, di cui sappiamo che Greenwood è appassionatissimo. Poi la musica da cinema per la parte degli archi (ma davvero Jonny l'ha suonata tutta lui con gli overdubs?) anche se adesso non ho riferimenti precisi - ma come atmosfera mi fa pensare appunto ad una colonna sonora. C'è anche un po' del Thom solista nel pianoforte, nei suoi accordi. Secondo me questo è un pezzo 50/50 tra i due...

 

Bending Hectic - La prima parte un po' mi ricorda, molto alla lontana certo free jazz sessantiano...la seconda sicuramente il post rock

 

You Know Me! - questa secondo me è proprio Yorke. Certo la sua aura cosmologica e misitica mi ha anche riportato a certi dischi indiani di Greenwood, ma più come sapore che non come struttura, ovviamente. E poi certo, l'Harrison solista o di Within Without You

 

In generale : In linea solo di immagini suggerite dalla musica, a me questo disco ha ricordato molto la colonna sonora di Inherent Vice. Lo stesso viaggio onirico/psichedelico, con però del misticismo. Qui però ogni tanto ci sento anche qualcosa di indiano e di europeo (certi toni notturni della Title track).

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5 minutes ago, Wanderer said:

Le influenze che ci sento io (bello sto giochino, potremmo riproporlo):lol:, a parte quella di @echoes

 

Wall Of Eyes - beh, è una bossanova, per quanto "complicata" ( :D ) quindi sicuramente Jobim. Gli archi mi ricordano...Greenwood (credo che dopo anni di colonne sonore si possa dire :D )

 

Teleharmonic - Yorke solista (Modern boxes in particolare). Poi non so perchè, ma concettualmente il brano mi ha ricordato anche certe robe di Sakamoto "globalista"...boh. Ma è solo un impressione, non di più.

 

Read The Room - Per me poteva uscire anche da Ok Computer, in certi punti; mentre la seconda parte ha degli echi krauti abbastanza udibili, secondo me. Però vorrei aggiungere, ma se griderete allo scandalo lo capisco, che proprio l'ultimissimo cambio, le ultime quattro battute, mi hanno ricordato anche Graham Coxon

 

Under Our Pillows - La prima parte: il riff è una nuova rimuginazione su Thin Thing, poi è vero che c'è un'apertura vocale molto boniana, mentre il tempo dispari è un marchio di dfabbrica Smile... la seconda parte è ancora una volta Krauta, il paddone ambient (che secondo me poteva essere migliore) sempre kraut ma lato "musica cosmica" (Klaus Schultze, Tangerine Dream e compagnia. Ah, e Dervis Fontecedero, ovviamente). Poi io continuo ad essere convinto che nel finale, nel paddone, proprio prima della chiusura, ci siano pure degli archi...mah!

 

Friend Of A Friend - Io qui ci sento i beatles nella melodia e nella ritmica del pianoforte (che poi secondo me è connesso ad un tipo di accompagnamento jazzistico...); sarà per questo che non mi piace ( :D ). Gli archi sono beatlesiani, verissimo e non lo nego, ma...diamo merito anche a chi è venuto prima dei Beatles. L'effetto degli archi "A Day In A Life" - qui .. - è una notevolissima rapina - come fanno tutti i grandi -  dei Beatles alla musica colta europea; sono gli stessi autori che Jonny cita ogni 3*2, per questo dico che secondo me l'ispirazione è più quella

 

I Quit - oh ragazzi io sono sicuramente allucinato, ma qui ci sento una forte influenza della musica dub giamaicana, di cui sappiamo che Greenwood è appassionatissimo. Poi la musica da cinema per la parte degli archi (ma davvero Jonny l'ha suonata tutta lui con gli overdubs?) anche se adesso non ho riferimenti precisi - ma come atmosfera mi fa pensare appunto ad una colonna sonora. C'è anche un po' del Thom solista nel pianoforte, nei suoi accordi. Secondo me questo è un pezzo 50/50 tra i due...

 

Bending Hectic - La prima parte un po' mi ricorda, molto alla lontana certo free jazz sessantiano...la seconda sicuramente il post rock

 

You Know Me! - questa secondo me è proprio Yorke. Certo la sua aura cosmologica e misitica mi ha anche riportato a certi dischi indiani di Greenwood, ma più come sapore che non come struttura, ovviamente. E poi certo, l'Harrison solista o di Within Without You

 

In generale : In linea solo di immagini suggerite dalla musica, a me questo disco ha ricordato molto la colonna sonora di Inherent Vice. Lo stesso viaggio onirico/psichedelico, con però del misticismo. Qui però ogni tanto ci sento anche qualcosa di indiano e di europeo (certi toni notturni della Title track).

Quoto praticamente ogni singola parola :prego: (tranne il dub in I Quit: più che Giamaica ci sento USA).

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Riguardo alle influenze io ci sento un po' di tutto... Dagli air di talkie walkie a le varie impennate kraute stile can, ma soprattutto tanta tanta psichedelia inglese tipo soft machine. Ma non è riconducibile a nessuna di queste, è una perfetta e armoniosa fusione del sound solista dei due mattacchioni (tra l'altro gli archi a sto giro li ho trovati perfetti, mai pomposi, perfettamente integrati con gli altri strumenti).

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